La
Mappa di Google Earth
La zona di
Montevecchia e il Parco del Curone sono i primi
contrafforti della Brianza che si ergono nella
pianura Lombarda
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L'altimetria
del percorso: Come si vede di pianura da fare ce
n'è poca
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Come
arrivarci
Il
parcheggio del cimitero di Usmate è
facilmente raggiungibile attraverso la superstrada
A51
Il
percorso
Si tratta
di un percorso molto variegato che alterna tutti i
tipi di fondo stradale, dall'asfalto, alle
ciclopedonali, ai sentieri single track, alle
strade carrabili sterrate o pavimentate, guadi,
ponticelli e molti su e giù.
Fondo
stradale
Si divide
fra la prima parte su asfalto, la seconda su
sterrato nel bosco, e poi sterrato su strade
bianche.
Bici
consigliata
O una MTB
front o una biammortizzata tutte dotate di generosi
freni e buoni pneumatici con discreto grip per la
possibile presenza di brevi tratti con possibile
presenza di fango.
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La Brianza,
Montevecchia & il Parco del Curone
Era da
diverso tempo che pensavo di fare un "assaggio" del
Parco del Curone, forse anche una decina d'anni,
anzi guardando bene sono proprio trascorsi dieci
anni da questo report
di Montevecchia,
report che potete consultare perché in parte
si integra con questo nuovo report.
Questa
volta abbiamo fissato la partenza al parcheggio del
cimitero di Usmate.
Erano con me gli accompagnatori veterani di
bellitaliainbici, Dino e Giordano.
Usciti dal
parcheggio si svolta a dx.
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Giordano
essendo un frequentatore assiduo del parco del
Curone ci farà da guida.
Questa parte della Brianza è molto
frequentata dai ciclisti specie nei giorni festivi
e questo era uno dei tanti.
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Da Usmate
si arriva a questo bivio dove si svolterà a
dx
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Subito dopo
si abbandona l'asfalto prendendo questa strada
privata, dalla quale alcune amazzoni stavano
tranquillamente scendendo in sella ai loro cavalli
e segno dei nostri tempi... con il cellulare
all'orecchio.
Se lo
avesse avuto Toro Seduto si sarebbe potuto
risparmiare della legna per i segnali di
fumo!
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Dopo il
primo tratto con fondo acciottolato si passa alla
strada bianca, con polverone incluso se vi passa
qualche auto a velocità non
moderata.
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La strada
privata dopo una curva termina davanti a questo
edificio storico di Lomagna del 1800 Villa Busca
dove si svolterà a sx.
Ora la
Villa è stata suddivisa in appartamenti
residenziali.
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Il percorso
prosegue in un viottolo che fa il periplo del parco
della tenuta della villa.
A sx si
vedono i primi contrafforti della
Brianza
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Il viottolo
termina sulla ciclopedonale di Via Volta dove si
svolterà a sx
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Lungo la
ciclopedonale altri incontri di ciclisti e
cavalieri
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Giunti a
questo bivio abbiamo lasciato la pista
ciclopedonale per svoltare a dx. In realtà
lo abbiamo fatto perché era in corso una
gara podistica che andava ad interessare la
ciclopedonale che prosegue dopo il bivio e qui a
sx.
Voi potete
continuare tranquillamente sino all'attraversamento
per poi riprendere a dx la ciclopedonale
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Come si
vede a sx c'è la ciclopedonale che da Osnago
va verso Cernusco Lombardone
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Più
avanti a sx in lontananza si potrà scorgere
Montevecchia posta sulla collina più
elevata
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Giunti
a questo stop si svolterà a
sx.
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Per poi
subito dopo svoltare a dx.
Qui
Giordano si è sbagliato, doveva proseguire
diritto dove è indicato il divieto d'accesso
a 150 m, in quanto proprio li incomincia una
nuovissima ciclopedonale che porta al parcheggio
detto: dei guadi
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Infatti
poco dopo occorre immettersi su questa provinciale
trafficata, svoltando a sx.
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Arrivati in
vista di questo bivio si svolterà a sx
subito dopo i cartelli dove si apre uno
slargo.
La strada
che sale a sx si ricongiunge al bivio dove ho
scritto la nota di proseguire diritti.
