Romantische Strasse
&
Via Claudia Augusta

Viaggio a tappe
fra Würzburg (Germania)
e Bolzano
Home


 

 

 


bellitaliainbici in teoria non dovrebbe comprendere itinerari esteri ma questa è una eccezione in quanto la Via Claudia Augusta presente sul territorio nazionale ha la sua continuità attraverso l'Austria e la Germania per poi proseguire con il nome di Romantische Strasse sino a Würzburg.

Per questo motivo abbiamo dato continutà al percorso coprendo tutto il tracciato con diversi report suddivisi a tappe.

Per motivi logistici il percorso è stato iniziato in Germania con trasferimento dall'Italia fatto con treno+bici.


In questo report

7° tappa: da Augusta a Landsberg


Fiume Lech ed un adiacente lago


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
57 km
368 D+
185 D- m
Asfal/Sterr
Cicla/Strad
0,3% - 8%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
 

 
Debora in versione cappuccetto rosso - Landsberg am Lech

 

 

 

 

 




Una parte del lungo tracciato che da Würzburg in alta Baviera arriva in centro all'Austria. Il tracciato della Romantische Strasse lungo 366 km parte da Würzburg e termina a Füssen in Germania.

Nel contempo sopra la città di Augusta a Donauwört inizia il tracciato denominato Via Claudia Augusta andando a sovrapporsi con la Romantische Strasse.

Nel nostro caso il tracciato attraversa l'Austria sino al passo di Resia proseguendo lungo la Val Venosta passando per Merano e con arrivo a Bolzano.

Ancora oggi non c'è la certezza sul tracciato, in particolare sul versante Italiano, in quanto vari studi ipotizzerebbero varie tracce come ad esempio il passaggio nel Cadore lungo La Piave per poi attraverso il Passo Montecroce di Comelico continuare in Val Pusteria per poi da Vipiteno proseguire verso il Brennero; mentre altri sostengono un passaggio fra Belluno, Feltre, Trento, Bolzano, Merano, Passo di Resia.


L'altimetria del tracciato: Una tappa di circa 57 km caratterizzata da una salita con pendenza media insignificante pari allo 0,3%

v

 

IL PERCORSO

Questa è la settima tappa si parte da Augusta per arrivare a Landsberg.

Rifornimenti idrici

Contrariamente a quanto si possa pensare in Germania è più facile trovare un WC o della birra che una fontanella per l'acqua e la stessa viene venduta a costi elevati se acquistata in bottigliette.


7° tappa - Augusta - Landsberg am Lech


Abbondante colazione che ho particolarmente gradito per l'ampia scelta: frutta, semi oleosi, yogurt e un uovo con pane di segale eccellente.

La speranza di non avere a che fare con la pioggia è molto vana visti i nuvoloni grigi. Certo non sono neri come quelli che hanno portato il nubifragio del giorno prima. Tra l'altro abbiamo scoperto che ha fatto diversi danni a circa 50 km di distanza.

Usciamo dall'hotel senza mantella, ma con il giubbetto antivento che regge la lieve pioggerella. Uno scoiattolo sgattaiola tra le macchine parcheggiate nel vicolo.

In sella e via verso Landsberg am Lech. Pavé cittadino, binari del tram e la pioggerella: un trittico eccellente per ciclisti! Senza contare il traffico di un lunedì lavorativo.

Svoltiamo l'angolo e subito ci fermiamo per fotografare la Cattedrale di Augusta (della Visitazione della Beata Vergine).


Poco più avanti: la veduta del coro occidentale della Cattedrale

 

Un'altra visione della cattedrale. Cielo grigio, un tram e noi due in bici.


Attraversiamo tutto il centro: Maximillianstrasse, St Moritzplazt. Arriviamo dalla parte opposta, dove siamo arrivati ieri a piedi e di nuovo, più o meno nello stesso punto iniziano a scendere gocce enormi e con una frequenza inaudita. Niente tuoni! "solo" tanta acqua. Proviamo ad attendere qualche minuto, però vediamo che non cala quindi mantella in spalla e via.

Abbiamo difficoltà a ritrovare la ciclabile, perché non ci sono indicazioni e quelle che troviamo ci portano fuori rotta. Dovremmo andare a sud, invece le indicazioni ci portano a est.

Dopo un'ora abbondante, sotto la pioggia incessante e dopo aver sbagliato strada scopriamo di aver fatto solo 14 km ed essere ancora ad Augusta. Alla fine decidiamo di seguire la traccia gps che ci porta a est

Effettivamente, la traccia ci ha portato su un percorso ciclabile che poi ci ha riportato a ovest verso Augusta fino al Stadtwald, un polmone verde ricco di stradine. Qui ci sono strutture ricreative, oggi deserte, a parte due che correvano allegramente sotto la pioggia e noi. In questo momento la pioggia è più lieve di due ore fa e gli alberi ci fanno da scudo. Non mancano i bagni pubblici che sono ben tenuti.

