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Pian d'Alma e Punta Ala (GR) |
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Ci si trova
in Maremma, sul Golfo di Follonica e con
l'entroterra del Pian d'Alma La mappa
del percorso. Se vi dovessero uscire le indicazioni
in "Miglia" é possibile convertirle in Km
nelle preferenze di accesso al sito Garmin Connect
una volta che si è registrati. Il percorso
non è particolarmente lungo, spesso
però si può trovare il vento, che
è normale in una configurazione orografica
come questa, influenzata dalle termiche che si
ingenerano ciclicamente fra il mattino e la sera,
salvo in caso di bonaccia! La maggior parte del
percorso è in falsopiano, però ci
sono da tener conto salite, anche se brevi, in
fondo a Pian d'Alma e poi più accentuate a
Punta Ala, specie quando si risalirà dal
Porto. La parte
dove occorre fare maggiore attenzione per
l'eventuale traffico (dipende ovviamente dalla
stagione in cui si va) è sulla strada che
congiunge Pian d'Alma a Punta Ala. Sia all'andata
che al ritorno ho previsto però due strade
secondarie a basso traffico fino alla zona
campeggi.
Una
volta giunti a Punta Ala poi il traffico
diminuisce. Qualsiasi
tipo di bici può essere impiegata, salvo
abbia il cambio per affrontare le salita, consiglio
almeno una doppia corona all'anteriore, meglio
ancora una tripla se poco allenati. Pian d'Alma
è posto sulla strada delle Collacchie che da
Follonica va a Castiglione della Pescaia |
con un giusto premio a tavola Da dove si
parte? Ho pensato questo itinerario con un punto
ben preciso di partenza e arrivo, direi più
che altro di arrivo, per soddisfare anche il palato
con preparazioni tipiche Toscane. Qui sopra
è la località Pian d'Alma, sulla dx
oltre le piante c'è una vecchio lungo
caseggiato dove in testa si trova "La Merenderia",
un gradevole posto che vale una sosta, sia per
spuntini o qualche cosa di più
sostanzioso. Giunti qui
potreste anche prenotare, non si sa mai di arrivare
e poi non trovare posto al termine del giro, con la
fame che vi assale! Lasciato
l'incrocio, ci si dirige verso Follonica per circa
400m, dopo aver superato il ponte sul fosso Vecchia
Alma si svolterà a sx. Qui una
strada vicinale che serve le poche abitazioni e
fattorie porterà verso Punta Ala, evitando
per un tratto il traffico della strada
principale. Il lungo
rettilineo procede affiancato dai campi in
direzione del mare. Attorno le colline. In fondo a
questo rettilineo poi la strada fa una curva a sx,
per riallacciarsi in fondo alla strada che proviene
dal Pian d'Alma e che porta a Punta Ala. Proseguendo
oltre si raggiunge la strada provinciale e si
svolta a dx. La strada procede fra boschi e macchia
mediterranea sino a Punta Ala. Nei pressi
di Punta Ala, giunti a questa curva, occorre
spostarsi sulla dx prendendo la ciclabile in
corrispondenza del lampione. Poi si seguirà
la traccia della mappa iniziale per dirigersi verso
il porto Prima di
prendere la strada in discesa verso il porto, sulla
dx troverete un parcheggio con questo punto
panoramico verso Torre Civetta, che non è
quella di sx ma è sullo sfondo, circa in
centro alla foto, punto bianco spostato un po' a
sx. Più avanti troverete anche una
fotografia e un cartello che la
riguardano. Il porto di
Punta Ala con lo Scoglio dello Sparviero Imbarcazioni
ancorate, con lo sfondo della Punta Ala con in cima
il Castello, noto anche col nome: "Torre di Troia
Nuova" e risalente a metà del 1500, fatta
costruire da Cosimo dei Medici. Sull'isolotto dello
Sparviero, posto di fronte, è invece posta
la "Torre di Troia Vecchia". Se si
è in bici, in genere vi faranno entrare nel
porto, che come è noto è anche zona
ristretta al traffico visto che è una zona
doganale e l'accesso in entrata ed uscita è
sorvegliato. Essendo un
porto turistico vi si trovano quasi tutte
imbarcazioni di una certa levatura e non certo di
piccole dimensioni. Noi ci
limitiamo a scattare qualche foto di rito e ad
osservare qualche strana imbarcazione All'estremità
del molo di protezione ai marosi, si trova
l'accesso al porto, in zona più riparata.
