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Percorso ciclabile innevato da loc. Campaciol a Livigno centro (SO) |
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La valle di
Livigno è orientata pressappoco verso
Nord-NE se la si osserva dal punto di partenza di
Campaciol o Campaccio di Sopra. A sx della valle si
trovano gli impianti sciistici di Carosello 3000,
mentre sul versante dx quelli del
Mottolino.
Non fatevi
impressionare dal grafico, in 7,5 km si scende di
soli 90m per cui è un falsopiano. Si
c'è qualche corto strappetto ma nulla di
che. Si parte
dalla loc. Campaciol nella valle di Livigno per
arrivare in centro a Livigno percorrendo la
ciclopedonale innevata |
Questa
è la strada che sale al Passo della Forcola,
sulla dx si intravedono i cartelli stradali. In
inverno con presenza di neve il Passo della Forcola
viene chiuso e li in fondo il piazzale funge da
Capolinea della linea Verde e Blu dei Bus del
trasporto locale di Livigno Dal
piazzale in genere è possibile accedere alla
ciclopedonale innevata. Qui ci si
trova a fianco del piazzale del capolinea dei Bus.
A sx si vedono le case della località
Campaciol dove si trova il campeggio, e questa
è la ciclopedonale in direzione
Livigno. Se si
andasse in senso opposto si raggiungerebbe la
località Alpe Vago. Nota: non
sempre potrebbe essere possibile, tutto dipende
dalla quantità di precipitazioni nevose,
dalla instabilità del manto nevose e dagli
eventuali accumuli di neve in quota. Ci sono
stati anni che con 2-3m di neve non è stato
possibile battere le piste per pericolo distacco
neve. La
ciclopedonale per molti tratti affianca la pista da
fondo che fino a prima del Covid era ad accesso
gratuito. Ora occorre pagare un ticket o per
accesso giornaliero o per uno stagionale. Lungo il
tracciato si trovano dei cartelli con le
modalità per il pagamento effettuabile con
uno smartphone inquadrando un QR Code (sempre che
si possieda una APP per il pagamento) oppure
occorre recarsi al Centro Fondo di Livigno se non
si hanno APP dedicate al pagamento. Come si
legge nella foto quella è la struttura
utilizzata per il Biathlon.
Come si
può vedere stiamo parlando di un percorso
innevato e le condizioni del fondo possono variare
da un momento all'altro in funzione delle
condizioni ambientali come: temperatura,
insolazione, venti, precipitazioni atmosferiche,
oppure se sono appena passati con il battipista o
da quanto tempo sono passati o quale è stata
l'escursione termica fra il giorno e la
notte. Sono tutti
parametri che possono determinare lo stato di
cedevolezza della neve e va da sé che le
gomme della bici di conseguenza possono più
o meno affondare nella neve. Naturalmente
più la neve è cedevole e più
è consigliato un pneumatico di ampia sezione
come appunto sono quelli adottati sulle Fat Bike
come nel mio caso.
Altro
disturbo che si potrebbe avere per le bici sono le
presenze più o meno profonde delle orme
lasciate da chi va a piedi ed anche queste sono in
funzione delle temperature. A sinistra
la chiesetta dedicata a San Cristoforo Questa
è la strada parallela alla strada statale
della Forcola. Procedendo su questa si arriva alla
località Campaciol dove si trova il
campeggio da cui sono partito. Per
arrivare qui dalla pista occorre uscire ed
attraversare la strada statale. Come si
vede la sezione quasi doppia dei pneumatici della
Fat favorisce l'utilizzo sui fondi innevati, del
resto sono state concepite per questi utilizzi
particolari. Oltre a
questo in particolare le gomme utilizzate sono
anche chiodate per garantire una sicurezza in
presenza di ghiaccio come ad esempio su questo
fondo stradale.
Ecco
rappresentate le tre tipologie di fruitori di
questo ambiente innevato: io in bici, a dx uno che
fa fondo ed in centro alla foto una persona che
passeggia.
Qui ci si
avvicina alla località Tresenda. A sx, non
inquadrato, troverete anche la zona del Autodromo
con pista innevata, dove si tengono i corsi per
guida sulla neve od eventi organizzati di test di
vetture.
Il
tracciato affronta una breve salita verso Tresenda.
Nel centro della foto si vede una struttura in
legno altri non è che una stalla di una
azienda agricola Due quattro
zampe erano in fase di allerta durante il mio
passaggio. Come si
può notare il fondo in questo punto risulta
più compatto e le stesse impronte di chi
è passato a piedi hanno sprofondato di poco
nella neve. Ovvio
queste sono le condizioni migliori dove anche le
gomme delle bici non sprofondano.
A Tresenda
non vi sono gli impianti di discesa i pendii delle
montagne non lo permetterebbero A sx la
Chiesa dedicata alla Immacolata di Lourdes e a dx
l'Azienda Agricola l'Azienda
Agricola "Alpe Livigno" offre nel suo spaccio a
metri zero loro prodotti come: Bresaole, Salumi,
Formaggi, Macelleria, latticini ed altri prodotti.
