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LIVIGNO

Passeggiata panoramica
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Una ciclabile che porta verso un percorso panoramico per poi immettersi sulla provinciale verso il passo Eira per poi ridiscendere e proseguire verso il passo della Forcola


Ciclabile che dalla Val Federia porta a lago di livigno



A nord di Livigno - All'imbocco della Val Federia - Chiesa dell'Addolorata in Val Federia



Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
6km
300m
innevato
cicl/strad
1% - 9%
✩✩✩✩✩


✩✩✩✩✩

 

 

 




 

Il percorso

Dalla Valle Federia si riprende la ciclabile che porta verso il Lago di Livigno. Giunti di fronte al luogo dove noleggiano le motoslitte si svolta a dx per far ritorno verso Livigno lungo la ciclabile. Si ripassa davanti al campeggio Pemont, si prosegue attraversando la Via Pemont.
Si riprende la ciclabile passando davanti agli impianti del Mottolino. Poco più avanti si passa sotto il ponte di Bondio e si prosegue sempre in ciclabile sino al passaggio sul ponte del fiume Spol. Attraversato il ponte si sale a sx sulla passeggiata panoramica per poi prendere la provinciale per il passo Eira.

Condizioni del percorso

In inverno il percorso è tutto innevato ma battuto sino alla provinciale. Sulla provinciale in genere subito dopo una nevicata passano a liberare.

Che bici usare

Ovviamente una MTB con pneumatici chiodati e freni a disco, questo se si vuole procedere sicuri, i chiodi sono indispensabili sulle salite e soprattutto nelle ripide discese con presenza di neve compatta o ghiaccio, i freni a disco sono preferibili ai V-brake perché non si bagnano nella neve permettendo di modulare meglio la frenata.

Se poi disponete di una ebike 2WD ancora meglio! Non andate con pneumatici normali, io non mi assumo nessuna responsabilità in caso di infortuni!


 
Come arrivarci

Partendo dalla pianura padana ci sono due direttrici, una che passa da Lecco fino a Colico per poi proseguire nella Valtellina, oppure percorrendo la Valle Camonica si devia per il Passo dell'Aprica scendendo poi in Valtellina.

Distanze

Da: Milano 230 km - Bergamo 190 km - Lecco 179km - Brescia 187km - Verona 257km

Dove parcheggiare

Negli appositi parcheggi a pagamento. Per chi giunge in Camper, il Campeggio Pemont dà proprio sulla ciclabile.


Livigno - Percorso panoramico

Dopo aver lasciato la Val Federia, proseguendo sulla ciclabile si arriva in questo punto nei pressi della località San Rocco. Vicino alla casa a sx parte il percorso panoramico in salita.

Il ponte attraversa il fiume Spol che in questo punto forma uno slargo, ora in parte ghiacciato.

Il percorso è quello che sale dietro le due case in primo piano per poi passare vicino alla baita in legno posta sopra. Naturalmente nessuno vieta di farsi questo percorso a piedi, semmai evitando di fare il successivo tratto sulla provinciale.


Proprio in corrispondenza della sommità dei pali posti sul ponte, si può scorgere il percorso panoramico, o perlomeno dei paletti che lo delimitano.




All'imbocco del ponte se si guarda dietro si scorgerà sulla sx il campanile della chiesa di San Rocco

In controluce il Fiume Spol viene rallentato dal ghiaccio che si forma in questo slargo. Il Sole sta calando, ci sono ancora un paio d'ore di sole prima che scompaia dietro il picco a dx



Il fiume Spol trova un passaggio fra il ghiaccio e scorre verso Livigno




Il percorso che sale è abbastanza ripido, anche se per un breve tratto, ma se non si hanno i pneumatici chiodati e difficile salire e ancora di più a scendere!



Passato il ponte, le montagne di fronte si rispecchiano nelle acque del fiume Spol. Nonostante ci sia il sole la temperatura e di -7°C




Faccio la ripida salita e raggiungo la baita in legno. Sullo sfondo la località di San Rocco




Il percorso è pressato e compattato. Sullo sfondo si andrebbe verso il Passo della Forcola, solo che in inverno è sempre chiuso.




Il percorso panoramico è a mezza costa, sotto ci sono le piste da fondo, la pedonale e la ciclabile e naturalmente le case di Livigno allineate sulla strada




Oramai di queste vecchie baite a Livigno ne sono rimaste poche mentre negli anni 60' anche in paese se ne trovavano di più. Poi si sa, la modernità si è fatta strada anche quassù.



Questa panoramica dà l'idea di una parte della lunga fila di case che compongono Livigno. Un tempo suddiviso in varie località, ora il tutto è senza interruzione di continuità.



