Nel Senese
esiste un percorso ora reso permanente con la messa
in opera di relativi cartelli indicatori per un
tracciato misto asfalto e sterrato della lunghezza
di 209 Km e 3.891 m di dislivello.
Si
pedala sulle strade bianche
dell'Eroica
Buonconvento
- Montalcino - Traguardo Eroica a
Montalcino
Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend.
med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti
ristoro
mio
Voto
60,7km
1321m
asfal/sterr
strad/carr
3% -
15%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩
✩✩
Il
tracciato permanente dell'Eroica noi l'abbiamo
suddiviso in tre parti, questa é la parte
che interessa Buonconvento, Montalcino e
Torrenieri
Il profilo
altimetrico fa vedere che di zone pianeggianti ce
ne sono ben poche ed il resto sono numerose salite
e discese.
Il
percorso
Come ho
scritto sopra il percorso fa parte di un tracciato
permanente denominato l'Eroica su fondo misto
asfalto e sterrato della lunghezza di 209 Km e
3.891 m di dislivello.
Come si
può osservare dalla mappa sottostante vi
è un anello posto a nord che è la
zona
del Chianti;
uno in centro delle Crete Senesi, ed uno a sud che
é la zona di Montalcino. In questo report
viene trattato quest'ultimo anello.
Come
arrivarci
Ovviamente
dipende da che parte dell'Italia si arriva, il
punto di partenza per questo giro l'ho fissato a
Buonconvento.
Dove
parcheggiare
A
Buonconvento c'é un parcheggio libero
situato ad ovest delle mura, oppure se trovate
posto al parcheggio della Coop.
Partendo da
Buonconvento vale la pena farci una visita nel
raccolto centro storico
Buonconvento,
denominato uno dei borghi più belli
d'Italia, é situato nella valle del Ombrone
alla confluenza col fiume Arbia sulla via
Cassia.
Nella foto
il palazzo Podestarile con la torre e gli stemmi
dei podestà che vi sono succeduti, se ne
contano 25.
Fuori dalle
mura sul lato ovest si trova un giardino con una
vasca in centro, mentre per noi ciclisti una
fontanella la trovate dove si scorgono le bici
proprio accanto alla porta che dà accesso o
uscita dalle mura.
Questa
è la porta ovest, la fontanella si trova a
dx dietro la siepe.
All'uscita
da Buonconvento prendiamo la direzione per Bibbiano
e subito dopo la strada incomincia con la prima
salita del giro.
Il cartello
non lascia dubbi, siamo sul percorso giusto;
direzione Montalcino
All'incrocio
di Bibbiano di fronte si trova questo viale con
doppio filare di cipressi che al nord Italia di
solito impiegano nei viali dei cimiteri. Invece qui
in Toscana in genere portano alle dimore signorili
e di fatto in questo caso si tratta del Castello di
Bibbiano. Per premura non siamo andati a vederlo da
vicino, lascio a voi l'incombenza se lo volete
fare.
Il
tracciato passa per strade che sono poco trafficate
del resto per arrivare a Montalcino si attraversano
solo poderi con qualche casolare ogni
tanto.
Giunti al
Podere "Il Porcile" ci si trova con a fianco i
campi da Golf del Castiglion del Bosco Golf Club.
Sullo sfondo è il Podere
Gauggiole
Incontriamo
il primo cartello tabellare del percorso
cicloturistico con le varie distanze.
Queste cose
un ciclista le apprezza molto in quanto a colpo
d'occhio sa già quanto gli manca alla meta
successiva, indicazioni che talvolta non si trovano
anche su ciclabili rinomate.
Ecco da qui
in poi per arrivare a Castiglion del Bosco
preparatevi perché sarete su sterrato e con
pendenze che in fondo al viale incominceranno ad
arrivare a doppia cifra fino a toccare il
15%
Si pedala
in mezzo ai boschi ma la strada è abbastanza
ampia e se il sole è allo zenit di ombra non
ce n'è
Quando
arriverete in cima vedrete l'orizzonte e troverete
qualche piccola discesa in seguito ma poi si sale
ancora!
Devo dire
che dopo aver fatto questo tratto di salite mi sono
ricreduto del fatto che fosse un percorso poco
faticoso, a mio avviso tutt'altro e lo si vedeva
anche dai volti di chi ogni tanto si
incontrava.
Come noi un
gruppo di ciclisti affrontava lo stesso percorso in
autonomia.
Ed ecco in
fondo in cima alla collina che si è
incominciato a vedere Montalcino
Con un po'
di ingrandimento a dx si scorge la rocca di
Montalcino.
Finiti gli
sterrati si ritorna all'asfalto, oramai i cartelli
indicano 2 km a Montalcino e 202 a Roma, quasi
quasi allungando un po'....
Ci siamo
dopo 20 km dalla partenza, superati 700 m di
dislivello e 234 m in discesa, siamo ai confini del
Comune.
Ancora
qualche veloce curva e contro curva
Ora
Montalcino é a portata di pedale!
