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La strada del Duca da Melzo a Peschiera Borromeo |
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La mappa
stradale del percorso in origine, cliccare sopra
per ingrandire. |
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Il
Palazzo Trivulzio di Melzo,
sono terminati da poco i lavori di sistemazione
della facciata. Idealmente
ho voluto verificare se fosse ancora possibile
percorrere attraverso le strade vicinali il
percorso che in teoria averebbero potuto fare i
Trivulzio e i Borromeo se avessero voluto
scambiarsi visite di cortesia attorno a metà
Cinquecento quando erano imparentati. In effetti
il tracciato passa attraverso numerose cascine
ciò che si suppone sia il percorso
più ovvio per l'epoca. Comunque
sia, il percorso è fattibile e riporta il
tema caldo del recupero delle strade vicinali che
con aggiunta di pochi interventi faciliterebbero la
fruibilità ciclo-pedonale integrandole con
nuove ciclabili. (Come
scritto sopra cosa non più fattibile sul
territorio di Melzo) Il lato
ovest del palazzo, sulla destra la parte occupata
dalla Biblioteca Civica. (ora non
più) Il lato sud
del palazzo con il portone che dava l'ingresso alla
Biblioteca all'interno del cortile del palazzo
Trivulzio
Dietro la
torre sul lato ovest del palazzo si trova
l'ingresso principale al Palazzo Trivulzio, sotto
lo stemma dei Trivulzio Varcato il
portone, una scala a due rampe porta al salone
principale e agll accessi alla torre.
In cima alle
scale alcuni affreschi, e il soffitto a cassettoni.
In centro l'affresco di Gian Giacomo
Trivulzio. Nel salone
principale sono spesso ospitate mostre di pittura,
scultura, concerti di musica classica o saggi
musicali come questo, della locale Associazione
Musicale "Guido d'Arezzo" Questa
è la Porta Milano a Melzo, ciò che
rimane delle mure di cinta che circondava il borgo
medievale. Da qui idealmente avrebbero dovuto
uscire per andare al Castello Borromeo di
Peschiera Il problema
piú importante è ritrovare le strade
che negli anni 50-60 e ancora prima erano a portata
di ruota. La
cementificazione selvaggia e l'occupazione del
suolo con mega depositi e fabbriche ti costringe
alla caccia al tesoro fra i capannoni. Un merito
da riconoscere è l'utilizzo delle nuove
tecnologie con le viste da satellite disponibili da
Google Earth che ti permettono di ritrovare la
strada perduta. Questa
è l'uscita da Melzo che porta alla Cascina
di Gudo a circa 2,2 Km dal Palazzo
Trivulzio. Come
scritto all'inizio strada non più esistente
fagocitata da una ditta. Pertanto resta come
reperto storico.
La strada
verso Gudo conserva ancora come un tempo i doppi
filari di piante La strada
sterrata attraversa la cascina, parte della cascina
è ancora abitata, come pure sono in funzione
le stalle, qui siamo a 2,6km da Melzo La strada
sterrata che esce dalla cascina verso San Pedrino
ora è rimasta come unica starada
d'accesso La strada
verso San Pedrino prosegue nella campagna con
coltivazioni a mais Terminata
la strada sterrata e lasciata la zona industriale
si arriva a San Pedrino (5,5km), ora rimesso a
nuovo dopo un periodo di abbandono Poco
più avanti una vecchio mulino
abbandonato Come sempre
le nuove tecnologie soppiantano le vecchie, ed
è già tanto "seppure nell'abbandono"
che resistono queste testimonianze per i
posteri All'uscita
di San Pedrino sulla dx, intersecherete una
ciclabile che proviene dall'area Centro Sportivo di
Vignate. Sulla sx la ciclabile termina in questa
area verde sistemata a parco giochi Un
centinaio di metri avanti arriverete ad uno stop
sulla strada che a dx porta a Vignate. Voi dovrete
attraversare la strada e portarvi sulla strada che
affianca a dx il deposito della TNT che avrete
davanti. La strada
è riconoscibile anche dai cartelli di senso
vietato. La strada non è trafficata e sono
solo 50m da fare, fate solo attenzione Arrivati in
questo punto del tratto a senso vietato, le strisce
pedonali rappresentano il termine di una
Ciclopedonale a dx. che porta a Vignate presso il
Cimitero. Ecco questo
è il punto in cui arriverete se scegliete di
prendere il treno da Melzo per arrivare a Vignate,
dopo ovviamente essere scesi alla stazione ed aver
preso la ciclabile verso il cimitero e poi sino a
qui. Dopo il
cartello che indica il termine della ciclopedonale
proseguite sino ad incontrare il nuovo ponte che
passa sopra la strada Rivoltana. Vi
troverete sulla vecchia strada che da San Pedrino e
Vignate portava sulla strada Rivoltana, in uno
degli angoli piu' belli di queste zone . La strada
di fatto lambisce la bella e vasta tenuta di
Trenzanesio del fu Cav. Invernizzi, colui che aveva
fondato la famosa ditta casearia INVERNIZZI con
sede a Melzo. Purtroppo
oggi dopo i lavori di ampliamento della strada
Rivoltana l'ambiente è stato stravolto e non
è più lo stesso di come era stato per
decenni.
