Piemonte in bici

Valle Varaita

da Pontechianale al
Rifugio Melezè (CN)

Home


 

 

Partendo da Pontechianale in Valle Varaita si può scendere e poi risalire in una valle laterale a Bellino arrivando al Rif. Melezè.


Rifugio Melezè 1806m







Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
14,7Km
a/r
515m D+
238m D-
Asf/Sterr
Strad/Sent
5,4% - 8%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 


L'Altimetria, discontinua nella prima parte, poi si uniforma sino al ritorno al punto di partenza.

v

IL PERCORSO

Si parte da Pontechianale, loc. Maddalena, prendendo la passeggiata panoramica lungolago con fondo sterrato ed in mezzo ai boschi. Si costeggia tutto il lago per poi attraversare la diga posta in fondo al lago di Castello. Si prosegue per 500m scendendo sulla strada provinciale sino a prendere a dx un sentiero su sterrato. Sono 2,9km di discesa in cui si scende per 250m.

Al termine della discesa si ritorna sulla strada provinciale SP105 solo per 50m, dopo di che si devia a dx, prendendo la SP105dir sino ad arrivare, dopo 8,8km e con una salita di 485m al 5,5% di pendenza media, al rifugio Melezè.

Al ritorno invece di ripetere in salita la parte sterrata fatta all'andata, si fa il ritorno su asfalto sulla SP105.

La Valle Varaita

Usciamo dal campeggio per raggiungere la passeggiata panoramica lungolago.

A Pontechianale esistono due campeggi posti ai due lati del torrente Varaita di Chianale, oltre a questi c'é l'area di sosta x camper che si vede nella foto.

Si passa il ponte sul torrente Varaita di Chianale e come scritto sopra, sull'altra sponda si trova l'altro campeggio.

Nella foto precedente lei stava guardando verso il lago e questo è ciò che si vede dal ponte.

Mentre questa è la vista verso monte, con a dx i camper fermi nell'area di sosta a loro dedicata. C'é da dire che eravamo li al 20 di Agosto ed era tutto full, compresi i ristoranti!

 

Per arrivare al sentiero, si costeggia per poche decine di metri il torrente prima che si getti nel lago

Guardando oltre il torrente è Pontechianale. In centro alla foto si scorge la chiesa di San Pietro in Vincoli.

I

Sul sentiero sterrato si trovano molte panchine.
Il cartello di divieto di transito è posto per i cavalli.

Nell'edicola in legno sono raffigurate le varie specie che si possono trovare lungo la passeggiata e attorno a questo ambiente.

La presenza di numerose panchine non è di certo rivolta ai ciclisti ma alla maggior parte dei fruitori, che sono le persone a piedi.

Pertanto si raccomanda di procedere con cautela mantenendo una bassa velocità e trovando persone a piedi avvertirle per tempo che state arrivando senza spaventarle

 

La maggior parte del percorso si trova all'interno di boschi e quindi quasi sempre all'ombra.

Il percorso è indubbiamente molto bello

Non mancano brevi ponti posti a scavalcare piccoli ruscelli

E come tutti i sentieri in montagna non possono mancare brevi strappi in salita.

Dimenticavo, il percorso è anche illuminato.

 

Un primo scorcio sul lago di Castello. Il percorso è tutto a mezzacosta.

In fondo al lago si trova lo sbarramento della diga e a sx c'è la fraz. Castello

Non mancano passaggi accanto a rocce scavate per far passare il sentiero.

Un altro passaggio "tecnico" sul ponticello

 

Come si può vedere di panche e panchine ce ne sono!

Si arriva ad uno spiazzo erboso, dove è possibile ammirare il paesaggio verso il lago.

 

Questi due scatti sono stati fatti il giorno precedente a seguito di una esplorazione fatta a piedi.

 

Altro passaggio di ponte, questa volte con tronchi messi in longitudine rispetto al senso di attraversamento.

E se proprio vi viene fame, potrete disporre anche di tavoli da picnic con relative panche.

Si avvicina il fondo del lago sempre con belle vedute.

Percorsi così si vorrebbe che non finissero mai, specie in giornate molto calde! Poi si arriva in punti simili e si sopporta anche il caldo anomalo.

Lei si era avvantaggiata e si è portata subito sulla diga.

Pontechianale è là in fondo al lago e a sx è il versante che abbiamo percorso nel bosco a mezzacosta

Non rimane che attraversare la diga e immetterci sulla strada statale

 

In fondo alla diga sui due lati ci sono le date di costruzione della stessa: 1942. Terminata poco prima della fine della 2° guerra mondiale.

Castello, la Fraz. di Pontechianale

Presa la SP 105 si attraversa il piccolo borgo, passando davanti alla chiesa con la parete esterna affrescata.

Si percorrono solo 500m sulla strada provinciale e arrivati in questo punto, dove sulla sx c'è una cappella e sopra un rifugio, poco avanti dove ho indicato con la freccia blu si trova la deviazione da prendere.

Questo è il sentiero da prendere, memorizzate i cartelli stradali, poi avrete anche la traccia GPX per cui sarà difficile sbagliare.

Ad ogni modo se volete ulteriore conferma di essere sul giusto percorso, poco avanti passerete davanti a questa cappella affrescata!

