Fra il Fiume
Magra e il Golfo dei Poeti
Lasciato
alle spalle il bivio di Ameglia ci si dirige verso
Montemarcello, affiancando per circa 1 km il fiume
Magra, lungo il quale si trovano ormeggiate ogni
tipo di barche, da quelle a vela agli Yacht di
lusso.
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Lasciato il
Fiume Magra la strada incomincia la sua salita di
circa 5,3km verso Montemarcello.
Qui sotto si trova Bocca di Magra, sull'altra
sponda Fiumaretta di Ameglia. Sullo sfondo le Alpi
Apuane
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Salendo, si
scoprono altre visuali, come la foce del Magra nel
Mar Ligure a Bocca di Magra ed il litorale verso
Marina di Carrara ed oltre.
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Si sale
immersi nel verde fra alberi e boschi, tra l'altro
decimati da il recente evento accaduto a Marzo,
dove un fortissimo vento si è abbattuto su
questa zona, nella Lunigiana e sulle Alpi Apuane,
abbattendo o spezzando molti alberi.
Il cartello riporta la scritta: "Borgo di
Montemarcello - Uno dei Borghi più belli
d'Italia"
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Arrivati in
periferia di Montemarcello, sulla sx una breve
strada porta ad un punto panoramico segnalato da
apposito cartello. Noi ci siamo andati, ma la
foschia presente non ci ha permesso di mostrarvi il
panorama visibile da questo punto.
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Dal punto
panoramico si scende di nuovo sulla strada che
conduce a Montemarcello, una frazione del Comune di
Ameglia posto a 266m s.l.m.
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Dopo 10km
dal nostro punto di partenza e 300m di dislivello,
siamo arrivati a Montemarcello. Prendendo la prima
strada pedonale a dx, siamo saliti verso il centro,
arrivando in questa piazza.
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La piazza
è il centro del paese ma contrariamente alle
consuetudini non vi si affacciano la chiesa o il
municipio
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Dietro la
sedia bianca si trova forse l'unico esercizio
commerciale di alimentari del borgo, dove trovare
anche prodotti locali.
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Il borgo
è caratterizzato da strette strade per lo
più dei tipici "Carruggi " percorribili solo
a piedi. Fra uno di questi si può
intravedere l'isola del Tino e l'Isola di Palmaria
situate nel Golfo Della Spezia.
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In assenza
di traffico e fuori stagione, la vita quotidiana
scorre tranquilla, senza frenesie e attorno all'ora
di pranzo scandita dalle campane, non si trova
quasi nessuno in giro per il borgo
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Lasciate le
bici in piazza facciamo una breve perlustrazione
fra i carruggi, qui verso il Golfo Della
Spezia
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Molti
carruggi sono in salita e dotati di gradini
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Dalla
piazza un vicolo adornato da vasi con fiori porta
alla chiesa
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Le case con
facciate intonacate sono dipinte con i classici
colori pastello della riviera Ligure
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La
piazzetta della Chiesa Parrocchiale di San Pietro.
In fondo al vicolo si trova la piazza dove abbiamo
lasciato le bici.
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L'interno
della chiesa con una sola navata mostra il
pavimento a scacchi bianchi e neri in posa obliqua.
L'interno è in stile barocco.
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Come si
entra in chiesa, sulla dx una cappella ospita la
fonte battesimale in marmo
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Come si
vede, lo spazio dei carruggi è abbastanza
ristretto, basta fare le proporzioni con il
classico tombino in primo piano.
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A poca
distanza dalla piazza principale un'altra piazzetta
intitolata a Vittorio Veneto, da cui dipartono
altri carruggi. L'illuminazione notturna è
fatta con lanterne in ferro battuto
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In quasi
tutti i vecchi borghi sono caratteristici questi
passaggi dove sopra di essi sono stati ricavati dei
locali abitativi, passaggi fra le case oppure dei
terrazzi.
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Nei vecchi
borghi essendoci pochi spazi a disposizione, quasi
tutte le case sono a sviluppo verticale con due o
tre piani abitativi.