La tenuta
di Trenzanesio oltre alla parte recintata era, e
penso lo sia, composta da altri terreni limitrofi
sempre tenuti ben curati e visibile da chi transita
sulla strada Rivoltana. La bici
posta volutamente in mezzo alla vecchia strada
dà l'idea delle sue dimensioni, in effetti
era abbastanza stretta. Tutto il
tratto della tenuta di Trenzanesio che è
attraversato dalla Rivoltana è piantumato su
ambo i lati della strada in unione alla siepe
sempre ben regolata. (Aggiornamento 2015, oggi non
so se se l'ampliamento della Rivoltana abbia
cambiato lo scenario) Cio' che
rende bella la tenuta è la presenza di molti
alberi ad alto fusto che svettano verso il
cielo Un vecchio
"acquedotto" un semplice passaggio di acque per
attraversare un fosso e andare ad irrigare dei
campi ad un livello superiore al fosso sottostante.
Questo tipo di attraversamento o incrocio fra due
corsi d'acqua è chiamato: Navazzo Nel 2008
scrivevo... Terminata
la digressione la vecchia strada termina sul guard
rail della Rivoltana. Questa
è sempre una delle pecche per chi va in
bici, è possibile arrivare in posti dove le
auto non possono passare, ma poi ritornando sul
territorio delle auto, ci troviamo esclusi , senza
accessi facilitati, corsie ciclabili
ecc. L'esempio
è poter raggiungere incolumi la ciclabile
dall'altra parte della Rivoltana Oggi 2015
è in funzione un nuovo cavalcavia, tutto
ciò è cambiato. La
ciclabile che porta verso Settala - Lucino da qui
in avanti il percorso rimane inalterato La strada
procede in mezzo alle campagne Qui finisce
la strada ciclabile (7,8km da Melzo), occorre
svoltare a dx verso Lucino La strada
con fondo stradale nuovo che porta a
Lucino
Arrivati
nei pressi di Lucino la strada svolta a dx. ma
proprio sulla curva a sx troverete l'imbocco per
"La Strada del Duca" Il tempo di
oltrepassare la sbarra verde e subito in fondo alla
strada un bel esemplare di fagiano maschio andava
da una riva all'altra della strada La Strada
del Duca é immersa fra piante e affiancata
da due corsi d'acqua Lungo la
strada del Duca si trova il cancello che da
l'accesso alla Riserva Naturale delle Sorgenti
della Muzzetta, fuori è apposto questo
cartello La strada
sterrata è abbastanza ampia e ben in piano.
