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Ci si trova
all'estremo nord della Brianza ai confini con il
Lecchese e il Comasco. La salita verso il
Cornizzolo permette strada facendo di vedere ben 8
laghi. Il Sito di
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E'
già spiegato ampiamente nel report
precedente
di 5 anni fa per cui basta fare riferimento ad
esso Non
mi pare di avere visto fontanelle lungo il
percorso. Fino al
rifugio del Cornizzolo si può salire anche
in bici da corsa, poi il tratto che porta al Sasso
Malascarpa essendo sterrato è fattibile con
MTB o bici da Trekking
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Giro del Lago
Segrino salita al Rifugio Marisa Consigliere e Sasso
Malascarpa Era
già da qualche anno che avuta notizia del
rifacimento del fondo stradale, volevo tornarci.
Alla fine, dopo 5 anni esatti dal precedente report
ho trovato l'occasione per fare un
ritorno. Dopo 5 anni
il ritorno sullo stesso percorso lo faccio con il
mio amico Giordano, qui dopo aver percorso il lato
est della ciclopedonale del lago del Segrino,
facciamo ritorno dalla sponda ovest La giornata
seppur fresca quando siamo partiti da casa, ora con
il sole fornisce temperature più
accettabili. A differenza del giorno precedente che
era bello come oggi ma con vento forte, ora il
vento è assente e lo si vede dallo specchio
d'acqua. Sullo
sfondo Longone al Segrino. Il lago Segrino di
origine Glaciale si trova a 374m s.l.m. Essendo un
lago privo di immissari ed emissari, il suo
equilibrio sembra fatto da sorgenti e fenomeni
carsici sotterranei. Per questo motivo e per la
ridotta superficie la navigazione è
consentita solo a remi Ritornati
alla rotonda di Eupilio si prende la direzione
verso il Cornizzolo. La salita si fa subito ripida
ed in breve ci si trova con visioni sulla Brianza e
i suoi laghi. Guardando
verso est si vedono i laghi di Annone e sullo
sfondo fra la foschia si intravedono i ripetitori
della Valcava Un incontro
non inaspettato, già nel precedente report
avevo scovato due esemplari e non è da
escludersi che questi siano i loro
discendenti Giordano si
ferma e gli asini incuriositi o forse attirati dal
suo pranzo gli si avvicinano.
Ormai nelle
città sono assenti, ma quassù e nelle
montagne vicine sono abbastanza diffusi in questi
ultimi tempi. C'è
da dire che questi Asini contribuiscono a tenere
rasati i prati dove vanno a pascolare, tanto cha
alcune amministrazioni mi pare li abbiano assunti a
questo scopo. A sx il lago di Pusiano con l'Isola
dei Cipressi e più a dx il lago di Alserio.
Giordano
osserva due asinelli mentre stanno brucando. Come
potete vedere la loro posizione è fronte
retro fa loro ed affiancati. Spiegato il
perché a Giordano è rimasto sorpreso
del motivo che è molto semplice: Si tratta
del mutuo soccorso, l'agitare delle code serve per
scacciare i fastidiosi insetti dal muso. Un'asina
con il suo asinello lasciano Giordano e vengono
verso di me che mi ero trattenuto ad osservare il
panorama. Riprendiamo
la salita e alzandoci in quota il panorama sulla
Brianza si ampia ulteriormente. In pratica
da questo punto si dovrebbe riuscire a vedere anche
il lago di Montorfano, solo che una bassa
collinetta ne preclude la sua vista. Sono
passati 5 anni e per fortuna la quercia solitaria
è ancora al suo posto. Intanto che
Giordano chiacchiera con una persona che sta
salendo a piedi, ne approfitto per portarmi in un
punto più panoramico. E' fuori
dubbio che questa strada è altamente
panoramica e in una giornata come ieri,
caratterizzata da forte vento che ha spazzato via
lo smog presente sulla pianura padana, si sarebbero
potuti vedere distintamente gli Appennini
Dopo il
tornante si sale ancora passando a fianco di un
altro albero solitario, si tratta di un faggio
abbastanza grande e centenario. Ora ci si
trova a costeggiare la parte sud del Cornizzolo e
lo sguardo volge verso i laghi di Annone di cui si
scorge l'istmo che li congiungono. In centro i
monti della Valcava e a destra i monti del Colle
Brianza che è suddiviso in 3 colli: Monte
Regina (817 m), Monte Crocione (877 m
s.l.m.) e Monte di San Genesio (832 m s.l.m.).
In centro alla foto si intravede il lago di Garlate
e alla sua sx il Monte Barro Dopo il
superamento della seconda sbarra si arriva nei
pressi del rifugio Marisa Consigliere a 1050m.
