Lombardia in bici
Giro sulle colline
dell'Oltrepo Pavese
e l'argine del fiume Po
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Un ritorno nell'Oltrepo Pavese ripercorrendo in parte un vecchio report per poi ampliarsi su altre strade sino a lambire il tratto d'argine lungo il fiume Po. Un susseguirsi di vedute fantastiche su e giù fra i vigneti nelle colline dell'Oltrepo Pavese.

Montalto Pavese, uno sguardo dal belvedere verso il Monte Penice.


Dopo Montù Beccaria - Nei pressi di Montalto Pavese - L'argine del Po a Mezzanino Po

 

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
70km
845m
asfalto
strad/cicl
2% - 12%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩
 


 

 

   

 

Una vista del percorso da nord verso sud. Punto di partenza Stradella il giro é in senso orario. La traccia verde è quella ufficiale del tracciato GPS. Purtroppo essendoci dei lavori in corso abbiamo dovuto deviare sulla statale da Busca-tornello a Stradella. Se cliccate sull'immagine si aprirà una mappa più dettagliata.

La traccia in formato GPX

 

La prima parte del percorso è caratterizzata da frequenti sali scendi dalle colline per poi nella seconda parte svolgersi in pianura.

 

Il percorso

Trattandosi di un percorso ad anello ognuno potrebbe partire dove meglio gli aggrada. Noi il punto di partenza e arrivo l'abbiamo fissato a Stradella partendo dal parcheggio del cimitero in modo d'avere il punto di partenza ed arrivo poco distanti.

Si tratta di un percorso che per circa la metà è caratterizzato da continui saliscendi su e giù per i colli dell'Oltrepo Pavese. La strada è asfaltata almeno fino al tratto terminato a Mezzanino Po nei pressi del Ponte delle Becca dove la Ciclovia del Po era interrotta causa lavori, per cui per il tratto finale non so dirvi come sia il fondo. In ogni caso nel restante percorso il fondo stradale in molti punti é compromesso da buche anche profonde per cui c'è da prestare sempre la massima attenzione.

Le salite non sono interminabili ma caratterizzate anche da strappi accentuati nella pendenza, va da sé che è un percorso riservato a chi è allenato a superare dislivelli e pendenze importanti, oltre al chilometraggio medio lungo.

Percorso molto panoramico, quasi assenza di fontanelle e con un unico punto per sosta pranzo situato a Montalto Pavese dove si trovano due esercizi commerciali.

Come arrivarci

Dall'Autostrada E70 Torino-Alessandria uscita Stradella - Da Pavia SP35 - In treno stazione di Stradella.

Dove parcheggiare

Stradella presso Cimitero o altri parcheggi in città

Quale bici usare

Viste le condizioni del manto stradale io consiglio una bici con forcella ammortizzata se poi è una biammortizzata meglio ancora, sarà più confortevole. Chi ha una rigida la potrà usare salvo dover evitare accuratamente le irregolarità del manto stradale.


L'Oltrepo Pavese

Visto che il punto d'inizio e fine non era molto distante dal parcheggio del Cimitero, ne abbiamo approfittato. Dalla strada che scende dal parcheggio si potrà osservare una parte di Stradella e la torre ripetitrice in cima alla collina che sarà un riferimento durante lo svolgimento del giro ad anello.

Come scritto all'inizio, questo giro in parte ricalca quello fatto in passato. In questo primo tratto già si differenzia in quanto si tratta di una strada dimessa con la presenza di frequenti profonde buche, mentre nel report passato il tracciato seguiva la provinciale posta a fondovalle sulla dx della foto. Qui ci si dirige verso Montù Beccaria.

L'inizio del percorso è situato sulla SP10 alla rotatoria che dà su via S.Zeno

La strada passa fra i vigneti ed è naturalmente priva di traffico.

La strada dopo 2km termina incrociando la SP134 che è questa nella foto e che sale verso Montù Beccaria. Questa sarà la prima salita del percorso con pendenze attorno al 6% e strappi al 11% con 160m di dislivello.

Si arriva in vista di Montù Beccaria

Già da Montù Beccaria guardando ad est è possibile inoltrare lo sguardo verso altri colli e altri borghi.

Dopo circa 3 km dall'inizio della salita, si arriva in centro a Montù Beccaria. Di fronte alla sede del Municipio, si trovano queste due chiese la cui storia è riportata qui sotto.

Altre foto le trovate nel report precedente

Usciti da Montù Beccaria si viaggia in costa, qui ancora una vista verso sud est

Sempre in costa alla collina a dx si estende la Valle Versa con gli onnipresenti vigneti

Dalla località Poggiolo, a dx su un colle spunta il campanile della chiesa di Donelasco, oltre e più in basso si trova Santa Maria della Versa

Località Poggiolo fra verdi prati e cieli azzurri

Una cosa importante va detta: se non avete un GPS che può seguire la traccia vi perderete!