Proprio a
questo bivio ho trovato la nuova ciclopedonale che
affianca la via Carlo Porta.
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Qui siamo
al parcheggio dei guadi. Da qui superata la sbarra
parte uno dei sentieri che s'inoltra nel Parco del
Curone
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Ovviamente
sui sentieri si possono incontrare anche persone
che fanno tranquille passeggiate o che vanno a
correre o fare nordik Walking, in tutti i casi
è consigliato di procedere ad andature
adeguate.
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L'ambiente
è accattivante e si è immersi nei
boschi a tratti con a fianco piccole
radure.
Il
tracciato è movimentato caratterizzato da
continui sali scendi
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Come
scrivevo poco sopra, non si è soli su questi
percorsi, anzi sono abbastanza frequentati, anche
da chi giunge in senso opposto.
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La nostra
guida procede spedita nel territorio che
conosce
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Intanto si
è presentato un piccolo guado e qui apro una
parentesi (visto il terreno e senz'altro
preferibile in caso di pioggia attendere qualche
giorno prima di fare questi percorsi, a meno che
non amiate i guadi e il fango!)
Altra cosa
meglio pneumatici con un po' di tasselli, cosa che
Dino non montava.
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Giunti a questo bivio la
nostra guida va a dx ... per poi accorgersi di aver
sbagliato, infatti occorreva proseguire diritti,
accanto al torrente Curone
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Questo
"lupo" stava scegliendo quale ciclista fosse
più appetitoso da sbranare! Naturalmente
scherzo, stava solo aspettando i suoi
padroni.
A questo
proposito devo dire che su simili percorsi non
è indicato lasciare liberi i cani per vari
motivi:
Il primo
è che non si può essere certi quale
direzione potrebbe scegliere.
Ci
potrebbero essere delle persone con spiccata fobia
verso i cani.
Non si
può sempre sapere come potrebbe essere la
reazione del cane o di chi lo avvicina
Anche se lo
si tenesse al guinzaglio è sempre da
preferire il guinzaglio corto; assolutamente da
evitare quello lungo o allungabile, funesto per i
ciclisti nel caso l'animale partisse all'improvviso
incrociando la traiettoria del ciclista, con
immaginabili conseguenze.
Scrivo
questo avendo avuto dei cani ed anche avuto
esperienze a riguardo nei numerosi percorsi fatti
sino ad ora.
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Il percorso
è caratterizzato da diversi attraversamenti
in passerella alcune delle quali fattibili in sella
ed altre in cui è meglio accompagnare la
bici
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un po' di
su e giù e si prospetta un'altra passerella
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Oltre alle
passerelle sono presenti anche i guadi con relativo
fango in uscita. Ed è anche per questo
motivo che indicavo all'inizio di evitare di
praticare questo percorso nel caso abbia piovuto
qualche giorno prima.
Qui un
altro biker in attesa del suo turno per
attraversare, cosa da farsi con decisione onde
evitare di trovarsi fermi in mezzo al
guado!
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Ai lati
alcune cataste di legna, segno che comunque il
parco è ben curato
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Si
alternano boschi a radure
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La nostra
guida Giordano preso dalla foga fa di nuovo
cilecca, la memoria incomincia a fare acqua!
Infatti di fianco a Dino un palo porta in cima il
cartello del percorso
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Nulla da
dire sull'ambiente
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Si parano
davanti tre percorsi paralleli quale
scegliere?
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Diciamo che
tutti e tre presentano le loro difficoltà e
scegliere quello pedalabile non sembra
facile
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Alla fine
una traiettoria presa male fa sbilanciare la nostra
guida che si salva in extremis
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Finito il
sentiero si sbuca in questa strada dove si
svolterà a sx
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Continuano
le processioni di ciclisti e pedoni
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La strada
bianca sale verso la frazione di Valfredda ai piedi
della collina
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La via
Valfredda su sterrato in salita, porta verso
Montevecchia.
Occorre un
certo impegno per affrontarla, cosa che stavano
facendo questa coppia di giovani bikers
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Ultime
pedalate ad intercettare allo stop la Via Del
Belsedere o Via Belsedere. Si svolterà a
dx
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La strada
sale in modo deciso ...
