Lombardia in bici

Giro
da Santa Maria La Versa
al Monte Penice

PV

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Un lungo giro nell' Oltrepo Pavese che risale la Valle Versa sino al Monte Penice per poi scendere nella Val Trebbia, passare in Val Tidone e fare ritorno in Valle Versa dopo aver superato un colle.

 
Manca poco al Santuario del Monte Penice


Montecalvo Versiggia - Monte Penice - Chiesa di Caprile Alta Val Tidone

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
100km
2000m
Asfalto
Stradale
4,5%- 12%
✩✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 


La traccia del lungo giro fra la Valle Versa e la Val Tidone, costellato da ben 763 curve!


Il profilo del tracciato, 100km fra lunghe salite e discese

  

IL PERCORSO

Erano decenni che volevo salire al Monte Penice e finalmente se n'é presentata l'occasione. Un tracciato che ha le principali caratteristiche nella lunga salita alternata dai cosiddetti "mangia e bevi" della prima parte e poi lunghe discese spezzate da un paio di salite il tutto condito da 763 curve che ne fa un percorso per nulla monotono se non divertente nella parte del ritorno. Ovvio che non ci sono da sotto valutare le lunghe salite che accumulano un dislivello complessivo di 2.000 m.

Rifornimenti idrici

Lungo il tracciato se si guarda bene se ne trovano, direi che la più importante è quella che troverete sulla dx al bivio all'uscita di Casa Matti.

Quale bici usare

Una bici scorrevole e comoda in vista dei tanti km e delle lunghe salite

 

La traccia GPX

 



Da Santa Maria La Versa al Monte Penice

 


Il tracciato parte da Santa Maria della Versa in direzione sud verso Zavatterello.

Nella foto la torre del castello di Soriasco

 

 

Poco distante, sempre sulla sx della valle sul successivo colle si trova Golferenzo. Sarà il punto del rientro dalla Val Tidone

 

Inutile dire che il lungo tracciato vi farà attraversare o vedere da vicino una quantità di frazioni o località che a citarle ce ne vorrebbe di tempo.

Comunque sia, usciti da Santa Maria La Versa prendendo la direzione per Versa, Casa Nuova, ad un bivio si devia a dx salendo verso Crocetta, Montecalvo Versiggia.

Sullo sfondo la chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro a Montecalvo Versiggia



Siamo nell'Oltrepo Pavese e non possono mancare nei panorami i vitigni di queste famose colline vocate alla produzione di rinomati vini.


Un piazzale belvedere a Montecalvo Versiggia e se avete già sete in centro alla foto una fontanella vi aspetta. Compagna di viaggio la dott.ssa Debora



Il territorio è ben curato e dove finiscono i vigneti, iniziano i boschi o i prati.
Dopo la casa si svolterà a sx. Qui termina la prima salita e si prosegue in falsopiano.


Sulla sommità del colle il castello di Montecalvo Versiggia attorniato dal bosco e sotto distese di vigneti a perdita d'occhio.


Allargando il campo visivo, sulla dx la Valle Versa da dove siamo partiti.


Fra boschi, prati punteggiati da alberi, non è raro trovare in cima alle colline alcuni gruppi di case o aziende agricole. Da quando si è saliti verso Montecalvo Versiggia la strada prosegue con sali scendi seguendo il profilo delle colline passando per: Frazioni Piane, Frazione Colombato, Caseo, Canevino, Fontana sino a raggiungere Pometo e poi a seguire Cà del Matto, Carmine, Bivio Carmine da dove si inizia a scendere in una bellissima discesa.



Questo è il punto in cui inizia la discesa verso la frazione Casa Marchese, mentre sullo sfondo è l'Alta Val Tidone.

La discesa è veloce, con otto ampi tornanti, dove alla fine di uno di questi mi sono imbattuto in un capriolo che mi ha attraversato la strada per andare da un bosco all'altro.

 

Al termine della discesa arrivati a Casa Marchese se avete tempo e voglia, a sx a circa 3km si trova il laghetto artificiale di Trebecco formato dallo sbarramento della Diga Molato


Proseguendo, la strada inizia di nuovo a salire in modo continuo sino alla vetta del Monte Penice che giunti a Romagnese fa la sua unica comparsa sino a Casa Matti.

Dal bivio lasciato alle spalle sino a qui avrete percorso 9km e 246m di dislivello con pendenze fra il 3-8%

Armatevi ancora di buona pazienza, vi aspettano 13,3 km di salita con pendenze medie del 6,6% e max 12% per raggiungere la vetta del monte Penice, superando un dislivello di 900m.


