Il nostro
punto di partenza si trova nell'Alta Valle Staffora
nel Comune di Santa Margherita di Staffora. La
linea bianca che si vede in mezzo alla mappa
è il confine fra le Regioni Lombardia ed
Emilia. Il perchè della scelta di questo
punto di partenza è per il fatto di aver
pianificato tre report in questa zona, per cui come
sempre ognuno può gestirsi come meglio
crede.
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Come si
può vedere si parte subito con una salita a
due cifre ricompensata poi da una lunga e bella
discesa che poi la si dovrà ripercorrere in
salita, per cui occorre mettersi l'anima in pace
consapevoli a cosa si andrà in
contro.
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Il
percorso
Si tratta
di un percorso totalmente su asfalto e su strade
aperte al normale traffico di strade provinciali.
Solo il tratto della prima salita da Massinigo al
passo della Scaparina è una strada
secondaria, parte in mezzo ai boschi, stretta e
ripida e con traffico molto ridotto se non
assente.
La stessa
situazione la potete trovare dal Passo Scaparina
scendendo a Coli per innestarsi sul provinciale che
scende a Bobbio. Sulla strada provinciale il
traffico aumenta più che altro nei momenti
di vacanze o giorni festivi.
Premessa
In genere
evito di fare percorsi simili perchè come
potete vedere dal grafico altimetrico c'é
una prima salita seguita da una lunga discesa da
farsi in senso inverso per il ritorno. Le mie
preferenze invece vanno per salite anche lunghe
anche ad anello che poi portino in discesa al punto
di partenza. Il vantaggio di percorsi simili
è che in qualsiasi momento del tracciato
è possibile far ritorno al punto base
girando semplicemente la bici arrivandoci senza
pedalare. Questa è una buona cosa nel caso
di guasti meccanici o di problemi fisici
inaspettati che potrebbero subentrare, es: una
banale caduta.
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Quale
bici usare
Qualsiasi
bici dotata di buon cambio e freni efficienti
può andar bene.
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Dall'Alta
Valle di Staffora alla Val
Trebbia
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Il nostro
campo base di partenza era situato in
località Pian del Lago poco distante da
Santa Margherita di Staffora.
Dirigendoci
verso Santa Margherita di Staffora abbiamo preso
una strada secondaria a sinistra che sale verso la
frazione di Massinigo.
Qui occorre
aprire una parentesi:
Se
osservate il tracciato sulla mappa nei pressi di
Massinigo questo presenta un bivio con una parte
che passa vicino a Santa Margherita di Staffora.
Ebbene quella parte di tracciato l'abbiamo fatto al
ritorno.
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Massinigo
è una piccola frazione e come si può
notare la strada che lo attraversa è
abbastanza ripida
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Trovandoci
all'inizio del percorso non penso abbiate bisogno
di acqua, nel caso a sx troverete una
fontana.
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La mia
scelta di percorrere questa strada è stata
fatta per due motivi: il giorno prima avevamo
già percorso il tratto dal Passo del Brallo
al Pian del Lago per cui sapevamo già come
era, il secondo motivo è stato che questo
era un percorso nuovo, poco battuto dal traffico
veicolare ed immerso in molti tratti
boschivi.
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Quindi come
preferenza abbiamo optato per la
tranquillità del bosco senza l'assillo di
veicoli che ti sorpassano.
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Il rovescio
della medaglia è che in alcuni tratti la
strada è abbastanza ripida
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Un bel
bosco penso che valga sempre di più di una
strada provinciale se uno può
scegliere
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Dopo circa
3 km il bosco finisce e si apre una piana da dove
è possibile scorgere la cima del Monte
Penice che stavo indicando.
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Questo
è ciò che si vede uscendo dal bosco,
con a sx il Monte Penice a seguire il Passo
Scaparina. Le abitazioni che si vedono sono la
località Roncassi di Menconico dove si trova
l'Agriturismo La Pernice Rossa.
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Visto che
la salita era finita per il momento, ne abbiamo
approfittato per una breve sosta.