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...
passando davanti al cimitero, giunti davanti al
cancello soffermatevi e date un colpo d'occhio a
quello che definirei un "cimitero belvedere"
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In questo
punto della salita verso Montevecchia abbiamo
deviato per questo ripido sentiero
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Il sentiero
termina davanti alla lunga scalinata che a sx sale
verso il Santuario da cui si gode un'ottima visuale
panoramica testimoniato da questo
report
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Proseguendo
ci si ritrova nel centro di Montevecchia
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Ovviamente
potete fermarvi e girarla come ad esempio ho fatto
nel report richiamato sopra.
Noi abbiamo
proseguito nel vicolo a dx ...
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... che
alla fine riporta sulla strada che fa da dorsale
dei colli di Montevecchia
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Infatti la
strada dorsale a sx permette la vista sulla Brianza
verso Ovest e ad est verso il Parco del Curone e le
montagne del Lecchese
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Come si
evince dalle foto ciclisti e pedoni la fanno da
padrone su queste strade
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La strada a
viabilità ordinaria termina davanti a questa
sbarra oltre la quale ovviamente bici , pedoni e
corridori sono ammessi
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Fine della
strada sbarrata dove poi si svolterà a
dx...
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... sino a
questo bivio dove si svolterà a
dx.
Qui mi
soffermo e apro una parentesi:
Se avete lo
spirito alla Indiana Jones proseguite a dx per il
tracciato, un ripido sentiero nel bosco fra i rovi
vi condurrà poi su una strada asfaltata.
Se invece
siete tipi più calmi, optate per svoltare a
sx in Via Deserto, alla fine vi ritroverete
allungandola un poco a Bernaga Inferiore, ancora
sulla Via Pianello
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Quando
siamo passati noi era evidente che la vegetazione
era abbastanza invasiva segno che questo sentiero
era poco praticato.
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Alcuni
tratti li abbiamo fatti a piedi, alla fine si sbuca
su asfalto in Via Pianello e in vista a dx sullo
sfondo del Colle Brianza.
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Due molossi
guardavano con interesse la nostra guida
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Più
avanti a questo bivio in località Pianello
si tira dritti verso i cartelli per piegare subito
a dx prendendo la Via Curone
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Dopo un po'
di viste panoramiche sul parco imbocchiamo la
discesa sino ad un altro bivio.
Siccome
Dino voleva andare a vedere il ristorante La
Fattoria il Busarengo, lo abbiamo seguito in questa
deviazione.
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Motivo di
questa visita: Dino si era ricordato che qualche
decennio prima era stato qui a cena con dei suoi
colleghi e voleva vedere se c'erano ancora gli
stessi proprietari di allora
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La risposta
è stata affermativa e la specialità
sempre la stessa che si intravede a dx
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E visto che
si tratta di Sardi, non poteva altro che essere il
maialino o porceddu allo spiedo!
Ovvio che
ne abbiamo preso nota nel nostro
memorandum!
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Conclusa la
visita, siamo ritornati al bivio, dove è
presente l'Agriturismo Amici della Ratta. Abbiamo
proseguito in senso opposto, dove arrivati a questa
frazione, alla fine della staccionata abbiamo
svoltato a sx.
In fondo
l'Agriturismo La Costa
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Questo il
punto di svolta, la casa in centro alla foto
è quella della foto soprastante giusto per
intenderci.
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Si procede
verso un'altra frazione in Via Galbusera
Nera
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Frazione
dove è possibile pranzare o
cenare
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Poco
distante proseguendo incontriamo un'altra frazione
Cascina Galbusera Bianca
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Usciti
dalla frazione si svolterà a dx
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Una veloce
discesa conduce in mezzo al parco del
Curone
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A questo
bivio si svolterà a dx
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Si
passerà poi attraverso la frazione Regondino
su sterrata che finisce ....
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... su
questa strada dove si svolta a dx
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Il percorso
riconduce sulla strada provinciale dell'inizio di
cui accennavo di evitarla facendo la nuova
ciclopedonale, ricordate?
Bene ora
non rimane che attraversarla salire sulla strada di
fronte e fare il percorso a ritroso fatto
all'andata.
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Traccia
GPX
Conclusioni
Ovvio che
per le numerose svolte presenti su guesto perocrso
è molto meglio consultare la traccia GPX. Io
ho fatto del mio meglio per descriverlo per chi non
avesse un GPS a disposizione.
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