La
Mappa di Google Earth
Ci si trova
nella verdeggiante Val di Sole, situata nella parte
nord-occidentale della provincia di trento, lungo
l'alto corso del fiume Noce.
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L'altimetria
del percorso, pendenze medie del -1,3% con strappi
al 17%
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Come
arrivarci
in
auto
Ci sono 3
possibilità:
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dall'autostrada A4 Milano-Venezia uscire al casello
di Rovato e prendere la direzione per Iseo,
proseguire seguendo le indicazioni per Val Camonica
- Edolo - Ponte di Legno - Passo del Tonale -
Vermiglio - Ossana;
-
dall'autostrada A22 del Brennero uscita S. Michele
all'Adige. Proseguire in direzione Cles lungo la
SS43 e superato quest'ultimo, imboccare la SS42,
direzione Val di Sole;
- da
Madonna di Campiglio proseguendo verso la Val di
Sole.
in
treno
Prendendo
la linea Trento-Mezzana c'é la
possibilità di trasportare la bici a bordo.
Per maggiori informazioni consultare il sito
www.valdisole.net
Il
percorso
Il percorso
si svolge interamente su fondo
asfaltato.
Per
l'approvigionamento dell'acqua ci sono i centri
urbani e i punti di ristoro presenti lungo il
percorso.
Bici
consigliata
Front o
citybike dotata di un buon cambio.
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Trentino - Val di
Sole
Da
Ossana al lago di Santa Giustina
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Gli inviati
di Bellitaliainbici, Dott.sa Debora e Dott.
Alberto, vi illustreranno questa ciclabile alla
portata di tutti.
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Dopo aver
parcheggiato la macchina a Vermiglio, prendiamo un
sentiero che ci conduce sino alle prime case di
Fucine, frazione di Ossana.
I primi
cartelli che indicano un percorso ciclabile
appaiono lungo la SP 202 che attraversa Fucine,
come si puo' notare dalla foto qua
sopra.
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Pochi metri
più avanti passiamo sopra ad un ponte che
attraversa il Torrente Vermigliana, affluente del
Fiume Noce. Attraversato il ponte giriamo a sx
seguendo i cartelli. Io prima di svoltare vengo
attratta dal mastio del....
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...Castel
San Michele che svetta in mezzo a questo scorcio.
Per chi
avesse tempo puo' andarlo a visitare. Per maggiori
informazioni conslutare il sito
www.valdisole.net
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Affrontiamo
una breve discesa e veniamo investiti da un cambio
improvviso di temperatura. Ci troviamo lungo la
riva del Torrente Vermigliana che nasce dal Passo
del Tonale.
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Qui un
cimitero militare austro-ungarico dedicato ai
caduti della Grande Guerra.
Lungo il
perimetro del prato notiamo un piccolo corso
d'acqua...una collocazione insolita.
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Per fortuna
le indicazioni non mancano anche se non é
poi così difficile perdersi in questa
stretta valle.
Oltre che in bici questo percorso puo' essere
fatto, ovviamente, anche a piedi!
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Qui la
ciclabile passa in mezzo alla proprietà di
una cascina e le due cose sono ben separate dalle
tipiche staccionate in legno.
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Qui,
guardando in direzione Ovest, una visione da
lontano del Castel San Michele e dietro la verde
Cima Boal.
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Alberto si
sofferma a godersi questo caldo sole mattutino
prima di essere investiti dalla fresca ombra del
bosco che vedete in fondo alla foto.
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Come potete
notare oltre che essere presente la segnaletica
verticale, é presente anche quella
orizzontale ad indicare le corrette sedi di
a/r.
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Questi
primi chilometri non ci sembrano per nulla noiosi,
infatti, la strada non é un continuo
rettilineo e men che meno una continua discesa!
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La
piccolissima piazza di Pellizzano come lo sono
anche i suoi stretti accessi.
Usciti
dalla piazza proseguiamo su Via dei Canacci che
passa in mezzo ai prati. Il fiume Noce rimane alla
nostra sx e la strada statale rimane ulteriormente
alla sx del fiume e cio' permette di godersi a
pieno il paesaggio.
A Mezzana
ci sono dei lavori in corso sulla ciclabile, per
cui invece di attraversare il ponte per proseguire
sulla ciclabile a sx del fiume Noce, proseguiamo
per pochi metri lungo la SP 206 a dx del fiume per
poi riprendere la sede della ciclabile che da qui
in poi rimane un po' piu' vicina al corso
d'acqua.
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A
Commezzadura ci fermiamo per il nostro consueto
break di mezza mattina. I punti di ristoro e i
paesi sono facilmente accessibili dalla stessa
ciclabile e come potete vedere, in questo caso
hanno messo anche a disposizione gli appositi
posteggi per i mezzi a due ruote!
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Percorriamo
questo ponte esclusivamente ciclo/pedonale sul
fiume Noce, che non è nemmeno il primo che
attraversiamo. A dx nella foto, scattata verso
Ovest, Mastellina. Come potete vedere gli strappi
sono molto brevi.
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Qui una
veduta dal ponte verso Est. Il sole mette in
risalto le increspature del corso d'acqua.
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Noto con
grande sorpresa che i dissuasori posti agli estremi
del ponte hanno una struttura di materiale
metallico, ma hanno un rivestimento di gommapiuma!
Accorgimenti necessari per una pista ciclabile che
si rispetti.
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Qui la
ciclabile é stata costruita a fianco di una
strada ad alta percorrenza, ma noi abbiamo una
vista privilegiata sulla natura torrentizzia del
Noce. Ci troviamo a pochi passi da
Dimaro.
