La
Mappa di Google Earth
Da Riva del
Garda ci siamo diretti verso la foce del fiume
Sarca da dove inizia la ciclopedonale
|
Come
arrivarci
Riva del
Garda è raggiungibile da molte strade ad
esempio: dall'autostrada A22 del Brennero uscita al
casello Rovereto sud, oppure dalla Gardesana
occidentale e dalla orientale; queste sono le
principali vie d'accesso, ma ve ne sono
altre.
Il
percorso
Il percorso
si svolge tutto su fondo asfaltato quasi tutto su
ciclabile eccettuati brevi pezzi ad Arco e Ceniga
su strada statale e al ritorno da Ceniga ad Arco
che sfrutta una vecchia strada secondaria a
traffico contenuto.
Bici
consigliata
Qualsiasi
tipo di bici è adatta, anche se preferibile
una con il cambio per affrontare qualche breve
strappo di lieve entità.
|
Trentino
Come punto
di partenza abbiamo scelto un comodo campeggio a
Riva del Garda fronte lago e direttamente sulla
pista ciclabile che collega Riva a
Torbole
|
Quindi si
esce dal cancello e si è già sulla
ciclabile senza dover entrare nel traffico
cittadino. Questa ciclabile corre lungo il lago di
Garda ed alterna tratti con vegetazione a spiagge.
Qui nella foto si vedono anche degli alberi
secolari
|
E quanto
sono grandi lo si vede bene con il raffronto della
bici! Riva del Garda sotto questo aspetto è
un paradiso, con il verde ben curato, e tutto ben
pulito, sia merito dell'amministrazione che degli
ospiti stessi
|
Ove
è possibile vi sono percorsi ciclabili
separati da quelli pedonali, anche se poi
c'è sempre il turista di turno disattento o
anche il ciclista che invade la corsia che non
è di sua pertinenza.
|
Arrivati
alla periferia di Riva del Garda, nella zona del
porto turistico, per andare in direzione Torbole la
statale deve passare sotto il tunnel a sx, mentre
in bici si prenderà la ciclopedonale a
dx
|
A dx si
intravedono gli alberi delle barche a vela del
porto turistico. Già di primo mattino la
ciclopedonale è ben frequentata sia dai
ciclisti che dai pedoni.
|
Verso
Torbole la ciclopedonale corre sospesa sul lago a
fianco della statale. Più o meno una cosa
simile dovrebbero diventare in futuro anche il
resto delle coste di tutto il lago di
Grada...
|
... oppure
dove vi saranno gli spazi, una cosa così.
Comunque verrà realizzata di certo non
sarà l'ottava meraviglia del mondo, ma di
certo ce la invidieranno non poco all'estero e ci
potrete giurare che sarà presa d'assalto in
tutti i mesi dell'anno!
|
In questo
punto la ciclopedonale prosegue diritta, dove di
fatto stavo andando, ma mi ero scordato che
occorreva svoltare a dx seguendo il lungo
lago!
|
Poco male,
solo qualche metro in più
|
Ecco questa
è la zona dove si trovano più spiagge
e più avanti....
|
.... le
scuole ed i noleggi di windsurf e barche a
vela....
|
... oltre
ai noleggi di bici, che comunque se ne trovano
anche a Riva del Garda
|
Dopo il
noleggio di bici ci si trova davanti la foce del
fiume Sarca che si butta nel Lago di Garda e da qui
inizia la ciclopedonale che risale il corso del
fiume.
|
Subito dopo
si incontra un ponte che va a collegare Torbole che
si trova sull'altra sponda del fiume ...
|
Ancora poco
più avanti un'altra deviazione permette di
arrivare a Torbole questa volta attraverso un ponte
stradale mentre quello di prima era un ponte
ciclopedonale.
Da qui Arco
viene dato a 5,3 km
|
Piccolo
inconveniente meccanico al cambio da
risolvere
|
Come si
può vedere questa ciclopedonale è
molto utilizzata sia dai turisti che dalla gente
locale
|
La pista si
snoda come detto vicino alla sponda dx del fiume
Sarca, anche se in alcuni punti passa sulla sponda
opposta. A fianco della pista dove non vi sono
insediamenti urbani si possono trovare filari di
vite, alberi da frutto o altra
vegetazione.
|
Avvicinandoci
ad Arco si scorge la montagna che con il suo
caratteristico profilo curvo penso abbia dato il
nome al Comune di Arco
|
Resta il
fatto che nelle giornate calde, quando si trova un
po' d'ombra per chi va in bici é sempre
piacevole!
