Le Cinque
Terre
Faccio una
premessa, il tratto Deiva Marina - Costa di Framura
é già stato pubblicato in passato,
per cui per informazioni potete leggere
questo
report
. In questa foto abbiamo superato Castagnola in
centro alla foto e ci stiamo dirigendo a Costa di
Framura.
Le montagne che si vedono alle spalle di Castagnola
"ospitano" il famoso passo del Bracco, trattato in
questo report
ed in quest'altro report
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Dopo 10,5km
da Deiva Marina, arrivati a Costa di Framura ce la
lasciamo alle nostre spalle e prendiamo la
direzione per la stazione ferroviaria.
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Sono 3,5km
in discesa al 8% per arrivare alla ferrovia e
questo é il panorama che si presenta davanti
a noi con gli abitati delle frazioni di
Setta-Anzo.
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Con al
pendenza al 8% si fa in fretta a scendere lasciando
in alto Costa che ha una posizione dominante sia
sul mare che verso l'interno , dato che è
appunto sulla costa della montagna. Da Costa sono
260m di dislivello per scendere al mare.
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Il paese in
posizione panoramica sul mare, il privilegio di
stare in collina, salvo poi pagare lo scotto nella
mobilità quotidiana dove il piano è
pressoché assente! Se poi teniamo conto che
questi paesi non sono nati certo ieri e che un
tempo esistevano solo i piedi o qualche cavallo o
asinello, si capisce che gli spostamenti non erano
certo facilitati come oggi che si dispone di mezzi
a motore.
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Una cosa
dovrebbe essere certa; qui il sole, il mare e il
vento non dovrebbero mancare.
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Punto
comune delle coste Italiane sono le torri, mutuate
anche in costruzioni più recenti e che nulla
hanno a che vedere con le funzionalità
relegate ad esse nel passato.
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Infatti a
dx la Torre di Guardia Genovese del XV sec, mentre
a sx una torre dei giorni più recenti e che
scimmiotta il passato.
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Arriviamo
in vista della stazione ferroviaria, mentre a dx si
vede la costruzione che ospita il noleggio per le
bici da utilizzare sulla nuova ciclabile. In fondo
il Porticciolo turistico di Framura.
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La
"stazione" di nolo delle bici
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Roberta si
ferma e si sporge per vedere meglio
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Sotto, la
stazione di Framura, che dire... varrebbe la pena
di prendere il treno per arrivare qui e farsi un
tuffo!
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Non penso
che capiti spesso di trovare un mare così,
ma soprattutto a pochi metri da una stazione
ferroviaria!
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Scesi verso
la stazione prima della galleria dove é
parcheggiata la mia bici si trovano i cartelli che
indicano la ciclabile ed il porticciolo
turistico.
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Vi aspetta
una ripida discesa e conviene scendere dalla
bici
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La pista
ciclabile trovandosi al di là della linea
ferroviaria è raggiungibile con questo
sottopasso che fa anche da rimessaggio per le
barche degli abitanti locali.
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Sbucati dal
sottopasso si arriva al porticciolo
turistico
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Ecco il
grande sottopasso da cui siamo usciti, sopra passa
la linea ferroviaria Genova - La Spezia
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Ed ecco il
porticciolo, ma noi ovviamente non siamo arrivati
sin qui per fare un giro in barca...
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... ma per
prendere la ciclabile, già, però
alzando lo sguardo in alto quelle ripide e lunghe
scalinate a prima vista mi hanno fatto venire un
colpo! ma poi pensando al fatto che trascinarsi di
peso una bici su quelle rampe sarebbe stato uno
sforzo non indifferente per molti, lo sguardo si
è posto subito sulla colonna in vetro a
fianco individuando in essa un ascensore...
già ma la prima domanda che mi sono posto
è stata: ma funzionerà? Non ci
rimaneva che provare!
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E... a
quanto pare ha funzionato, anche se la dimensione
della cabina a dire il vero avrebbero potute farle
una ventina di cm in più, visto che la bici
ci stava si, ma piegando tutto lo sterzo e
mettendola in diagonale, ma piuttosto di fare le
scale.... certo così c'è il rischio
che si deteriorino le porte prima del tempo, visto
che ce ne sono due, si entra da una parte e si esce
dall'altra.
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Porticciolo
vista ascensore
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All'uscita
dall'ascensore si é direttamente sulla
ciclabile, già che ci siamo ci portiamo
all'inizio della ciclabile dove c'è il
locale per il nolo delle bici, solo che un cartello
indica che il nolo è previsto solo nei
Week-end e dalle 10:00 alle 18:00
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Questa
é la vista panoramica verso nord dalla
terrazza del locale di nolo, anche qui il mare
offre le sue acque trasparenti.
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Ed ora uno
sguardo verso sud, il porticciolo, e sulla sx dove
sono parcheggiate numerose bici è la
ciclabile con in fondo la prima galleria
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Montagna,
treno, bici, mare, una combinazione in pochi
metri.
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Basta alle
ciance siamo venuti sino a qui per fare la
ciclabile, non faccio tempo a scattare che Roberta
si è già inoltrata nella
galleria.
Un cartello recita: indossare giubbino rifrangente
e accendere le luci!
Come si vede a dx c'è la corsia riservata ai
pedoni che sono abbastanza numerosi ed immagino che
lo siano ancor di più nei Week-end ed in
alta stagione, come del resto le bici, visto che in
pochi km è possibile spostarsi fra Framura,
Bonassola e Levanto.