In effetti ci sono tanti bivi, svolte da fare tante volte senza alcuna denominazione di via e luogo di destinazione. Io un po' di foto esplicative le fatte, ma sarebbero così tante che poi ho tralasciato.

Nella foto si era portata avanti e giustamente proveniendo dalla strada in salita stava proseguendo nella stessa direzione, invece occorreva svoltare a dx.

Su per queste colline si può dire che ogni casa abbia dei cani a fare la guardia che abbaiavano regolarmente non appena ci sentivano passare, qui però la situazione era alquanto unica ed originale almeno per noi, tre cani sul tetto ad abbaiare non penso si possano trovare spesso! La formazione era rigorosa: due agli angoli ed un terzo al centro fra le finestre!

Su questo percorso tortuoso su e giù per i colli, era un continuo cambiamento di panorami con i filari di viti, a segnare la vocazione di queste colline e gli altri campi coltivati e ben tenuti e su ogni cocuzzolo, una frazione, un paese sino a dove l'occhio poteva arrivare.

Noi che abbiamo fatto molti report fra le colline Toscane in Etruria e in Maremma, qui abbiamo trovato alcune similitudini, ma oserei dire che come preferenze personali forse queste danno una visione quasi sempre più ampia con più respiro. Qui ci stavamo dirigendo verso Santa Maria della Versa sempre restando sul crinale spartiacque est della Valle Versa.

Le continue curve salite e discese rendono il percorso molto bello e divertente, ovvio in salita ....

.... in salita più sali e più vedi! Questa é una vista verso l'inizio della Valle Versa con l'altro versante della valle verso Ovest.

A circa 10km dalla partenza si incomincia a scendere ed in 1,5 km si perderanno 110m di dislivello arrivando a Santa Maria della Versa che si vede in basso a sx.

Qui eravamo in vista di Donelasco

Donelasco 270m s.l.m.

 

Superato Donelasco fate attenzione che dopo 500 m vi troverete un bivio a sx sulla Via Buca, si tratta di una scorciatoia abbastanza ripida che arriva quasi in centro a Santa Maria della Versa.

Allo stop svoltate a dx superando il Torrente Versa e al successivo stop svoltate a sx

La Grapperia "La Versa" .

Dopo essersi immessi su questa strada che porta in centro, dovrete svoltare alla terza a dx Via Cavour, arrivati in cima svoltate a dx per via Garibaldi e subito a sx in salita sulla via Alberto Moravia. Raggiunto lo stop in cima alla via svoltate a sx.

Vi ritroverete su Via Palazzo ora sarete sul versante ovest della Valle Versa. Sulla parte opposta avrete la vista sul castello di Golferenzo di cui potete trovare notizie nel precedente report

Golferenzo

Come già scritto in precedenza, qui senza GPS è dura cavarsela! Qui la strada principale andrebbe a sx ed è anche segnalata dal cartello stradale e andando a dx dove si andrebbe?
Ecco dovrete proprio svoltare a dx!

Sembra comunque che questa strada si chiami SP164, l'importante è che sfoggi un bel panorama e ci conduca a destinazione

Bastano 5 metri più avanti per individuare una prossima meta ingrandita alla bisogna; si tratta di Montalto Pavese, in linea d'aria sarebbero 5,5 km. Di strada se volete saperlo sono 10,2km e 285m di D+

Dallo stesso punto invece se guarderete a dx potrete vedere Cigognola e il suo castello a circa 6km in linea d'aria.

Per la cronaca il castello di Cigognola appartenente alla famiglia Brichetto è stato acquistato da Giancarlo Moratti nell'82 e precisamente dal fratello del presidente F.C. Internazionale. Gianmarco Moratti è anche il marito di Letizia Bricchetto ovvero l'ex sindaco di Milano.

Con la SP164 si arriva a questa intersezione con la SP45, si devierà a dx. Se si andasse a sx si arriverebbe a Montecalvo Versiggia

La frazione di Frenzo

 

Altro bivio, si svolta a sx. A dx Pavia a 30km e Stradella a 12km.

Le piante in fiore ci hanno fatto compagnia lungo il percorso come le infiorate nei prati


A Francia Casella si svolterà a sx

 

Di colle in colle ci stavamo avvicinando alla meta intermedia che a dire il vero non sapevamo ancora quale fosse, visto che il nostro obiettivo era quello di arrivare attorno all'ora di pranzo in qualche posto in cui ci fosse la possibilità di pranzare.

All'orizzonte di borghi ce n'erano, ma da li al dire che la strada ci passasse e ci fosse qualche cosa di commestibile....

Arrivati ad un ennesimo bivio , si doveva svoltare a sx

e poco dopo a dx su questa salita, già ma come spiegarlo se non con una foto? E' per questo che ho insistito all'inizio di dotarsi di un GPS se poi dotato della funzionalità di indicatore di svolta meglio ancora.

