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in bici S. Maria della Rocchetta Naviglio Martesana e fiume Adda |
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Il
tracciato si dipana nell'est Milanese ai confini
con le province di Bergamo-Monza
Brianza-Lecco
La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile
convertire le miglia in km e viceversa, nelle
preferenze. Inoltre è anche possibile
scaricare la traccia per i GPS Garmin Il
90% del percorso è sulla Ciclopedonale del
Naviglio Martesana e poi lungo il corso del fiume
Adda da Trezzo d'Adda fino a Paderno. Si tratta di
un percorso in piano con lievi pendenze, salvo nel
ritorno che ho scelto di salire verso Trezzo
d'Adda, dove si incontra una breve ma impegnativa
salita da mettere in conto. Non si è
obbligati a farla e chi volesse fare il tragitto
dell'andata liberissimo di farlo. Lungo
il percorso sono presenti diverse fontanelle come a
Gorgonzola-Bellinzago Lombardo-Groppello
d'Adda-Trezzo d'Adda. Per i
tratti sterrati consiglio l'uso di MTB o City
Bike. |
Questo
percorso è stato illustrato in diverse
occasioni per cui mi è sembrato inutile
inserire nuove immagini del tratto da Gorgonzola a
Vaprio d'Adda, basta guardare ciò che
è stato pubblicato in passato. Lo scopo era
quello di verificare i lavori in corso lungo il
tratto Vaprio d'Adda - Trezzo d'Adda, tratto che
inizia dopo il ponte sul lato sx della foto. ... Si
tratta della Villa dei Duchi Melzi d'Eril, passata
alla storia per avere ospitato Leonardo da Vinci
nel 1506, periodo in cui fece da precettore al
figlio del Duca, ovvero: Giovanni Francesco Melzi
d'Eril. Francesco in breve divenne amico di
Leonardo e lo accompagnò nei suoi frequenti
viaggi stando accanto al genio fino alla sua morte,
tanto che Leonardo un anno prima della sua
dipartita, lo nominò suo erede e custode di
tutti i suoi libri e documenti. Eredità che
al rientro in Italia Francesco custodì con
cura nella Villa Melzi d'Eril a Vaprio d'Adda. In
seguito i preziosi documenti passarono per la
Spagna, l'Italia, la Francia per poi ritornare
definitivamente in Italia nel 1814 presso la
Veneranda Biblioteca Ambrosiana di
Milano Chiuso
l'argomento storico, attraversata la strada SS11,
ci si trova ancora lungo il Naviglio Martesana. Qui
era settembre ed erano in corso i lavori di
risistemazione del tratto Vaprio d'Adda - Trezzo
d'Adda I lavori
interessavano sia il fondo che l'argine Questo era
un tratto semi ultimato, dove si può vedere
la delimitazione della sede con un cordolo, la
pavimentazione in ghiaino compattato e la ringhiera
a protezione verso le acque del Naviglio Martesana.
A distanza di un paio di mesi sono ritornato per
vedere lo stato avanzamento lavori, ma il cantiere
era chiuso e non era possibile passare, ad oggi non
ho notizie se hanno terminato i lavori. Speriamo
bene che nel frattempo qualche cosa di buono sia
stato fatto. Qui sopra sull'altra sponda del fiume
Adda, si trova il villaggio di Crespi,
considerato
Patrimonio UNESCO. Nella foto il castello dei
Crespi, famiglia nobiliare che fondò il
villaggio nell'800'. Qualcuno si
sarà chiesto ma non si era sul Naviglio
Martesana? Esatto, solo che in alcuni punti il
Naviglio è abbastanza vicino al corso del
fiume Adda. Proseguendo
si arriva nei pressi del Santuario della Divina
Maternità a Concesa, alle porte di Trezzo
d'adda Si prosegue
poi sotto il ponte dell'autostrada Milano-Venezia,
seguendo il corso del fiume Adda Sull'altra
sponda dell'Adda si trova Capriate San Gervasio,
questa è la parte compresa fra l'autostrada
A4 e la SS11 Passati
oltre il Castello di Trezzo che si trova ben
più in alto si prosegue sempre lungo l'Adda,