La Galleria utilizzata è la vecchia linea
ferroviaria dismessa che collegava i centri del
Levante.
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Ovviamente
la galleria non sono del tutto cieche, in alcuni
tratti sono aperti dei varchi verso il
mare.
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La galleria
è dotata di illuminazione, ma comunque
è bene assicurarsi di avere l'impianto di
illuminazione funzionante.
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Questi
squarci nella roccia offrono scorci di costa
altrimenti non visibile se non dal mare
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Qui il mare
è quasi sempre trasparente, del resto il
fondale è roccioso
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Naturalmente
non siamo solo noi a fermarci per scattare
foto
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Arriviamo
all'uscita di una galleria a
Bonassola
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La
ciclabile è frequentata da famiglie al
completo con tanto di carrello per i bimbi
più piccoli che non pedalano
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La spiaggia
di Bonassola, le bici sono ovunque.
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Un attimo
di riposo prima di proseguire, certo che questo
recupero delle ferrovie dismesse permette di
ottenere una via di comunicazione ciclopedonale
altrimenti non possibile se non a costo di risalire
le montagne sulla viabilità
ordinaria.
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La
temperatura esterna non è elevata anche se
al sole se si sta fermi il sole si fa ancora
sentire, ma sotto le gallerie la temperatura si
mantiene ben al di sotto, per cui si ha quasi la
sensazione di freddo, ma per fortuna la mia maglia
è abbastanza refrattaria all'aria fredda,
invece Roberta ha accusato di più la
differenza di temperatura, ma nulla di
che.
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Un tratto
all'aperto con palme decapitate, probabilmente
l'hanno fatto per l'attacco infestante del
punteruolo rosso.
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Quello che
probabilmente era un vecchio casello della
ferrovia
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In questi
tratti fuori galleria c'è chi ne approfitta
per scendere al mare
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La
ringhiera sembra fatta apposta per sostare un
attimo senza scendere dalla sella.
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La
ciclabile essendo in piano non richiede bici
particolari, differente è il discorso se
volete affrontare il percorso supplementare che
abbiamo fatto noi, in tal caso meglio una MTB o
BDC
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Manca poco
a Levanto e di fatti incontriamo un po' di persone
a piedi
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Levanto
ormai spunta dietro le rocce
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C'è
chi fa Jogging e chi fa il turista
locale
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Inutile
dire che qui le rocce la fanno da padrone e tutto
è stato scavato nella roccia.
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Roberta
è abbastanza soddisfatta del percorso, ora
ci aspetta una sosta per uno spuntino e poi la
scalata verso il Passo Termine
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Volevamo
sostare sulla passeggiata a mare di Levanto, ma
tutte le panchine sono in pieno sole, per cui
abbiamo optato per spostarci all'ombra, nel parco
del centro storico.
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L'altro
lato della passeggiata che guarda verso nord
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Verso il Colle di
Gritta e il Passo Termine
Terminato
il compito di redigere un report sulla ciclabile
Framura-Bonassola-Levanto, decidiamo di salire
verso Colle di Gritta. Prendiamo quindi da Levanto
la strada verso le Cinque Terre, trovando graziosi
paesini sparsi sulle colline.
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... e
più si sale e più si scoprono altre
abitazioni a comporre il paese
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Ormai
Levanto è un puntino fra le montagne e il
mare.
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La strada
si rivela bella, panoramica e pittoresca con
Legnaro
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Si viene
invitati a cogliere nuove prospettive mano a mano
che si sale
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Ancora un
altro paesino su un'altra collina:
Fontona
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Molto
pittoresche queste vedute fra mare, montagne, cielo
e nuvole. Sul mare c'è Levanto, mentre in
primo piano è Legnaro
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A 220m
s.l.m dopo 7,5km da Levanto con una salita al 7%
arriviamo al Colle di Gritta. Roberta si ferma a
riposare mentre io vado in perlustrazione per
alcuni tratti delle due strade che scendono verso
Monterosso.
Scendo prima per qualche centinaio di metri a dx ma
non vedendo punti panoramici decido di tornare
indietro.
Prendo allora la strada a sx. e proseguo in discesa
per 1,5km
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Sulla
collina sopra Monterosso vedo questo gruppo di
case
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Mentre
scendo alzo lo sguardo e intravedo delle case fra
la vegetazione, dovrebbe trattarsi del Santuario
Madonna di Soviore
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Proseguendo
la discesa riesco ad avere la visuale su
Monterosso
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Per me
è più che sufficiente questa visuale
panoramica
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Risalgo al
Bivio del Colle di Gritta dove ho lasciato a
riposare Roberta. Da lì vedendo il cartello
che indica il Santuario della Madonna di Soviore,
decido di andare a curiosare, in realtà
passando in salita avevo visto un cartello che
indicava il bar della foresteria, mentre in effetti
il Santuario era lì sotto, per cui andando
avanti per la salita siamo arrivati in cima al
Passo Termine
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Passo
Termine, dal colle di Gritta sono 205m di
dislivello e 3,34km al 6%. Sino a qui sono
3è,75km con 911m di dislivello superati.
E' ora di fare ritorno ci aspettano ancora 30Km e
330m di dislivello che porteranno ad un complessivo
di 67km e 1373m di dislivello
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CONCLUSIONE
Un'altra
pista ciclabile si è aggiunta a quelle
esistenti in Liguria, mi auguro che venga estesa
sino a Deiva Marina, visto che la galleria
c'è. Per il resto del percorso giudicate
voi, penso di aver documentato a sufficienza il
percorso.
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