Al ritorno ne ho approfittato!
Chi
possiede i cani la ciclopedonale è uno dei
luoghi dove sia il padrone che lo stesso cane
possono svagarsi assieme in lunghe
passeggiate.
Lasciato
Tresenda qualche avvallamento per raggiungere la
successiva località
Oramai il
tempo è passato anche quassù e in
questi ultimi sessant'anni il paesaggio urbano
è molto cambiato. Molte nuove abitazioni si
sono aggiunte a quello che era il piccolo villaggio
alpino del dopoguerra distribuito lungo la strada
principale.
Dove la
presenza di abitazioni è più nutrita
allo stesso modo il tracciato mostra più
calpestio, poi complice l'esposizione al sole e
qualche metro in meno di altitudine la neve mostra
un'altra compattezza. Le lunghe
ombre del mattino, si pedala verso nord, il mio
consiglio è quello di pedalare nelle ore
quando la temperatura si mantiene più bassa
per trovare un fondo più
compatto. Un po'
quello che succede quando si scia, ne più ne
meno, dove si sa che se la neve si trasforma poi
diventa difficoltoso sciare. Si passa
attraverso due costruzioni caratteristiche fatte
tutte in legno
A sx vedete
la palina verde con il cartello ad indicare le
figure del pedone e del ciclista che devono
condividere il tracciato, mentre a fianco a dx si
trova la pista da fondo . Ovviamente
è vietato camminare ed andare in bici sulle
piste da fondo, tranne in alcuni brevi pezzi dove
la parte accanto ai binari viene sfruttata per i
pedoni e le bici per ricongiungersi al loro
tracciato dedicato.
Qui le
abitazioni aumentano di densità, ci si
avvicina di più a Livigno. dove si vedono i
lampioni e il semaforo è la strada che sale
al passo della Forcola.
A sx un
grande cartello posto sotto una tettoia pubblicizza
l'uso delle Fat bike a noleggio d'inverno per
pedalare sulla neve. Apro una
parentesi: correva l'anno 2009 quando per la prima
volta ho sperimentato l'uso della bici d'inverno
sulla neve qui a Livigno. 13 anni fa
era una cosa un po' rara ed in effetti ero
considerato una mosca bianca, in quanto solo
qualche locale ne faceva uso d'inverno. Dopo aver
pubblicato qualche report a riguardo lo stesso
ufficio turistico se ne interessò
pubblicizzando questa nuova possibilità di
sport nel loro territorio. Poi negli
anni successivi altre idee adottando i pneumatici
chiodati, le ebike a doppia trazione, sino ad oggi
con le Fat bike chiodate... evoluzione della
specie!
Quindi fate
ben attenzione quando vi trovate in qualche bivio
di indirizzarvi sempre verso le paline verdi coi
simboli pedoni e bici
Se poi
scegliete un soggiorno in Agriturismo come questo,
avrete la pista ciclopedonale a due passi come
anche quella da fondo.
Come
scritto in precedenza vi sono alcuni brevi tratti
dove non è stato possibile separare i
tracciati da fondo con i ciclopedonali. Infatti i
binari vengono sfruttati da chi fa la tecnica
classica mentre sul lato più largo chi fa il
pattinato. il lato a
sx in genere viene usato come corsia di sosta di
emergenza
Finita la
commistione con lo sci di fondo al prossimo bivio i
due cartelli indicano il corretto utilizzo delle
due piste a sx pedoni e ciclisti con palina verde e
a dx cartello di divieto di quest'ultimi di
utilizzare la pista da fondo.
Aumenta la
densità delle abitazioni avvicinandosi a
Livigno. Per quanto
scritto in precedenza qui si vede come è
cambiata la densità abitativa da gli anni 50
ad oggi nella zona del centro. Il mio
primo accesso in due ruote a Livigno è stato
nel 68' e ovviamente era molto diversa! A sx la
chiesa Addolorata di Florin situata fra le
località Palipert e San Rocco e se si guarda
sopra il campanile in alto nella foto, la cima
innevata è quella del Carosello 3000 dove
arrivano gli impianti sciistici sul versante Ovest
della valle.
Ci si
avvicina a San Rocco, la lunga striscia di
abitazioni di Livigno è costellata di
contrade
Ad un certo
punto la pista devia a dx raggiungendo l'altro lato
della valle verso est. In alto
nella foto e nel mezzo, un puntino bianco. Era la
luna e sotto di essa la cima del Mottolino, il
complesso sciistico di questo lato della valle di
Livigno.
