La
Mappa di Google Earth
Ci si trova
nell'Alta Valle Camonica fra il Passo del Tonale e
la Malga Valbiolo
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L'altimetria
del percorso, nulla di difficile salvo qualche
breve salita più impegnativa
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Come
arrivarci
Dall'autostrada
A4 Milano-Venezia uscire al casello di Rovato e
prendere la direzione per Iseo, proseguire poi
seguendo le indicazioni per Val Camonica - Edolo -
Ponte di Legno. Poi potete proseguire in auto per
Passo del Tonale, oppure, sfruttare la cabinovia
che collega Ponte di Legno al Passo del
Tonale.
Il
percorso
Il percorso
per il primo tratto, dal Passo del Tonale sino
all'Ospizio San Bartolomeo (1971 m s.l.m.),
é asfaltato, mentre, da lì sino alla
Malga Valbiolo (2244 m s.l.m.) é
completamente sterrato e con pendenze maggiori
rispetto al primo tratto.
Questo
percorso può essere affrontato nel solo
periodo estivo, ovvero, da luglio a settembre.
Bici
consigliata
Front o
biammortizzata dotata di un buon cambio e freni in
ordine per affrontare la salita e la discesa sullo
sterrato.
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Alta Valle
Camonica
Dal Passo
del Tonale alla Malga Valbiolo
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Alla
periferia di Ponte Di Legno si trova questa
cabinovia che altri non è che il recente
impianto di risalita che collega in due tratte
Ponte di Legno al Passo del Tonale.
A fianco di
questa struttura inizia anche la Ciclabile Val
Sozzine, descritta in questo report.
Lascio la
parola ai due inviati di bellitaliainbici, la
Dott.ssa Debora e il Dott. Alberto, che per la
prima volta sperimentano un mezzo di trasporto
alternativo per le bici.
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Approfittiamo
di questo impianto per risparmiarci la salita al
Passo del Tonale.
Le bici
vengono caricate sulla cabina successiva separate
dai passeggeri per motivi di sicurezza.
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Pronti,
via! Come potete notare in basso a sx nella foto si
intravede il tratto della Ciclabile Val Sozzine.
Alberto si mette comodo per godersi il breve
viaggio e il panorama....
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...io,
invece, mi tengo pronta per la prossima
fermata.
La cabina appena viene colpita dai raggi solari
comincia a trasformarsi in un forno, facendoci
dimenticare ben presto le fresche temperature
riscontrate a valle.
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Eccoci
arrivati al primo interscambio...non pensiate che
io non dia una mano, anzi, sono occupata a tenere
le nostre borse con dentro il necessario per la
giornata! Qui, il Dottore sta scaricando la bici
per metterla sulla cabina di risalita successiva
che ci porterà al Passo del
Tonale.
Insieme a
noi sale anche una coppia Toscana che dalle
numerose protezioni che indossano capiamo subito
che praticano freeride in bici. Infatti, lungo i
pendii del Passo Tonale si snodano diversi percorsi
di questo genere per gli amanti delle forti
sensazioni!
Noi siamo
di tutt'altra pasta e con le nostre bici, non certo
adatte per simili impieghi, ci accontentiamo di
goderci ed illustrarvi il percorso con tutta
calma!
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In meno di
15 min. arriviamo al capolinea! Appena mettiamo il
naso fuori dalle porte ci accoglie una bella folata
di aria fresca e l'addetto che prontamente ci aiuta
a scaricare le bici.
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Riassembliamo
tutti i pezzi e cominciamo a dare uno sguardo
intorno a noi, visto che l'arrivo della cabinovia
si trova sul versante Nord-Ovest qualche decina di
metri più in alto (1916 m s.l.m.) rispetto
al passo.
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La cartina
del comprensorio sciistico di Ponte di Legno e
Tonale, orientata S-N. La freccia rossa indica il
punto di partenza di questo percorso.
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Guardando
verso Sud questa é la vista che
dall'impianto si ha sul Passo del Tonale e,
partendo da sx, si possono osservare le Cime:
Monticello, Monticello Superiore e Punta di
Castellaccio.
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Alberto
dà un ultima occhiata sulla cartina al
nostro itinerario di viaggio.
Uscendo dall'area dell'impianto giriamo a dx in
direzione del Passo del Tonale seguendo le
indicazioni dei cartelli che ci porteranno ad
incrociare la SS42. Dall'incrocio svoltiamo a sx in
direzione Est.
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Dopo aver
percorso un centinaio di metri arriviamo sotto al
cartello che indica il Passo del Tonale per fare
una foto di rito.
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Qui una
visione più ampia che comprende anche il
Sacrario militare del Tonale dedicato ai caduti
della guerra '15-'18.
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Prima di
cominciare la salita ci concediamo una breve pausa
caffè con vista sul passo.
Riprendiamo
i nostri destrieri e proseguiamo lungo la SS42 in
direzione Est. Dopo circa 500 m imbocchiamo a sx la
strada che porta all'Ospizio San
Bartolomeo.
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Percorsi i
primi metri di salita avvertiamo già il
bisogno di levare qualche capo. Infatti, il cielo
si sta annuvolando e l'aria si sta facendo carica
di umidità.
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Dopo aver
fatto la prima curva a sx proseguiamo per pochi
metri e al bivio svoltiamo a dx facendo una curva a
gomito....
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...e
giungiamo a questo ampio parcheggio.