 

Il sentiero procede in discesa nel bosco per poi aprirsi in questo punto in presenza di un tornante abbastanza ripido e sdrucciolevole per cui prestate attenzione. Poi proseguendo, altra discesa con altro tornante in fondo, però meno impegnativo.

Dopo il secondo tornante la discesa si fa più dolce, con alberi che affiancano il sentiero ben tenuto.

Stupisce come questo percorso sia mantenuto bene

E' un piacere quando ci si imbatte in questi ambienti curati, dove le nostre ruote possono rotolare per bene senza alterare l'ambiente.

 

Sembra proprio un classico sentiero di campagna

Si passa a margine di boschi e radure per poi infilarsi di nuovo fra gli alberi...

... fino a trovare un ponte di legno posto sul corso del torrente Varaita di Chianale

 

Mi aveva detto di andare davanti, in effetti un po' più avanti il percorso cambia e in certi punti presenta un fondo con meno aderenza.

Il vantaggio di aver fatto questo percorso è l'ambiente in cui ci si trova e poi il fatto di non aver fatto la provinciale abbastanza trafficata in quei giorni.

i

Come ho scritto a tratti il fondo cambia e si presenta così, con pietre e sassi, qui siamo in discesa ma dalla foto non sembra!

 

Mano a mano che si scende cambia anche il tipo di vegetazione

Dove lei non si sente a suo agio mi fa passare davanti per vedere quali linee è meglio seguire.

Dopo un tratto in single track si arriva al ponte sul torrente Varaita di Chianale

Dopo un breve tratto dal ponte, sempre nel bosco, si arriva al termine del sentiero con un bel tornantino posto in fondo.

In questo punto c'è un breve ripido tratto con fondo smosso e traverse per lo scolo dell'acqua che possono creare scarsa aderenza, per cui fate attenzione.

Se non ce la si sente, basta scendere di sella e il problema si risolve da sé.

Ancora una discesa dopo il tornante e ci si riconnette alla SP 105. Sulla locandina a fianco viene segnalato il percorso che abbiamo fatto come: Escursione con racchette da neve

Solo 50m di asfalto e il GPS mostra di svoltare a dx. Qui ci si trova alla periferia di Casteldelfino

Si prende ora la Val Varaita di Bellino

Come se fosse una porta di accesso alla valle, passiamo sotto questa struttura di appoggio ad una condotta che scende alla vicina Centrale ENEL di Casteldelfino, dove alle sue spalle si incontrano i torrenti: Varaita di Chianale e di Bellino per poi formare il Torrente Varaita.

Superato il "portale" la valle si apre

 

Si arriva a Posterle Inferiore

All'uscita di una veloce curva incontriamo due ciclisti e il primo vedendo la sezione delle nostre gomme è rimasto un po' sbalordito!

Si passa poi da Posterle Superiore, sparsi a sx e a dx tronchi scolpiti con varie facce.

Questo è il confine fra i territori di Casteldelfino e Bellino.

 

 

Ribiera comune di Bellino. In effetti sarebbe stato bello scendere o salire in queste numerose frazioni e borgate e visitarle, ma era una giornata veramente anomala con caldo fuori luogo e volevamo arrivare in alto per trovare un po' di fresco.

Fraz. Mas del Bernard

La borgata di Pleyne, con i tetti delle case ricoperti con le caratteristiche lastre di pietra.

Qui in alta valle le borgate sono disposte sia a sx o a dx della strada che risale la valle.

La borgata di Celle

A dx la Confraternita di San Sisto risalente all'anno 1770


Chiazale è la penultima borgata della valle.

La vista verso valle

Dopo Chiazale il panorama cambia ancora mostrando altre alte cime.

Decisamente belli questi cambiamenti di panorama

Scoviamo anche questo ponte in pietra: Ponte Pelvo posto sul Torrente Varaita di Bellino siamo a quota 1760m

Dal ponte questa bella vista sul torrente verso monte...

... e verso valle

E a fianco del torrente si apre un'altra visuale verso Sud est.

Oramai la meta è vicina e di nuovo cambia il panorama con la valle che si allarga.

Si scorge il tetto del rifugio

Meta raggiunta! Volendo chi volesse proseguire per circa 600m, arriverebbe a Sant'Anna, ultima borgata della valle.

Siamo arrivati un po' prima di mezzogiorno, pensando di trovare posto ed invece stavano aspettando delle prenotazioni, per cui per noi si sarebbe dovuto aspettare almeno 1h e mezza.

Come scritto all'inizio, quest'anno a sentire delle persone che hanno frequentato la Val Varaita, c'é stata una affluenza di persone molto più alta del solito, per cui o prenoti, sempre se sei fortunato o salti il pasto!

Per fortuna avevamo qualcosa che ci eravamo portati di scorta, perchè non si sa mai quando si va in bici. Per cui ci siamo limitati a consumare un caffé.

Ad integrazione di questo corposo report potete trovare anche i relativi video

1- Sentiero panoramico Lago di Castello

2- Da Castello a Casteldelfino

3- Da Casteldelfino a Rif. Melezè

 

  •  
  •  
Traccia GPX


 

CONCLUSIONE


Il percorso è stato bello e le foto lo dimostrano, peccato per il caldo e non aver pranzato, alle volte va così!

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designe © 2024
pagina creata:23-09-2024
ultimo aggiornamento: 24-09-2024
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »