Lombardia in bici
Valtellina
Da Mazzo a Rif. Malghera
(SO)
Home


 

 

 

 
Valgrosina occidentale, in vista del Santuario dedicato alla Madonna del muschio



Fusino - Rifugio Malghera - Santuario Madonna de muschio





Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
25 km
1439 m
Asf/Sterr
Cicl/Strad
5,5% - 20%
✩✩✩✩
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 


 

 


 

L'ALTIMETRIA

Sono 25 km di salita con andamento costante sino al 14° km. Dopo subentrano andamenti irregolari anche con pendenze importanti negli ultimi 2 chilometri con punte al 20%

IL PERCORSO

Noi siamo partiti dal nostro campo base a Mazzo a poca distanza dal percorso ciclabile "Sentiero Valtellina" che si snoda di fatto su tutta la Valtellina da Colico a Bormio.

Preso la ciclabile abbiamo proseguito sino ad uscire a Grosotto per poi proseguire verso Grosio dove a metà abitato si devia per Ravoledo e Fusino sulla carrozzabile della Valgrosina. A metà strada si attraversa la piccola località di San Giacomo per poi arrivare a Fusino dove al bivio si devia a sx verso Malghera posta nella Valgrosina occidentale.



 

Premessa

Non di rado quando individuo una località o un percorso va a finire in un elenco e spesso dal momento in cui me lo sono segnato a quando poi capita l'occasione per fare il report può passare molto tempo e qui forse un decennio e più è passato ma come si suol dire: meglio tardi che mai!


 


Quindi vista l'occasione di essere abbastanza vicini alla meta, imbocchiamo il Sentiero Valtellina in direzione Bormio, che da qui dista 30 km.

La Valgrosina che dovremo risalire si trova esattamente a ridosso della montagna che si vede a sx.

La Valgrosina si trova in mezzo al "V" formata dai pendii delle due montagne ma prima di arrivarci occorre superare Grosotto e Grosio.

Intanto incontriamo altre persone in senso opposto, chi con gli ski roll e chi in bici.

Giunti a Grosotto si abbandona il Sentiero Valtellina per prendere la strada che lo collega a Grosio.



Attraversando Grosio dopo la piazza del Comune si arriva a questo bivio che indirizza verso Ravoledo e Fusino e coi cartelli turistici di color marrone, la Valgrosina e Malghera, nostra meta odierna.

Lasciato Grosio, salendo verso Ravoledo che si vede in questa foto, incomincia il cambio di pendenza.

Basta alzarsi di qualche tornante per avere la panoramica di Grosio e dell'alta Valtellina sotto di noi.


Salendo si supera anche Ravoledo ...

... che proseguendo ora lo si può vedere ancora da più in alto. Sotto a sx invece è la periferia di Grosio verso Grosotto che si trova più o meno in centro alla foto. Questa è la vista verso ovest sulla Valtellina e verso il nostro punto di partenza a Mazzo.

A circa 5 km dall'inizio della salita da Grosio si incontra questa piacevole area di sosta, ne abbiamo approfittato per una breve pausa.

Sono 11 km dalla partenza e 457m di ascesa per cui dopo 1h di pedalata un piccolo spuntino ci può anche stare, anzi é consigliabile.



Si riparte e bastano 500m per arrivare a San Giacomo...


... un piccolo agglomerato di case con l'immancabile chiesetta.

Salendo ancora, la valle si apre a sx verso la Valgrosina occidentale che termina a Malghera. Proseguendo oltre si passa nella Val di Sacco.

Arrivati nei pressi di Fusino, davanti alla chiesetta si trova il bivio per la Valgrosina occidentale. Una strada che come dal cartello è soggetta ad accesso sottoposto a pedaggio da effettuarsi con l'apposita macchinetta al costo di 3 Euro al giorno per i veicoli a motore .

Questo vale sia che si voglia raggiungere Malghera oppure proseguire diritti verso Eita. Il pedaggio non occorre per chi sale a piedi o in bici.

Dalla partenza sino a qui a quota 1200m sono 14 km con 651 m di ascesa.

Dal bivio la strada scende ripida verso il ponte sul torrente Roasco, mentre in centro alla foto si staglia la diga del lago di Fusino



Superato il ponte sul torrente, si riprende a salire in modo deciso, mancano ancora 11 km e 790 m di dislivello da superare per arrivare a Malghera.


La strada in alcuni punti è stretta e occorre fermarsi per agevolare il transito.

Per fortuna poi si allarga e comunque non è che ci sia un traffico enorme!

A sx in alto si vede da dove siamo scesi dal bivio

Nei primi chilometri dove si è cambiato il lato della valle, alcuni strappi arrivano anche al 15% per dimezzarsi poco dopo

Intanto si passa accanto a vecchie case in pietra o forse è meglio chiamarle "baite"

Quando la strade si addentra nella parte occidentale della valle, per intenderci verso ovest, le pendenze ogni tanto si fanno più dolci mentre la valle si amplia lasciando intravedere le montagne del fondovalle o testa della valle, dove la cima a sx è la Sassa Nera mentre la cima più alta sopra la strada é il Sasso Farinaccio.

La valle non è fortemente antropizzata e si incontrano località formate da poche baite.

Le baite quasi tutte sono curate e mantenute in ordine o ristrutturate.