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Ci troviamo
fra Dimaro e Monclassico, a metà percorso e
il paesaggio non è variato di
molto.
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Una volta
superato Monclassico si apre ai nostri occhi la Val
di Sole.
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Siamo nei
pressi di Terzolas. Sulla dx la cima Camucina e
dietro, sulla dx, il monte Saleci.
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Nei pressi
di Caldes la monotonia dei prati verdi comincia ad
essere spezzata dai meleti.
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Caldes
vista dalla ciclabile. Oltre i pini sulla destra
c'è un parco attrezzato con punto ristoro e
area picnic.
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Il parco
attrezzato con area picnic si trova in riva al
Fiume Noce.
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Caldes
visto da un'altra prospettiva
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Uno zoom su
Caldes: la chiesa di San Bartolomeo e nascosto
dagli alberi a destra si intravede Castel
Caldes.
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I meleti di
Cavizzana, una foto veloce e giu' per un piccolo
tratto in discesa.
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Brutto
passaggio su un tornante, fare molta attenzione
perchè non c'è la segnaletica
orizzontale che indica l'attraversamento
ciclabile.
Da qui alla meta mancano
poco piu' di 5 km. In questi ultimi km ci sono dei
piccoli strappi un po' piu' frequenti, ma nulla di
impossibile!
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Eccoci
arrivati alla fine del percorso indicato dal totem
alla dx di Alberto. La ciclabile finisce proprio
all'intersezione con la Strada Statale della Val di
Non. Di fronte a noi dovrebbe trovarsi il Lago di
S. Giustina, ma visto che da qua non si ha una gran
vista decidiamo di proseguire avanti svoltando a sx
sul marciapiede che costeggia la
statale.
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Facciamo
pochi metri e arriviamo a questa rotonda. Speravamo
di trovare un posticino per fermarci a consumare il
nostro pranzo al sacco e invece niente...ci tocca
fare retro front e fermarci su una delle panchine
che si trovano lungo al ciclabile.
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Io inizio
ad accusare una forte stanchezza e sapendo che
c'è la possibilità di prendere il
treno.....
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...per
fortuna sotto all'edicola trovo questo poster con
gli orari. Per visualizzarlo piu' in grande
cliccare qui.
Il treno
è ad un'orario che mi permette di avere il
tempo per fare la pausa pranzo e raggiungere la
stazione piu' vicina.
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Tozzaga
è la seconda stazione piu' vicina al punto
di arrivo. La ferrovia si trova ad una quota
maggiore rispetto a valle, quindi per raggiungerla
bisogna fare un piccolo sforzo...male che vada
potete sempre spingere la bici a piedi visto che si
tratta di pochissimi metri di salita.
Alberto mi
ha solo accompagnata fin qua, infatti, decidiamo di
incontrarci alla stazione di Dimaro.
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Nonostante
sia una piccolissima stazione di paese ci sono
tutte le informazioni di cui uno ha bisogno sui
treni. Infatti, ti dicono anche quanti minuti
mancano all'arrivo del treno successivo, cosa che
nelle stazioni frequentate fin'ora non mi è
mai capitato di vedere.
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La vista
della stazione dalla ciclabile, si possono
intravedere i tralicci della corrente.
Mentre
Alberto è già partito in direzione
Dimaro, io attendo il treno per qualche
minuto
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Il treno
è puntuale. Ci sono molti vagoni dedicati al
deposito delle biciclette che vengono appese come
dei salami. Se non siete in grado di appendere la
vostra bicicletta il capotreno verrà in
vostro soccorso.
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Il cartello
delle stazioni con l'indicazione di dove si aprono
le porte dato che alcune hanno un solo binario.
Cliccando qui
si puo' ingrandire l'immagine.
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Altra foto
del vagone biciclette che nel frattempo si è
riempito. Oggi è una giornata
infrasettimanale...immagino che nel week-end si
riempia di piu'.
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Purtroppo
la discesa non è molto agevole per le
biciclette, ma neanche tanto critica visto che i
gradini vanno oltre il margine della
banchina.
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L'ampio
piazzale della stazione di Dimaro. Arrivando dalla
stazione il cartello che indica la direzione da
prendere per immettersi sulla ciclabile, che si
vede in alto a sx nella foto, non si vede. Infatti,
ho perso un po' di tempo prima di vederlo. La
ciclabile si trova a dx dei binari, quindi bisogna
percorrere un sottopasso.
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Alberto mi
sta raggiungendo, e io lo attendo sul ponte con due
ciliegie, un piccolo premio per lo sforzo :-). Alle
sue spalle la stazione di Dimaro.
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Come spesso
ci è capitato di vedere in Trentino,
l'organizzazione della segnaletica è
impeccabile e precisa. Ottima per avere sempre idea
di dove si è e di quanta strada manca alla
meta.
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Una vista di Dimaro. Foto
che al mattino non abbiamo potuto fare
perchè in controluce.
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Piazza di
Pellizzano. Anche questa foto rende meglio se fatta
nel pomeriggio per l'esposizione al sole della
Chiesa della Natività di Santa
Maria.
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Siamo
tornati al Castello di San Michele e cio' indica
anche la fine del nostro percorso. La sua posizione
rialzata è stata necessaria sin dal VI
secolo quando fungeva da avamposto di controllo sul
traffico di commercianti e carovanieri che
transitavano verso il territorio tirolese e come
dogana per la riscossione dei dazi.
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Traccia
GPX
Conclusioni
Questo
percorso è adatto a tutti, comprese le
famiglie con bambini che in caso di
necessità possono usufruire del servizio
treno oppure del bus navetta.
Affrontare
il ritorno in bici non è impossibile, ma
serve un minimo di allenamento.
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