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Si riparte
in discesa verso Roncassi, ma come si può
vedere subito dopo la strada risale verso il Passo
Scaparina
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In
prossimità degli alberi a dx si trova il GPM
del giro a 1101m di quota
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Verso il
passo se si guarda indietro appare un'altra
panoramica dove nell'ovale si può vedere
Pietragavina, distante circa 8,5 km in linea
d'aria.
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In vista
del Passo Scaparina, qui stavo constatando come si
vede che il passo si trova ad una quota inferiore
da dove stavamo scollinando ovvero il GPM non
coincide con il Passo Scaparina.
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Quindi
sulle mappe questo è il Passo Scaparina e
qui si incrociano 5 strade, qual'è la strada
giusta da prendere? Dopo breve consulto mappale, la
strada è quella di fronte, basta
attraversare la strada provinciale.
Se si
andasse a dx si arriverebbe al Passo del Brallo,
mentre a sx si arriverebbe al Passo del Monte
Penice.
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Come si
attraversa la strada provinciale questo è il
panorama che appare scendendo verso Cà di
Sopra.
Qui siamo
già entrati nel territorio della Regione
Emilia in provincia di Piacenza.
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La strada
che scende è sinuosa con molte curve ed
offre quasi sempre viste panoramiche
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Raggiunta
la frazione Cà di Sopra un cartello invita a
rallentare menzionando che qui i bambini giocano
ancora per strada. Nonostante ci si trovi a
più di 10 km siamo in una frazione del
Comune di Bobbio
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La strada
è abbastanza ripida per cui buoni freni e
attenzione a lasciar correre la bici.
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La strada
che scende dal passo in alcuni tratti è
abbastanza pendente, qui siamo a Cà di Sopra
mentre più in basso si vede Ceci da cui
passeremo al ritorno da Bobbio.
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Al di
là della strada è Ceci, giunti al
bivio si svolta a sx in discesa verso
Bobbio.
Qui al
ritorno si proseguirà verso il Passo del
Brallo.
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La strada
che scende a Bobbio è un susseguirsi di
curve e contro curve, senza alcun dubbio una
discesa molto divertente per lasciar correre la
bici concentrandosi sul guidato.
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Se ci si
ferma e si guarda da dove siamo scesi si può
vedere come la valle è un continuo tappeto
di boschi
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Dal bivio
di Ceci dove ci siamo inseriti sul provinciale
abbiamo fatto 8 km, ne mancano ancora 5 per
arrivare a Bobbio.
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Una vista
verso la Val Trebbia mentre il crinale delle
montagne sullo sfondo comprende da sx il Monte
Sant'Agostino, il picco più alto del Monte
Aserei 1431 m e a dx i Monti Maggiorasca e
Carevolo
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L'arrivo a
Bobbio è stato più un arrivo in un
contesto motociclistico che ciclistico del tipo
50:1, in effetti ci sentivamo come mosche bianche.
D'altra parte per me questa é una conferma
che non cambia da quando decenni fa ero dall'altra
parte della "barricata".
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Uno degli
emblemi di Bobbio è senza dubbio il Ponte
Vecchio o Gobbo per la sua struttura irregolare,
lungo 273m con 11 archi che attraversa il fiume
Trebbia. Si possono anche vedere le edicole poste
una fronte all'altra sulle due spalle del
ponte.
E' anche
chiamato Ponte del Diavolo
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La contrada
di Porta Nova è la via che a partire dalla
Piazza San Francesco conduce alla Piazza
Duomo
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Si tratta
della via dello "struscio" ovvero la via principale
chiusa al traffico su cui affacciano negozi ed
esercizi commerciali di ogni tipo.
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Via che poi
arriva nel "salotto" della Piazza Duomo con la
Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta di stile
romanico risalente all'XI sec.
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Dalla
piazza Duomo ancora una vista sulla contrada di
Porta Nova
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Vicino la
Piazza Duomo la Contrada del Donati porta al
Palazzo Comunale
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Questa
è la Piazzetta Santa Chiara a dx è la
facciata del Comune. In fondo è la Contrada
dei Buelli
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Gironzolando
arriviamo alla Contrada di Porta
Alcarina.
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Ritorniamo
sui nostri passi verso il centro.