Da Romagnese la prossima tappa dopo 6,4 km è Casa Matti con 411 m di dislivello da superare

 

All'uscita di Casa Matti sulla dx troverete questa fonte, che stando al cartello siete al Km 0 della Sorgente del Tidone, acqua buona e fresca con cui dissetarvi.

Nel nostro caso siamo incappati in una giornata con bolla calda fra i 35 e 38°C e non vi dico le borracce che ho svuotato!


Dalla fontana troverete un bivio dove il passo del Penice è dato a sx, ma dei ciclisti incontrati sul luogo ci hanno consigliato di prendere la strada a dx, cosa che abbiamo fatto.



La strada sale per 2,4 km sino a questo bivio posto a 1.100 m s.l.m. dove a sx si sale verso il Monte Penice mentre a dx si scende verso Varzi.

Una chiesa è posta sul bivio. Come si può notare dai cartelli, da questo punto, Bobbio, Varzi e il Passo del Brallo si trovano quasi alla stessa distanza chilometrica.



L'infinita salita ha termine al Passo del Penice? ...



... Direi proprio di no! Per raggiungere la vetta ci sono ancora 3,7 km come recita il cartello per il Santuario S.Maria del Penice


Non ci vedevo più dalla fame, tanto da avere le visioni senza essere ancora arrivato al santuario. Per un tratto la strada sale nel bosco, meno male! Visto il caldo oltre i 35° C


Lei fa... siamo già arrivati? Pedala!....


Eh già, il santuario è lassù che ci guarda dalla cima, attorniato dalla selva dei ripetitori.

Chi è più anziano ricorderà che dal Monte Penice la RAI trasmetteva verso la Pianura Padana. Infatti, le antenne VHF B andavano orientate verso questo monte per ricevere il segnale della trasmissione del 1° Canale nazionale RAI 1, iniziata il 4 Gennaio del 1954.

Seguirono poi nel 61' RAI 2 e nel 79' RAI 3


Si esce dal bosco e si affronta l'ultimo tratto impegnativo allo scoperto


L'ultima erta salita alla vetta affiancata da due tralicci.


Per chi volesse sfamarsi, sotto il Santuario, troverete un bar che offre il menu accanto scritto sul cartello giallo.

Arrivati ai 1443m s.l.m. del Monte Penice, facciamo due veloci passi attorno al Santuario


Sotto alla vetta altri trasmettitori




Attardata arriva anche la dott.ssa in crisi di fame, non che io ne fossi da meno! Del resto avevamo sforato largamente il nostro abituale orario del pranzo



Santuario S. Maria del Penice

Il sobrio interno del Santuario

 

Venire quassù sia pure con il sole a picco e senza nuvole ma con la foschia all'orizzonte, toglie il bello di poter spaziare a 360° per chilometri, cosa che purtroppo ci è stata preclusa.

Grosso modo la direzione verso il nostro punto d'inizio del giro dovrebbe trovarsi in centro alla foto, dietro la cima della collina

 

 

Di trasmettitori ce ne sono a iosa attorno alla vetta.... ma il campo per il suo telefono non c'era!

 

Monumento dedicato a Gesù Cristo

 

Signori si scende... Questa più o meno è la vista uguale a quella della webcam posizionata in vetta.



Lei si lamentava che la bici frenava poco, aveva finito le energie anche per tirare le leve dei freni! Ci voleva un rimedio immediato!


Non ha importato il fatto di avere sulla vetta 38° C, scesi al passo del Monte Penice abbiamo scelto comunque un piattone di polenta e capriolo, preceduto da affettati locali. Sembrava troppo, ma c'è stato tutto comodamente

Questo è l'unico Bar che troverete al passo che oltre ai consueti panini può offrire primi o secondi piatti.


Soddisfatto l'appetito, vi ricordo che il Passo del Penice è meta di ciclisti e soprattutto motociclisti. Era appena arrivato un equipaggio con questo sidecar motorizzato Moto Guzzi.



Pur essendo un ex motociclista non è certo un tipo di moto che avrei voluto possedere o guidare.


Dal Bar una terrazza si affaccia su un prato. Questo d'inverno si trasforma in un campetto da sci. Si può vedere l'impianto di risalita e un cannone sparaneve. In centro l'abitato di Casa Matti


Casa Matti

Una vista verso Romagnese, Predacosta ed altre frazioni

 

Questo è il Bar Lo Scarpone dove ci siamo rifocillati. Sulla dx, la casupola in legno della scuola di sci del Passo Penice



Accanto al Bar questo piazzale e di fronte una struttura abbandonata.



