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Il
tracciato visto da Google Earth, si parte dal mare
per addentrarsi nell'entroterra Ligure L'altimetria
del percorso rivela un andamento di pendenza media
dello 0,5% solo nella parte finale ci sono brevi
tratti al 20% Si risale
il torrente Entella dalla foce. Sono 33Km fra
ciclabili con differenti tipi di pavimentazione,
congiunti fra loro con tratti di strade secondarie
limitate al traffico dei locali. La
ciclabile inizia a Lavagna dove ll torrente Entella
sfocia a mare. La sponda che si risale é la
sx, a dx del torrente si trova invece l'abitato di
Chiavari. I due comuni si affacciano sull'Entella
che ne determina la divisione dei territori
comunali. Noi per
comodità abbiamo fatto campo base nell'unico
campeggio di Chiavari: "AL MARE". |
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Visto che
il fiume Entella divide i due comuni, il giorno
prima passiamo in rassegna Chiavari e Lavagna.
Nella foto Piazza Mazzini a Chiavari con il Palazzo
di Giustizia. Nota: Nel centro storico si
può entrare con le bici ma solo se
accompagnate a piedi. Parco
Botanico di Villa Rocca a Chiavari Ci
spostiamo a Lavagna: la piazza del Duomo Attraversiamo
di nuovo Lavagna per giungere nei pressi della foce
del fiume Entella, qui troviamo la
ciclabile Questo
é più o meno l'inizio della
ciclabile Questo
tratto di ciclabile cittadino segue da vicino la
riva del fiume ed è dotato di
lampioni Naturalmente
è molto apprezzato dai cittadini che lo
percorrono sia a piedi che in bici. Ormai siamo
vicini al tramonto, ora sappiamo dove inizia la
ciclabile e domani si spera in una bella giornata
per fare tutto il percorso completo. Sull'altra
sponda dell'Entella si rispecchia Chiavari, si fa
ritorno alla base. Mattinata
fresca ma con sole splendente, si parte alla
scoperta di questo, per noi, nuovo percorso. Il verde
è il punto chiave di questo percorso e non
ci lascerà sino al termine. Le canne da
fiume la fanno da padrone ma anche altri diversi
tipi di piante sono presenti in numero rilevante
tanto da farne un habitat naturale per l'avifauna
che qua trova un ambiente adatto durante le tappe
migratorie. Sulle
colline attorno alla valle, le chiese sono ovunque
vi sia un piccolo nucleo di case Ovvio che
un tratto di ciclabile vicino alla città non
può che trasformarsi in una passeggiata al
fresco quando le temperature sono alte, e qui le
zone d'ombra non mancano e nemmeno le
panchine. Qui inizia
una parte sterrata. Lungo la ciclabile sono
presenti lunghi tratti con staccionate in
legno Una
passerella nei pressi di Rivarola. Poco più
avanti si prenderà il ponte che si vede sul
fiume, passando sulla sponda opposta per poi,
vicino a San Quirico, riattraversare ancora il
fiume e passare di nuovo sulla sponda
sx. Come ho
già scritto, ogni frazione ha la sua chiesa
e se ne vedono ovunque. Dopo
l'attraversamento del ponte a San Quirico si
faranno un centinaio di metri sulla provinciale per
poi fare attenzione a questo cartello indicante la
bici su sfondo azzurro che è il punto in cui
riprendere la ciclabile. Si scende
in ripida discesa e il tracciato si trasforma in un
bel single track immerso nel verde Le
staccionate proteggono il percorso nelle zone
più critiche. Lungo il fiume non mancano
comunque anche gli insediamenti produttivi, del
resto sono gli unici spazi in piano della
valle. Siamo
rimasti veramente sorpresi dalla quantità di
piante presenti lungo il percorso. A tratti ci
sembrava di essere in mezzo ad una
giungla Dopo 8,75km
arriviamo nei pressi di Carasco, dovremo risalire e
oltrepassare il ponte andando sull'altra
sponda. Roberta si
appresta a passare il vecchio ponte che al momento
é chiuso al traffico veicolare, poco
più avanti dove c'è la cappella,
notiamo visibili crepe sul manufatto. Una vista
dal ponte di Carasco sul fiume, nelle cui acque
nuotano pesci di discrete dimensioni Si percorre
ora una strada a basso traffico.