A sx
l'edificio che si vede è La Casa della
Sanità con annesso Pronto Soccorso e area
adiacente dedicata agli elicotteri. Come si sa
Livigno rispetto ad altri centri ospedalieri
più attrezzati è molto distante ed
oltre a questo la strada per raggiungerli non
è certo agevole da praticare specie in
inverno, per cui nei casi gravi che necessitano di
trasferimenti in altri centri l'elicottero è
l'unica risorsa più celere a
disposizione. Come potete
osservare qui ci si trova con una staccionata sulla
dx ebbene a differenza di prima che ci si trovava
senza nulla, qui siamo su un percorso fisso e dal
fondo asfaltato. A sx su un
piedistallo in legno ho notato una statua
intagliata sempre nel legno raffigurante uno
stambecco o un caprone? A sx si
vede un ponte sul fiume Spöl. Attraversando
il ponte procedendo a sx si arriva ad una rotatoria
dove a dx si va in direzione centro mentre a sx
verso il Passo della Forcola dove ha avuto inizio
questo report. A dx del
ponte si sale invece verso Teola e il Passo del
Foscagno. Superata la
strada che attraversa il ponte, a sx si vede uno
dei distributori di carburante che a Livigno come
è noto essendo zona franca erogano
carburante a prezzi inferiori rispetto al resto
dell'Italia.
Ci si trova
oramai su una vera ciclopedonale con tanto di
asfalto In questo
tratto il tracciato risulta più incassato
nella valle con a sx il fiume Spöl e a dx
l'immancabile pista di fondo
Gli scenari
sono sempre da cartolina. A sx un
residuo di un manufatto su cui non ho mai
approfondito cosa fosse in passato. Le foto
cartolina si susseguono ed è sempre un
piacere pedalare in questi paesaggi con queste
luci. Come recita
il cartello i ciclisti hanno l'obbligo di
attraversare il ponte a piedi ma a quanto
pare...
Questa
è la vista verso Sud da dove proviene il
corso del fiume Spöl, un fiume che dà
una possibilità all'Italia in quanto
confluisce nel bacino idrografico del Danubio e per
un trattato internazionale le imbarcazioni Italiane
possono navigare sul Danubio e quindi nel Mar
Nero. In questo
punto a dx si vede accanto la ciclabile una
costruzione in legno e se non ho visto male ora
è dotata anche di prese elettriche per la
ricarica delle e-Bike oltre ad i soliti attrezzi
per riparazioni alle bici.
A rimarcare
la suddivisione delle piste ci sono anche i
pittogrammi, qui le bici e a dx i pedoni ma per
esperienza vi posso dire che d'inverno questo
è poco rispettato anche perchè non
sempre sono sgomberate ambedue le piste In estate
invece la suddivisione viene rispettata in quanto
il flusso continuo di ciclisti e lo scampanellio fa
si che i pedoni si mantengano nella corsia a loro
dedicata, come in questo caso.
Se qui
sotto si pedala e si passeggia, sopra c'è
chi suda facendo la salita con gli sci di
fondo Sulla
destra la località Teola. In fondo fra la
"V" formata dai pendii delle montagne si trova il
lago di Livigno dove si immette il fiume
Spöl.
Qui si
arriva al capolinea della ciclopedonale per chi
volesse andare in centro a Livigno. Se invece si
volesse proseguire si arriverebbe alla Latteria di
Livigno, oppure al lago, oppure in Val
Federia. Qui basta
proseguire in mezzo alle staccionate, andando a sx
(palina verde) si arriva al Centro
Fondo. Al termine
della curva si arriva sulla strada principale che
scende da Teola e porta in centro a
Livigno
Sulla
strada principale un distributore che riporta il
prezzo dei carburanti con Diesel a 1,09 Euro litro
e benzina a 1,220 Euro litro, questo prima della
invasione della Ucraina
Andando a
dx o a sx si arriva sempre in Svizzera ma in due
punti ben distanti fra loro! A sx
attraverso il Passo della Forcola si scende in
Svizzera in Val Poschiavo e da li si può
rientrare in Italia a Tirano in
Valtellina. A dx invece
attraverso il Valico del Ponte del Gallo si
prosegue in territorio Svizzero sotto il tunnel
Munt La Schera, fuori da esso si prosegue in Val
Mustair arrivando in Italia a Glorenza in Val
Venosta.
Alla
rotatoria basta proseguire diritti per entrare in
centro. L'accesso è consentito agli aventi
diritto, ma per le bici non ci sono problemi salvo
fare attenzione ai pedoni! A sx una
bici in una teca di vetro e a dx il vecchio Albergo
Alpina Casa Cantoniera dal 1880 a 1816m s.l.m.
Questa foto
penso diventerà storica, sulla dx un
cartello che indica di mettere la
mascherina!
Termino qui
questa lunga carrellata di foto che a partire dalla
località Campaciol di Sopra mi ha portato in
centro a Livigno. Qui
è l'emblema fra il confronto fra una antica
casa in legno e una più moderna in
muratura.
Non
è la prima volta che torno a Livigno
d'inverno e la pedalata sulla neve è sempre
piacevole e divertente. Se non ci si vuole
impegnare a portare la propria bici c'è la
possibilità di noleggiarle sia elettriche
che muscolari per cui zero problemi, basta aver
voglia di salire in sella e pedalare sulla
neve. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 31-03-2022 ultimo aggiornamento: 01-04-2022 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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