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Val Zebrù da rifugio Campo a
Piatta |
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N.B. dati riferiti al giro completo |
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Questa
vista dall'alto rappresenta il lungo percorso con
la partenza da Tola (in basso a dx) in Valdisotto;
il passaggio nella piana di Bormio, l'entrata nella
Valfurva e la salita in Val Zebrù. In questo
report si prende in considerazione il rientro verso
Bormio e la salita alla frazione Piatta.
Per questo
report si deve prendere in considerazione il
tracciato dal 22° km in poi Dal rifugio
Campo a quota 2000 m in Val Zebrù si scende
a San Nicolò ma questa volta scendendo a
Bormio si percorre su asfalto la SP29. |
Dopo il
buon pranzo al rifugio Campo terminato con un
immancabile dolce, abbiamo fatto rientro a
Bormio Ultimi
scatti a quota 2000 prima di scendere. Franco
è pronto a mollare i freni e lasciar correre
la sua bici. Sopra la sua testa è il Monte
Cristallo Una
manciata di baite a poca distanza dal rifugio sono
l'unica presenza del presidio umano a quota
2000
Inizia la
discesa fra il Monte Forcellino e il Monte
Cristallo. Il fondo a tratti smosso non è
dei più agevoli in discesa....
... e
così molti scelgono una morbida alternativa
ma.... è una pratica da
deprecare! Il
perchè è presto detto: Questi pochi
pascoli strappati ai boschi e alle zone aride
pietrose sono l'unica risorsa come pascolo o per
poter ricavarne del fieno. Quindi passandoci sopra
o calpestandolo .... Qualche
centinaia di metri più in basso dal rifugio
si trova la Baita Campo, con tanto di sdraie per
prendere il sole. L'allegra
combriccola è in posa sul ponte del torrente
Frodolfo Chiacchierata
sul ponte con lo sfondo sul Monte Cristallo e il
Tuckettspitze Tutto
sommato dopo aver fatto il tracciato all'andata ed
ora al ritorno, un paio di buone gomme sui tratti
smossi senz'altro aiutano Il
contrasto, dal ghiaione subito dopo l'ambiente
cambia
Il
perchè abbia voluto fare questo report che
ripercorre in parte lo stesso tracciato è
presto detto: Quando si sale si ha una sola
prospettiva della valle che cambia totalmente
durante la discesa. I luoghi sono gli stessi ma non
le visuali! E' lo
stesso posto della foto sopra e mostra come il
letto del torrente Frodolfo esige ampi spazi di
esondazione durante le piene E' molto
particolare la morfologia del terreno di questa
valle perchè passa da zone boschive umide a
zone prettamente rocciose ad altre miste come
questa dove gli alberi si insinuano fra le rocce e
i sassi.
Poi si
scende e di nuovo boschi e pascoli. Sullo sfondo La
Cima de Piazzi e a dx i Corni San
Colombano
Sullo
sfondo della prima foto a sx appare di nuovo la
Cima de Piazzi e a dx i Corni San Colombano, poi in
quella al tornante solo la Cima de Piazzi. Qui
inizia il tratto ripido che porta ad uno dei
numerosi ponti sul torrente Frodolfo.
Vi
ricordate nel report della prima parte quando mi
ero fermato a consultare la mappa ad un bivio? Ecco
a dx è la ripida salita che poi arrivava a
congiungersi con la carrabile principale, che poi
noi abbiamo scelto di percorrere. Di nuovo
arrivati all'ingresso della Val Zebrù, lo
chiamo ingresso perchè dopo questo ponte e
la curva che si vede, la valle mostra il suo vero
aspetto che prima è nascosto Superato
l'ultimo ponte sul torrente Frodolfo si riprende il
traverso che porta all'ingresso del Parco Nazionale
dello Stelvio a Niblogo, sempre con l'immancabile
sfondo ormai familiare della Cima de Piazzi e dei
Corni San Colombano. Dalla
località Niblogo si riprende di nuovo
l'asfalto nella veloce discesa che porta a San
Nicolò
A San
Nicolò svoltiamo a dx in direzione Bormio ma
questa volta anziché deviare davanti alla
chiesa e prendere la ciclopedonale fatta
all'andata, tiriamo diritti
Siamo in
montagna e le chiese abbondano! Arrivati a
Bormio lasciamo la provinciale e attraversiamo il
vecchio Ponte Combo. Dobbiamo
dirigerci verso il campanile che si vede spuntare
sopra i tetti a sx.
Questo
è il punto dove ci siamo dati appuntamento
al mattino con Chiara e Franco. Solo che al
mattino siamo andati a sx ed ora a dx
Dopo una
cinquantina di metri si svolta a sx Si svolta
in direzione del Santuario del Crocifisso o di
Sant'Antonio Abate. Si passa
davanti al Santuario per poi in fondo svoltare a
dx Dopo la
svolta non si prosegue diritti ma si prende la
strada parallela La strada
sale sino a questa galleria dove si devierà
a dx con il transito riservato a pedoni e bici,
giusto per evitare la galleria. Si riprende
la strada e si continua a salire .... ... si
passa sotto la funivia Vallecetta
Ancora 500m
di salita per arrivare a Piatta
Poco prima
di Piatta si arriva a questo
belvedere.... ..... in
tempo per l'ultimo scatto panoramico sulla conca di
Bormio, si perchè qui ho finito il rullino
fotografico! Nella foto
sullo sfondo da sx è la Cima Ovest di Plator
e accanto le cime di Plator. In mezzo
alla sella si trovano le Torri di Fraele e la
montagna in centro è il Monte delle
Scale. Alla sua dx
in fondo è il Monte Solena affiancato dal
Piz Schumbraida Perciò
il passaggio da Piatta e la successiva salita e
ripida discesa verso la conca di Bormio se verrete
quassù la vivrete in prima persona e non
virtualmente con il report!
TRACCIA
GPX La Val
Zebrù vista durante la discesa cambia
decisamente il suo aspetto e val lapena
valorizzarla anche in questa
modalità. Per quanto
riguarda la bella frazione Piatta, vale la pena
andarci salvo poi nella ripida discesa fare molta
attenzione, servono buoni freni e buone gomme ed
è meglio andarci quando il fondo è
asciutto! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 14-09-2020 ultimo aggiornamento: 15-09-2020 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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