Ecco l'accesso di una barca a vela che una volta
ormeggiata è risultata quella ad avere
l'albero più alto di tutte le altre
già ormeggiate. Vederlo da vicino era una
cosa impressionate! La spiaggia
di Punta Ala con lo sfondo della Torre di Troia
Vecchia posta sullo scoglio dello
Sparviero. Lasciamo
alle nostre spalle il porto e prendiamo la ripida
salita che ci riporta in cima alla collina per poi
più avanti prodursi in una paio di lunghi
sali scendi. Basta seguire la mappa per capire che
la strada ad un certo punto non segue più il
tratto di andata. Naturalmente nessuno vi costringe
a fare quello che vi ho indicato e potete benissimo
rifare lo stesso percorso fatto all'andata.
Quindi
rifatto il percorso inverso con i lunghi rettilinei
che portano verso Pian d'Alma, giunti a questo
punto in zona campeggi si svolterà a
sx. In
prossimità del Campeggio Baia Verde, che
potrebbe essere anche un comodo punto d'appoggio
nel caso vi fermaste qualche giorno, proseguirete
sulla strada a dx. Attenzione che è piena di
buche e più avanti ha anche un tratto
sterrato. Ecco,
questo è il tratto sterrato che porta al
Campeggio Punta Ala e che da decenni è
sempre così, ingenerando un polverone ad
ogni veicolo che vi transita. Il motivo per cui non
lo si asfalta non mi è stato riferito, pare
comunque che sia una strada privata e preferiscono
bagnare ogni giorno invece di asfaltare. Finito lo
sterrato ci si ritrova a superare questo ponte sul
fosso Alma. Dall'altra
sponda del ponte si possono osservare i resti del
vecchio ponte, mentre in alto sulla dx, a malapena
si scorge Torre Civette. La foce del fosso d'Alma e
a circa un centinaio di metri o poco
più. La Torre
Civette vista dalla spiaggia vicino alla foce
dell'Alma Questa
è una strada che è parallela a quella
fatta nell'andata da Pian d'Alma solo che è
situata a nord vicino alla collina. La strada
è poco battuta quindi più tranquilla,
anche se occorre sempre fare attenzione ai veicoli
che sopraggiungono perchè la strada è
stretta. Si prosegue
sino a dove si sbuca all'incrocio con la strada
delle Collacchie, in corrispondenza della casa
bianca che si vede sullo sfondo. Si svolta a dx e
dopo circa 50m si svolta a sx, facendo attenzione
nell'attraversare la strada. Questa
strada poco trafficata è molto bella e
attraversa la campagna con prati e filari di alberi
da frutto e piante secolari come questa. Superata la
curva ci si addentra in un bosco All'uscita
del bosco la strada incrocia quella che da Pian
d'Alma sale a Tirli, qui si svolterà a dx e
in leggero falso piano si terminerà il
giro. Più
o meno è da là in cima dove si sbuca
su questa strada. Oltre le creste delle colline si
trova Scarlino Ora
però terminato il giro ci aspetta un piccolo
premio e facciamo uno strappo alla regola con
qualche cosa di sostanzioso, rifugiandoci alla
"Merenderia da Paguro" Rinfrescati
e cambiate le magliette ci presentiamo a tavola
incominciando con un tagliere. Dalla faccia si
deduce che sta pensando a cosa mangiare! Il sorriso
poi appare quando arriva qualche cosa di molto
più sostanzioso! Pedalare
si, ma poi ogni tanto un po' di carburante speciale
si può anche assaggiare! Rimpinzati
a dovere una breve siesta è
d'obbligo! Concludiamo
qui il nostro ennesimo giro in maremma indossando
le magliette di bellitaliainbici Come avrete
visto non è necessario fare molta strada per
vedere dei bei luoghi e poi terminare con un
tranquillo pranzo in un ameno locale. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:08-06-2013 ultimo aggiornamento: 28-07-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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