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da Campeggio Baia Verde a Punta Ala Via Delle Dogane sud |
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La partenza
è stata fissata dal campo base nella zona
campeggi di Punta Ala, raggiunta Punta Ala in
località il Fornino si svolta a sx per
prendere il percorso segnalato della Via Delle
Dogane Sud. Un percorso panoramico che dà la
possibilità di spaziare con lo sguardo su
ben 6 isole.
La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile nelle
preferenze, convertire le miglia in km e viceversa.
Inoltre è anche possibile scaricare la
traccia per il GPS. Punta
Ala si trova su un promontorio circondato da
pinete. Si pedala quasi sempre fra i pini sino a
quando intrapreso il vero percorso, all'inizio
ancora asfaltato anche se in condizioni non buone,
successivamente la vegetazione cambia passando a
quella tipica mediterranea fra bosco e sottobosco
con la strada che diventa sterrata e molto
panoramica. Il percorso termina davanti ad una
sbarramento di una proprietà privata,
altrimenti sarebbe stato possibile scendere sino
alla località le Rocchette. Non
ve ne sono salvo a Punta Ala negli esercizi
commerciali. Consigliabile
una MTB o una buona bici da trekking possibilmente
ammortizzata. |
Così
il Comune di Castiglione della Pescaia e Punta Ala
presentano i percorsi Via Delle Dogane. Sì,
lo so, c'è un errore ... ma non dateci
peso! Questo
percorso fa parte di un antico percorso costiero
che da Livorno si spingeva a sud sino al
Promontorio dell'Argentario. E' chiamato anche Via
dei Cavalleggeri ed era stato creato per
contrastare le incursioni dal mare ad opera dei
Turchi nel XV° sec. Il sistema difensivo oltre
alle pattuglie a cavallo disponeva anche di torri
di avvistamento e da difesa, posizionate a distanze
regolari su tutta la costa. Alcune di esse
assolvevano anche alla funzione di dogana
riscuotendo il dazio sulle merci che vi
transitavano, come ad esempio quella esistente a
Castiglione della Pescaia. Arrivati a
Punta Ala ci si dirige verso la località
Fornino, dove sulla sx troverete questo nuovo
cartellone ad indicare il percorso della via Delle
Dogane sud. Un cancello dà l'accesso al
percorso. In questa
estate 2014, abbastanza anomala, siamo partiti con
una leggera pioggerella e temperatura bassa tanto
da dover impiegare dei giubbini antivento che ora
con la comparsa di alcuni raggi di sole
incominciavano a farci sudare, meglio
toglierli. La
"gregaria" ora si sente a suo agio con la maglietta
di bellitaliainbici, più consona ad una
località balneare a metà luglio,
senza il rischio di sudare inutilmente. In centro
alla foto il promontorio di Punta Ala Sul
promontorio che un tempo si chiamava Capo Troja
sorge la Torre di Balbo ex nuova Torre di
Troja La strada
è subito in salita è asfaltata, ma
molto dissestata con presenza di buche e sassi
sparsi. Salendo il panorama si allarga sul
promontorio di Punta Ala, facendo vedere a sx lo
Scoglio dello Sparviero ove si trova la vecchia
Torre di Troja. Dietro ad essa si vede il profilo
dell'Isola d'Elba mentre in centro si vede il
promontorio di Piombino e a dx il Golfo di
Follonica. Ecco come
si presenta la strada, l'asfalto è rimasto
solo in alcune parti. Il Golfo di
Follonica è visibile sulla dx Il meteo
non è il massimo e non si capisce cosa
voglia fare, procediamo comunque. In questa foto si
può vedere la costa che sta a sud di Punta
Ala. Sul promontorio la Torre di Balbo o Nuova
Torre di Troja. A sx lo
Scoglio e fra la terra e lo scoglio gli scogli dei
Porcellini. Dietro ad essa si vede il profilo
dell'Isola d'Elba. Sulla sua dx si intravede
l'isola di Palmaiola e di Cerboli mentre alla
estrema dx è il Promontorio di
Piombino. Proseguendo
verso sud il cielo si presenta imbronciato e
l'asfalto ridotto ad una striscia Portandoci
a sud e salendo si apre un nuovo panorama. A sx si
intravede sull'ultimo promontorio la Torre di Cala
Galera che faceva parte del sistema difensivo e di
avvistamento. Più o meno in centro é
il Promontorio del Monte Argentario mentre alla sua
dx è l'Isola del Giglio. A seguire
con lo sguardo verso ovest sull'estrema dx si
può vedere l'isola di Montecristo Oramai
l'asfalto ha lasciato spazio allo sterrato fra la
tipica vegetazione della macchia
mediterranea. In centro
si intravede l'Isola di Montecristo e a dx l'Isola
d'Elba Guardando
indietro fra terra cielo e mare, l'Isola
d'Elba Questo
percorso è senza dubbio altamente
panoramico, immerso in una natura
incontaminata A
strapiombo sul mare con il l'Isola del Giglio in
centro Lei si
ferma a scrutare il mare verso l'Isola di
Montecristo, cerchiamo di scorgere anche Pianosa ma
non si vede, non penso nemmeno che sia possibile da
questo punto. Si sale e
si scende questo è il fondo che troverete,
ovvio che una MTB è da
consigliare.
