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LIVIGNO Passeggiata panoramica |
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Il
percorso Dalla
Valle Federia si riprende la ciclabile che porta
verso il Lago di Livigno. Giunti di fronte al luogo
dove noleggiano le motoslitte si svolta a dx per
far ritorno verso Livigno lungo la ciclabile. Si
ripassa davanti al campeggio Pemont, si prosegue
attraversando la Via Pemont. In
inverno il percorso è tutto innevato ma
battuto sino alla provinciale. Sulla provinciale in
genere subito dopo una nevicata passano a
liberare. Ovviamente
una MTB con pneumatici chiodati e freni a disco,
questo se si vuole procedere sicuri, i chiodi sono
indispensabili sulle salite e soprattutto nelle
ripide discese con presenza di neve compatta o
ghiaccio, i freni a disco sono preferibili ai
V-brake perché non si bagnano nella neve
permettendo di modulare meglio la
frenata. Se
poi disponete di una ebike 2WD ancora meglio! Non
andate con pneumatici normali, io non mi assumo
nessuna responsabilità in caso di
infortuni! Partendo
dalla pianura padana ci sono due direttrici, una
che passa da Lecco fino a Colico per poi proseguire
nella Valtellina, oppure percorrendo la Valle
Camonica si devia per il Passo dell'Aprica
scendendo poi in Valtellina. Da: Milano
230 km - Bergamo 190 km - Lecco 179km - Brescia
187km - Verona 257km Negli
appositi parcheggi a pagamento. Per chi giunge in
Camper, il Campeggio Pemont dà proprio sulla
ciclabile.
Dopo aver
lasciato la Val Federia, proseguendo sulla
ciclabile si arriva in questo punto nei pressi
della località San Rocco. Vicino alla casa a
sx parte il percorso panoramico in
salita. Il ponte
attraversa il fiume Spol che in questo punto forma
uno slargo, ora in parte ghiacciato. Il percorso
è quello che sale dietro le due case in
primo piano per poi passare vicino alla baita in
legno posta sopra. Naturalmente nessuno vieta di
farsi questo percorso a piedi, semmai evitando di
fare il successivo tratto sulla
provinciale. Proprio in
corrispondenza della sommità dei pali posti
sul ponte, si può scorgere il percorso
panoramico, o perlomeno dei paletti che lo
delimitano. All'imbocco
del ponte se si guarda dietro si scorgerà
sulla sx il campanile della chiesa di San
Rocco In
controluce il Fiume Spol viene rallentato dal
ghiaccio che si forma in questo slargo. Il Sole sta
calando, ci sono ancora un paio d'ore di sole prima
che scompaia dietro il picco a dx Il fiume
Spol trova un passaggio fra il ghiaccio e scorre
verso Livigno Il percorso
che sale è abbastanza ripido, anche se per
un breve tratto, ma se non si hanno i pneumatici
chiodati e difficile salire e ancora di più
a scendere! Passato il
ponte, le montagne di fronte si rispecchiano nelle
acque del fiume Spol. Nonostante ci sia il sole la
temperatura e di -7°C Faccio la
ripida salita e raggiungo la baita in legno. Sullo
sfondo la località di San Rocco Il percorso
è pressato e compattato. Sullo sfondo si
andrebbe verso il Passo della Forcola, solo che in
inverno è sempre chiuso. Il percorso
panoramico è a mezza costa, sotto ci sono le
piste da fondo, la pedonale e la ciclabile e
naturalmente le case di Livigno allineate sulla
strada Oramai di
queste vecchie baite a Livigno ne sono rimaste
poche mentre negli anni 60' anche in paese se ne
trovavano di più. Poi si sa, la
modernità si è fatta strada anche
quassù. Questa
panoramica dà l'idea di una parte della
lunga fila di case che compongono Livigno. Un tempo
suddiviso in varie località, ora il tutto
è senza interruzione di
continuità. Qui si
inizia a salire di nuovo verso la strada
provinciale, in fondo nella gola fra le montagne si
trova il lago di Livigno. Alle spalle
di Livigno è il versante della valle dove si
trovano parte delle piste da sci del comprensorio
chiamato Carosello 2000. Nella parte in primo piano
invece si snodano le piste da fondo. Lasciando
