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Da San Lorenzo al Mare a Lingueglietta-Cipressa-Taggia-Sanremo IM |
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Un percorso
alternativo da San Lorenzo al Mare a Sanremo che
invece di sfruttare tutta la Ciclabile, vi porta
all'interno sul tracciato della Milano-Sanremo con
deviazione a Lingueglietta e poi su, alla mitica
Cipressa. In fine una escursione sulla ciclabile
per Taggia. La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile
convertire le miglia in km e viceversa, nelle
preferenze. Inoltre è anche possibile
scaricare la traccia per il GPS. Si
parte dal mare affrontando la salita che porta alla
mitica Cipressa, dopo 6,2km, nei pressi di
Costarainera, si devia per Lingueglietta a 312m
s.l.m. per complessivi 278m di dislivello. Lungo
la ciclabile. Bici che
abbiano un buon cambio e freni in ordine |
Giunti a
San Lorenzo al Mare dopo aver percorso la
Ciclopedonale
da Sanremo
, ci siamo chiesti se tornare indietro dallo stesso
percorso Qui a San
Lorenzo al Mare termina la Ciclopedonale, per cui
per ritornare a Sanremo o la si ripercorre a
ritroso o si percorre la S.S. 1 Aurelia, non
è che vi siano altre alternative per un
ritorno diretto. Però
un'altra alternativa differente c'era e abbiamo
deciso di salire sul percorso che affronta la
famosa corsa della Milano-Sanremo, facendo
però un paio di varianti, ovvero: Una visita
a Lingueglietta e poi al ponte medievale di
Taggia. Nella foto
ci stiamo dirigendo verso il bivio di Costarainera.
La strada sale fra gli ulivi in modo regolare con
pendenze attorno al 5% Presto la
strada raggiunge luoghi panoramici verso la costa,
qui a est ... ... e qui a
ovest, con panorami sul mare e colline Costarainera
ci guarda dall'alto con belle nuvole bianche alle
sue spalle Giunti al
bivio per Costarainera, prendiamo la direzione per
Lingueglietta, che nella foto si vede sulla
collina. Oltre a
questo, a San Lorenzo al Mare cercando indicazioni
per la strada della Cipressa, un nativo di
Lingueglietta ci ha consigliato senza dubbio di
visitarla. Intanto gli
addensamenti delle solite nubi che appaiono attorno
a mezzogiorno, fanno la loro bella comparsa sui
rilievi dell'entroterra. Un fine Maggio alquanto
particolare per il meteo. Il nativo
del borgo con cui avevamo parlato ci aveva
consigliato di limitarci alla visita della parte
bassa, che è questa nella foto, in pratica
il nucleo storico. Avvicinandoci,
tanto di cartello ci accoglie, vedremo se poi le
premesse saranno mantenute. Come da
suggerimento ci infiliamo in un carruggio verso la
parte bassa. Il fondo del carruggio ha un selciato,
al centro suddiviso da cordoli ocra e ai lati con
acciottolato. Senz'altro una soluzione per una
pulizia più semplice e un camminare
più confortevole. Alcune
abitazioni sono intonacate ed altre sono rimaste
con le nude pietre come in origine Quelle
intonacate e dipinte presentano i colori pastello
in uso nel territorio ligure. Come
illuminazione ci sono i classici lampioni in ferro
battuto Senza
dubbio un borgo antico e per la maggior parte
conservato ancora come in origine o per lo meno di
parecchi anni addietro. Forse
è il caso di scendere dalle bici e fare una
perlustrazione a piedi Qui il
carruggio continua ancora, ma decidiamo di fermarci
in questo punto. A cosa serva quel tubo obliquo non
lo so! Un piccolo
slargo e mettiamo lì le bici per la
visita Questo arco
ricavato sotto il vecchio municipio, fungeva da
Antico Mercato come recita la targa A sx, sotto
la volta, ci sono queste tre forme che erano
unità di misura per olio, vino e
grano A dx,
sempre sotto la volta, si trova invece una pietra
con due segni incrociati che potrebbero essere
quelli riferiti alla misura della canna A giudicare
dalle pietre levigate dall'uso, questo mercato deve
essere stato molto frequentato. Mi immagino i
mercanti che esponevano le loro mercanzie
adagiandole sulle sedute ai lati. Oltretutto era un
mercato al coperto e al fresco! Dall'altra
parte del mercato, delle indicazioni ci portano
verso la chiesa, anche qui vecchie case di
pietra. Gli spazi
sono risicati e a fatica si riesce a riprendere la
chiesa in tutta la sua interezza. L'aggiro
portandomi sul lato opposto, in realtà si
tratta di una chiesa con funzioni di fortezza e lo
si denota anche dalle torrette poste ai
vertici. Intanto
all'orizzonte le nuvole intensificano la loro
formazione, al centro un vecchio ulivo. Girato
l'angolo altre vecchie abitazioni, ed una in mezzo,
in pietra viva e dall'aspetto di una
torre. Questo
è il contesto ambientale dove è
situata la Chiesa fortezza di San Pietro XIII-XVI
sec. Da notare
la caditoia posta sulla sommità del portone.
