La vista
del tracciato ricavata da Google Earth, in pratica
un terzo del percorso costeggia il Lago di Como nel
ramo di Lecco, l'altro terzo nel ramo di Como
mentre il restante partendo da Nesso si insinua fra
i rilievi che portano attraversando l'abitato di
Zelbio (802 m), prima al Pian del Tivano,un
altipiano verdissimo, ricco di molte specie di
fiori e successivamente al Colmo di Sormano a 1135m
slm tra il monte San Primo e il Palanzone per poi
ridiscendere nella Valassina e ad Asso per piegare
poi verso Valbrona che mette in comunicazione la
Valassina con il ramo del Lago di Lecco.
A mio
parere questo giro "Panoramico" merita di essere
fatto per tutti gli scorci che sa offrire sui due
rami del lago, oltre alle panoramiche che si
offrono salendo e scendendo dal Colmo di Sormano e
da Valbrona a Onno.
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Vista
panoramica del lago poco prima di Onno
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Questa
invece è la vista panoramica che si ha
spostandosi sopra Onno
Da questo
punto e visibile sia Bellagio che Civenna oltre gli
innumerevoli borghi rivieraschi delle due
sponde
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Per coloro
che arrivano in auto da Lecco possono parcheggiare
qualche centinaio di metri prima di Onno nei pressi
di un parcheggio vicino ad un campo da tennis, lo
si riconosce per le sbarre poste a 2,2m di altezza,
oppure piu' avanti in centro a Onno.
I parcheggi sono a pagamento, in alternativa ci
sono alcuni piccoli spiazzi prima di Onno con sosta
non a pagamento.
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Altra
alternativa di parcheggio, salire verso
Asso-Valbrona ai piedi di questo eco-mostro
c'è un piccolo spiazzo 5-6 posti al
max.
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Da Onno si
prende per Bellagio, è comune incontrare
altri ciclisti.
Questo tratto del lago è meta ambita dei
ciclisti dove possono misurare le loro
capacità sia di passisti che di scalatori
con panorami incomparabili che ne fanno
un'invidiabile palestra all'aperto.
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Ad ogni
pedalata si aprono nuovi scorci che inviterebbero
ad una sosta in contemplazione del
panorama.
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Le montagne
sullo sfondo sono della vicina Svizzera.
Lungo la
strada per Bellagio si incontrano le frazioni di
Vassena, il comune di Oliveto Lario, le frazioni di
Limonta , Regatola e Pescallo
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Per i pochi
fortunati che abitano qui, il sogno di guardare
fuori dalla finestra e vedere ormeggiata la propia
barchetta giu' nel lago!
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Ogni tanto
vale la pena anche fermarsi e guardare indietro
verso Lecco, per osservare panorami non certo meno
belli.
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I km
scorrono veloci la strada per niente monotona con
continui sali scendi e il panorama non ti
permettono di annoiarti, per cui in un attimo si
è già in vista del cartello che
indica la deviazione per Como-Bellagio
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Una vista
verso Fiumelatte e Varenna, prima di scendere verso
Bellagio
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Arrivati a
Bellagio si scende in direzione Como. In centro
alla foto la Villa Trivulzio - Gerli (frazione
Loppia)
E' stata
costruita nella seconda metà del 700 con un
grande giardino all'italiana, trasformato
successivamente in uno splendido parco all'inglese
su progetto dell'architetto Giuseppe Balzaretto,
che vi costruì anche il museo Gonzaga. Il
parco comprende anche la chiesa romanica di S.
Maria di Loppia.
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La chiesa
romanica di S. Maria di Loppia situata nel parco
della Villa Trivulzio - Gerli presenta la facciata
a capanna e abside semicircolare. Il caratteristico
campanile è coronato da archetti
pensili.
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Il mio
amico Dino in sosta davanti alla Villa Trivulzio -
Gerli.
Per il percorso non si puo' sbagliare la strada
è una sola
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La strada
corre a mezza costa sul lago, per cui i panorami
vista lago non mancano.
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Lasciato
Bellagio, questa è la visione sul lago verso
nord nella frazione di Crella.
Come si puo' osservare il clima mite del lago
permette la crescita di piante di ogni
specie
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La visione
verso sud, sulla dx il promontorio della penisola
di Làvedo dove c'è la Villa del
Balbianello, ora bene del FAI
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Il
vantaggio di andare in bici a velocità lente
ti permette di scorgere il piu' delle volte cose
che con un viaggio frettoloso fatto con
un'automobile non avresti mai visto.
La strada
da Bellagio ad Onno è tutta un susseguirsi
di curve, a volte intagliata nella roccia, per cui
per chi guida un'automobile è anche
richiesta una certa attenzione, non ci si puo'
certo distrarre con il paesaggio
sottostante.
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Direi
niente male come vista verso nord, e come biasimare
il proprietario della villa sottostante che gli si
offre questa visuale?
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A
protezione dei passanti dove la strada è
stata intagliata nella roccia sono state fissate su
essa delle reti per evitare o limitare la caduta di
pezzi di roccia o sassi.
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La villa
del Balbianello, location anche di film " stellari"
come: Star Wars
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Curva dopo
curva si arriva a Lezzeno formato da numerose
frazioni.
