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Da Ponte Nossa al Rifugio Magnolini |
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La Valle
Seriana parte dalle porte di Bergamo risale fino a
Ponte Nossa per poi inoltrarsi in due rami, quello
principale da dove scende il fiume Serio da
Valbondione e che si chiama Alta Valle Seriana e
l'altro ramo che piegando a destra va in direzione
del Passo della Presolana ed é dove si snoda
il tracciato odierno. " La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile nelle
preferenze, convertire le miglia in km e viceversa.
Inoltre è anche possibile scaricare la
traccia per il GPS. Questo
percorso è tutto in salita, la prima parte
è sulla Ciclopedonale della Valle Seriana
sino a Clusone, poi segue la viabilità
ordinaria sino a Bratto per deviare a dx verso il
Monte Pora sino alla località Malga Alta di
Pora, lì finisce la strada e oltre una
sbarra si entra in quella che d'inverno è
una pista da sci, la si risale per un centinaio di
metri per poi deviare a dx per il sentiero sterrato
che con appositi cartelli indica la direzione verso
il rif. Magnolini. Naturalmente è un
percorso riservato a chi è allenato per
simili salite. Sulla
strada non ne ho visti ma probabilmente entrando
nei paesi qualche fontanella la si trova e comunque
di bar lungo il percorso ce ne sono parecchi.
All'inizio nell'area di sosta di Ponte Selva
c'è una fontanella. Qui non
c'é scelta se non una MTB, logico che se vi
limitate al termine dell'asfalto va bene anche una
bici da corsa. |
Si parte da
Ponte Nossa punto in cui si divide la Valle
Seriana, questa è la Ciclopedonale che si
prende in direzione Clusone. Sono 7km con un
dislivello di 143m
Più
avanti si affianca il fiume Serio e si trovano
questi nuovi cartelli, che nei miei vecchi report
non c'erano. Vicino alla
cascata un pescatore ha catturato un pesce e lo sta
tirando a riva Si arriva
in vista del ponte omonimo che dà il nome al
comune di Ponte Nossa. Dietro il ponte il nucleo
vecchio del paese. Non pensate
che sia in corso un campionato nazionale di pesca,
no! La bandiera tricolore è semplicemente
per l'imminente festività nazionale del 2
Giugno. Resta il fatto che lungo il Serio c'erano
molti pescatori immersi nelle gelide acque intenti
a questo tipo di pesca sportiva. Usciti da
Ponte Nossa, basta seguire i cartelli per Clusone,
del resto la ciclabile è solo una, non ci si
può perdere. Questo è un tratto molto
bello circondato da piante Per chi non
ne fosse al corrente questa pista è stata
ricavata dall'ex sedime della ferrovia della Valle
Seriana E a memoria
della ferrovia a Ponte Selva è rimasta la
stazione con di fronte un'area di sosta e se non
ricordo male anche con una fontanella. Essendo una
ciclopedonale è chiaro che troverete anche
dei pedoni, specie nelle giornate calde che in
questa zona alberata passeggiano cercando il
fresco. Arrivati in
questo punto salendo sul ponte si entra nella zona
della pinetina di Clusone, un bel parco con piste
asfaltate, ma per Clusone e il rifugio si prosegue
diritti. Il parco
serve anche per chi si deve allenare con gli
skiroll e a questo proposito le piste sono
suddivise per pedoni ciclisti e skiroll. Per chi non
avesse mai pedalato su questa pista Ciclopedonale
direi che vale la pena farci un giro Gli
ambienti sono molto belli e ben curati Usciti
fuori dalla pineta e dal bosco la ciclabile si
inoltra fra i campi per poi piegare a sx e passare
sull'altro versante della valle e sopra, se si
alzano gli occhi si potrà vedere questa
chiesetta. Giunto a
Clusone proseguo, riservandomi la visita al
ritorno. Uscendo da Clusone si prende la strada per
Rovetta. Qui si incomincia a scorgere la Presolana
ancora imbiancata con un po' di neve.