La caditoia chiamata anche piombatoia, era una
sporgenza delle fortificazioni. In genere con
larghi fori sul pavimento o anche assenza dello
stesso, per permettere di gettare sotto sugli
assedianti, sassi, pietre, liquidi bollenti o
altro, in difesa del portone. Le quattro
feritoie permettevano la vista sottostante stando
al riparo dal nemico. Terminata
la visita alla chiesa fortezza e ritornati alle
bici, ora facciamo un altra perlustrazione verso
nord
L'arco che
si vede sotto l'Antica sede Comunale era l'Antico
Mercato che ho illustrato poco sopra. Ora
direzione verso il campanile, come si vede ovunque
si è mantenuto il disegno della
pavimentazione con il lastricato
centrale. Ed eccoci
sul piazzale che ospita ben due chiese, questo
è l'antico oratorio. C E a fianco
sorge quest'altra chiesa, nel vicolo a dx è
posto l'ingresso all'antico oratorio La facciata
con il portico della chiesa parrocchiale. Notare in
alto a sx una riparazione che salta un po'
all'occhio. Posso
capire "Il patto di stabilità" di questi
ultimi tempi e che la sicurezza è
prioritaria. Se casca in testa un mattone
può ferire in modo grave anche una persona,
ma per 12 mattoni fare una malta che si uniformasse
al manufatto esistente.... non si poteva
fare? Questo
invece è il portone dell'Oratorio posto a
fianco della Parrocchiale. Sopra il portone
c'è murata una piastra con rilievi poco
decifrabili, a parte il crocefisso. Dalla
frazione di Lingueglietta si gode comunque la vista
sul mare e verso la collina che la separa da
Cipressa che è il suo Comune. Le case
saranno vecchie ma l'antenna satellitare non
manca! Finisce qui
la nostra visita all'antico borgo, ci sarebbero
ancora cose da vedere, ma questo lo lascio ai
futuri visitatori. Riprendiamo i "muli d'acciaio" e
si va verso la prossima meta Si scende
per dirigersi al bivio per Costarainera In cima
alla collina la chiesa di Sant' Antonio
Abate Giunti al
bivio, in direzione Sanremo, si sale verso
Costarainera e Cipressa A Cipressa
dopo il semaforo la strada spiana per poco per poi
scendere e da lì quelli della Milano-Sanremo
sanno se hanno sufficiente vantaggio sugli
inseguitori per dare il colpo finale e giungere al
traguardo di Sanremo con buone prospettive per la
vittoria. L'orologio
del campanile segnava l'una e un quarto, la fame
c'era e ci siamo guardati attorno per un
ristorante. Il
ristorante si trova a fianco di un parco giochi e
all'inizio abbiamo fatto fatica a capire che fosse
un ristorante. Ha una sala
interna e una posta su una terrazza, abbiamo
preferito quest'ultima per le bici che erano
posteggiate proprio sotto di noi.
