Romantische Strasse
&
Via Claudia Augusta

Viaggio a tappe
fra Würzburg (Germania)
e Bolzano
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bellitaliainbici in teoria non dovrebbe comprendere itinerari esteri ma questa è una eccezione in quanto la Via Claudia Augusta presente sul territorio nazionale ha la sua continuità attraverso l'Austria e la Germania per poi proseguire con il nome di Romantische Strasse sino a Würzburg.

Per questo motivo abbiamo dato continutà al percorso coprendo tutto il tracciato con diversi report suddivisi a tappe.

Per motivi logistici il percorso è stato iniziato in Germania con trasferimento dall'Italia fatto con treno+bici.


In questo report

9° tappa: da Steingaden a Reutte


Il castello di Neuschwanstein


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
50 km
516 D+
350 D- m
Asfal/Sterr
Cicla/Strad
0,3% - 12%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩
 

 
Campagna sud bavarese - Il castello di Neuschwanstein - Hohes Schloss

 

 

 

 

 




Una parte del lungo tracciato che da Würzburg in alta Baviera arriva in centro all'Austria. Il tracciato della Romantische Strasse lungo 366 km parte da Würzburg e termina a Füssen in Germania.

Nel contempo sopra la città di Augusta a Donauwört inizia il tracciato denominato Via Claudia Augusta andando a sovrapporsi con la Romantische Strasse.

Nel nostro caso il tracciato attraversa l'Austria sino al passo di Resia proseguendo lungo la Val Venosta passando per Merano e con arrivo a Bolzano.

Ancora oggi non c'è la certezza sul tracciato, in particolare sul versante Italiano, in quanto vari studi ipotizzerebbero varie tracce come ad esempio il passaggio nel Cadore lungo La Piave per poi attraverso il Passo Montecroce di Comelico continuare in Val Pusteria per poi da Vipiteno proseguire verso il Brennero; mentre altri sostengono un passaggio fra Belluno, Feltre, Trento, Bolzano, Merano, Passo di Resia.


L'altimetria del tracciato: Una tappa di 50 km caratterizzata da un continuo saliscendi

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IL PERCORSO

Questa è l'ultima tappa sul suolo tedesco. Arriveremo a Reutte, in Austria, passando da Fussen.

Nella scorsa tappa abbiamo scelto di proseguire a ovest del fiume Lech, seguendo quello che è considerato il percorso della via Romantica, rispetto a quello est che è il percorso della via Claudia Augusta.

Oggi inizia maluccio: pioviggina e fa freddo. Vestiti pesanti, antivento e mantella.

Usciamo dal paese e inizia a piovere forte e a goccioloni. Inoltre, dobbiamo affrontare un percorso collinare, su strada asfaltata, almeno per il momento.


9° tappa - Steingaden - Reutte

saliamo su una collina. Tanti campi, boschi, qualche casale e laghi. Guardando l'acqua del laghetto si può intuire l'intensità della pioggia.

Due mucche ci guardano mentre passiamo. La pioggia scende diretta. Solo in cima alla collina sentiamo un po' più di vento che ci spinge la pioggia sulla faccia.

Non fatevi ingannare dai sassi sulla strada, il fondo è asfaltato, il che è una gran fortuna.


Una baita in un bosco, ottimo posto per una pausa. Non è la fatica a farci fermare, ma il freddo, la pioggia e il vento!! Speriamo che la pioggia smetta o almeno riduca la sua intensità. Nell'attesa, ad un tratto sentiamo dei passi in avvicinamento. Un plotone dell'esercito, crediamo un'esercitazione, marcia sul sentiero. Abbiamo apprezzato il saluto fattoci da tutti i soldati. È la seconda volta che ci imbattiamo nell'esercito tedesco. All'inizio mi sono un po' preoccupato, nel nulla cosmico e sotto una pioggia torrenziale, vedere dei soldati marciare verso di noi.

La pioggia non smette! E allora di nuovo in marcia. Poco prima del bosco, dove ci siamo fermati, l'asfalto è stato sostituito da autobloccanti.

In lontananza si sentono le macchine transitare sulla strada sotto la collina. Non essendoci indicazioni pensiamo che forse raggiungere la strada è l'ideale per accorciare il percorso e per essere sicuri di non fare giri a vuoto, considerando il brutto tempo.

Poco più avanti, incrociamo altri ciclisti in viaggio e capiamo che siamo sulla strada giusta.

 

 

Fa molto freddo, ci sono 14°C, ma non piove più.

 

Con le nuvole meno scure si apprezza meglio il verde delle colline, alla nostra sinistra…

… e davanti a noi

Non piove più, ma teniamo le mantelle per proteggerci dall'aria fredda. Deby si accovaccia per affrontare una piccola discesa.

Dai Alby, il peggio sembra passato. Adesso dobbiamo trovare qualcosa da mettere sotto i denti

Sulla ciclabile non c'è molto, per cui ad Halblech ci fermiamo in una panetteria che fa anche servizio bar: cappuccio, cioccolata e una fetta di torta. Almeno ci siamo scaldati un po'. Con noi ci fanno compagnia due coppie di centauri olandesi.