Arriviamo
in vista della Torre di Cala Galera Ci aspetta
una discesa mediamente ripida. In centro alla foto
è dove finisce la Via Delle Dogane sud. In
realtà non è proprio così, un
cancello sbarra la carrabile che dà su una
proprietà privata. Dietro il cancello la
carrabile prosegue in discesa arrivando alla
località delle Rocchette. La discesa
è abbastanza sassosa ma la sua larghezza fa
si che sia possibile fare un po' di slalom fra i
sassi cercando le traiettorie migliori. Sulla dx
ancora la Torre di Cala Galera. Da Questa
panoramica in primo piano La Torre di Cala Galera,
alla sua sx si vede il promontorio del parco
dell'Uccellina che si estende fino alla Torre di
Cala Galera come traguardo ottico. A dx della Torre
il Promontorio dell'Argentario e alla estrema dx
l'Isola del Giglio. La Torre di
Cala Galera, ovvio che le torri sono state
costruite nei punti che avessero una migliore
osservazione della costa e che fossero anche
visibili fra di esse per potersi scambiare le
segnalazioni visive a mezzo di fuochi e segnali di
fumo. Dietro il
Promontorio della Torre di Cala Galera si scorge
Castiglione della Pescaia, in mezzo un mare di pini
marittimi sotto i quali si trovano ville,
residences e campeggi. A quanto
pare il meteo ha cambiato idea e ritornando verso
nord il sole ha illuminato a dovere l'ambiente,
cambiando decisamente l'aspetto. In centro
l'Isola d'Elba e a dx la strada sterrata che sale a
ridosso della collina, si scorge anche l'isolotto
dello Sparviero, brutto come paesaggio!
Vero? Vista la
presenza del cancello sulla proprietà
privata non ci rimane che fare dietro front, questa
volta con panorami che pur essendo i medesimi
cambiano decisamente aspetto proiettandoci in un
altro mondo. La salita
richiede un po' d'impegno per superarla, più
che altro per schivare sassi e pietre
Lei si
ferma ancora ad osservare l'Isola di
Montecristo L'Isola di
Montecristo dista 62km da questo punto Si sale
ancora un po' e a sx L'Elba con davanti lo scoglio
dello Sparviero Anche a sud
un po' di bel tempo si sta facendo strada anche
sull'Isola del Giglio a circa 50km da
qui. Il
tracciato in questo punto si discosta un po' dal
mare. La Via
Delle Dogane si è rivelata al pari di quella
Nord che prosegue verso Cala Violina, molto bella e
panoramica, due veri gioielli da visitare prima o
poi. Lungo il
percorso non c'è che l'imbarazzo della
scelta per fermarsi ad ammirare gli scorci
più belli. Lo scoglio
dello Sparviero con la vecchia Torre di Troja, alle
spalle L'Isola d'Elba. Pensate un
tempo, quando i Cavalleggeri dovevano sorvegliare
tutta la costa osservando questi splendidi
panorami, non avranno avuto di che annoiarsi anche
se non avvistavano i Turchi! Una breve
deviazione dove si può prendere un altro
sentiero che risale all'interno il crinale del
poggio. Al bivio si apre quest'altro scorcio sul
Golfo di Follonica e Follonica stessa . L'ambiente
è molto bello, si è immersi nel verde
fra alberi e pini marittimi sottostanti. Sulla dx
si vede la striscia chiara sulla collina. Si tratta
della "Cessa" ovvero una separazione della
vegetazione per limitare la propagazione degli
incendi e per dare la possibilità alle
squadre antincendio di operare. Lungo
questa altra porzione di costa si snoda l'altro
tratto della Via delle Dogane. Dopo la spiaggia sul
promontorio si può vedere Torre Civetta,
altro punto del sistema difensivo. Dietro il
promontorio in centro alla foto si trova la
spiaggia famosa di Cala Violina. Mentre il
promontorio successivo nasconde Cala Martina da cui
Giuseppe Garibaldi salpò alla volta di
Portovenere il 2 Settembre del 1849 per sfuggire
alle Guardie Pontificie. Il ritorno
sta per volgere al termine con le nubi alle nostre
spalle che ci hanno permesso comunque di fare la
breve escursione. Non rimane
che affrontare la discesa asfaltata verso Punta Ala
e il Golfo di Follonica Ritorniamo
in vista della Torre di Troja o di Balbo, questa
volta alla sua sx si vede meglio l'Isola di
Palmaiola, mentre a dx è l'Isola di
Cerboli Si conclude
qui questa piacevole escursione con viste
sull'Arcipelago Toscano e su Punta Ala. E tornati
al Baia Verde la sera la luna piena splende su
Punta Ala. Senza
dubbio un bel percorso rilassante per le visioni
che sa offrire. Logico che occorre scegliere una
giornata priva di foschia per apprezzare al meglio
i panorami offerti. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:28-07-2014 ultimo aggiornamento: 11-01-2018 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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