Dimenticavo
una cosa... é vero che é un percorso
facile per il fatto che le pendenze sono irrisorie,
però sussiste il fatto che quasi sempre si
incontrerà del vento che guarda caso al
mattino vi spirerà contro all'andata e se
farete ritorno al pomeriggio ve lo ritroverete
ancora spirare in senso contrario. Del resto senza
questi venti costanti mi dite come farebbero a
praticare il windsurf e la vela a Riva del Garda e
su tutto l'alto Garda?
|
Per gli
appassionati di pesce, lungo la ciclopedonale
troverete questa insegna posta accanto ad un
allevamento di trote e di salmerini con vendita
diretta
|
Un lungo
muro grigio non era il massimo da vedere andando in
bici, per cui hanno pensato bene da poco tempo a
mettere questa lunga opera artistica di dipinti
raffigurati in iconici fotogrammi di una pellicola
fotografica
|
I
colori:
che le donne come si sa siano attente agli
abbinamenti dei colori é abbastanza noto, ma
pretendere che una fabbrica venga dipinta del
colore preferito... ce ne passa!
Eppure
ditemi voi se guanti, zaino, fibbie del casco non
sono in sintonia con il colore della
fabbrica!
|
Qui sulla
dx si scorge il canale che va ad alimentare le
vasche della pescicoltura di trote e salmerini
mentre a sx scorre il fiume Sarca
|
A questo
bivio proseguire diritti e subito dopo a dx sul
ponte
|
Naturalmente
trattasi di un ponte ad esclusivo uso
ciclopedonale
|
Ma la serie
dei ponti non é finita eccone un altro poco
più avanti
|
Una coppia
di cicloturisti con tanto di mappa in mano stavano
confrontando la mappa con i numerosi cartelli
affissi sul palo ad indicare la direzione dei vari
percorsi, cosa assai ardua nel caso in cui la mappa
non abbia la numerazione dei percorsi sul
palo!
E visto che
dovevano andare a fare un itinerario che anche noi
avevamo previsto di fare nei prossimi giorni,
é stato più semplice mostrare sul GPS
dove eravamo e dove dovevano proseguire
|
Noi
proseguendo, a questo bivio abbiamo svoltato a sx
|
... e poi a
dx in questo punto, immettendoci poco dopo sulla
strada statale
|
... qui
l'inserimento sulla statale. Ci si trova ad Arco,
per chi volesse andare in centro potrebbe
attraversare il passaggio pedonale e dal
marciapiede dirigersi sulla ciclopedonale di cui si
scorge il cartello blu.
|
Dopo
qualche centinaio di metri si arriva in
prossimità di questa curva che porta sul
ponte del fiume Sarca. Qui occorre attraversare la
strada e proseguire diritti verso l'albero che si
vede in centro alla foto, ovvio che occorre
prestare attenzione nell'attraversare la
statale.
|
A fianco
dell'albero troverete la prosecuzione della
ciclopedonale.
|
Dovevo
controllare l'ora per vedere se avremmo fatto in
tempo a fare il giro che mi ero proposto di
fare
|
Ennesimo
cambio di ponte, si passa sulla sponda
sx
|
La sponda
sx prosegue immersa nel verde con a fianco dei
vigneti
|
Capolinea o
quasi, giunti a Ceniga la ciclabile termina sulla
strada statale, per noi si tratta di fare qualche
centinaio di metri per poi reimmetterci, dopo aver
attraversato il ponte Romano, sul percorso di
ritorno che passa su una strada a basso traffico
locale.
Se osservate sul palo a sx c'é un cartello
che indica la direzione e i km che mancano per
arrivare a Sarche
|
Anche sull'asfalto della
statale nulla é lasciato al caso e vi
indicano in
che direzione
proseguire
|
Giunti a
questo bivio alla periferia di Ceniga, chi volesse
proseguire per Sarche basta andare diritti, noi
invece abbiamo svoltato a sx per passare sul Ponte
Romano
|
l'antico
manufatto è segnalato debitamente dal solito
cartello turistico di colore marrone.
|
Una stretta
strada in discesa affiancata da muretti in pietra
porta al vecchio ponte
|
Per chi
volesse trovare un po' di refrigerio accanto alle
acque del fiume, basta scendere a dx del ponte dove
si intravedono dei cartelli
|
Al centro
del ponte una antica targa riporta incise delle
iscrizioni
|
Si tratta
di un luogo tranquillo ed ameno dotato anche di
panche dove potersi rilassare in
tranquillità
|
In pratica
da questo punto inizia la strada per il ritorno.
Come si vede a sx la strada é una vecchia
via di campagna che segue la sponda dx del fiume
Sarca sino ad Arco.
Se invece
vorreste proseguire a dx arrivereste a Dro, altro
caratteristico borgo Trentino di cui sono famose le
susine di Dro
|
Intrapreso
il ritorno, troviamo subito una famiglia di
ciclisti al completo!
|
Poco avanti
ci aspetta un breve strappetto in salita, buona
cosa per sgranchire i muscoli e il fondoschiena
dopo aver scollinato. Anche qui si procede con a
fianco il bosco e filari di vite.
|
Ultimo
rilancio verso Arco. Sulla dx i caratteristici
strapiombi delle pareti rocciose....
|
... pareti
rocciose che vengo prese d'assalto da chi pratica
lo sport dell'arrampicata in alpinismo. A sx si
vede un percorso che porta sotto le
rocce.
Qui ci
é capitato di vedere negli anni scorsi
comitive di scalatori agghindati di tutto punto con
imbracatura, corde, moschettoni, martello,
piccozza, casco ecc. preferibilmente verso il tardo
pomeriggio, giusto per non rimanere arrostiti sulla
parete sotto il sole cocente!
|
Arrivati ad
Arco la strada in pratica termina in
prossimità del ponte e della curva che fa la
strada statale, e dove a sx inizia la
ciclopedonale, ricordate? Noi svolteremo la prima a
dx andando verso il centro storico di
Arco
|
Dietro di
lei si vede l'inizio della ciclopedonale mentre a
dx la statale che attraversa il ponte sul fiume
Sarca
|
Un grande
cartello segnala una mostra del pittore Segantini
nato ad Arco nel 1858 ed esponente del divisionismo
assieme a Pelizza da Volpedo.
|
Questa in
pratica é la via principale del centro
antico e le biciclette come si vede non mancano,
fanno parte integrante con la loro presenza
continua
|
Un po'
ovunque i cartelli indicanti Segantini sono sparsi
lungo la via
|
Se un po'
ovunque i cartelli indicanti Segantini sono sparsi
lungo la via, il segno dei nostri tempi é la
perenne connessione con qualcuno ovunque ci si
trovi.
|
La via
principale termina verso la piazza della chiesa
parrocchiale
|
I vecchi
palazzi non disdegnano la vicinanza della
moltitudine di bici parcheggiate un po' ovunque. Di
solito per noi che abbiamo visitato parecchi luoghi
molto spesso noi facciamo parte delle mosche
bianche, qui invece ci siamo trovati assieme ad
altri nostri "simili"
|
La piazza
é piena di turisti (in bici)
|
Dal sagrato
della chiesa una vista sulla piazza e sul castello
che la sovrasta sullo sfondo
|
L'interno
della chiesa di Santa Maria Assunta, pensavo fosse
più ricca al suo interno ed invece é
abbastanza semplice
|
Siamo nel
centro storico ed attorno vi sono vecchi edifici ed
alcuni presentano ancora tracce di
affreschi
|
Non ci
rimane altro che fare ritorno alla nostra base a
Riva del Garda
|
Indubbiamente questo
percorso si rivela
sempre molto bello...
|
...ma se
c'é una cosa che i ciclisti da strada non
tollerano é quella di avere davanti a loro
una MTB, se poi in sella c'é una donna...
apriti cielo! Ed ecco la bagarre per superarla ad
ogni costo!
|
Ricordate
le foto della mattina con nemmeno un'anima viva?
Bene ora le cose stanno nettamente
all'opposto
|
E complice
il vento che qui come avevo scritto all'inizio
è sempre presente, tutti in acqua a fare
windsurf! Intanto c'è chi oltre a prendere
la tintarella pensa anche a far abbronzare la
propria bici!
|
...
corteggiamento fra giovani bici :-)
|
Loro invece
non hanno bisogno dell'abbronzatura, ma solo di
essere lasciti in pace!
|
Conclusioni
Un report
che doveva essere tutt'altro, infatti eravamo
partiti per altra destinazione solo che strada
facendo si é tramutato in un altro
itinerario ma sempre un itinerario valido e molto
bello.
|
|