la passeggiata panoramica si prende la provinciale
verso il passo d'Eira da cui si può vedere
il centro di Livigno da una quota più
elevata. Lo scorcio
da quassù è da cartolina con i pini
innevati in primo piano. Una
panoramica estesa che abbraccia tutto il versante
sciistico del Carosello 2000 Difficilmente
per chi giunge in auto a Livigno ha la
possibilità di soffermarsi per ammirare
queste vedute, mentre per uno in bici tutto
ciò è possibile, non arrecando alcun
intralcio alla circolazione. Chi
s'è costruito casa quassù è in
posizione belvedere! Terminata
la visita panoramica verso i passi, me ne torno
sempre utilizzando il percorso panoramico. Giunto
ancora nei pressi del ponte sul fiume Spol, al
bivio prendo la ciclabile che lo affianca sulla
sponda dx. e invece di fare ritorno al campo base
proseguo verso il Passo della Forcola, aggiungendo
al giro circa 16km fra a/r Ora la
ciclabile passa davanti alle case, sullo sfondo il
Mottolino. Lungo la
ciclabile un incontro inaspettato! Non penso
abbiano problemi di freddo, comunque anche loro
gradiscono prendere gli ultimi raggi del sole,
prima di fare rientro in stalla. Proseguo
non senza qualche fatica per il fondo che a tratti
cede sotto il peso delle ruote Verso il
Passo della Forcola la neve cresce di spessore e il
paesaggio cambia. Passo
attraverso vecchie baite addentrandomi verso il
centro della valle
In genere
le baite livignasche erano composte da un piccolo
corpo in pietre e sassi che ne facevano
l'abitazione ed attiguo il corpo in legno per la
stalla e fienile. Se consideriamo quanto scende la
temperatura in questa valle, anche oltre i
-20°C, la presenza di precipitazioni nevose
per lunghi periodi, va da se che la vita
quassù non era di certo tutta rose e
fiori! Sarà
perché da bambino ho avuto le occasioni di
vedere i paesaggi imbiancati anche sulle strade per
parecchio tempo, vista la scarsità dei mezzi
in circolazione, cosa che poi si è persa con
l'avvento massiccio della motorizzazione; ritrovare
simili situazioni è un po' come fare un
salto nel passato. Se
c'è una cosa che stona in questo paesaggio
è la mia bici, ma visto che tutto sommato mi
permette di arrivare a perlustrare questi scorci,
anche lei merita qualche foto in
più! Sono
arrivato al capolinea, qui termina la ciclabile
ovvero il percorso pedonale che si trova affiancato
a quello di fondo. Il sole alle mie spalle proietta
ormai una lunga ombra sulla neve, ancora pochi
minuti e poi il sole scomparirà dietro la
montagna facendo precipitare la
temperatura. Come ho
scritto sopra, la pista da fondo arriva sino a qui
e dove c'è il cartello in mezzo alla pista
è segnato il ritorno dell'anello dei
16Km La casa a
fianco é l'ultima prima del blocco della
strada e dove c'è lo spiazzo che fa da
rotonda per l'inversione a U dei Bus di
Livigno Il Passo
della Forcola in inverno resta chiuso fino a
primavera inoltrata per pericolo di slavine o
valanghe, qui la neve in certi anni ha superato i
2m. Visto che a
breve il sole scomparirà dietro la montagna
decido di fare un veloce ritorno sulla provinciale.
Il fondo è una spessa lastra di neve
compatta con anche presenza di lastre
ghiacciate. Una piccola
chiesetta a lato della strada Naturalmente
il rientro sulla strada è molto più
veloce anche se il paesaggio non è bello
come quello sulla ciclopedonale. Arrivo al
cartello di Livigno, ho ancora circa 8km da fare
sulla strada innevata che quest'anno lo è
anche in centro a Livigno. Anche
questa visita è terminata, spero di avervi
fatto vedere luoghi che generalmente chi va a
Livigno, per pigrizia, può anche non
vedere. Non sembra
ma gira di qua e di là alla fine della
giornata sono stati quasi 30km fatti sulla neve fra
i - 7°C e i -12°C ma ne é valsa la
pena. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 10-02-2013 ultimo aggiornamento: 28-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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