|
in bici LAGO MAGGIORE Salite Al Pianascio e Lago Delio |
|
|
|
|
Il
tracciato si snoda sulla sponda est del Lago
Maggiore sconfinando anche in territorio
Elvetico
Ideato
come giro ad anello partendo da Maccagno per poi
sconfinare in Svizzera, proseguire verso il valico
di Alpe di Neggia e al valico doganale di Indemini
per poi far ritorno in Italia passando dal Lago
Delio. Alla fine per vari eventi il giro si
è tramutato in questo percorso con una prima
salita in terriotrio Svizzero in località Al
Pianascio e poi a ritroso con la salita da Maccagno
al Lago Delio. Ambedue sono salite che offrono
viste panoramiche sul Lago Maggiore e sulle
montagne attorno. Sulla
salita per il lago Delio dopo Campagnano a fianco
della Chiesa San Rocco Qualsiasi
bici purchè dotata di rapporti per le
scalate e ottimi freni per le relative
discese.
|
Giunti a
Maccagno ci siamo diretti nella zona parcheggi
vicino agli impianti sportivi. Dino era
pronto per la partenza
Dal
parcheggio occorre ritornare sulla SS349 svoltare a
sx e prendere la direzione per il confine
Svizzero
Sempre a
Maccagno dopo soli 800 m dalla partenza si arriva a
questo bivio, a sx sarà la strada che si
prenderà, mentre a dx dove si vede la
macchina è la strada che sale al Lago Delio
Leggendo i
cartelli si può vedere che sono indicati due
confini ambedue verso la Svizzera. Usciti da
Maccagno s'incontrano un paio di
gallerie Alcune
viste panoramiche sul lago mi hanno fatto
soffermare per scattare alcune foto e qui sono
iniziate le disavventure della giornata. Estratta la
fotocamera digitale, all'uscita dell'obiettivo una
prima messa a fuoco sballata dello stesso e poi
l'obiettivo non ne ha voluto più sapere di
rientrare nel corpo della fotocamera. Mi sono
dovuto rassegnare a metterla nello zaino facendo
attenzione a non rovinare l'obbiettivo che
già una volta ho dovuto sostituire con una
spesa per niente contenuta! Non
è rimasto altro da fare che utilizzare lo
smartphone. Nella foto
sopra una vista verso Cannobio mentre in quella
seguente, in lontananza nel lago si vedono i
Castelli di Cannero. Si prosegue
ma qualche cosa non va, mi accorgo che il GPS con
la traccia che avevo caricato dà
letteralmente i numeri! La strada
segue fedelmente la sponda del lago. Dopo 10 km
dalla partenza si arriva alla dogana del Valico di
Zenna Si prosegue
attraversando la Dogana Dirinella Per la
prima volta le ruote di bellitaliainbici sconfinano
in territorio Elvetico! Il percorso
lungo il lago non è sempre piano e si
affrontano spesso dei sali scendi. Talvolta
con qualche strappo più
impegnativo Dopo 13 km
dalla partenza arrivati a Gambarogno dovevamo
svoltare a dx superato questo ponte
La mia idea
era quella di lasciare la strada statale sul lago
per evitare il traffico, almeno questa era l'idea
quando ho ideato il giro a "tavolino" . Quindi da
qui avrei scelto di arrivare alla strada per
Indemini passando a mezza costa attraverso alcune
località residenziali. A dire il
vero il traffico lungo la statale del lago era
molto scarso se non inesistente, la strada molto
larga per cui avremmo potuto tranquillamente
proseguire sino alla deviazione che saliva al
passo, ma così non è
stato! Se la
scelta di abbandonare la statale era stata
sbagliata, proseguendo ed arrivando in questo punto
abbiamo dato il colpo decisivo alla non riuscita
del giro che avevo preventivato. Il GPS
stava dando di nuovo i numeri e non sapevo dove mi
trovavo, non avevo portato cartine topografiche
della zona, gli smartphone non funzionavano, non
c'era in giro anima viva, i cartelli stradali non
davano indicazioni utili, ci trovavamo ad un bivio
con la strada che saliva a dx con alcuni cartelli
turistici di località che mi dicevano poco o
nulla. Sapevo solo
che dovevamo salire e così abbiamo deciso di
prendere quella strada pensando che poi avremmo
trovato la strada giusta. Mai scelta
si è rivelata così sbagliata, si
continuava a salire con il GPS che diceva: Non
seguitemi, mi sono perso! Del resto