sopra si vede il campanile della chiesa di Capriate
San Gervasio che sta a nord della SS11 Alle spalle
il ponte sull'Adda della SS11 che collega Trezzo
d'Adda a Capriate San Gervasio La
ciclopedonale dopo aver seguito una stretta ansa
dell'Adda, passa a fianco della Centrale Taccani e
indovinate un po' chi la fece costruire? Ricordate
il villaggio Crespi? Esatto proprio i Crespi la
fecero costruire nel 1906 giusto per alimentare il
loro Cotonificio nel villaggio Crespi Per
alimentare la Centrale Elettrica Taccani, hanno
provveduto a regimentare le acque del Fiume Adda
con uno sbarramento che si intravede in centro alla
foto. Con il livello controllato, una parte
dell'acqua fluisce nelle condotte della Centrale
mentre l'eccedenza alimenta il corso dell'Adda a
valle. Chi volesse farsi una escursione sul fiume
in battello, sono a disposizione queste
imbarcazioni coperte. Il Campanile sullo sfondo
è sempre quello di Capriate San Gervasio
Immancabili
in questo specchio d'acqua le coppie di cigni con
la prole a seguito Questo
ambiente ha sempre il suo fascino e lo capì
anche Crespi che quando acquistò la
collinetta dove sorge il Castello per costruirvi la
Centrale Elettrica Taccani, si preoccupo di farla
progettare con uno stile consono che si avvicinasse
ai resti del castello, ma non solo, la fece
costruire con le caratteristiche pietre chiamate
"ceppo dell'Adda" che si trovano lungo le rive del
fiume. La diga a
valle fa si che per un buon tratto il fiume non
presenti una corrente tumultuosa tanto da
permettere la pratica del canottaggio. Proseguendo
si arriva in prossimità di un'altra Centrale
Idroelettrica, questa è la Esterle nel
comune di Porto d'Adda La
Ciclopedonale prosegue verso Paderno d'Adda sempre
su sterrato, con le immancabili pozzanghere, ed
è proprio questo l'esempio, un percorso
importante come questo non può rimanere
sterrato! Da Lecco a Groppello d'Adda i tratti
sterrati andrebbero tutti asfaltati per uniformarsi
al resto dei percorsi sui Navigli che portano sino
al Lago Maggiore, oppure sul Po. Del resto
un esempio di incuria e non manutenzione lo si ha
nel comune di Vaprio d'Adda dove dal ponte
sull'Adda procedendo verso Trezzo d'Adda lungo
questa Ciclopedonale, c'è un tratto sterrato
di circa 200m con buche molto profonde che si
riempiono sempre d'acqua rendendo anche
problematico passarci anche solo a piedi e che
è nelle medesime condizioni da oltre 40
anni! Non pensate
che in tutti questi anni si sarebbe potuto
intervenire? Se questi sono i biglietti da visita
per l'EXPO 2015 .... Come ho
scritto sopra vi sono tratti sterrati e tratti
asfaltati, qui ci si trova con l'ecomostro che si
staglia sopra la vegetazione Si tratta
della torre dell'impianto del Cementificio a
Calusco d'Adda. Costruito agli inizi del 900' e poi
acquistato nel dopoguerra dalla Italcementi e
successivamente ammodernato nel ciclo produttivo
per renderlo più idoneo nel sostenere
l'impatto ambientale durante la
produzione. Al di la di
questi fatti la sua collocazione fisica nel
territorio non passa inosservata in quanto si trova
in cima alla valle dell'Adda e ben visibile sia dal
Lecchese che dalla Brianza. Quanto
è visibile da lontano questo ne è un
esempio, questa foto inquadra la valle dell'Adda il
cui corso è visibile a sx. La foto è
stata scattata nei pressi di Olginate d'Adda e la
torre del cementificio spicca sulla cresta della
collinetta. Per tanti anni mi sono sempre chiesto
cosa fosse, vedendola sempre da lontano, ora lo
so. Sia il
corso del Naviglio che quello dell'Adda, che vi
scorre poco distante ma molto più in basso,
attraversano ripide pareti scavate nella roccia.
