La
Mappa di Google Earth
Ci si trova
sulla estremità Nord del Lago di Garda ed il
giro va ad interessare le pendici del Monte Velo e
Monte Stivo
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L'altimetria
del percorso, pendenze medie del 8,6% con brevi
strappi al 25%. Di salita vera sono 17
km.
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Come
arrivarci
Riva del
Garda è raggiungibile dall'autostrada A22
del Brennero, dalle strade Gardesana Occidentale e
Orientale e da altre strade provenienti da
nord.
Il
percorso
Si tratta
di un misto, fino ad Arco su pista ciclopedonale,
poi su strade secondarie a basso traffico e poi su
strade forestali, con un successivo rientro tutto
su asfalto.
Bici
consigliata
MTB Front o
biammortizzate dotata di un buon cambio e buoni
freni.
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Trentino
Capitati a
Riva del Garda in concomitanza delle
festività del 2 Giugno direi che è
stato difficile trovare un posto libero in uno dei
tanti campeggi, questo perchè la nostra
festività è coincisa con quella del
Fronleichnam "Corpus Domini" osservata in Germania
da 9 Land.
Il
risultato è stata una invasione di Tedeschi
e Italiani e un pienone ovunque!
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Comunque un
buco ospitale lo abbiamo trovato al "Camping Garda"
col gentile proprietario anch'esso ciclista che ci
ha accolto nell'ultimo spazio disponibile e
dispensato di consigli per i nostri giri in
programma.
Uscendo dal
campeggio in via Brione si ha di fronte una
ciclabile che dopo 400 m esatti si inserisce nella
Ciclopedonale Riva del Garda Torbole.
Qui nella
foto un Bar bici grill dotato anche di ricarica a
pannelli fotovoltaici per le bici
elettriche.
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Arrivati in
fondo alla ciclabile si dovrà attraversare
la strada che a sx si immette sotto la galleria per
Torbole e a dx conduce in centro a Riva Del
Garda
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Quindi
attraversata la strada si è pronti per
immettersi sulla ciclopedonale per Torbole,
terminata la ringhiera bianca svolterete a
dx.
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Non potete
sbagliare basta seguire le indicazioni e
costeggiare il lago
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Il tratto
che farete verso Torbole sarà più o
meno quello che ci aspetterà in futuro dai
lavori che stanno eseguendo in questi giorni a
Limone del Garda.
Un lavoro
che nel progetto vuole estendere una ciclopedonale
su tutta la sponda occidentale del lago di Garda,
con tratti anche in passerella posta a sbalzo sul
lago.
Senza dubbio a lavori ultimati sarà qualcosa
di ineguagliabile che ci verrà invidiata in
tutto il mondo e in grado di offrire scorci di rara
bellezza.
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Del resto
trovarsi a pedalare in luoghi simili non può
che non attirare turisti a frotte!
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Arrivati a
questo bivio svoltate a dx per il lungo lago
facendo più attenzione per la presenza di
pedoni.
Nel caso
non vogliate fare questo "giro turistico" potete
anche proseguire diritti, poi alla fine vi
ritroverete sempre sulla ciclopedonale del fiume
Sarca.
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Il
vantaggio di fare il lungo lago è quello di
cogliere questi scorci panoramici mentre con
l'altra scelta si è di fianco alla strada
trafficata!
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Qui farete
un po' di slalom ma del resto non penso che
l'obiettivo di questo giro sia quello di arrivare
in cima il più presto possibile, senz'altro
poi dovrete prendervela con calma per forza, visto
che la salita è abbastanza
impegnativa.
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Al termine
del lungo lago troverete un noleggio di bici sia
normali che a pedalata assistita.
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Dopo il
noleggio a sx una breve rampa della ciclopedonale
inizia ad affiancare il fiume Sarca che ha la foce
a poche decine di metri da qui.
Il ponte che vedete è la ciclopedonale che
prosegue verso Torbole.