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Lasciato
Montemarcello ci siamo diretti verso Lerici,
potendo vedere meglio per quanto concesso dalla
foschia, le isole del Tino e Palmaria poste nel
Golfo Della Spezia
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Ecco una
immagine più completa del Golfo Della Spezia
o Golfo dei Poeti
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Lungo la
strada si trova il borgo di La Serra. Breve
deviazione e siamo subito arrivati nella piazza
principale. Questa volta con la presenza della
chiesa. Notare il particolare campanile sotto il
quale passa il vicolo principale del
borgo.
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La piazza a
dx si affaccia sul Golfo dei Poeti
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L'orologio
del campanile segnava l'una passata da poco,
l'appetito c'era, e siamo andati in esplorazione
per trovare un locale aperto.
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Anche qui
vicoli stretti con le case affacciate e vasi di
fiori e piante a rallegrare i vicoli.
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Altro
esempio di comunione fra spazi abitativi posti sui
due lati di un carruggio. Soluzione non infrequente
durante le nostre visite nei borghi
Liguri.
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Tutto il
mondo è paese, in un parco degli Stati
Uniti, in una sequoia, ci hanno fatto passare una
strada, qui, sotto un campanile! Della serie:
Ottimizzazione degli spazi! Intanto il tempo
scorreva e non avevamo ancora trovato un posto per
il pranzo.
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Non ci
rimaneva che scendere a Lerici per trovare qualche
cosa per il pranzo, non prima di esserci soffermati
in questa location da cartolina o se preferite da
quadro!
Oltre le solite Isole già descritte, quasi
in centro si vede il Castello di Lerici
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Per il
pranzo non ci è rimasto che scendere a
Lerici, lasciandoci alle spalle 22km dalla partenza
e 516m di dislivello superati
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Attorno
alla piazza si possono trovare diversi locali dove
poter pranzare.
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Esaurita la
formalità del pranzo, in salita abbiamo
preso le due gallerie che portano in direzione
Romito e giunti alla frazione di Guercio-Pugliola
siamo saliti verso Cerri che si vede nella
foto.
Chi volesse non scendere a Lerici per poi risalire
attraverso le gallerie, può arrivare
direttamente alla rotonda di Guercio dalla strada
alta sopra Lerici. Noi non abbiamo potuto farlo
perché era interrotta.
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Abbiamo
tralasciato il borgo di Cerri dirigendoci invece
verso Trebiano
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Trebiano
posto su un colle a 160m s.l.m. domina la valle del
Fiume Magra e della Lunigiana
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Questo
borgo ha in cima un castello che era visibile dalla
nostra location sul Magra, per cui una visita da
vicino era d'obbligo. Da Lerici sono 6km e 213m di
dislivello da superare
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Tutti i
borghi arroccati su un monte hanno la stessa
struttura con vicoli in pendenza, scalinate ecc.
dove si può transitare solo a
piedi.
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Quindi a
scalare lungo il pendio del monte sono poste le
case con i vari vicoli o carruggi che vi passano a
monte e a valle delle case.
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Come negli
esempi precedenti dei vari borghi, gli spazi esigui
vengono sfruttati in ogni modo.
In primo
piano le caratteristiche lanterne in ferro
battuto
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>
Vecchie
travi a sostegno del terrazzo sopra il vicolo e
vasi di fiori e piante ovunque.
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Tutto il
paese degrada verso la valle del Fiume Magra con
vista panoramica sul mare e sulle Alpi Apuane,
foschie a parte naturalmente!
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Sotto si
trova l'abitato di Romito, a dx il Montemarcello e
se non ci fosse foschia in centro si vedrebbe il
mare verso Marina di Carrara ed il profilo delle
Apuane. L'azzurro che serpeggia in centro è
il fiume Magra
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Questi
borghi offrono vantaggi e svantaggi. Occorre essere
in buona salute ed autosufficienti per viverci
senza problemi.
Qui le barriere architettoniche esistono, eccome,
già solo per le scalinate o i ripidi vicoli
e le case non certo dotate di comodi ascensori
impongono che ogni cosa trasportata diventi un
carico alle volte faticoso.