Nella
frazione di Loreto nei pressi del ponte a 10km
dalla partenza, si prosegue diritti, c'è
anche il cartello indicatore! Si prosegue
su sterrato in single track L'ambiente
è bello e molto naturale e non
artefatto Un bel
passaggio nel bosco fra felci e robinie e altre
essenze, qui si possono trovare anche il castagno o
il nocciolo ed anche il ciclamino. Penso che
faccia piacere a chiunque trovare percorsi simili
immersi nel verde e qui se ne ha l'occasione per
farne una scorpacciata! Arriviamo
in una zona detta delle sorgente, perchè
poco avanti dove c'è parcheggiata la mia
bici è presente una nuova area di sosta
messa poco distante dalla sorgente d'acqua e
dall'Oasi faunistica dell'Entella La nuova
area di sosta ancora in via di
ultimazione Una decina
di metri più in là troverete questa
sorgente d'acqua. Sopra alla roccia abbiamo trovato
una caraffa in vetro per chi volesse
bere. A circa
15km arriviamo ad una frazione di San Colombano,
é l'una passata, la fame si faceva sentire
per cui ne abbiamo approfittato e invece di
proseguire diritti svoltiamo a dx verso il ponte
che porta sulla provinciale e proprio di fronte
troviamo questa trattoria. Tra l'altro ci siamo
trovati molto bene, per l'ottima cucina e le
abbondanti porzioni a prezzi modici, il locale si
chiama "Ostaia di Storti" Dopo
esserci rimpinzati per bene e riducendoci a
chiedere mezza porzione di secondo, visto
l'abbondante primo piatto, riprendiamo la nostra
escursione in bici al fresco dei boschi. Ora la
ciclabile è di nuovo una strada a basso
traffico. Fra
castagni e noccioli e ruderi di case abbandonate da
tempo il pensiero corre a chi ci è vissuto
in questi ambienti tempo fa. Tutto sommato con il
pranzo terminato da poco e la sola maglietta
indossata a pelle, fa quasi fresco! Usciamo dal
bosco e il sole ora inonda a tratti la strada, a
fianco nella campagna un melo. Lungo il percorso di
piante di mele ne abbiamo trovate ma molte di esse
erano lasciate a se stesse con molti frutti a
terra. Delle
vecchie case fra le frazioni di Costa Camposasco e
Chiesa Nuova. Ecco una cosa che manca lungo il
percorso: mancano i cartelli che indicano in quale
località ci si trova. Oltre alle
canne comuni, ai salici e alle robinie, lungo il
corso del fiume si trovano anche mini foreste di
Bambù, questa é posta fra Pian dei
Cunei e Prato Officioso. Un'abitazione
signorile a Pian dei Cunei Nei pressi
di Calvari una ripida discesa al 30% induce Roberta
a scendere a piedi visto che non si sentiva sicura,
io sono sceso in sella senza problemi. Da qui in
avanti si incontreranno diverse salite seppur corte
e con il cartello che indica chiaramente pendenze
del 20%, come quello accanto a Roberta che ha
appena terminato la salita a piedi. Superato
Pian dei Ratti, dalla provinciale il cartello
indica di seguire questo percorso dove una rampa ad
oltre il 35% costringe a spingere la bici per una
decina di metri C'è
da affrontare un tratto di 750m nel bosco prima in
salita ripida e poi discesa ripida su sterrato con
sassi Questo
tratto é stato fatto per evitare la
provinciale. Ovvio che chi vuole può evitare
di farlo perché si ritroverà allo
stesso punto dove sbucherà questo percorso.
Certo che chi è appassionato di MTB
sceglierà il percorso integrale! Al termine
della discesa si arriva sul provinciale a Pianezza,
si svolta a sx e subito dopo a dx passando davanti
a questa chiesa. Qui il
fondo cambia di nuovo ed é un compattato con
ghiaino superficiale e staccionate in
legno A voler ben
guardare lungo tutti questi km di ciclabile di
lavori ne sono stati fatti ma direi che ne è
valsa la pena visto il pregio dell'ambiente
circostante e il valore aggiunto che danno queste
opere al territorio arrecando col tempo un
beneficio per chi vi abita, in termini di turismo
ma anche come mobilità locale o pratiche
sportive. L'ingresso
ad un ponte passerella presso Cicagna Si passa
anche in mezzo ad abitazione fra strette vie dove
di traffico ce né ben poco! Cicagna il
Quartiere Prato in festa, in centro la torre
campanaria Quando non
sapete dove andare guardatevi ben attorno e cercate
anche questi minuscoli cartelli indicatori, oltre a
questi vi sono anche molte frecce pitturate per
terra o sui muretti ad indicare la giusta
direzione. Fra
Quartaie e Ferrada una deviazione vi farà
salire in quota per evitare la strada provinciale,
prima di scendere si passa su questo vecchio ponte
in pietra Si
susseguono i cambi di sponda con relativi passaggi
su ponti qui a Lamaneigra Altra
salita al 20%, questa volta ho suggerito in
anticipo a Roberta di inserire la prima e ce la
farà ad affrontare la salita che prosegue
ancora con un paio di tornanti! Si arriva
finalmente alla conclusione di questo tracciato qua
siamo sul ponte a Gattorna Certo non
abbiamo conquistato una vetta, ma siamo arrivati in
fondo a questo percorso bello e
variegato |
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pagina creata: 19-09-2012 ultimo aggiornamento: 31-05-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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