Per quanto riguarda il corso dell'Adda, lo scavo se
l'è fatto da sé nel corso dei
millenni, qui invece c'è di mezzo la mano
dell'uomo che ha modificato in parte l'ambiente
esistente. Procedendo,
un tratto di vegetazione dirada lasciando libera la
visione sul corso dell'Adda che qui mostra uno dei
tratti più impetuosi e selvaggi del suo
corso dopo Lecco. In alto a sx è sempre
visibile il cementificio. Sono questi
ambienti selvaggi che in uno dei quadri più
famosi al mondo gli studiosi d'arte ritengono che
Leonardo da Vinci nel dipingere la "Monna Lisa" o
"Gioconda" si sia ispirato a questi ambienti per lo
sfondo. Qualunque sia la verità il quadro
rimane esposto al Louvre mentre a noi rimane questo
ambiente che in quanto selvaggio e poco accessibile
è rimasto intatto da molti secoli a questa
parte. La chiesa
di Santa Maria Addolorata a Paderno d'Adda. Questo
è il ponte sul Naviglio di
Paderno Da questo
punto nasce il Naviglio di Paderno, creato per
superare le rapide che avete visto prima. A sx La
ciclopedonale prosegue sino a Lecco seguendo il
corso del fiume Adda. In alto sullo sfondo il ponte
di Paderno, ferroviario sotto e stradale sopra,
collega Paderno a sx con Calusco d'Adda a dx.
Loro erano
di ritorno da Lecco, io avendo avuto un impegno al
mattino, non ho potuto andare assieme a loro, ma
gli ho dato appuntamento per il pomeriggio a
Paderno giusto per fare il ritorno
assieme. Nel
ritorno, abbiamo fatto una breve sosta per vedere i
lavori di risistemazione di questo ambiente attorno
all'area Archeologica di Santa Maria Della
Rocchetta Il tutto
è stato risistemato ed ora la chiesa
è visibile fra la vegetazione anche dalla
ciclopedonale Tutto
è ben ordinato, molte piante sono state
sfoltite e diradate togliendo l'aspetto selvaggio
che c'era in precedenza Alcune
piante non sono di certo autoctone, ma danno un
tocco diverso all'ambiente circostante. Arrivati in
cima si arriva alla chiesetta che da questo lato
mostra in alto a dx la presenza di una finestra poi
murata. Accanto
alla chiesa si apre questo "balcone" con vista sul
corso dell'Adda, a dx se ne vede una piccola
porzione. Il panorama
visibile è molto bello, se non ci fosse la
cava in alto a sx e le case sullo sfondo si
potrebbe pensare a un posto inserito in contesti
ben differenti. Questo e lo
sguardo verso nord. Qui l'ambiente visibile appare
più integro, forse come l'avrebbe visto
anche Leonardo da Vinci molti secoli fa.
Dalla
chiesa lo sguardo è rivolto verso
nord-ovest. Ci sono tre terrazzamenti. Quello dove
si trovano gli alberi è allo stesso livello
dell'altro dove si trova il "balcone" belvedere. In
fondo si scorge il terrazzamento più basso
dove è sita un'area
archeologica... ...dove si
possono trovare i resti di una antica cisterna
d'acqua Mi ha fatto
piacere ritrovare questo ambiente ristrutturato e
curato nei minimi particolari in modo da essere
valorizzato e meglio fruibile In un
piccolo spazio sotto la cappella hanno anche messo
in mostra altri documenti storici dei luoghi
circostanti e degli avvenimenti rilevanti che vi
sono accaduti. Quando il sito è aperto un
volontario è presente e può dare
altre informazioni. Informazione
sempre utili per approfondire la conoscenza di un
territorio in cui è calato questo
sito Il contesto
ambientale sottostante non è da meno come
bellezza E se noi
siamo giunti in bici, c'è anche chi si
rifà a mezzi di trasporto che un tempo si
sarebbero trovati più di frequente su questo
percorso. I cavalli
d'acciaio, o meglio d'alluminio, stanno attendendo
i cavalieri di bellitaliainbici E' oramai
pomeriggio inoltrato quando arriviamo di nuovo nei
pressi di Trezzo d'Adda. Da qui cambieremo percorso
per fare ritorno al punto di partenza, lasciando
l'Adda per salire sopra a Trezzo d'Adda e prendere
la ciclabile che condurrà a Vaprio d'Adda e
poi l'altra nuova sino a Groppello
d'Adda. La breve
ispezione del tracciato ci ha permesso di vedere
anche le opere fatte nel sito Archeologico di Santa
Maria della Rocchetta, della serie: Vale sempre la
pena ripercorrere vecchi tracciati, non sia mai che
sia stato fatto qualche cambiamento nel corso degli
anni e nel frattempo ce lo siamo perso! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:05-12-2014 ultimo aggiornamento: 22-07-2015 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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