Si
proseguirà diritti seguendo il tracciato
sino a superare Arco
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Superato
Arco vi immetterete di nuovo sulla ciclopedonale
del Sarca dove poco più avanti un ponte vi
porterà sulla sponda opposta del fiume e
giunti in questo luogo dopo il parco giochi,
svolterete a dx lasciando la
ciclopedonale.
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Vi
troverete in località Moletta. Sono solo 200
m da fare per arrivare a questo stop con semaforo.
Si dovrà poi attraversare la strada
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Una volta
attraversata la strada vi troverete in questo punto
proseguirete sulla stretta strada a fianco della
pianta a sx
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Si tratta
di una strada secondaria e presto vi troverete in
campagna con dei muretti a fianco e piante
d'ulivo.
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A questo
bivio svolterete a sx. Purtroppo la giornata come
meteo non era delle migliori, ma si sa che in
questa primavera 2018 trovare qualche giornata
bella è stato come fare un terno al
lotto!
Da questo
bivio inizia la salita che dopo 16,5 km vi
permetterà di sedervi ai tavoli della Malga
Zanga
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Essendo una
strada a traffico locale scarsamente frequentata
c'è anche chi se la prende comoda salendo a
piedi per qualche escursione nelle
vicinanze.
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In alto a
sx potrei anche sbagliarmi, dovrebbe essere la cima
del Monte Stivo 2054 m.
Altro bivio
si prosegue a sx, come si vede non eravamo i soli
ad aver intrapreso questo percorso
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A poco
più di circa 600m dall'inizio della salita
mi ha incuriosito una parete di roccia
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Proseguendo
subito dopo al primo tornante ci eravamo fermati
per osservare questo panorama verso Arco di Trento
e a sx il Monte Brione
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Giusto il
tempo per farci superare da una allegra compagnia
di Tedeschi, mentre dietro di loro si intravedeva
la parete di roccia
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Di fatto si
trattava di una parete verticale a quanto pare
frequentato da chi pratica lo sport
dell'arrampicata
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Ecco
qualcuno in azione. In queste zone è facile
trovare queste palestre naturali adatte
all'arrampicata, ad esempio anche nei pressi di
Arco di Trento se ne trovano e sono molto
frequentate.
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In alcuni
tornanti per rendere il fondo meno sdrucciolevole
hanno fatto un passo carraio con del
selciato
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Questa
giovane ragazza che abbiamo incontrato, surclassava
ampiamente tutti i maschietti che incontrava lungo
la salita con la sua bici in carbonio da 9 kg e 6K
euro e naturalmente con la sua prestanza
fisica!
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Evidentemente
quando c'è la stagione invernale questo
selciato agevola il grip ai veicoli a 4 ruote
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Erano in
gran numero superiori le presenze di stranieri,
rispetto agli Italiani incontrati lungo questo
percorso
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Altro bivio, si prosegue
diritti in direzione Troiana
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Troiana,
giusto qualche casa vicino ad una radura ai margini
del bosco.
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Sempre
diritti, a dx si andrebbe a Troiana.
Questo bivio lo si raggiunge dopo 5,7 Km
dall'inizio della salita e ci si trova a 643 m
s.l.m. Dalla partenza si saranno fatti 533 m
D+
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Subito dopo
Troiana vi aspetta un tratto di selciato, anche un
po' impegnativo. Il cartello indica CAROBBI che si
trova a poco meno di 1 km.
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L'arrivo a
Carobbi avviene dopo circa 16,5 km dalla partenza.
Ci si trova a 750 m di altitudine
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A parte una
piccola radura dove si trovano alcune case, il
resto è tutto bosco con piante che a
giudicare dalla loro circonferenza ne devono aver
viste passare di gente sotto le loro
fronde!
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Qui
l'antropizzazione è a misura di natura e ci
sono veramente pochissime abitazioni lungo il
percorso. Del resto raggiungere questi luoghi non
è stato così facile se pensiamo ai
tempi indietro, quando le motorizzazioni erano
quasi assenti, per cui costruire quassù
richiedeva un certo impegno sia fisico che
finanziario.