 

E come già detto non mancano i brevi strappi a due cifre....

.... che portandoci ancora più in alto offrono visuali nella sottostante valle dove scorre il torrente Roasco occidentale

Da un muretto a secco spuntano due crocifissi in ferro battuto con altre baite sullo sfondo ai margini di verdi pascoli.

Anche sul lato opposto della valle si trovano delle baite dislocate in modo sparso.

Se si guarda in alto a sx si scorge una striscia bianca nel bosco, ebbene è una cascata e in questa valle di cascate, ruscelli e torrenti ve ne sono in abbondanza.

Vista la buona presenza di acqua non poteva che essere una valle ben "piantumata"

Scrivevo dei ruscelli, qui uno attraversava letteralmente la strada

Si incontrano altre baite ma questa volta come materiale di costruzione hanno impiegato più tronchi di legno anziché pietre, forse per la vicinanza del bosco?

Ipotesi errata quella sopra! Qui si è vicini al bosco e la baita è in pietra!

Non rischierete nemmeno di rimanere a secco di acqua! Nel bosco abbiamo trovato questa fontana incavata in un albero con tanto di vasca di raccolta, bicchiere in vetro e nell'incavo anche uno specchio di cortesia per le signore, fontana full optional!

Se sopra ci sono le fontane sotto il torrente fa sentire il suo fragore spumeggiando fra le rocce.

 

A 1710 m di quota incontriamo la località Campo Pedrona, un agglomerato di baite più numeroso di quelli sino ad ora incontrati.

Come si può vedere qui di corrente elettrica nemmeno l'ombra, se non quella fornita da pannelli fotovoltaici o da motogeneratori.

Per evitare che qualcuno vedendo il bel prato andasse a posteggiare l'auto ... dei dissuasori naturali lo impediscono!

Dopo la breve piana di Pedruna le pendenze si fanno più marcate. A fianco un altro torrente che poi va a confluire col torrente Roasco occidentale.


non sembra ma le pendenze ci sono ....

.... ma si viene ripagati dagli scenari che si presentano tutto attorno in una cornice idilliaca

Il torrente scende in una cascata fragorosa che si fa strada fra le rocce. La salita Non è ancora finita, occorre raggiungere le baite che si vedono....

... per poi riprendere a salire in modo meno impegnativo vicino ad altre baite.


Ma non è ancora finita! Ancora pendenze a due cifre ci aspettano con la valle che si sta aprendo mentre a fianco scende il serpente d'acqua del torrente.

Ora però il traguardo è a portata di pedale...

....Finalmente riconosco la sagoma del campanile, elemento di riferimento della località Malghera e del rifugio omonimo.


Eh si meta quasi raggiunta!

A sx il rif. Malghera con tanto di colonnina di ricarica per le ebike e relativi stalli dove poter assicurare le bici.

Passato più di un decennio da quando mi ero prefisso di arrivare quassù, e alla fine sono riuscito ad arrivare al rifugio

In particolare questa vista non so quante volte l'ho visualizzata attraverso la webcam posta sul rifugio. D'inverno appoggiata alla parete della baita viene messa una tavola graduata che misura l'altezza delle nevicate.

Rifugio Malghera e sullo sfondo il Santuario posto all'ingresso della Val di Sacco


Naturalmente dopo questa lunga salita come non approfittare della cucina del rifugio con l'immancabile abbondante piatto di pizzoccheri, e a seguire polenta e spezzatino, a 1942 m s.l.m. il gusto ci guadagna!

 

Dopo aver fatto il pieno alimentare, cosa c'é di meglio di fare due passi nella Val di Sacco?

Si passa quindi davanti al Santuario della Madonna del Muschio


Interno del Santuario con tanto di dipinti raffiguranti la Via Crucis

La Val di Sacco, da sx Scima di Saoseo 3264m a seguire Pizzo Ricolda 2959 m e a dx il Dosso Sabbione 2853 m.

Il torrente è sempre il Roasco Occidentale.

A sx dove si vede un cilindro azzurro, dietro si intravede la Malga Val di Sacco posta a 2008 m

Per non farci mancare nulla abbiamo acquistato anche una porzione di Bitto, ma se non avessimo appena pranzato al rifugio avremmo potuto farlo anche qui con i loro prodotti a metro zero!

Dalla Val di Sacco se si prosegue lungo la carrabile si può arrivare al bivacco Pian del Lago a 2325 m di quota e proseguendo ancora si arriva al passo di Vermolera 2139 m.

Questo ruscello scende a fianco della Malga Val di Sacco e va a confluire nel torrente a valle che si vede nella foto precedente.

Altre mete raggiungibili dalla Malga.

Si fa ritorno a Malghera e questa è la vista verso l'imbocco della valle

Malghera vista dall'inizio della Val di Sacco

 

E per concludere qui sotto un breve filmato

 

 

TRACCIA GPX


CONCLUSIONE

Un bel percorso in una bella valle, anzi direi 4 valli: Valtellina, Valgrosina,Valgrosina occidentale,Val di Sacco. Come al solito le numerose foto parlano da sole ed invitano ad andarci, certo la strada è un po' lunga ma ne val la pena. Mi sembra inutile aggiungere che occorre essere allenati per fare le salite.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2021
pagina creata: 27-08-2021
ultimo aggiornamento: 30-08-2021
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »