Lombardia in bici


Alta Val Seriana
(BG)
e Valle del Riso

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Un percorso che porta ad esplorare in Valle Seriana la Valle del Riso che si apre a occidente e successivamente dopo essere discesi a Clusone, una visita all'alta Valle Seriana sino a Valbondione nelle Alpi Orobie.



 
In centro alla foto l'abitato di Gromo con la torre duecentesca





Sondrio, Gromo, Valbondione


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
90km
1541m
asfalto
stradale
5% - 15%
✩✩✩✩
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✩✩✩✩
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Ci si trova ai confini nord della provincia Bergamasca, al di là dello spartiacque delle Alpi Orobie c'è la Valtellina. La cima imbiancata nella parte superiore della mappa è il gruppo del Bernina e del monte Disgrazia




L'altimetria del Percorso: sono 1541 metri di dislivello da superare con un percorso totale di 90km. A parte qualche strappo sulla salita al Passo di Zambla, e all'uscita di Clusone verso Villa d'Ogna, il resto non presenta difficoltà.

La salita da Ponte Nossa al Passo di Zambla Alta sono 14km al 6% il resto sono salite con percentuale del 2-3%




Il punto di partenza è situato a Ponte Nossa

Queste due immagini sono tratte da:


Il percorso

Pronti, via, si sale, In effetti da Ponte Nossa c'è poco meno di 2km in falso piano, giusto per scaldare un po' le gambe, poi 1,5km al 3% per poi passare ad un tratto al 10% e a successivi tratti con pendenze miste sino al Passo di Zambla a quota 1264m .

 

In effetti il percorso prevedeva una deviazione verso la Conca dell'Alben per poi scendere a Oltre il Colle e risalire al Passo di Zambla, ma nubi minacciose ci hanno fatto desistere in favore di una ritirata strategica verso valle.

Abbiamo poi preso la direzione verso Clusone per sostare a pranzo in pineta. Dopo pranzo visita a Clusone e fuori programma, salita verso Valbondione, per poi fare rientro a Ponte Nossa.


 


Come arrivarci

Dall'Autostrada A4 MI-VE uscita BERGAMO, si prende per Ranica - Alzano Lombardo e si prosegue lungo la Valle Seriana sino a Ponte Nossa.

DISTANZE

Da Milano a Ponte Nossa: 83km, da Bergamo 29km, 76km da Brescia.

Dove parcheggiare

Giunti a Ponte Nossa, si svolta a sx per Zambla Alta, dove subito dopo sulla sx. si trova un parcheggio.



La Periferia di Ponte Nossa, Dino sta per svoltare a sx. per imboccare la Valle del Riso, subito dopo a sx. si trova un parcheggio.

A circa 1,5km dal bivio di Ponte Nossa, Il santuario del S.S. Crocefisso

Altra chiesa lungo la strada che sale nella Valle del Riso. La Valle prende il nome dall'omonimo torrente "RISO"

Un tempo la valle era famosa sin dai Romani, per le sue miniere di Zinco e Piombo situate nella località di Gorno sul monte Grem.

A Ponte Nossa invece esisteva il più importante stabilimento Italiano per la produzione di Zinco elettrolitico, inaugurato nel 1952 e poi chiuso nell'Agosto dell'1986 a seguito della chiusura delle miniere.

Questa attività estrattiva nel corso degli anni ha sempre attivato migrazioni ed emigrazioni dal territorio.

Salendo e guardando verso Chignolo d'Oneta, il cielo mostra un volto tutt'altro che rassicurante, visto che dovremmo andare proprio in mezzo alle nubi.

Purtroppo in questa estate anomala ci si trova a partire con un meteo all'insegna della variabilità, e dovendo percorrere diversi km per raggiungere la destinazione, non si sa mai che tempo meteo si incontrerà.