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Arriviamo
all'Abbazia di San Colombano
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Vicina
all'Abbazia di San Colombano e separata da essa
dalla Piazza Santa Fara si trova la chiesa dedicata
a San Lorenzo, un tempo contenuta dentro le cerchia
dell'abbazia e risalente al XI sec.
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Vicino alla
chiesa di San Lorenzo si trova la strada Contrada
di Castellaro e se ne comprende il perchè
vedendo spuntare il Castello in cima alla
collina.
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Tutte le
contrade non sono certo di recente costruzione a
giudicare dal tipo di costruzione più
assimilabile al periodo medievale.
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Un viottolo
porta attraverso un cancello al Parco del Castello
da cui si gode una vista verso l'Abbazia di San
Colombano
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In fondo al
parco si è vicino al Castello Malaspina Dal
Verme
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Scendendo
dal parco ripassiamo davanti alla Chiesa di San
Lorenzo in piazza Santa Fara
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Sempre in
piazza Santa Fara la torre dell'Abbazia.
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L'ingresso
all'abbazia, in basso a dx è visibile una
targa su un cippo
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La targa
è dedicata a San Colombano il fondatore
dell'abbazia.
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Si
può dire che l'Abbazia è stata il
fulcro su cui si è sviluppato il tessuto
urbano e storico di Bobbio, qui il chiostro
esterno
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Il
corridoio interno che porta verso la piazza dove si
trova l'ingresso alla chiesa
dell'Abbazia
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La facciata
della Basilica dedicata a San Colombano costruita
attorno la metà del 1500 sui resti
dell'antica chiesa romanica.
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La
struttura interna è formata da tre navate
questa è la centrale
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la navata
di destra a fianco di essa le cappelle, in fondo la
vista sul transetto.
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La prima
cappella sulla navata di sx ospita la fonte
battesimale.
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Una delle
cappelle posta sulla navata di sinistra e
riccamente affrescata.
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Al termine
delle navate si trova il transetto che forma la
croce latina commissa.
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A dx sotto
l'abside si trova la cripta di San Colombano. Le
persone che si vedono vi stanno accedendo
attraverso le scale.
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Sembra che
nel 1910 durante dei lavori nella cripta fu trovato
casualmente questo esteso mosaico del XI sec e
raffigurante il tempo con i mesi
dell'anno.
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Di fronte
al mosaico si scende ad un livello più basso
che ospita il sarcofago di San Colombano
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Una
struttura in ferro battuto circonda il sarcofago di
San Colombano
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Il
sarcofago scolpito contenente le spoglie di San
Colombano riporta la sua statua sul
cofano
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Si ritorna
nel corridoio da cui eravamo entrati e sopra appare
questo affresco.
Che dire:
varrebbe la pena di soffermarsi di più, ma
c'è da far ritorno in Alta Valle di Staffora
e la salita è lunga!
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Riguadagnata
la salita da Bobbio, oltrepassiamo il borgo di
Ceci. Sopra di esso si vede la frazione di
Cà di Sopra.
Ora volendo
nulla vi vieterebbe di fare la strada a ritroso
fatta all'andata, resta il fatto che da Ceci a
Cà di Sopra e ancora più su verso il
Passo Scaparina la salita non è proprio una
passeggiata.
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Noi si
continua verso il Passo del Brallo passando dal
Passo Vallette di Ceci a quota 1118 m, si scende
poi a Pregola e successivamente a Brallo di
Pregola
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Brallo di
Pregola chiesa di Sant'Anna
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Giunti al
Passo del Brallo a 951 m a fianco della rotatoria
si trova una stazione di ricarica per ebike ed una
colonnina con attrezzi per piccola
manutenzione.
Qui termina
il report, dalla rotatoria si prende la SP186
direzione Varzi ed in discesa si arriva al punto di
partenza al Pian Del Lago.
Traccia
GPX
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Conclusioni
Un giro
panoramico con belle strade in cui far correre la
bici, salvo prima impegnarsi nelle salite e poi una
visita a Bobbio un piccolo Comune di impronta
medievale tutto da scoprire senza contare gli
spunti enogastronomici che sa offrire il
territorio.
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