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Valtellina Da Mazzo a Rif. Malghera (SO) |
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Sono 25 km
di salita con andamento costante sino al 14°
km. Dopo subentrano andamenti irregolari anche con
pendenze importanti negli ultimi 2 chilometri con
punte al 20% Noi siamo
partiti dal nostro campo base a Mazzo a poca
distanza dal percorso ciclabile "Sentiero
Valtellina" che si snoda di fatto su tutta la
Valtellina da Colico a Bormio. Preso la
ciclabile abbiamo proseguito sino ad uscire a
Grosotto per poi proseguire verso Grosio dove a
metà abitato si devia per Ravoledo e Fusino
sulla carrozzabile della Valgrosina. A metà
strada si attraversa la piccola località di
San Giacomo per poi arrivare a Fusino dove al bivio
si devia a sx verso Malghera posta nella Valgrosina
occidentale. |
Non di rado
quando individuo una località o un percorso
va a finire in un elenco e spesso dal momento in
cui me lo sono segnato a quando poi capita
l'occasione per fare il report può passare
molto tempo e qui forse un decennio e più
è passato ma come si suol dire: meglio tardi
che mai!
Quindi
vista l'occasione di essere abbastanza vicini alla
meta, imbocchiamo il Sentiero Valtellina in
direzione Bormio, che da qui dista 30
km. La
Valgrosina che dovremo risalire si trova
esattamente a ridosso della montagna che si vede a
sx. La
Valgrosina si trova in mezzo al "V" formata dai
pendii delle due montagne ma prima di arrivarci
occorre superare Grosotto e Grosio. Intanto
incontriamo altre persone in senso opposto, chi con
gli ski roll e chi in bici. Giunti a
Grosotto si abbandona il Sentiero Valtellina per
prendere la strada che lo collega a Grosio.
Attraversando
Grosio dopo la piazza del Comune si arriva a questo
bivio che indirizza verso Ravoledo e Fusino e coi
cartelli turistici di color marrone, la Valgrosina
e Malghera, nostra meta odierna.
Lasciato
Grosio, salendo verso Ravoledo che si vede in
questa foto, incomincia il cambio di pendenza.
Basta
alzarsi di qualche tornante per avere la panoramica
di Grosio e dell'alta Valtellina sotto di
noi. Salendo si
supera anche Ravoledo ... ... che
proseguendo ora lo si può vedere ancora da
più in alto. Sotto a sx invece è la
periferia di Grosio verso Grosotto che si trova
più o meno in centro alla foto. Questa
è la vista verso ovest sulla Valtellina e
verso il nostro punto di partenza a
Mazzo. A circa 5
km dall'inizio della salita da Grosio si incontra
questa piacevole area di sosta, ne abbiamo
approfittato per una breve pausa. Sono 11 km
dalla partenza e 457m di ascesa per cui dopo 1h di
pedalata un piccolo spuntino ci può anche
stare, anzi é consigliabile. Si riparte
e bastano 500m per arrivare a San
Giacomo... ... un
piccolo agglomerato di case con l'immancabile
chiesetta. Salendo
ancora, la valle si apre a sx verso la Valgrosina
occidentale che termina a Malghera. Proseguendo
oltre si passa nella Val di Sacco.
Arrivati
nei pressi di Fusino, davanti alla chiesetta si
trova il bivio per la Valgrosina occidentale. Una
strada che come dal cartello è soggetta ad
accesso sottoposto a pedaggio da effettuarsi con
l'apposita macchinetta al costo di 3 Euro al giorno
per i veicoli a motore . Questo vale
sia che si voglia raggiungere Malghera oppure
proseguire diritti verso Eita. Il pedaggio non
occorre per chi sale a piedi o in bici. Dalla
partenza sino a qui a quota 1200m sono 14 km con
651 m di ascesa.
Dal bivio
la strada scende ripida verso il ponte sul torrente
Roasco, mentre in centro alla foto si staglia la
diga del lago di Fusino Superato il
ponte sul torrente, si riprende a salire in modo
deciso, mancano ancora 11 km e 790 m di dislivello
da superare per arrivare a Malghera. La strada
in alcuni punti è stretta e occorre fermarsi
per agevolare il transito. Per fortuna
poi si allarga e comunque non è che ci sia
un traffico enorme!
A sx in
alto si vede da dove siamo scesi dal
bivio Nei primi
chilometri dove si è cambiato il lato della
valle, alcuni strappi arrivano anche al 15% per
dimezzarsi poco dopo Intanto si
passa accanto a vecchie case in pietra o forse
è meglio chiamarle "baite" Quando la
strade si addentra nella parte occidentale della
valle, per intenderci verso ovest, le pendenze ogni
tanto si fanno più dolci mentre la valle si
amplia lasciando intravedere le montagne del
fondovalle o testa della valle, dove la cima a sx
è la Sassa Nera mentre la cima più
alta sopra la strada é il Sasso
Farinaccio. La valle
non è fortemente antropizzata e si
incontrano località formate da poche
baite.
Le baite
quasi tutte sono curate e mantenute in ordine o
ristrutturate. E come
già detto non mancano i brevi strappi a due
cifre.... .... che
portandoci ancora più in alto offrono
visuali nella sottostante valle dove scorre il
torrente Roasco occidentale Da un
muretto a secco spuntano due crocifissi in ferro
battuto con altre baite sullo sfondo ai margini di
verdi pascoli.