Abbiamo fatto colazione alle 8 e sono 3 ore che pedaliamo sotto acqua e con 15-18 °C. La fame comincia a farsi sentire. Stuzzichiamo qualcosa ma non è sufficiente.

Usciamo dal parco in località Haunstetten, senza goderci troppo questa oasi di verde. Finiamo sulla ciclabile che costeggia un'arteria che porta il traffico ad Augusta. Fortuna che non ci sono tanti veicoli. La ciclabile è pulita, ben tenuta e distinta dal marciapiede. C'è da dire che hanno molto spazio.

Nella foto Debora in versione Cappuccetto Rosso, in effetti anch'io sono agghindato allo stesso modo. Senza l'uso delle mantelle sarebbe stata dura affrontare la pioggia battente.

 

St. Ulrich, chiesa di Konigsbrunn. Ha finalmente smesso di piovere e le mantelle le abbiamo parcheggiate sulle borse, ben affrancate, nella speranza che asciughino. Intanto, è giunto il momento di cercare cibo per il proseguo dei restanti 40 km circa.

Pranziamo in un ristorante gestito da una coppia di italiani. Lungo la strada non avevamo molte alternative: tanti erano chiusi e tanti erano fast food. Comunque i paccheri al pesto siciliano erano ottimi.

Dopo un lauto pranzo, di cui l'unica nota negativa era il caffè, riprendiamo la strada.

 

I cartelli ci indicano … a destra! E noi andiamo a destra, verso stradine di campagna.

Deby sorridente e imbronciata. Il percorso si snoda all'interno del Lechauwald bei Unterbergen è un parco accanto al corso del fiume Lech.

Il parco ospita una base militare. Il rombo degli elicotteri in lontananza dimostra che il campo è attivo. Infatti, assistiamo ad un'esercitazione: dagli elicotteri si calano militari con le funi.

Deby consulta la mappa e una lepre, poco più avanti, attraversa la strada.

Fa caldo. Poi l'idea di essere in una zona di esercitazioni militari ha fatto alzare il ritmo delle pedalate.


Un capriolo sbuca dagli alberi. D'altronde questa è l'ora in cui i folletti dei boschi (così vengono soprannominati) escono per cercare cibo

Uno dei tanti laghetti formati dal fiume Lech

Seguiamo il corso sulla sponda est. A margine del lago, in un'ansa si è creato un vero habitat per numerose specie. Tante libellule, farfalle, rane e girini e tanti pesci. Unica pecca il cielo!

Cigni e germani, oltre a cormorani e altri uccelli popolano quest'oasi

una panoramica del laghetto nella foto precedente

Debora accucciata ed intenta a fotografare gli animali, del resto qua attorno c'è solo natura.

Pulizia quotidiana e un giro alla ricerca di cibo per una coppia di cigni. Mantenere il piumaggio in ordine e ben impermeabilizzato, per un volatile acquatico è un priorità essenziale.

Le sponde del Lech godono di una fitta vegetazione. Il terreno non sembra particolarmente bagnato, nonostante le piogge dei giorni scorsi. Del resto per una nazione come la Germania in cui le piogge sono frequenti, se i terreni dove si trovano questi tracciati non fossero ben drenanti ci si ritroverebbero in acquitrini o paludi! Per fortuna non è così. Se fossero terreni argillosi allora sarebbe ancora peggio con fango a iosa! Meglio Così!

Alberto è appena sparito oltre la curva a sinistra...

...perché voleva fotografare la mia uscita dal bosco

Una timida ombra di Debora si palesa. Il sole pallido, ma presente

Un'altra diga e un altro lago, più vasto rispetto al precedente.

Sempre vegetazione ma stavolta una striscia d'asfalto sostituisce la ghiaia

Sono talmente belli questi muri di vegetazione che vien voglia di fotografare ogni angolo


Sulla sinistra scoiattoli, un piccolo topo; sulla destra le sponde del lago ospitano gallinelle e altri volatili e il loro nido

Deby si gode una piccola discesa sul nastro d'asfalto in mezzo al bosco dopo aver incrociato altri ciclisti

Una riunione di cigni e qualche altro volatile sul fiume Lech

Dopo parecchio tempo di solitudine, finalmente un po' di civiltà. Vediamo qualche coppia in bicicletta. Non sono turisti ma gente del posto.

5 km a Landsberg am lech. Le indicazioni di percorsi ciclabili sono precise e presenti su ogni cartello mischiati a quelli stradali

Debora si concede per una foto nell'ennesima strada nel bosco, questa volta su fondo sterrato.

Riguardo al cellofant sulle borse, sempre meglio prevenire visto che le sue possono tenere una leggera pioggerella, non certo gli acquazzoni ed arrivare a fine giornata in albergo senza avere un cambio asciutto non è una bella cosa!