Soddisfatto
il palato, due passi in piazza, si, perchè
con la bici c'è il divieto Una vista
panoramica dalla terrazza belvedere Questo
è l'oratorio della Santissima Annunziata
XVIII sec. in stile barocco A fianco
dell'oratorio si trova questa chiesa parrocchiale
dedicata alla Maria S.S. della Visitazione del XVII
sec. Sul frontale segni di affreschi ormai stinti
dal tempo. Dalla
piazza la strada scende verso Aregai, qui una torre
posta all'uscita del paese.
Non so se i
corridori della Milano-Sanremo quando arrivano qui
hanno il tempo per guardare il panorama! Qui devono
scendere a tutta, del resto la discesa è
bella il fondo tenuto bene e la pendenza del 7% fa
il resto. A sx sul
mare si vede il porto turistico Marina degli
Aregai Il porto ha
980 posti barca che possono essere lunghe fra i 6 e
40m Lungo la
discesa ci sono due tornanti, questo è il
primo con raggio stretto, poi ne segue un altro con
raggio più ampio e dopo è tutto un
susseguirsi di curve veloci fino al mare. Ovvio che
durante la corsa chi è al comando ne
sarà avvantaggiato per scegliere le migliori
traiettorie. Da qui i
corridori sanno che oltre il promontorio c'è
il traguardo. Non proprio dietro l'angolo in
effetti, ma per chi si è già fatto
più di 250km, quella distanza è
niente! Da quando la strada arriva ad Aregai
dovrebbero esserci circa 12km al
traguardo Più
avanti si può scorgere anche la S.S. 1
Aurelia, che come un lungo serpente scompare dietro
la collina Noi giunti
ad Aregai riprendiamo la ciclopedonale per Sanremo.
A Porto Santo Stefano Roberta torna
indietro Perché
sei tornata indietro? Dovevo leggere una
insegna! Durante la
discesa faceva fresco, avevamo appena finito di
pranzare per cui il giubbino antivento ci voleva,
ma qui in riva il mare il sole aveva ripreso vigore
per cui lo si toglierà poco dopo. La
ciclabile è affiancata da piante e fiori,
del resto si è sulla Riviera dei
Fiori. Ad Arma di
Taggia già all'andata avevamo visto questo
cartello, per cui al ritorno abbiamo voluto fare la
deviazione. Il cartello è facilmente
individuabile perché è posto
all'inizio del grande parcheggio. In effetti
sapevo di un ponte medievale a Taggia e visto che
la ciclabile termina lì, perché non
andarci? In
verità il tratto posto sulla sponda dx del
Torrente Argentina, non è nulla di che, poi
giunti ad una rotonda con ponte sulla dx si cambia
sponda e lì la pista assume un connotato
migliore con un po' di verde e aree di sosta con
panche e tavoli Guardando
in alto a dx il borgo di Castellaro La pista
non è lunga, sono solo 4km, quasi al termine
intravediamo il ponte fra piante e serre. In alto,
ancora Castellaro e il viadotto dell'autostrada
Milano-Fiori Passati
sotto il ponte medievale scorgiamo una scalinata
che dà l'accesso.
Il vecchio
ponte medievale è tutto in pietre e sassi
con sedute poste ad intervalli su un lato, segno
che un tempo questo ponte poteva essere anche un
luogo di ritrovo Lei
festeggia, cosa, non so! Non mi pare sia arrivata
prima alla Milano-Sanremo! Questa
è Taggia, ve la lasciamo a voi se volete
andarci, per noi era ora di rientrare alla
base. Prima di
ritornare a Sanremo visto il caldo che si è
ripresentato, una sosta gelato. Ci siamo fermati in
area di sosta sulla ciclabile, con vista mare. Un
attimo di relax prima di concludere il ritorno alla
base ci poteva anche stare. Notare le
originali rastrelliere per le bici ed i tavoli,
ricavati riutilizzando delle bobine in legno che
servivano per avvolgere e trasportare i cavi
elettrici. Se volete
tornare a Sanremo con la Ciclabile liberi di farlo,
noi vi abbiamo offerto una alternativa, sta a voi
scegliere! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:10-06-2014 ultimo aggiornamento: 28 -06 -2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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