Una
passeggiata a piedi in qualcuna di queste frazioni
(il territorio del comune di Lezzeno si estende per
sette chilometri lungo la riva del lago)
permetterà di gustarsi la bellezza del
paesaggio. Sulla riva opposta si ammirano l'isola
Comacina e il promontorio di Lavedo, con la Villa
del Balbianello
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Una
incantevole veduta di Lezzeno
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Fra Lezzeno
e Nesso si trova un'ampia area di sosta con annesso
tavolo e panchine e fontanella (rotta, spero la si
rimetta in efficienza).
Il bello
del tratto da Bellagio a Nesso è il fatto
che sia ombreggiato di mattino, qui è quasi
mezzogiorno, e per uno che va in bici specie se fa
caldo, l'ombra è sempre ben
venuta.
Io e Dino
ne abbiamo approfittato per una sosta alimentare,
in vista di affrontare la salita.
E'
importante prima di affrontare la salita
alimentarsi correttamente evitando appesantimenti
inutili che dopo si pagherebbero. Una giusta dose
di alimenti ci permetterà di resistere nella
lunga salita, sono pur sempre oltre 900m di
dislivello e circa 13 km di salita.
Anche la
borraccia è meglio averla piena prima della
salita, troverete solo dei bar a Zelbio 7km, Pian
del Tivano 10km e al Colmo di Sormano
13km
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Arrivati a
Nesso occorre svoltare a sx verso Asso, il lago
verso sud
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Brienno
sull'altra sponda di fronte a Nesso
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Nesso, Dino
è già pronto per la salita, vista la
lunghezza della salita gli ho raccomandato di
salire senza sforzare, il primo tratto fino a
Zelbio lo abbiamo fatto attorno ai 7km/h, il che ci
permetteva anche di parlare senza affanno lungo il
percorso
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La strada
che sale nel primo tratto conta di 7 tornanti,
fermarmi a scattare una foto significava restare
staccato da Dino che proseguiva del suo passo
dandomi discreti distacchi che poi dovevo
recuperare sempre in salita, un po di volte l'ho
fatto, ma poi ho desistito e prima del Piano del
Tivano é rimasto davanti.
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Dopo
qualche tornante si apre la vista sul lago verso
sud
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Questa
è una delle ultime viste che si hanno sul
lago, dopo di che si sale a tratti in mezzo al
bosco
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Siamo quasi
a metà strada circa 800m slm e pendenza del
9%, sulla collina Zelbio
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Il ponte
che attraversa la valle e porta a Zelbio a
1km
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Una vista
dal ponte verso valle, il verde qui la fa da
padrone si è letteralmente immersi nel verde
con piante di alto fusto.
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I tratti in
ombra in mezzo al bosco, la salita è stata
affrontata da Mezzogiorno in poi, per cui i tratti
all'ombra erano una manna.
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La
strada che attraversa Zelebio
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Arrivato al
Pian del Tivano ho visto uscire Dino dal bar per il
rifornimento acqua, cosa che ho fatto anche io, ci
siamo riuniti al primo tornante che sale verso il
Colmo di Sormano, ormai mancavano circa 3 km, solo
che le mie batterie mi stavano lasciando, per cui
spingere 30kg di bici in salita al 9% non è
stata di certo una passeggiata specie con 10km di
salita già alle spalle, sono salito a
4-5km/h
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lo
scampanio dei campanacci delle mucche ci aveva
avvertito che il passo era dietro la curva, e
finalmente il colmo di Sormano era li a una mancita
di metri, ho chiesto a Dino di fermarsi per una
foto, ma senza nemmeno girarsi mi ha risposto che
se si fosse fermato non sarebbe piu' ripartito,
come dargli torto, è stata veramente dura,
piu' per la lunghezza della salita che non per la
pendenza e per il fatto che è una salita
continua che non molla mai.
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Il colmo di
Sormano 1135m , a sx il Monte San Primo mentre a dx
il gruppo della Grigna. La cupola è
l'Osservatorio Astronomico.
Sul prato
un po' di persone a prendere il sole.
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L'Osservatorio
Astronomico
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Uno sguardo
verso est, da sx il Resegone, i Corni di Canzo e il
Cornizzolo.
Sotto gli
abitati di Sormano, Rezzago e Asso
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Ed ora
discesa tecnica verso Asso. La
strada è molto bella e ampia e fondo
stradale in buone condizioni
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Arrivati a
Valbrona una sosta d'obbligo è la Fontana ad
Onore del Ciclista, tra l'altro con acqua ottima,
del resto Valbrona è nominata la Valle delle
Sorgenti.
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e per chi
è sfinito, una panchina al sole! un'albero a
fare ombra non guasterebbe di certo, chissà
se ci ripenseranno.
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Poco piu'
in là dalla fontana una piccola chiesetta,
se si svolta a dx si prende la strada che porta al
sentiero per il rifugio SEV, con bella vista sul
Lago nel braccio di Lecco.
Non rimane
che scendere verso Onno e terminare il
giro.
I
dati:
56km in 3h
e 55' alla media di 14,3km/h
Dislivello totale 1060m
Consumo 2,610Ah uguale a 128Wh e pari a
2,28Wh/km
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