Dopo mezz'ora ripartiamo e ci fermiamo a mangiare 10 km più avanti in un campeggio. Ha ricominciato a piovere, con un po' più di vento. La temperatura è ancora molto fredda. Una zuppa calda è quello che ci vuole. Io ho fatto il bis. Ripartiamo alla volta di Fussen con la pioggia che è calata, anzi quasi nulla.

 


La ciclabile si snoda tra prati verdi, alberi e ogni tanto ci avviciniamo al fiume Lech. Sullo sfondo si intravede il castello Neuschwanstein ("Nuova pietra del cigno") o comunemente conosciuto come il Castello delle fiabe dal quale Walt Disney ha preso spunto per alcune delle sue favole.

La pioggia è quasi calata, ma il freddo e il vento no. Noi non ci facciamo scoraggiare, perché siamo spinti dal volerci avvicinare il più possibile al castello delle fiabe. Da lontano è difficile capire se c'è una strada che ci può portare nelle vicinanze…

…. troviamo una strada perpendicolare a quella che stiamo percorrendo. Vediamo fin dove possiamo arrivare….

…Eccolo! Siamo anche fortunati, perché poco prima era completamente avvolto dalle nuvole.

E' un castello costruito alla fine del XIX secolo e il nome prende spunto dalla località in cui è stato costruito, Schwangau (Contea del Cigno).

Fu commissionato e finanziato interamente da Re Ludovico II di Baviera per i suoi ritiri personali e per rendere omaggio al musicista Richard Wagner da lui particolarmente amato.

Peccato non poter andare a visitarlo, ma facciamo almeno una foto ricordo come memo per una prossima visita! Continuiamo lungo questa strada di campagna …

… che ci conduce ai piedi del piccolo promontorio su cui si erge il castello, riuscendo ad ammirarne l'imponenza da un'altra prospettiva.

Dopo questa parentesi fiabesca, in cui non abbiamo trovato anima viva, ci troviamo catapultati nel caos più totale del piazzale dal quale si può partire a piedi sulla strada che conduce al castello. Ci sono persone di ogni nazione e addirittura asiatici per il castello più visitato d'Europa. Noi seguiamo le indicazioni per Fussen.

Dalla ciclabile si può intravedere parte del castello di Hohenschwangau (Castello di "Contea del Cigno" alta) situato nell'omonima frazione del comune di Schwangau. Anche questo castello è visitabile.

Arriviamo a Fussen seguendo la ciclabile. Sulle strade adiacenti c'è un via vai di macchine piuttosto intenso sia verso Fussen che per i castelli.

Chiesa dell'Ospedale dello Spirito Santo

Decidiamo di fare due passi per l'affollatissimo centro di Fussen ricco di esercizi commerciali per turisti...

…. vediamo spuntare lo Hohes Schloss (Castello Alto) di Fussen. Rispetto ai primi due che abbiamo visto da lontano questo è più a portata.

Nel rispetto dei divieti per le bici, entra solo Debora a piedi e io rimango a fare la guardia.

Un percorso attorno alle mura ci conduce al cortile del castello che ha una struttura a ferro di cavallo.

Questa è l'ala posta a sud-est. Hohes Schloss è uno dei castelli medioevali meglio conservati in Baviera.

Attraversiamo il fiume Lech

La Basilica di St. Mang. La Basilica ospita un museo dedicato all'industria manifatturiera di liuti e violini.

Le cascate del Lech.

Il cartello ci ricorda che fra 700 m entreremo in Austria.

La ciclabile è sterrata solo per pochi km ma sono fondi che non fanno impressione alle nostre mountain bike

Per il momento siamo vicini alla strada principale, ma fra un po' la ciclabile ci porterà più all'interno della valle, su strade secondarie

Uno dei tanti stagni creati dal fiume Lech.

Non vediamo l'ora di arrivare al nostro alloggio, perché Debora è stremata dal freddo, io sono molto stanco.

Stasera siamo fortunati, perché non dobbiamo nemmeno uscire per cenare essendoci il ristorante interno! In alternativa altri 10 km per mangiare…no grazie!

 

il dolce è più che meritato: strudel diviso in due!

 

 

Traccia GPX 

Vai alla tappa precedente

Vai alla tappa successiva

 


Conclusioni

La giornata piovosa non ha tolto lustro al paesaggio collinare della prima parte del percorso, che è la continuità della tappa precedente. La seconda parte poco collinare e meno faticosa, anche grazie alla riduzione della pioggia.

Entrando in Austria, il paesaggio appare meno urbanizzato; sterrato solo per una manciata di km.

Tappa che rifaremmo volentieri, come la precedente.

La prossima volta ci prenderemmo più tempo per visitare almeno uno dei due castelli, e sperando nel bel tempo per fare più foto

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2020
pagina creata:11-04-2020
ultimo aggiornamento: 26-04-2020
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