Anche sul
lato opposto della valle si trovano delle baite
dislocate in modo sparso. Se si
guarda in alto a sx si scorge una striscia bianca
nel bosco, ebbene è una cascata e in questa
valle di cascate, ruscelli e torrenti ve ne sono in
abbondanza.
Vista la
buona presenza di acqua non poteva che essere una
valle ben "piantumata" Scrivevo
dei ruscelli, qui uno attraversava letteralmente la
strada Si
incontrano altre baite ma questa volta come
materiale di costruzione hanno impiegato più
tronchi di legno anziché pietre, forse per
la vicinanza del bosco? Ipotesi
errata quella sopra! Qui si è vicini al
bosco e la baita è in pietra! Non
rischierete nemmeno di rimanere a secco di acqua!
Nel bosco abbiamo trovato questa fontana incavata
in un albero con tanto di vasca di raccolta,
bicchiere in vetro e nell'incavo anche uno specchio
di cortesia per le signore, fontana full
optional!
Se sopra ci
sono le fontane sotto il torrente fa sentire il suo
fragore spumeggiando fra le rocce. A 1710 m di
quota incontriamo la località Campo Pedrona,
un agglomerato di baite più numeroso di
quelli sino ad ora incontrati.
Come si
può vedere qui di corrente elettrica nemmeno
l'ombra, se non quella fornita da pannelli
fotovoltaici o da motogeneratori. Per evitare
che qualcuno vedendo il bel prato andasse a
posteggiare l'auto ... dei dissuasori naturali lo
impediscono! Dopo la
breve piana di Pedruna le pendenze si fanno
più marcate. A fianco un altro torrente che
poi va a confluire col torrente Roasco
occidentale. non sembra
ma le pendenze ci sono .... .... ma si
viene ripagati dagli scenari che si presentano
tutto attorno in una cornice idilliaca Il torrente
scende in una cascata fragorosa che si fa strada
fra le rocce. La salita Non è ancora finita,
occorre raggiungere le baite che si
vedono....
... per poi
riprendere a salire in modo meno impegnativo vicino
ad altre baite.
Ma non
è ancora finita! Ancora pendenze a due cifre
ci aspettano con la valle che si sta aprendo mentre
a fianco scende il serpente d'acqua del
torrente. Ora
però il traguardo è a portata di
pedale... ....Finalmente
riconosco la sagoma del campanile, elemento di
riferimento della località Malghera e del
rifugio omonimo. Eh si meta
quasi raggiunta! A sx il
rif. Malghera con tanto di colonnina di ricarica
per le ebike e relativi stalli dove poter
assicurare le bici. Passato
più di un decennio da quando mi ero prefisso
di arrivare quassù, e alla fine sono
riuscito ad arrivare al rifugio
In
particolare questa vista non so quante volte l'ho
visualizzata attraverso la webcam posta sul
rifugio. D'inverno appoggiata alla parete della
baita viene messa una tavola graduata che misura
l'altezza delle nevicate. Rifugio
Malghera e sullo sfondo il Santuario posto
all'ingresso della Val di Sacco Naturalmente
dopo questa lunga salita come non approfittare
della cucina del rifugio con l'immancabile
abbondante piatto di pizzoccheri, e a seguire
polenta e spezzatino, a 1942 m s.l.m. il gusto ci
guadagna! Dopo aver
fatto il pieno alimentare, cosa c'é di
meglio di fare due passi nella Val di
Sacco?
Si passa
quindi davanti al Santuario della Madonna del
Muschio Interno del
Santuario con tanto di dipinti raffiguranti la Via
Crucis
La Val di
Sacco, da sx Scima di Saoseo 3264m a seguire Pizzo
Ricolda 2959 m e a dx il Dosso Sabbione 2853
m. Il torrente
è sempre il Roasco Occidentale. A sx dove
si vede un cilindro azzurro, dietro si intravede la
Malga Val di Sacco posta a 2008 m
Per non
farci mancare nulla abbiamo acquistato anche una
porzione di Bitto, ma se non avessimo appena
pranzato al rifugio avremmo potuto farlo anche qui
con i loro prodotti a metro zero! Dalla Val
di Sacco se si prosegue lungo la carrabile si
può arrivare al bivacco Pian del Lago a 2325
m di quota e proseguendo ancora si arriva al passo
di Vermolera 2139 m. Questo
ruscello scende a fianco della Malga Val di Sacco e
va a confluire nel torrente a valle che si vede
nella foto precedente.
Altre mete
raggiungibili dalla Malga.
Si fa
ritorno a Malghera e questa è la vista verso
l'imbocco della valle
Malghera
vista dall'inizio della Val di Sacco E per
concludere qui sotto un breve filmato
TRACCIA
GPX Un bel
percorso in una bella valle, anzi direi 4 valli:
Valtellina, Valgrosina,Valgrosina occidentale,Val
di Sacco. Come al solito le numerose foto parlano
da sole ed invitano ad andarci, certo la strada
è un po' lunga ma ne val la pena. Mi sembra
inutile aggiungere che occorre essere allenati per
fare le salite. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 27-08-2021 ultimo aggiornamento: 30-08-2021 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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