Se dopo
aver fatto questi pochi metri di salita non ve la
sentite di proseguire in bici c'é sempre la
possibilità di prendere la seggiovia che vi
porterà direttamente alla meta.
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Al centro
della foto si vede in lontananza l'Ospizio San
Bartolomeo, la nostra meta intermedia, che da qua
ci sembra molto vicina....
Imbocchiamo
la strada tra le due macchine parcheggiate fra
l'impianto di risalita e il traliccio.
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Qui le
pendenze cominciano leggermente ad aumentare, ma
non ci lasciamo scoraggiare
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A poco a
poco guadagnamo quota e la vista sul paesaggio si
amplia. Le cime in primo piano nascondono il
ghiacciaio del Presena mentre a sx sullo sfondo, le
cime più alte sono quelle della
Presanella.
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L'Ospizio
San Bartolomeo ormai si avvicina e io metto tutte
le mie forze per fare gli ultimi
metri...
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...e
Alberto si sofferma a immortalare il paesaggio da
un'angolazione differente e a dirla tutta i tre
alti palazzi al Passo del Tonale come si può
ben vedere non hanno nulla a che vedere con il
contesto ambientale!
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Arriviamo
all'Ospizio San Bartolomeo (1971 m s.l.m.) dopo
aver affrontato un dislivello di 102 m in 1,5
km.
Approfittiamo delle panche per ricaricare
velocemente le energie. Un piccolo spuntino con
frutta fresca, disidratata o secca aiutano durante
questo tipo di attività fisica per limitare
il deficit energetico.
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Imbocchiamo
la strada sterrata a sx dell'edificio indicata dai
cartelli. Come si può notare dalla foto
é abbastanza larga e sale
dolcemente.
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Lungo il
percorso può capitare di incrociare la
seggiovia....
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....e il
percorso di freeride.
Da questo
punto in poi le pendenze cominciano a farsi
più impegnative e a tratti, lo sterrato
diventa molto eterogeneo richiedendo un maggior
sforzo fisico nel mantenere l'equilibrio sulla
bici.
Personalmente
io ho dovuto fare molte pause, perché sono a
corto di fiato nelle salite, mentre, Alberto
prosegue senza troppe difficoltà.
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Incrociamo
la mulattiera che porta alla malga. Il percorso da
sterrato semplice diventa più complesso
perché non c'é una traiettoria
definita per le bici. Inoltre, sono presenti alcuni
punti con sassi sparsi di dimensioni oltre i 5 cm
che di certo non favoriscono l'equilibrio e la
trazione.
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In questo
tratto il percorso affianca anche la pista per
freeride, infatti, mentre noi ansimiamo per la
salita vediamo sfrecciare in discesa gli
spericolati che senz'altro sono saliti con le bici
portate in seggiovia, dato che sia le bici da
freeride o down hill sono alquanto pesanti e poco
adatte ad essere pedalate in lunghe
salite.
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Da questa
prospettiva si può osservare meglio la
vicinanza tra i due percorsi.
Alle spalle
delle montagne si comincia a intravedere il
ghiacciaio del Presena.
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La meta
sembra non arrivare più e comincio a
preoccuparmi perché la struttura della malga
non ha ancora fatto capolino.
La cima
più alta in centro alla foto é la
Punta di Albiolo.
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La malga
non é a dx, come noi pensavamo vedendo i
giochi per i bambini da lontano, ma é quella
a sx.
La Cima
Casaiole, alle spalle della malga, nasconde il
passo dei contrabbandieri, meta di una nostra
escursione a piedi. Questo passo fu utilizzato in
passato per il contrabbando tra l'Italia e il
Trentino austriaco e successivamente come
importante collegamento militare durante la Grande
Guerra.
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Questa
é la partenza della pista per freeride e qui
scopriamo che c'é anche una scuola per chi
volesse prendere lezione.
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Soddisfatti
dell'impresa immortaliamo questo momento. Alle
nostre spalle il Ghiacciaio del Presena che poco a
poco viene coperto dalle nuvole.
Prima della
discesa decidiamo di goderci ancora un po' il
panorama e approfittando di questa sosta
ricarichiamo le "batterie muscolari". Come si
può vedere vi é una disparità
fra la dotazione muscolare di Alberto e la mia e
questo fa la differenza nell'affrontare le salite,
in compenso ho minor peso ma non è
sufficiente per restare al suo pari!
Nonostante
siamo a fine Luglio, appena il sole si copre il
vento fresco si fa sentire. Quindi, qualcosa in
più per coprirsi é sempre meglio
averlo con sé.
Arrivati al
bivio con il sentiero preso all'andata, decidiamo
di proseguire lungo la mulattiera e
giungiamo...
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...all'Ospizio
San Bartolomeo dalla parte opposta e ritorniamo
verso il passo dove ci attende il lauto pranzo al
sacco con torta del baretto, un po' di energie da
introdurre visto che nel pomeriggio ci attendeva
una analoga salita sul versante opposto del Passo
del Tonale.
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Traccia
GPX
Conclusioni
Gli
impianti di risalita messi a disposizione anche per
le bici si sono rivelati ottimi sia come servizio
che come alternativa all'automobile.
E' un
percorso molto breve che può dare
soddisfazione anche a chi non affronta salite in
MTB muscolare tutti i giorni riuscendo a godere di
un discreto panorama.
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