Ennesima risalita da un fondo valle, a dx Lirio

Raggiunta la cresta delle colline, altri incantevoli scenari sulle colline attorno a ripagare le energie spese.

E lei dove sarà?

Eccola! Si era attardata a scattare qualche foto

Nei pressi della località Costa Gallotti appare il colle di Montalto Pavese

Dopo 23,5km e 650m di D+ forse avremmo pranzato

Il Castello di Montalto Pavese

Un provvidenziale incontro con delle persone che stavano passeggiando ci hanno confermato che a Montalto Pavese avremmo trovato di che pranzare in ben due posti

Quindi, rassicurati, ci siamo fermati al Ristorante Italia pranzando all'aperto. Abbiamo fatto un pranzo interminabile per le numerose portate e lo consigliamo senza alcun dubbio.

Questo era solo metà del piatto iniziale, mi ero scordato di fare la foto. Ha fatto seguito un bis di primi e 6 secondi, ma non uno dei sei a scelta, no, se si volevano anche tutti e 6! E non scordatevi i dolci fatti da loro, io consiglio torta amaretti e pere, cosa volere di più ?

Comunque non disperate per la dieta, questo giro in media vi farà bruciare 2500 Kcal, per cui qualche eccesso ci potrebbe anche stare!

Calmata la fame eravamo pronti per ripartire, non prima di avere dato un'occhiata dalla terrazza panoramica di fronte al ristorante. In assenza di foschia è possibile vedere il Monte Penice

Proseguendo occorre svoltare a dx in questo punto

Uscendo da Montalto Pavese non pensate che i paesaggi da vedere siano finiti, ennò! La pacchia continua!

Altro bivio, lei giustamente si ferma, si svolterà a sx

Ora i panorami volgono verso ovest e la pianura è all'orizzonte verso Alessandria, Valenza, Casale Monferrato, Vercelli, Mortara...

 

Fra un colle e l'altro scorci di pianura, da cui nelle belle giornate dicono che si vedono tranquillamente i grattacieli di Milano

La giornata era abbastanza bella, ma se ci fosse stata l'aria limpida lo sguardo sarebbe arrivato tranquillamente alla catena Alpina

Inutile dire che lei è stata molto soddisfatta di questo giro e dalle bellezze di questi molteplici panorami. Eravamo agli inizi della primavera, immagino che con le viti cariche di grappoli d'uva lo spettacolo sarebbe ancora migliore.

Anche Montalto Pavese era ormai alle nostre spalle, lasciandoci un gradevole ricordo culinario




Ci aspettava l'ultimo scollinamento verso la località "Centro", poi saremmo scesi definitivamente in pianura terminando la parte collinare del percorso.

Località "Centro" vicino a Oliva Gessi

Il passaggio sotto l'arco a "Centro"

Altro bivio a Cà dei Ripossi, una disattenzione a guardare il GPS e mi sono ritrovato sul percorso sbagliato, occorreva tornare indietro e prendere la strada a dx nella foto.

Ultime colline, poi ci si tufferà verso la pianura

 

Uno sguardo sugli ultimi vigneti mentre le nuvole tappezzavano il cielo.

Terminata la discesa si arriverà alla SS10, si svolterà a sx e poi alla prima a dx sulla strada Sp161

Non è rimasto altro che lasciare scorrere la bici sino alla pianura



Oramai le colline erano un ricordo alle nostre spalle. Mancavano ancora 32km all'arrivo per concludere questo meraviglioso anello pressoché in assenza di traffico pur essendo di domenica.


Dopo 50km dalla partenza siamo arrivati a percorrere l'argine dx del fiume Po e tutto sommato ci ha fatto venire in mente l'argine del Po nei pressi di Ferrara


A sx la zona che funge da cassa di espansione per le acque in eccesso in caso di piena del fiume Po e a dx la zona protetta dall'argine su cui scorre questa strada.




Qui la strada piega in direzione Stradella ed in lontananza si vedrà la torre dei ripetitori come riferimento dato all'inizio; ricordate?




Arrivati nei pressi del comune di Mezzanino Po, a sx appare il famoso Ponte della Becca, posto alla confluenza fra i fiumi Ticino e Po


Volevamo immortalare il fiume Po più avanti ed invece ci siamo dovuti accontentare di questo scorcio del fiume scarsamente visibile.

Eh sì, perché ad un centinaio di metri da qui la Ciclovia del Po risultava essere chiusa per lavori in corso, peccato!

 


Quindi niente Ciclovia del Po per ora, costringendoci a percorrere la SP617 verso Stradella


Conclusioni

Se non fosse stato per questa impossibilità "spero temporanea" di percorrere la Ciclovia del Po, ritengo che questo giro sia da 10 e lode. Certo è impegnativo, ma per chi avesse il sufficiente allenamento, lo consiglio caldamente, non ve ne pentirete, anche sul piano culinario.

 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata:12-04-2016
ultimo aggiornamento: 13-04-2016
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