 

Il fiume Lech forma piccole cascate. Proprio in questa posizione una mamma e una ragazza in bicicletta si preparavano per passare la notte in una tenda. Avevano pentole e molto cibo in scatola

Arriviamo all'entrata del borgo storico di Landsberg am lech. Il fiume divide la città. L'hotel che abbiamo prenotato ieri si trova dalla parte opposta.

Curioso il tetto della torre a dx ricoperto di edera.

Dal prato si apprezza meglio la struttura delle mura, con l'edera che ha ricoperto quasi metà parete.

Una via del centro. Ancora pavé come alla partenza, ma senza bagnato.

Landsberg am Lech si trova nella Baviera del Sud ed è una cittadina di 27.000 abitanti.

La cittadina assunse fama quando nel 9 Novembre del 1923 a seguito del fallito colpo di stato di Monaco, nelle sue carceri fu rinchiuso Adolf Hitler. In quel periodo di detenzione, Hitler scrisse Mein Kampf libro che poi venne pubblicato nel 1925.

Il libro divenne come una bibbia sul credo del nazionalsocialismo che sfociò in tutto quello che poi la storia ne fu testimone sino ai giorni nostri con ancora fenomeni di inneggiamento a quel credo, seppur isolati e sporadici.

La chiesa dedicata all'Assunzione di Maria

La chiesa vista da Georg-Hellmair Plazt

Questo è il particolare della meridiana che è posta sopra l'ingresso laterale.

La presenza della meridiana ci può dire diverse cose sulla modalità di costruzione delle chiese.

Per prima cosa come sappiamo le meridiane segnano l'ora attraverso l'ombra proiettata dai raggi del sole che trovano l'ostacolo dello Gnomo.

Sappiamo anche che il sole nasce ad Est e tramonta ad Ovest. Per questo motivo possiamo scoprire l'orientamento dell'asse della chiesa.

Leggendo la meridiana abbiamo le ore antimeridiane a sx da cui si deduce che il sole sorgendo a est deve essere a dx dello gnomo.

Ecco quindi che sappiamo che a dx della foto c'è il punto cardinale Est ed in posizione opposta a sx si trova l'Ovest.

Vi chiederete se ci sia un motivo per questa collocazione delle piante delle chiese secondo i punti cardinali?

Un motivo l'ho pensato. Se ci pensate le messe sono sempre celebrate di mattino quando sorge il sole guarda caso le chiese in generale sopra l'abside, che è la zona dell'altare, si trovano dei rosoni in vetro colorato o anche ampie finestre sempre con vetri colorati in genere raffigurati scene sacre.

Perciò per mettere in risalto questa scenografia per forza di cose per far coincidere le celebrazioni delle messe con le vetrate vien da sé l'orientamento secondo l'asse Est - Ovest.

A questo proposito basta osservare l'orientamento del duomo di Milano per avvalorare questa tesi.

Se poi ci sono altre motivazioni.....

La Schmalzturm, torre da resti di fortificazioni del XIII secolo e che oggi è una porta di accesso a Hauptplatz, piazza da cui facciamo questa foto

Una foto della piazza, Alberto in contemplazione e la fontana dedicata a Maria (Marienbrunnen)

Attraversiamo il fiume Lech perché il nostro hotel dista quasi 2 km e si trova dalla parte opposta della cittadina. Uno sguardo sulle cascate e sul borgo antico

Un altro sguardo sulla parte del borgo che volge a sud

chiesa di santa caterina, sulla strada per l'hotel.

L'hotel è molto bello, sullo stile di baita di montagna. Doccia e poi torniamo nel centro storico per mangiare. Dobbiamo fare in fretta perché sappiamo che dopo le 21 potremmo non trovare cibo. Scegliamo un ristorante tipico, dietro la chiesa dell'Assunzione di Maria. Zuppa di legumi, carne e funghi. Ordiniamo il dolce alle 21.10 circa, e la risposta ci ha divertito "chiedo in cucina se riescono a prepararlo" , lasciandoci un po' attoniti. Alla fine l'abbiamo mangiato: tortino con gelato.

 

Traccia GPX 

Vai alla tappa precedente

Vai alla tappa successiva

 


Conclusioni

Tappa molto divertente. La pioggia ha reso tutto molto difficile soprattutto la prima parte. Uscire da Augusta è stata dura, perché mancavano le indicazioni cartellonistiche.

Il paesaggio è piacevole. Come la tappa precedente, però, la mancanza di sole ha inficiato sul risultato finale. La seconda parte, immersa nel verde e a contatto con la natura, è stata molto apprezzata. Landsberg am lech è risultato un gradevole paese, molto più vivo, e si respirava una bella atmosfera.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2020
pagina creata:30-03-2020
ultimo aggiornamento: 11-04-2020
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »