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LAGUNA VENETA Ciclabile Pellestrina Lido di Venezia |
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Ci
troviamo nella Laguna Veneta, alla scoperta di due
isole che di fatto proteggono l'interno della
Laguna dal mare aperto. Le isole sono l'isola di
Pellestrina e del Lido di Venezia. Le
due isole sono raggiungibili dai traghetti della
ACTV che cura i collegamenti sia da Chioggia che da
Venezia. Ho
scelto di partire da Valli di Chioggia, una piccola
frazione di Chioggia vicino alla laguna, sono
11,5km da Chioggia. Per raggiungere Chioggia ho
scelto una strada interna delle Valli che poi si
immette sull'argine del Fiume Brenta, sino a Punta
Gorzone per poi risalire verso Chioggia con la S.S.
Romea. A
Chioggia poi ci si imbarca per Pellestrina la si
percorre in ciclabile e da Pellestrina per il Lido
di Venezia ancora ciclabile per poi fare il
percorso a ritroso. Alcuni
tratti sono sterrati ma volendo è possibile
passare per la strada asfaltata, ma si perderebbero
tutti gli angoli caratteristici della laguna, non
necessariamente serve una MTB, anche una normale
bici da trekking va bene, il percorso è
tutto in piano, niente salite.
Dall'autostrada
A4 Milano-Venezia-Trieste, si esce a
Mestre Da: Milano
280 km - Trieste 183 km - Parma 225km - Brescia
182km - Verona 122km Dove
parcheggiare A Valli,
parcheggio di fronte alla Chiesa
La Laguna
Veneta è un ecosistema composto da miriadi
di fiumi e canali più o meno grandi che nel
corso del tempo portando i sedimenti al mare hanno
formato un insieme di isole e isolotti. Da tempo la
laguna è sempre stata una risorsa per le
popolazioni locali traendone sostentamento fra
caccia, pesca e allevamenti di mitili. Ora le cose
sono un po' cambiate e quando le risorse vengono
massivamente sfruttate con in più un
inquinamento che è avanzato nel corso degli
anni, tutto ciò non ha certo aiutato
l'ecosistema. Qui sopra
un classico, una rete da pesca che viene calata in
un canale, utilizzando quattro alti piloni posti
sulle rive opposte del canale. Se ne
scorgono altri ancora più in
là. Lasciato
Valli ho percorso la strada che porta all'argine
sul fiume Brenta, che si vede a sx. a dx invece un
altro canale di minore importanza. Alcuni
impianti in laguna per l'allevamento di mitili,
sullo sfondo il profilo di Chioggia verso il
porto. E' mattino
presto e il sole è ancora basso
all'orizzonte, illuminando il lungo rettilineo che
porta verso la strada Romea per poi incanalarsi
verso Chioggia. L'arrivo a
Chioggia non mostra la parte vecchia, e questa
parte che si affaccia sulla laguna interna mostra
facciate di palazzine di costruzione recente, molto
differenti dal nucleo storico. Basta
spostarsi all'interno del nucleo abitato, su un
canale, per ritrovare il vero aspetto di
Chioggia.
Provenendo
dalla strada che porta al porto merci, si svolta a
dx. arrivando a questo ponte che scavalca il
canale. Passando sull'altra riva si prosegue a sx.
in fondo, sino ad arrivare alla zona di partenza
dei traghetti. La piazza
prospiciente all'attracco dei traghetti, un tempo
chiamati "Vaporetti". In centro la colonna con in
cima il Leone di San Marco, emblema sparso un po'
ovunque dove i Veneziani avevano espanso il loro
dominio al tempo della Repubblica di
Venezia. L'arrivo
d'innanzi alla biglietteria dell'Actv mi ha
lasciato un po' perplesso, in effetti essendo quasi
fine Settembre, mi sarei aspettato un minor flusso
turistico, evidentemente il prolungarsi della bella
stagione ha fatto si che l'afflusso verso le due
isole fosse ancora consistente. Qui sono
sorti i primi inghippi, non essendomi organizzato
per tempo e senza aver preso informazioni circa gli
orari, mi sono trovato delle sorprese. Innanzitutto
mi sono perso il primo traghetto disponibile, in
quanto la ressa di persone non si è smaltita
in tempo per fare il biglietto, dovendo quindi
aspettare 1h per il successivo imbarco, ma non
solo, l'imbarco di bici a seguito è limitato
sia dall'afflusso delle persone sia dal numero di
bici presenti, in quanto il traghetto non ha
capacità infinita. Altra cosa
da tener ben presente, non appena disponete del
biglietto, o meglio se siete in compagnia, fate
mettere subito le bici nella zona d'imbarco. Non
fate l'errore di acquistare i biglietti e poi
andare a farvi un giro per Chioggia!, qui vale il
detto: Chi va via perde il posto
all'osteria! Per cui se
dovesse anche mancare un'ora al prossimo traghetto,
dovrete restare pazientemente. Come ho
scritto sopra l'imbarco è limitato, in
genere sulle 10-15 bici, tutto dipende dal
comandante del traghetto, per cui assicuratevi di
stare dentro quel numero, altrimenti mettetevi il
cuore in pace e aspettate il prossimo
imbarco. Altra cosa
importante sincronizzate l'orologio con quello del
personale, quando è l'ora il traghetto parte
chi c'è, c'è, chi non c'è
resta a terra! Per gli
orari collegatevi al sito dell'Actv di
Venezia. Io per
avere l'orologio indietro mi sono perso ben due
traghetti solo per un minuto di differenza, quindi
se avete particolari orari da rispettare è
meglio pianificare per tempo gli imbarchi
soprattutto per i possibili imprevisti di elevato
afflusso turistico in bici. Altra cosa
ricordarsi di obliterare la tessera magnetica ad
ogni imbarco. La tessera va solo appoggiata davanti
alla obliteratrice, un campo magnetico
leggerà la vostra tessera e scalerà
mano a mano l'importo accreditato. Altra
notizia, le bici vengono sistemate affiancate le
une a fianco delle altre, manubrio sella - sella
manubrio, è ovvio che se avete una bici da
8.000 euro e ci tenete particolarmente
all'estetica, evitate di portarla, tenendo conto
che affronterete 4 imbarchi, al limite cercate di
imbarcarla per ultima. Questa
è una nota un po' dolente, un biglietto per
la persona valido 12h sino al Lido di Venezia e
ritorno, costa a settembre 2011, 16
Euro. A questo
vanno aggiunti 4 biglietti per il trasporto della
bici 1,10x4=4,40Euro Costo
totale per una singola persona + bici
20,40 Ora se
consideriamo una famiglia di 3-4 persone, occorre
spendere dai 61,2 Euro agli 81,60 Euro, a mio
parere un costo non proprio economico, ma
così è per cui sta a voi valutare se
andarci o meno! Per coloro
che fossero rimasti a terra oppure avessero
particolarmente premura esiste un'altro mezzo
privato, i "Barchini", che sono ormeggiati a 50m
dalla biglietteria. Questi fanno lo stesso servizio
di trasbordo con la barca che vedete in foto. In
questo caso le bici vengono sdraiate e
letteralmente accatastate le une sulle
altre. Per costi
ed informazioni dei "Bragozzo Ulisse" consultate
questa pagina: www.giteinlaguna.com Dopo aver
atteso 1h per la perdita dell'imbarco precedente,
finalmente sono imbarcato, ovviamente c'è
chi è rimasto a terra, come potete vedere a
sx. ci sono ammassi di bici in attesa del prossimo
imbarco. Io la mia
bici ho avuto modo di imbarcarla per ultima per cui
anche per il fatto di avere il cavalletto non era
addossata alle altre. La rotta
fra le bricole che segue il Traghetto è
solcata da ogni tipo di imbarcazioni che creano
continui moti ondosi. Questo
è un tratto di Laguna che non è certo
da farsi con piccole imbarcazioni o
canoe! Terra!
finalmente sono di nuovo a terra, qui alla fermata
del Cimitero di
Pellestrina.
Vi
consiglio di fermarvi a guardare gli orari per il
ritorno qualora non ve li foste procurati per tempo
via internet. Pellestrina
vi attende, sulla dx il "Murazzo" la lunga
costruzione a difesa dei marosi dell'Adriatico, a
sx la laguna. Dietro il cartello c'è un
distributore di benzina che attua anche il noleggio
di biciclette. La chiesa
di Pellestrina, dietro ad essa troverete
l'indicazione per la ciclabile che vi porta verso
l'interno dove c'è la laguna. Se invece
rimanete su questa strada arriverete al capolinea
degli autobus e all'imbarco per il Lido, ma
ovviamente rimanendo fuori dagli
abitati. La piazza
di Pellestrina, qui si ha il primo impatto su
quest'isola, con i caratteristici colori delle
abitazioni e la luminosità che acquista il
paesaggio, una luce che si trova solo sulle
isole.
Naturalmente
il mezzo di trasporto preferito da isolani e
turisti rimane la bici. Nella
piazza si trova ancora una presenza anche se
piccola della Serenissima Repubblica di
Venezia. Il cartello
marrone indica il percorso ciclabile, non abbiate
paura che qui non vi perderete di certo! C'è
un'offerta abbastanza variegata fra bar, osterie,
ristoranti, gelaterie e quindi anche per mangiare
non vi sono problemi. Dopo aver
pedalato in pianura e montagna, trovarsi vicino al
mare fa sempre un certo effetto, ed il paesaggio
è quanto di meglio e caratteristico che si
possa volere. Pur essendo
una piccola isola le auto sono ammesse, ma
l'accesso verso e da la terra ferma è fatto
dal tronchetto di Venezia e da li verso il Lido o
Pellestrina. Dal
produttore al consumatore, un braciere in attesa di
pesci da grigliare. Per chi
vuole farsi una biciclettata rilassante questa
può rivelarsi una meta interessante, sospesi
fra mare e cielo. Scene di
vita quotidiana, a dx. un campo di calcio, un po'
di bici parcheggiate fuori, un turista che prosegue
tranquillo nella sua esplorazione in bici, e barche
ormeggiate in perenne attesa di prendere il
mare. I casoni
dei pescatori costruiti a fianco della bricole che
determinano i canali navigabili all'interno della
laguna. La laguna non è tutta navigabile ed
occorre seguire delle vie d'acqua segnalate dalle
bricole, uscire da questi percorsi significa
arenarsi. Di certo
non siamo di fronte a modelli di costruzione
generiche, ma l'impronta è essenzialmente
Veneta, sia per forme che per colori e
cromie. Il verde su
quest'isola non manca e vedere le piante
così vicine all'acqua fa sempre
effetto. La
ciclabile si interrompe in prossimità del
cantiere nautico, per cui occorre aggirarlo per poi
riprendere la ciclabile lungo la laguna. è
sufficiente uscire verso la strada principale e
prendere questa ciclabile per poi svoltare a sx,
alla prima indicazione. Ripresa la
ciclabile accanto la laguna ci si trova su un
tratto sterrato Un nutrito
gruppo di cicloturisti, dietro la chiesa di Porto
Secco Questo
è il porto di San Pietro in Volta, l'ultima
frazione prima dell'imbarco per il Lido. Da San
Pietro in Volta si vede il punto di
imbarco Giunti in
questo punto la ciclabile finisce ed occorre
ritornare sulla strada principale. Io ho proseguito
in un single track in mezzo agli arbusti in riva
alla laguna. Gli scorci
si moltiplicano e c'è sempre l'imbarazzo su
cosa immortalare. Il
traghetto in questo trasbordo al Lido è di
dimensioni più grandi perché deve
poter trasportare i Bus di linea per i trasporti
passeggeri. Questo
è il termine dell'isola di Pellestrina, al
di là del canale L'isola del Lido di
Venezia. Questo per
far capire che il traghetto ha un'altra dimensione
rispetto al precedente. Sbarcato
sull'isola del Lido riprendo la ciclabile che
costeggia la laguna di Alberoni Una darsena
ad Alberoni, poco distante esiste anche il campo da
Golf. Dopo
Alberoni si arriva a Malamocco, luogo
caratteristico con le case tipiche
Veneziane.
Di
fatto Malamocco è un'Isola nell'Isola,
perché è tutta attorniata da un
canale, e all'esterno ha la laguna, e vi sono solo
dei ponti che la uniscono al resto dell'isola del
Lido. Le luci in
questi ambienti esercitano un fascino
particolare. Una delle
vie di Malamocco, con il classico
piccione. Lascio
Malamocco per dirigermi verso il Lido Andando
verso il viale che dà sul mare, l'ambiente
cambia rispetto al lato laguna. Venezia e
là davanti, il Palazzo Ducale, San Marco, le
cupole di Santa Maria della Salute, uno skyline che
ci invidia il mondo. Il viaggio
nelle isole sta per terminare, c'è da
aspettare il traghetto. Ripreso il
traghetto che mi riporta a Chioggia mi godo il
tardo e caldo pomeriggio di Settembre nella Laguna
Veneta. |
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buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 25-09-2011 ultimo aggiornamento: 31-05-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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