la strada stretta in mezzo ai boschi senza alcun
transito per una strada che doveva essere una
comunicazione fra due stati mi ha lasciato il
dubbio subito dai primi chilometri, ma oramai ci
eravamo "imbarcati" in questa avventura e pedalata
dopo pedalata .... ... Siamo
arrivati in questo punto dove abbiamo incontrato
una coppia di ciclisti Svizzeri dotati anche di una
mappa. Fu
così che i miei forti dubbi si sono
tramutati in profonde certezze, eravamo
letteralmente fuori strada! Non solo; per tornare
sulla strada giusta avremmo dovuto scendere di
nuovo al lago quindi fare 700m di dislivello in
discesa in 7 km, vale a dire pendenze del 10%, poi
fare altri 5km di lungo lago per poi affrontare la
salita all'Alpe di Neggia 12,5 km 1165 m D+ e al
confine di Indemini 3,6 km 330m D+. Alla fine
sarebbero stati 2200 m D+ da fare se sommati a
quelli già fatti, il tutto per
75km. Qui eravamo
arrivati in località Monti di
Gerra Già
che eravamo in quella situazione abbiamo deciso di
salire ulteriormente sino al termine della strada
dove gli Svizzeri ci hanno detto che si poteva
avere una vista panoramica sul lago Infatti
già iniziando a salire di nuovo, si stava
uscendo dal bosco Gli alberi
erano più radi verso il lago & Strada
facendo fra me e me pensavo che con una giornata
così con una alzataccia per arrivare sino a
qui e poi esserci infilati in un cosiddetto "cul de
sac" ciò mi stava rodendo un po', ma ogni
tanto la vita riserva sorprese per cui andava
accettata anche questa che poi tutto sommato non
era una tragedia. Qui stavamo arrivando alla meta
se così si poteva chiamare!
Mentre io
chiacchieravo con gli Svizzeri, Dino era già
arrivato, alle sue spalle una fattoria e il lago.
La strada terminava qui davanti a questa fattoria,
eravamo arrivati alla località Al
Pianascio. Quello che
si poteva scorgere era il lato Svizzero del Lago
Maggiore e lo specchi d'acqua con a fianco la
città di Ascona e dopo gli alberi a dx una
parte di Locarno. Di fatto le due città sono
divise dal corso del torrente Maggia. Da
quassù avevamo preso una decisione, saremmo
tornati a Maccagno valutando poi se salire o meno
al Lago Delio che era un po' la meta del giro che
mi ero proposto e che stava nel cassetto da diversi
anni.
Salutati i
ciclisti Svizzeri abbiamo fatto il percorso a
ritroso con la giornata splendida che offriva
continui panorami sul lago. Uno sguardo
a sx e ho scorto un pezzo d'Italia, spuntava
l'inconfondibile sagoma di una Ferrari! Qui bene o
male si ha una certa fiducia verso il prossimo e
non sempre le proprietà risultano cintate
come del resto molti box o tettoie di ricovero
senza pareti che custodiscono auto di lusso o
costose motociclette alla portata di tutti, cosa
che da noi diciamocela tutta, sarebbe un po'
improponibile! Parcheggio
privato in bellavista verso Ascona e
Locarno
Sotto,
Gerra (Gambarogno) e sull'altra sponda Ascona e a
dx un pezzo di Locarno Come da
ultima decisione presa ci siamo rifatti tutto il
percorso sino a Maccagno giungendo al bivio per il
lago Delio Una breve
sosta, tra l'altro era già tardi e dovevamo
ancora pranzare e ci aspettava di fare la salita al
lago che sarebbero stati 13 km per 800 m
D+ La
decisione l'avevamo presa e saremmo
saliti! Dino era
rimasto senz'acqua e approfittando di una breve
sosta in questo punto panoramico dopo Campagnano, a
fianco della chiesa di San Rocco abbiamo trovato
una fontanella Per
fortuna, perché se la giornata era iniziata
con una fresca temperatura, dopo mezzogiorno la
temperatura si era alzata notevolmente e
assolutamente ci serviva dell'acqua per affrontare
la salita Dalla
fontanella una panoramica sul lago Maggiore verso
nord
Panoramica
verso il sud del Lago Maggiore, sotto si vede
Maccagno il nostro punto di partenza. A dx si
scorgono i due isolotti dei Castelli di Cannero,
mentre sulla sponda sx è la zona verso
Luino.
Alla fine
nonostante il caldo, dopo 52 km e 1607 m D+ siamo
arrivati comunque alla meta che mi ero prefissato.
Il lago Delio era stato raggiunto! Come si
suol dire letteralmente; non ci vedevamo più
dalla fame! Per cui mettere sotto le gambe al
tavolo è stata la nostra prima
preoccupazione! Superato il Lago in località
Monti di Bassano ci siamo fermati all'Albergo
ristorante Diana Abbiamo
pranzato in terrazza con tanto di visuale
panoramica sul Lago Maggiore verso Ascona e
Locarno Finalmente
soddisfatti per il buon pranzo, nonostante le
vicissitudini della giornata abbiamo preso la
strada del ritorno, non prima di esserci soffermati
con un ciclista del luogo. Anche lui ci ha
confermato che il giro che all'inizio mi ero
preposto di fare era senza dubbio un bel giro da
farsi, alche gli abbiamo risposto: Allora alla
prossima! Tutto
sommato nonostante gli imprevisti è stato un
bel giro panoramico ed anche impegnativo dopo tutto
e se non altro almeno il Lago Delio siamo riusciti
a vederlo! Con la
pancia piena e coperti ci aspettava una tranquilla
discesa verso Maccagno ...
... ma le
sorprese della giornata evidentemente non erano
finite! Arrivando nei pressi di una curva in
penombra ho scorto una moto ed un'auto parcheggiate
e una persona in mezzo alla strada.
Subito ho
frenato vedendo la scena e capendo che era successo
un incidente, ho scorto una freccia a terra e
subito dopo ...
... ho
realizzato in una frazione di secondo cosa fosse
successo e la causa. Una profonda e larga buca era
proprio in mezzo alla carreggiata sulla traiettoria
di qualsiasi che fosse transitato con un mezzo a
due ruote e non solo; era praticamente mimetizzata
dalle ombre create dalle piante. Ho dovuto
frenare ulteriormente e scansare la buca, buca che
subito dopo era segnalata con un altro segno o
freccia di colore verde. La persona
in mezzo alla strada era il motociclista che si era
fermato e si stava attivando a chiedere i
soccorsi La prima
cosa che abbiamo fatto è stata fermarci
immediatamente verificare lo stato del ferito e
assicurarci che fossero stati avvisati i soccorsi,
cosa che appunto era stata fatta. Dopo aver
chiesto se serviva qualche aiuto, abbiamo ripreso
la discesa Non
conoscendo bene il posto l'unico riferimento che ho
potuto dare erano la presenza dei tralicci
dell'alta tensione. Più
sotto abbiamo visto che si era attivato anche
l'elisoccorso, visibile in alto a dx Elisoccorso
che poteva usufruire dell'area di atterraggio
predisposta alla Chiesa di San Rocco poco
distante. Incontrando
anche i Carabinieri li ho informati del luogo
dell'accaduto e la causa dell'incidente, provocato
dalla profonda buca a cui occorreva immediatamente
provvedere per metterla in sicurezza, visto che io
stesso l'avevo evitata solo perchè era
appena successo ad un altro.
Si poteva
scorgere l'impianto sportivo dove avevamo
parcheggiato
Giunti a
Maccagno ho scorto un'auto della Polizia Locale. Ho
preso la palla al balzo per informare dell'accaduto
l'agente che era a bordo e di cui non era stato
ancora informato. Ho chiesto
quindi se la strada dove era accaduto l'incidente
fosse sotto responsabilità del Comune di
Maccagno. Dietro risposta affermativa ho
sollecitato il fatto di dover mettere
immediatamente in sicurezza quella buca per evitare
ulteriori incidenti. Come avrete
visto dalle foto la buca era stata oggetto di
sopralluogo da qualche tecnico che l'ha segnalata
con delle frecce colorate. A mio
avviso colui che l'ha segnalata doveva valutando la
sua pericolosità provvedere immediatamente a
far intervenire del personale per metterla in
sicurezza. Se non avesse avuto i mezzi per farlo o
non fosse stato un suo compito avrebbe dovuto
presidiare il luogo avvisando della
pericolosità chi vi passasse e nel contempo
far intervenire subito del personale preposto a
questi interventi di manutenzione. Non averlo
fatto ha provocato questo incidente con danni alla
persona e le relative conseguenze, ma anche un
costo alla collettività mettendo in atto la
macchina dei soccorsi, fra ambulanza, Carabinieri,
elisoccorso, Polizia locale e costi
ospedalieri. Accertare
la presenza di una buca pericolosa e non mettere in
atto immediatamente la sua messa in sicurezza,
equivale a mio avviso ad essere responsabili del
danno causato e mi vengono in mente gli Art. 40-41
del C.P.
Una
giornata inusuale dove ci sono state una
concatenazione di eventi, fino allo spiacevole
evento finale che si sarebbe potuto evitare, un po'
come per il Ponte Morandi a Genova, tutti sapevano
che era ammalorato ma nessuno è intervenuto
nell'immediato per la sua chiusura. |
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:25-08-2018 ultimo aggiornamento: 26-08-2018 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|