Giunti a
questa folcloristica rotatoria inneggiante al
prodotto che ha reso famoso questo luogo nel mondo
ed è inutile rimarcarlo, ovviamente si
tratta del suo eccellente vino! Si prosegue a sx
mentre dopo la visita a Montalcino il tracciato
sempre in questo punto prosegue a dx.
Foto
ricordo con tanto di possente rocca alle spalle,
fin qui siamo arrivati poi penseremo ai successivi
40 km
Devo dire
che eravamo rimasti sorpresi perchè senza
farlo apposta se avessimo deciso di arrivare il
giorno dopo saremmo capitati nel pieno svolgimento
della gara!
Direi
quindi che ci è andata bene! Quando si fa
"il turista fai da te" alle volte può
capitare anche questo.
E
così ci si imbatte in una manifestazione
dove tutto é rivolto a ciò che
servirebbe per partecipare a questa
gara.
Direi che
questo signore mostra come dovrebbe essere un
partecipante: bici rigorosamente datata, cambio e
deviatore sul tubo obliquo e per i più puri
nemmeno la moltiplica anteriore!
Poi numero
da gara sul telaio, scorta di tubolari e relativo
mastice, borraccia in alluminio rigorosamente
davanti al manubrio, cavi al manubrio in bella
vista e qui si finisce il cosiddetto "cancello"
ovvero come chiamano queste bici chi oggi ha in
mano bici in carbonio da 6,8 kg! quando allora se
ti andava bene minimo erano il doppio come
peso.
Si prosegue
poi con l'abbigliamento, calzini bianchi, scarpette
in cuoio, maglietta e pantaloncini di lana,
zainetto in pelle, cappellino con visiera e
mascherina con disegnati i baffi a riccioli
dell'epoca, ma questa è una moderna licenza
COVID!
Su ogni
banchetto che si rispetti una miriade di corone i
cosiddetti "padelloni" che richiedevano dei bei
"galloni" per poterli spingere. Per chi non
può permettersi una bici datata si
può accontentare con una anni 80'
Io stesso
ho fatto in tempo agli inizi anni 90 a pedalare su
una bianchi Record 934 con cambio Campagnolo e
comandi sul tubo obliquo, ma ero fortunato è
stato un modello dove Campagnolo aveva indicizzato
il manettino, per cui pur essendo sul tubo obliquo
il cambio rapporto avveniva a scatti come i
successivi azionamenti a manubrio.
Questo
è il traguardo della gara del giorno
dopo.
Di fianco
al traguardo c'era dove si ritirava il pacco gara
In ogni via
e piazzetta si trovavano bancarelle con tutti i
pezzi di ricambio possibili, oltre a telai vintage,
bici mezzo montate; abbigliamento ecc.
Le nostre
bici a confronto erano delle cose di tutt'altro
genere.
Alla
spicciolata nel frattempo erano arrivati il gruppo
già incontrato in precedenza lungo il
percorso
Lasciato
Montalcino la nostra tabella di marcia ci spingeva
verso la prossima meta per fare una pausa pranzo.
Da Montalcino la strada scende per 8 km perdendo
366m di quota.
Come sempre
c'é chi va e chi viene, a ognuno il suo
percorso.
Terminata
la discesa ad un bivio verso Torrenieri, sotto si
vedono i numerosi cartelli dell'Eroica.
Nella foto,
a dx si scorgono le cantine di
Montalcino
Non
potevamo non fare una sosta alle cantine di
Montalcino, sì, ma per un rifornimento di
semplice acqua! Avremmo preferito il vino ma non
era ancora ora di pranzo.
Purtroppo
non eravamo solo noi ciclisti su queste strade
"Eroiche" anche numerosi motociclisti puntualmente
ci superavano con relativo polverone quando noi
eravamo impegnati sulle salite.
Fra colline
e paesaggi inusuali dalle nostre parti si prosegue
sempre su sterrato.
Paesaggi
che si srotolano a perdita d'occhio
Fra i
filari di vite si intravede Montalcino sulla cima
della collina
Su e
giù per queste infinite colline seguendo con
gli occhi sin dove si può vedere il percorso
che faremo. La foto può trarre d'inganno ma
discese e salite si sentono, eccome!
Si
incomincia a scorgere il prossimo borgo, per inciso
in questo giro se ne contano solo 4:
Buonconvento,Bibbiano,Montalcino,Torrenieri.
Gli eroici
non sono solo quelli che vanno in bici ma anche i
pellegrini che procedono a piedi zaino in
spalla.
Ogni tanto
in mezzo alle pieghe delle colline dove i lembi
delle valli si incontrano, si scorgono dei laghetti
Finalmente
dopo 35 km dalla partenza con 827 m di ascesa e 707
m di discesa, per noi si arriva a Torrenieri dove
ci aspetta una meritata sosta pranzo con tanto di
dolce finale che non poteva altro che essere un
assaggio di panforte, ho scritto assaggio
perché dopo un primo di porzione abbondante,
non c'era più spazio per altro, tranne un
po' di posto per un buon calice di Brunello di
Montalcino.