Era ora di affrontare il lungo ritorno. Dal Bar abbiamo preso la strada di fronte che scende a Bobbio facendo deviazione a questo bivio verso Pecorara - Nibbiano.


Finalmente un po' di fresca ombra!

Sarà stato per l'assenza di controluce, la differente vegetazione e i tanti boschi attraversati che il nuovo versante sembrava totalmente differente dal precedente.

Qui avevamo appena superato una femmina di fagiano, che se ne stava tranquilla a bordo della strada dopo che l'abbiamo superata.


Molto bello il paesaggio, sulla dx l'abitato di Cadelmonte dove sotto di esso nella valle si trova Bobbio posto nella Val Trebbia.

Sullo sfondo da sx la cima del monte Sant'Agostino, in centro il monte Aserei e a dx i monti Maggiorasca e Carevolo



Sempre una vista verso il monte Aserei al centro della foto, mentre, in primo piano sulla dx, appare un monte ricoperto di vegetazione che si trova fra Lagobisone e Pianelli in Val Trebbia

Dopo l'inizio estate fresco e piovoso, tutto ad un tratto è esploso il caldo e i contadini ne hanno approfittato per fare il fieno con gigantesche balle. Qui si è lasciata la Val Trebbia per l'Alta Val Tidone proseguendo con una bella e lunga discesa ricca di curve



Caprile e la sua chiesa

Fiori di rosso cupo svettavano su alti arbusti


Proprio belli questi scorci in alta Val Tidone, oltre quei colli si trova la Val Trebbia. La discesa è talmente bella che ci ha indotto a non fermarci ulteriormente per altre foto.



Giunti a Nibbiano abbiamo passato il ponte sul fiume Tidone. In fondo si svolterà a dx.


Questo è il suo corso verso valle, mentre a monte è sbarrato dalla Diga Molato a formare il Lago artificiale di Trebecco



Dopo aver svoltato a dx, se uno ci ripensasse e avesse ancora forze, la diga Molato si trova alle sue spalle a circa 5 km.


§

Il mio GPS mi segnava la svolta verso la via fotografata, meglio però fare una verifica sullo schermo del cellulare, dove preventivamente avevo caricato la traccia. In effetti la svolta era molto più avanti solo che il GPS voleva fare una scorciatoia!



Ancora una mancata deviazione, questa volta colpa mia per non aver visto i cartelli stradali contestualmente alle indicazioni del GPS. Per cui dietro front e imbocco della via corretta, qui eravamo a Trevozzo. Svolta per Tassara dove troverete una fontanella



Si lascia la pianura per l'ultima salita della giornata verso Tassara e Pizzofreddo. A sx è visibile sulla collina la Rocca d'Olgisio



Anche qui balle di paglia ci accolgono nei prati

Un campo di grano pronto ad essere mietuto. A sx la Val Tidone verso lo sbocco in Val Padana nel Piacentino

C'è ancora da salire!...non si finiva mai. Sono pur sempre 10 km e 344 m di dislivello da fare con 95 m da perdere in discese

Da lontano sembrava la cupola di un osservatorio astronomico, ma non ho ancora capito di cosa si tratti e dove sia ubicata quella costruzione in centro alla foto.

Oltre il profilo dei colli, una vista verso il Piacentino e la Pianura Padana

Anche lei si é sofferma con lo sguardo verso l'orizzonte

A Golferenzo giungiamo ad un bivio, no anzi un incrocio, ma no che dico!? Ad un cinque vie, GPS impazzito! Abbiamo imboccato la strada sbagliata e siamo ritornati sui nostri passi...


...prendendo la strada a sx, non quella che indica Santa Maria della Versa. Una ripida e veloce discesa ci ha fatto scendere a fondo valle



Sopra il borgo di Soriasco



E questo è Golferenzo da cui abbiamo iniziato la discesa verso il fondovalle e Santa Maria della Versa



CONCLUSIONE

Un giro molto impegnativo sotto tutti i punti di vista che in 100 km vi porterà a vedere tre valli e raggiungere una vetta che in condizioni di cielo limpido permette una visuale a 360°.
Senza contare dopo le fatiche delle salite anche le soddisfazioni per le discese guidate.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata:05-07-2016
ultimo aggiornamento: 05-07-2016
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