I pochi parcheggi per le auto sono posti distanti e
sotto il borgo e va da sé che si debba fare
la spola più volte in caso di una grossa
spesa.
Ma immaginate solo se doveste fare un trasloco,
ristrutturare casa, acquistare un elettrodomestico
ingombrante o altre cose simili, il tutto
diventerebbe molto complicato per le normali
abitudini della maggior parte delle persone che
abitano in luoghi più accessibili.
Per contro, l'assenza di traffico offre una
assoluta tranquillità e vivibilità
ambientale e questi sono i prezzi da
pagare.
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La chiesa
invece è posta lungo la strada che scende a
Romito e si può dire che sia l'unico luogo
con antistante una piazzetta quasi in
piano!
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Ultimo
sguardo alla Lunigiana e poi discesa alla volta di
Romito e poi su ad Ameglia.
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Stavo
affrontando il primo tornante quando l'occhio mi
è scappato su una sagoma che si muoveva
sull'albero, era un gatto che come si sa salgono
sugli alberi, ma poi quando si tratta di
scendere.... qualche indecisione li
attanaglia
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... e lo
sapete il perché? Ci ho pensato un po' su e
la mia convinzione sia che per salire i felini
dotati di artigli possono fare una presa perfetta
sui tronchi, ma all'atto di scendere si trovano con
gli artigli che essendo ricurvi non possono fare
presa sul tronco come nella salita, anzi, se li
estraessero farebbero una bella scivolata per cui
non gli resta che fare attrito con i polpastrelli,
cosa non certo facile su una parete in
verticale!
Nella foto, sotto a dx, gli abitati di Ressora e
Arcola e in fondo sulla collina, Vezzano
Ligure
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... e
lì le soluzioni per il gatto sono due:
Prendere coraggio e fare un salto sino a terra e se
non ha fegato ha una seconda soluzione: Miagolare
sino a che qualcuno intenerito prenda una scala e
lo faccia scendere!
Questo non
voleva fare una grama figura davanti a
bellitaliainbici e approfittando della folta erba
ha preferito un atterraggio morbido!
Meno male,
perché noi una scala non l'avevamo a portata
di mano.
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Risolto il
problema del felino lasciamo Trebiano, ci aspetta
una ripida discesa a Romito
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Da Romito
abbiamo proseguito e prima di fare ritorno alla
base siamo saliti ad Ameglia. Di fronte al Comune
di Ameglia si trova questa struttura, un passaggio
pedonale che porta al parcheggio sottostante.
Sopra, Ameglia e il suo Castello.
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Saliti ad
Ameglia ci siamo diretti verso il Castello. Questo
slargo fa un po' da piazza del borgo
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In bici si
può arrivare sino alla piazza della
Chiesa
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Dal balcone
delle chiesa ci si affaccia sulla Valle del Magra,
in centro sulla collina il borgo di Ortonovo,
mentre a dx è quello di Nicola, sullo sfondo
le Alpi Apuane
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Anche ad
Ameglia si ritrovano condensate tutte le soluzioni
costruttive adottabili nei borghi antichi dove ogni
spazio è stato sfruttato al
meglio...
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... quindi
i soliti vicoli stretti, archi con vani abitati
costruiti sopra
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Nel centro
del borgo il Castello di Ameglia
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La piazza
del Castello di Ameglia. I gatti non mancano, ma a
dire il vero in tutta la Liguria ne abbiamo visti
parecchi.
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Vasi con
piante abbelliscono i carruggi, non manca il solito
gatto.
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Alcuni
carruggi sembrano angoli fermi al medioevo tranne
alcuni evidenti particolari che li
tradiscono.
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Una
infilata di lanterne per l'illuminazione
pubblica.
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Finita la
breve visita ad Ameglia facciamo ritorno alla base
riattraversando il ponte sul fiume Magra dotato di
breve ciclopedonale
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La sera
scende sul fiume che ci separa da Ameglia
illuminata.
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CONCLUSIONE
Un
giro che fa scoprire gli antichi borghi Liguri. Non
è certo un giro facile per le salite
presenti lungo il percorso, ma l'orografia è
quella e non ve la posso cambiare
!
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buone
pedalate a tutti, Outside
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