Sperso sulla montgna, il Santuario della Madonna del Frassino, mentre in primo piano la frazione di Campello che si puo' definire il centro direzionale delle miniere di Gorno, dove attorno al 1911, furono costruite le case per il direttore, gli operai, gli impiegati e gli uffici amministrativi della compagnia.

Nelle vallate Alpine dove compare una fonte di reddito differente da quello che potrebbe essere il normale sfruttamento del territorio montano, in genere appaiono fenomeni di antropizzazione marcati, inserendo nell'ambiente costruzioni o stravolgimenti urbani che a ben vedere si discostano da un normale sviluppo armonico del contesto globale della valle.

Forse questo è un po' ciò che è accaduto a questa valle, che tra l'altro non è una valle chiusa ma una valle di passaggio che mette in comunicazione le due valli bergamasche più note, come la Val Seriana e la Val Serina-Brembana.

La frazione di Scullera, dove una vecchia abitazione coesiste con altre palazzine di recente costruzione.

Naturalmente poi l'antropizzazione si spinge oltre, sfociando i quelle opere di complessi residenziali, che di punto in bianco sbucano sulle montagne, ma a che ben vedere non penso che servano agli abitanti della valle, ma ad essere destinate a seconde case.

Uno sguardo indietro da dove siamo saliti fa percepire che il meteo non è dei più belli, ma ormai manca poco al passo.



Ci troviamo a quasi 900m di quota ed in fondo appare la frazione Cantoni d'Oneta


ù

Uno sguardo indietro per vedere i nuovi complessi residenziali di Scullera.




Cantoni d'Oneta si fa sempre più vicina e da quel lato il cielo sembra aprirsi.






Brevi sprazzi di sole illuminano il paesaggio sottostante.




Anche qui a quasi 1000 metri, palazzine a 4-5 piani




Mi fermo a chiedere informazioni sul meteo per la deviazione verso la Conca dell'Alben, ma mi viene detto di evitare di andarci viste le condizioni del cielo




Riferisco a Dino ciò che mi hanno detto per il meteo.

Dino nel frattempo è stato avvicinato da un ciclista che ci stava chiedendo se avessimo visto il suo compagno di scalata, ma nel mentre si parlava stava arrivando.

Parlando abbiamo scoperto che la bici da corsa con cui era salito, costruita in titanio, aveva già percorso qualche cosa come 400.000km!

D'altra parte con una media di 2000km al mese...




Sul passo, a sx. parte questa strada che porta al monte Alben e agli impianti della pista da fondo a circa 200m da qui.




Questo invece è l'altro versante del passo verso Oltre il Colle, sino a qui sono soli 14km da Ponte Nossa.




Come ho già scritto in precedenza, la nostra meta era la conca dell'Alben, ma visto i nuvoloni neri, abbiamo deciso di ridiscendere a Ponte Nossa per poi fare una sosta pranzo alla pineta di Clusone in attesa che il meteo cambiasse.





Segnalazione culinaria

Per chi volesse pianificare un sosta pranzo, segnalo volentieri una pizzeria - ristorante "Al Panzerotto da Lino" che si trova all'interno della pineta di Clusone, sulla strada per la Chiesa dei morti nuovi, località le Fiorine,
dove ho mangiato una piazza a mio giudizio molto buona. Tel. 0346-23537

Nota: Domenica a mezzogiorno niente pizza

 


Volevo fare assaggiare una buona pizza napoletana al mio amico Dino, per cui sono ritornato al Chiosco della pineta di Clusone, e dopo la pizza per concludere non poteva mancare una buona fetta di torta!, quindi fatto il pieno, visita a Clusone.
Al ristorante ritenendo concluso il giro ho spento il GPS.




A Clusone non si puo' non andare a vedere l'Affresco della Danza Macabra



Purtroppo l'affresco è stato in parte deturpato dai frati, che avendo necessità di aprire una porta sulla facciata hanno ovviamente aggiunto un ballatoio ed una scala per scendere al piano terreno, cancellando quindi parte dell'affresco. Di questo scempio rimane la porta, la scala ora non c'è più.




Dino aspetta all'ombra il suo turno per vedere l'affresco, la giornata in effetti è un po' afosa ma per fortuna si stà alzando un po' di vento.




Prima di lasciare Clusone, visita al palazzo del Comune con l'attigua torre che ospita l'orologio astronomico planetario del Fanzago



L'orologio astronomico planetario di Pietro Fanzago di Clusone che risale al 1583



La facciata sud del Palazzo del Comune a Clusone




Un particolare della facciata affrescata



L'ampio porticato di fronte al palazzo del Comune




Terminata la visita a Clusone ho imboccato la strada per uscire, quando ad una intersezione ho visto il cartello indicante "Valbondione", siccome era già in nota come futuro giro ho chiesto a Dino se si sentisse in grado di affrontare anche questa valle.

Il piano era: visto che si andrà in salita, alla meno peggio si gira la bici e si ritorna al punto di partenza senza problemi.

Visto l'assenso suo siamo andati avanti, il fatto è che usciti da Clusone la strada sale abbastanza in pendenza, solo che ad un certo punto sul culmine ci siamo trovati di fronte un bel lungo discesone con la valle sotto a noi.

Non avendo la cartina con me, ho fatto comunque mente locale realizzando che per forze di cose la Valbondione doveva necessariamente sfociare a valle visto che è percorsa dal fiume Serio che non puo' certo procedere in salita! Quindi in fondo alla discesa avremmo trovato la strada del fondovalle che da un lato proviene da Ponte Nossa e dall'altro lato sale a Valbondione.

Nel frattempo all'uscita di Clusone avevo riattivato il GPS, per cui mi sono perso solo i dati dal ristorante sino a Clusone e giro in città.

Da Clusone il GPS segnerà 21,5km sino a Valbondione con 519m di dislivello da superare.

Nella foto sopra Villa d'Ogna




Guardando verso l'imbocco della valle c'è la frazione di Piano, la valle si presenta molto più ampia rispetto alla Valle del Riso che abbiamo percorso nel mattino.




Passiamo davanti a Gromo 675m slm, si vede la torre del Castello duecentesco




Lasciato Gromo alle spalle appare il gruppo del Castello edificato sullo sperone roccioso.

Gromo è anche famosa per la località sciistica "Spiazzi di Gromo"




Il cielo nel pomeriggio ha lasciato il posto ad ampi squarci, e decisamente l'ambiente assume un aspetto differente, complice anche l'ampiezza della valle.




Gli speroni sono sempre posizioni ambite da Castelli, chiese, santuari, conventi




Di frazione in frazione procediamo verso la meta, la strada di per sè non è impegnativa ed è abbastanza ampia ed in buono stato. Negli ultimi km poi la strada affianca il corso del Serio ed il paesaggio è molto bello.




Finalmente dopo 65km la meta è stata raggiunta




Ormai è tardo pomeriggio, e ci soffermiamo giusto il tempo per riempire le borracce alla fontanella del parco giochi.



Valbondione e il fiume Serio, sullo sfondo le montagne da cui nasce.

C'è da sapere che tempo fa esistevano le Cascate del Serio, le piu' alte d'Italia e seconde d'Europa, solo che la mano dell'uomo nel 1931 le ha imbrigliate con uno sbarrramento creando un invaso artificiale.

Ogni anno però sono previste delle aperture delle cascate per farle ammirare ai turisti e agli appassionati di questo spettacolo, un salto di 315m.

Le date per l'anno in corso e per saperne di piu si possono leggere
qui

Non ci resta che affrontare i 25km per fare ritorno a Ponte Nossa, al punto di partenza.

Un giro pensato per una meta, ma poi stravolto strada facendo in tutt'altra destinazione.

 

 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designe © 2011
pagina creata:02-08-2011
ultimo aggiornamento: 10-06 -2015
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