Sopra di esso si scorge la torre dei ripetitori
mentre a sx si intravede uno dei Corni di Canzo e
dietro le cime della Grigna. Nei pressi
del rifugio un residuo della nevicata di 6 giorni
fa' e per me la prima della stagione
Autunno-Inverno 2013 Riprendo
anche Giordano ma con lo sfondo della cima del
Cornizzolo a 1241m s.l.m Oltrepassato
il rifugio sulla sx si trova la chiesetta e
rispetto a 5 anni fa ora davanti hanno sistemato
una pavimentazione con al centro una stella che
immagino si riferisca ai punti cardinali indicando
il nord verso la chiesa. Anche
questa risistemazione della croce 5 anni fa non
c'era in quanto era adagiata sulla nuda
terra. Di fronte
alla chiesetta con la risistemazione trovo anche
due lunghe panche in cemento e guardando vero la
pianura ora scorgo in centro alla foto qualche cosa
a me noto ma che mi era sfuggito come particolare
nella mia precedente visita Si tratta
della Basilica
di San Pietro al Monte,
un complesso benedettino posto a 662m s.l.m.
Dietro la
chiesetta si apre questo panorama verso nord che
abbraccia da sx le pendici del Cornizzolo che
all'intersecarsi con i monti della catena del
triangolo lariano lasciano vedere il Monte
Rosa. Circa in
centro alla foto la catena lariana culmina con la
cima del monte San
Primo.
Poco più a dx in centro alla foto si
intravede l'azzurro del lago di Como, poi a dx si
vedono i corni di Canzo e subito dopo la torre con
i ripetitori posta vicino al Sasso Malascarpa,
nostra successiva meta, come la cima posta alla sua
dx. Essendo la
foto sopra una ultra panoramica che abbraccia quasi
una visuale di 180º è logico che i
dettagli in quel formato sono quello che
sono. Ecco qui
cosa vedrete verso il Monte Rosa Questa
invece è la visione verso il lago di Como.
Vedete la quartultima cima innevata da dx ? Ecco
è quella dove eravamo nel precedente report
del Passo
San Jorio Dopo aver
consumato il nostro frugale pranzo, proseguiamo su
sterrato alla volta del Sasso Malascarpa. Essendo
un po più elevato il panorama cambia ancora.
All'estrema sx il Monte Cornizzolo e all'estrema dx
i Corni di Canzo, con la Grigna che fa capolino
dietro essi. Da notare che di norma i Corni di
Canzo visibili dalla pianura sono le due cime
più elevate ma in realta le cime sono
tre. Ora da
questa posizione è possibile vedere anche il
promontorio dove sorge Bellagio, tanto da scorgere
anche la Villa Serbelloni. Arriviamo
davanti al Sasso Malascarpa, una formazione
geologica di Dolomia Calcare con strutture carsiche
dette Lapiez, in pratica i vari solchi che si
vedono sulla roccia. Un
rarissimo incontro, due Alpine III al Sasso
Malascarpa. Lascio a voi giudicare se si tratta di
un miraggio! Comunque sia io e Giordano decidiamo
di proseguire lungo il single track fin dove
è possibile andare. I cartelli
segnavia parlano chiaro sono sentieri, ci troviamo
a 1187m s.l.m. Dietro al palo i Corni di Canzo e in
secondo piano la Grignetta mentre la cima innevata
che si scorge in fondo è il Pizzo dei Tre
Signori Visto che
il sentiero non permette di proseguire, lasciamo le
bici al Sasso Malascarpa e saliamo verso il Monte
Rai. In centro la cima del Monte San
Primo. Poco sotto
la cima del Monte San Primo verso sx, si trova il
Passo
Sormano
noto un tempo agli appassionati ciclisti per la
mitica e aspra salita detta Muro di Sormano che
portava al passo salendo da Asso. Successivamente
con l'apertura della nuova strada questa venne
dimessa. Solo di recente è stata risistemata
e messa a disposizione dei ciclisti. Salendo
verso il Monte Rai una vista verso ovest dove si
scorge di nuovo la cima innevata del Monte
Rosa.
In primo
piano uno dei Corni di Canzo, dietro ad esso sulla
dx si scorge un parallelepipedo, si tratta
dell'ecomostro del Pian
dei Resinelli
alla sua sx la cima è quella della Grignetta
mentre quella innevata è quella del Pizzo
dei Tre Signori. Salendo
verso il monte Rai uno sguardo verso est, con Lecco
ed il lago con il Fiume Adda che passa sotto il
ponte Azzano Visconti, alle loro spalle il Resegone
con la dorsale che prosegue verso i monti della
Valcava. La montagna a dx in secondo piano è
il Monte Barro e a dx si vedono il lago di Garlate
e a seguire quello di Olginate. Ridiscesi,
inforchiamo le nostre mtb e ritorniamo verso il
Cornizzolo dove sotto di esso si scorge il rifugio.
La nostra
escursione è terminata, ripassiamo davanti
al rifugio che è chiuso, infatti è
aperto il mercoledì e la domenica, un ultimo
sguardo alla cima del Cornizzolo e non ci rimane
che scendere a valle dopo aver ammirato un panorama
a 360º e visti i seguenti laghi: Laghi di
Annone
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:19-10-2013 ultimo aggiornamento: 16-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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