L'effetto che danno le piante che si richiudono in
lontananza sulla strada mi ha fatto andare indietro
nel tempo quando molto probabilmente le strade di
qualche secolo fa erano tutte come queste. Anche la
presenza di una fitta boscaglia e il corso d'acqua
limpida in primo piano non è possibile
rendere come lo è in realtà. Questo
è un po' il limite della fotografia, forse
è anche per questo che pur visionando
documentari, filmati e foto di vari luoghi alla
fine vogliamo andarci di persona a vedere dal
vivo. Del resto
una Monument Valley o il Gran Canyon del Colorado o
una Savana ci stanno un po stretti dentro
l'obiettivo di una macchina da presa, non vi
pare? Poco
più avanti una deviazione sulla dx porta
alla Cascina Paradiso, mi pare sia disabitata, voi
invece dovrete proseguire ancora diritti lungo la
strada Ad un certo
tratto non ci sono più le piante sulla dx
della strada e vedrete in lontananza questa cascina
è li dove dovrete passare, poco più
avanti troverete il bivio, avrete percorso 11,4km
fino ad ora Superata la
sbarra in mezzo alla cascine Crocina proseguite
oltre Dopo le
cascine la strada riprende il fondo asfaltato
seppur con sede stradale stretta, dopo un paio di
curve, si arriva ad intravedere la prossima
cascina
Tutte
queste cascine sono di ragguardevoli dimensioni,
segno evidente che ci fossero numerose campagne da
lavorare o relativo bestiame da accudire La cascina
è costituita da diversi blocchi con
probabili diverse funzioni o
proprietà
Il prato
all'Inglese fa da cornice alla cascina Un
posticino all'ombra per la Madonna Oltrepassata
la cascina vi troverete su una intersezione,
svoltate a sx, Mediglia è poco
distante. Arrivati a
Pantigliate avete due opzioni: riuscire a seguire
il tracciato che ho messo sulla cartina, oppure
attraversare Pantigliate verso sud e raggiungere la
strada che attraverso Bettolino vi porta al
castello di Peschiera Borromeo. Se vi
doveste perdere chiedete e senz'altro vi daranno le
indicazioni necessarie Nel caso
abbiate optato per la strada che passa da Bettolino
andando in direzione Peschiera Borromeo, arrivati a
questi platani siete arrivati alla meta, non vi
resta che imboccare il vialetto Ingresso al
borgo esterno al Castello, la strada che entra
porta a Mirazzano Arrivati
alla meta, il percorso è
fattibile! Particolare
del corpo esterno che costituisce la prima barriera
Lo stesso
corpo fabbricato ma visto all'interno verso il
Castello Ecco come
appare il castello appena varcato l'accesso
esterno Archi ad
acuto in rientranza sull'altro corpo fabbricato,
posto a sx all'ingresso del cortile
esterno L'ingresso
esterno visto dal Castello
Il castello
Borromeo si può ritenere uno dei pochi
castelli con il fossato ancora pieno
d'acqua
La volta
affrescata all'interno del portone del castello
sotto la torre. Al
centro lo stemma dei Borromeo Archiviato
il Castello con la foto di rito della bici, posso
dire che fino a qui occorre percorrere 16 km. Il
tempo impiegato 1 h e 10', bisogna tener presente
anche ai tratti sterrati che abbassano la
media Lasciato il
Castello si prosegue verso Mirabello, ma terminate
le mura di cinta del Castello occorre prendere la
strada sterrata a dx. La strada
passerà accanto alla cascina Pestazza, si
proseguirà sino a che non vedrete una cabina
di trasformazione per l'energia elettrica
dell'ENEL, in quel punto svoltate a dx e affiancate
la cabina in direzione della cascina
Panzone La centrale
di trasformazione dell'Enel La cascina
Panzone, in cui occorre attraversare la
sbarra Attraversata
la cascina si esce ancora in campagna aperta e dopo
un paio di curve troverete la cascina
Bienzo Dopo la
cascina Bienzo inizia questo viale sterrato che vi
porterà sulla strada asfaltata; a dx porta a
Cassignanica, mentre voi girerete a sx verso
Millepini siete arrivati a 20,6 km del
percorso. Giunti alla
rotonda di Millepini, svolterete a dx per Lucino,
sulla parte sx della strada potete prendere la
Ciclabile Lucino,
questa é la piazza della Chiesa alla vs sx,
proseguite diritti, la
strada è segnata senza via d'uscita, ma
è presente un percorso ciclopedonale che va
in direzione del cimitero. Passate a fianco del
cimitero e proseguite sino alla curva dove
all'andata avete imboccato La strada del Duca.
Termina qui
il percorso con un tuffo nel passato, quando la
mobilità era ancora lenta e passava
attraverso la natura ancora
incontaminata. Ancora oggi
dei lembi di territorio resistono ai margine delle
nostre città, sta a noi preservarli in modo
che restino ancora un oasi per la poca fauna
rimasta ed anche per noi per poterne usufruire nel
nostro tempo libero
|
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 14-08-2008 ultimo aggiornamento: 28-11-2017 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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