La strada
ed il paese stesso mostrano ancora tracce del
passaggio della tappa del Giro terminata a
Montalcino. Lo testimoniano le maglie rosa appese
che al loro interno hanno l'illuminazione per la
notte.
Lasciato
Torrenieri gli spazi si ampliano di nuovo
Dopo il
pranzo si riprende, mancano 26 km all'arrivo a
Buonconvento.
Qui la
località Bellaria in Val D'Orcia.
Fa specie
rivedere un disco d'insegna del telefono pubblico
ancora presente in alto sul muro della
casa.
In fondo da
quando nella metà anni 90' si sono diffusi i
cellulari sono passati solo 25 anni
Fra
cipressi, ulivi, colline e strade bianche, il
cartello dell'Eroica ci mantiene sulla giusta
strada.
Eh
sì dove non ci sono filari di vite o altre
colture, appaiono gli ulivi.
Cipressi e
si continua a pedalare sulle strade bianche ma la
polvere non è sotto il tappeto...
... ma
sotto le ruote di questi motociclisti con poca
attenzione verso i ciclisti impegnati nelle salite,
con atteggiamenti poco ortodossi e a dirla tutta
essendo una strada Provinciale qualcuno sarebbe
passibile di essere sanzionato con il suo
comportamento: art. 149 comma 1.
Località
Cosona comune di Pienza
Corsi e
"rincorsi" si potrebbe scrivere , incontriamo di
nuovo sul percorso il gruppo di ciclisti incontrati
ancora prima di arrivare a Montalcino.
Si svolta,
si lascia la strada Provinciale di Petroio e
Castelmuzio per prendere la strada Comunale Di
Lucignano D'Asso
I paesaggi
cambiano ad ogni curva e che viste!
Quando si
vedono i cipressi c'è sempre una strada che
conduce a qualche podere
E'
affascinante scorgere il nastro di terra battuta
che si snoda fra le colline.
Le nostre
"gommone" sono senza dubbio più confortevoli
delle smilze sulle gravel
Bike
packing e via a pedalare, è questo lo
spirito di chi pedala su queste strade.
Susseguirsi
di scorci con sfondo del Monte Amiata
Benché
si tratti soltanto di essere fra semplici colline
se avete notato in queste numerose foto vi sono
sempre scorci differenti uno dall'altro.
Fra i vari
casolari ancora abitati ve ne sono altri
abbandonati che forse farebbero la felicità
di certe persone. Certo vivere in questi posti non
é certo semplice a decine di chilometri da
qualche centro abitato
Dopo 47 km
dalla partenza 1103m di ascesa e 877m di discesa
arriviamo a Lucignano d'Asso posto a 380m
s.l.m.
Il borgo
presenta la solita porta d'accesso
Mi ha
colpito la scritta che riporta: "Dopolavoro
Rionale", guardando attorno il borgo insomma non
è che sia esteso tanto da avere dei rioni ma
forse tempo addietro un borgo di queste dimensioni
dove attorno c'erano e ci sono solo poderi e
null'altro aveva una ragione.
Si entra
nel nucleo centrale del borgo
Si presenta
la torre, immagino di un podestà visti gli
stemmi sulla parete.
Questo
é l'interno del cortile
Lasciamo il
piccolo borgo con i suoi panorami
attorno.
Il fuori
del borgo, dove si vede l'auto si deve svoltare per
proseguire sul tracciato. A dx sullo sfondo sempre
l'Amiata.
Lasciato il
borgo si scende incrociando la Strada Provinciale
Traversa dei Monti per poi deviare sulla strada
Provinciale 75 Di Pieve Dei Salti, ovviamente
strada sterrata.
Da qui
mancano 10 km al ritorno a Buonconvento.
Le nubi
completano il paesaggio come in un
quadro.
Questi
sterrati sono privi di buche ma ci sono altri
aspetti che possono disturbare le bici. Queste
strade vengono usate anche dai mezzi agricoli e da
queste parti sulle colline spesso si utilizzano i
trattori cingolati e questi provocano delle
impronte che fanno vibrare la bici quindi occorre
scegliere i lati della strada non soggetti a queste
ondulazioni.
Poi il
paesaggio cambia per i soliti polveroni sollevati
dalle moto...
... o
da qualche cosa d'altro
Arrivati a
Pieve a Salti uno squarcio nel cielo fa passare il
timore che il meteo cambiasse in
pioggia.
Ultima
discesa della giornata e via verso Buonconvento
arrivo di questa tappa.
Qui sotto
alcune presentazioni che permettono una visione
più ampia e dettagliata delle foto se si
seleziona la qualità alta
CONCLUSIONI
Partito
pensando che fosse un facile giro mi sono ricreduto
strada facendo. Come avrete visto però il
rovescio della medaglia sono stati i grandiosi
paesaggi che si possono vedere in cima alle dorsali
di queste colline.