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Più
si prosegue e più si è immersi nei
boschi, si alternano pini, castagni, faggi e altre
specie che non conosco. Per non erodere la strada
sterrata ci sono spesso le solite canaline a
deviare il flusso di eventuali forti
piogge.
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Se fin dove
c'erano delle case i residenti potevano circolare
con i propri mezzi, da qui in poi c'è il
divieto di accesso se non agli autorizzati, bici e
pedoni esclusi naturalmente!
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Tutti
impegnati a salire verso la malga attraversando
fitti boschi
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Poi dal
silenzio del bosco percepisci un rumore familiare
di un trattore e ti chiedi come fa a passare
quassù, si perchè stava trainando un
carrello con sopra un cingolato con pala meccanica.
Un provvidenziale slargo ci ha permesso di farli
passare, altrimenti avremmo dovuto fare dietro
front sino a trovare uno spazio
adeguato.
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Dopo 25 km
esatti dalla nostra partenza eravamo arrivati al
Monte Velo e a un bivio.
Nei miei
obiettivi non era contemplata la Malga Zanga di cui
non conoscevo la sua posizione, ma poi dando una
lettura ai cartelli avevo visto che non era molto
distante per cui sarebbe valsa la pena fare una
deviazione fuori programma.
In pratica
erano 750 m con 78 m di dislivello.
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Inutile
dire che alcuni tratti sono abbastanza
impegnativi
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Finalmente
l'arrivo in vista della malga, ad attenderci a sx
un Lama.
Qui
l'ultimo strappo impegnativo, non fatevi ingannare
dallo schiacciamento prospettico della foto; in
montagna quando vi si para davanti una cementata
con i solchi state pur certi che la salita
sarà ripida!
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Ultimo
sforzo con a fianco alcuni asinelli impassibili
delle fatiche altrui.
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Era ora di pensare a
mettere qualche cosa sotto i denti e devo dire che
abbiamo pranzato bene, ne è valsa la
pena
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Due
strumenti da soma di anzianità differenti,
l'asinello le cui origini si perdono nella notte
dei tempi e la bici di più recente nascita,
ambedue servono allo scopo di aiutare l'uomo a
raggiungere luoghi in maniera differente in quanto
a sforzi. Direi proprio in maniera inversa;
L'asinello ti ci porterebbe sulla sua soma, la bici
al contrario richiede un "asinello in sella" che la
spinga per bene e lo zuccherino talvolta non lo si
deve dare alla bici, ma all'asinello in
sella:-))
A parte
questa divagazione, la Malga Zanga offre ai suoi
ospiti dei trekking con i lama e appunto con gli
asinelli, un modo diverso di vivere la
montagna!
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Con un sole
che a tratti spariva fra le nuvole e ogni tanto
qualche nube bassa di un giugno pazzerello, i
nostri 1200 m di dislivello li avevamo fatti,
l'appetito sistemato, si poteva continuare il
nostro giro questa volta tutto in discesa per 16,5
km.
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Non rimane
che scendere al bivio e proseguire diritti verso
l'Agritour Torboli, altro punto sosta che si trova
a soli 300 m dal bivio, per cui se non volete fare
fatica a salire alla malga, potete scollinare al
bivio e scendere all'Agritour, a voi la
scelta.
Dopo circa
altri 300 m in discesa troverete questo luogo
affascinante.
Dimenticavo
dopo lo scollinamento si incontrerà
l'asfalto sino al termine del giro.
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La discesa
è molto bella e veloce, peccato per la
foschia
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Qui stesso
punto ma con un meteo differente, vista verso il
Monte Brione in centro alla foto, dietro di esso il
nostro punto di partenza.
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Traccia
GPX
Conclusioni
Un bel giro
che con condizioni meteo favorevoli può
offrire anche dei bei scorci panoramici ma
soprattutto offrire ambienti boschivi intatti,
oltre a due mete finali per potersi rifocillare.
Naturalmente non è un giro per tutti,
inutile nascondere che le salite ci sono e chi va
in montagna questo le deve sempre mettere in
conto.
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