Altre baite poste più in alto


Qui si inizia a salire di nuovo verso la strada provinciale, in fondo nella gola fra le montagne si trova il lago di Livigno.



Alle spalle di Livigno è il versante della valle dove si trovano parte delle piste da sci del comprensorio chiamato Carosello 2000. Nella parte in primo piano invece si snodano le piste da fondo.




Lasciando la passeggiata panoramica si prende la provinciale verso il passo d'Eira da cui si può vedere il centro di Livigno da una quota più elevata.




Lo scorcio da quassù è da cartolina con i pini innevati in primo piano.




Una panoramica estesa che abbraccia tutto il versante sciistico del Carosello 2000



Difficilmente per chi giunge in auto a Livigno ha la possibilità di soffermarsi per ammirare queste vedute, mentre per uno in bici tutto ciò è possibile, non arrecando alcun intralcio alla circolazione.




Chi s'è costruito casa quassù è in posizione belvedere!



Terminata la visita panoramica verso i passi, me ne torno sempre utilizzando il percorso panoramico.



Livigno - verso il passo della Forcola


Giunto ancora nei pressi del ponte sul fiume Spol, al bivio prendo la ciclabile che lo affianca sulla sponda dx. e invece di fare ritorno al campo base proseguo verso il Passo della Forcola, aggiungendo al giro circa 16km fra a/r

Ora la ciclabile passa davanti alle case, sullo sfondo il Mottolino.

Lungo la ciclabile un incontro inaspettato!

Non penso abbiano problemi di freddo, comunque anche loro gradiscono prendere gli ultimi raggi del sole, prima di fare rientro in stalla.


Proseguo non senza qualche fatica per il fondo che a tratti cede sotto il peso delle ruote

Verso il Passo della Forcola la neve cresce di spessore e il paesaggio cambia.


Passo attraverso vecchie baite addentrandomi verso il centro della valle

 

In genere le baite livignasche erano composte da un piccolo corpo in pietre e sassi che ne facevano l'abitazione ed attiguo il corpo in legno per la stalla e fienile. Se consideriamo quanto scende la temperatura in questa valle, anche oltre i -20°C, la presenza di precipitazioni nevose per lunghi periodi, va da se che la vita quassù non era di certo tutta rose e fiori!

Sarà perché da bambino ho avuto le occasioni di vedere i paesaggi imbiancati anche sulle strade per parecchio tempo, vista la scarsità dei mezzi in circolazione, cosa che poi si è persa con l'avvento massiccio della motorizzazione; ritrovare simili situazioni è un po' come fare un salto nel passato.

Se c'è una cosa che stona in questo paesaggio è la mia bici, ma visto che tutto sommato mi permette di arrivare a perlustrare questi scorci, anche lei merita qualche foto in più!

Sono arrivato al capolinea, qui termina la ciclabile ovvero il percorso pedonale che si trova affiancato a quello di fondo. Il sole alle mie spalle proietta ormai una lunga ombra sulla neve, ancora pochi minuti e poi il sole scomparirà dietro la montagna facendo precipitare la temperatura.


Come ho scritto sopra, la pista da fondo arriva sino a qui e dove c'è il cartello in mezzo alla pista è segnato il ritorno dell'anello dei 16Km

La casa a fianco é l'ultima prima del blocco della strada e dove c'è lo spiazzo che fa da rotonda per l'inversione a U dei Bus di Livigno


Il Passo della Forcola in inverno resta chiuso fino a primavera inoltrata per pericolo di slavine o valanghe, qui la neve in certi anni ha superato i 2m.


Visto che a breve il sole scomparirà dietro la montagna decido di fare un veloce ritorno sulla provinciale. Il fondo è una spessa lastra di neve compatta con anche presenza di lastre ghiacciate.

Si notano a terra le impronte delle catene da neve lasciate dai mezzi che vi transitano. Per me uno strato compatto è ottimale per procedere veloce senza problemi.


Una piccola chiesetta a lato della strada



Naturalmente il rientro sulla strada è molto più veloce anche se il paesaggio non è bello come quello sulla ciclopedonale.

Arrivo al cartello di Livigno, ho ancora circa 8km da fare sulla strada innevata che quest'anno lo è anche in centro a Livigno.

Per oggi la giornata volge al termine, per cui conviene riporre la bici sino a che il sole non scende dietro ai monti.



Conclusioni

Anche questa visita è terminata, spero di avervi fatto vedere luoghi che generalmente chi va a Livigno, per pigrizia, può anche non vedere.

Non sembra ma gira di qua e di là alla fine della giornata sono stati quasi 30km fatti sulla neve fra i - 7°C e i -12°C ma ne é valsa la pena.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside  

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata: 10-02-2013
ultimo aggiornamento: 28-06-2015
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