Questa
è Rovetta con la Presolana alle sue
spalle. La strada
non smette mai di salire e ora in fondo si vede
più o meno la meta. Si tratta del Monte
Pora, l'unica montagna con residui di neve
presenti. Con lo zoom
si possono vedere gli impianti di risalita e le
antenne radio dei ripetitori. Giunto a
Bratto dovevo deviare a dx per il Monte Pora. Ad un
certo punto scorgo il classico cartello Blu con
scritte bianche come nella foto a sx, dove sotto
riportava che a 90m c'era la svolta, solo che
essendoci delle piante mi pareva che i metri
fossero 900. Proseguo e arrivo a questo punto di
svolta curando che vi fosse un classico cartello
stradale con fondo blu e scritte bianche ad
indicare le località. Vedendo dei
segnali stradali solo turistici x un campeggio e un
santuario, tiro diritto e vado oltre. Do un
occhio al GPS ed un dubbio mi viene, non vedendo
una diramazione sulla dx. così mi fermo e
chiedo. Subito mi dicono che devo tornare indietro
e così facendo quando mi avvicino alla
deviazione vedo il chiaro cartello stradale blu con
scritte bianche che indica il Monte Pora, oh bella
esclamo! A questo
bivio sono 18,37km dalla partenza e 554m di
dislivello superati, quindi non curatevi della
traccia GPS che va oltre questo bivio! Il motivo
c'era. Risolto il
problema della deviazione con il cartello mancante,
superato Dorga trovo questi asinelli. Quella in
primo piano è di razza ed è una Croce
di Sant'Andrea, anche se forse non proprio
pura. Il cartello
di benvenuto al Monte Pora segnala quanti Comuni ne
dividono il suo territorio La Valle
Seriana ormai è là sotto, a sx
dovrebbe essere il Monte Varro 1214m
s.l.m Guardando
invece avanti si scorgono le case della
località Malga Alta di Pora e in cima
dovrebbe trattarsi del Rifugio Pian Del Terme, la
mia meta! Arrivo alla
Località Vareno da qui parte il primo
impianto di risalita per il Monte Pora. Qui i km
percorsi sono 24,87 e 898m di dislivello
superati
A quota
1400 i paesi sottostanti sono assai
lontani L'ingresso
a Malga Alta di Pora, a 1458m s.l.m. sono 27km e
1000m di dislivello Dal
piazzale di parcheggio che serve d'inverno agli
impianti sciistici, guardando a nord appare la cima
della Presolana ...mentre
verso ovest con lo zoom si prendono queste cime. In
primo piano il Monte Secco, mentre alle sue spalle
il Pizzo Arera. Fra l'Arera e il Monte secco si
intravede la cima Fop. In fondo, in centro alla
foto, è il Menna. Si prosegue
sulla strada asfaltata sino a questi cartelli.
All'inizio volevo salire al Rifugio di Pian del
Termen, poi strada facendo sentendo un
escursionista mi ha suggerito il rifugio Magnolini,
più distante ma non impegnativo da
raggiungere. La strada
asfaltata finisce qui alla sbarra con divieto ai
Quad e alle Moto. In pratica quello che si vede a
sx non è altro che la pendenza di una pista
da sci Si arriva
qui superata la sbarra, e di cartelli non ve ne
sono, si sarebbe tentati di proseguire sulla
carrabile, ma sentendo un biker che era appena
tornato, in effetti non era riuscito a raggiungere
il rifugio. Io
però avendo interpellato l'escursionista con
tanto di bastoncini, sapevo che dovevo svoltare a
sx seguendo la seggiovia! E' una
pista da sci e non ci piove. Sentendo
l'escursionista c'erano soltanto un centinaio di
metri impegnativi e poi spianava a dx un
sentiero. Vi dico
subito che qui si è attorno al 25-27%, basta
salire a zig zag per stemperare un po' la
pendenza. E come
suggerito dall'escursionista a dx si stacca un
sentiero che spiana A dx del
sentiero è questo il panorama che
appare Sul
sentiero a sx troverete il cartello per il Rifugio
Magnolini. Il sentiero è agevole da
farsi. Una pozza
d'acqua, a sx il Monte Pora, sullo sfondo è
la Val Camonica mentre a dx si va verso il Monte
Alto e al rifugio Magnolini. Uno sguardo
indietro. L'impianto di risalita che si vede
è quello della pista da sci che si è
risalita per arrivare sin qui, e a sx vicino ai
pini è il sentiero che si è percorso.
Si sarebbe potuto anche salire ancora sulla pista
per poi deviare su questa carrabile, ma si sarebbe
fatta della fatica per nulla. Sempre nel
punto sopra se si guarda a sud verso la meta da
raggiungere, ci aspetta un altro percorso
sciistico, ma nulla di che come
pendenza. Mentre
stavo salendo, alle mie spalle sento un rumore di
zoccoli di cavalli al galoppo e l'abbaiare di un
cane! Vengo sorpassato da due cavalli ed un cane,
l'ultimo cavallo con amazzone in sella riesco ad
immortalarli. Raggiunta
la sommità lo skilift termina qui, ed in
fondo appare il Rifugio Magnolini Mi fermo e
guardo indietro il panorama. Dietro il pilone le
cime della Presolana, mentre a dx la cima del Monte
Pora 1840m s.l.m. Qui invece si è a 1628m
s.l.m., così è scritto sulla cabina
dell'impianto Un'altra
finestra sulla Val Camonica, da quassù la
vista può spaziare a 360°, questo
è lo sguardo a est Ormai il
rifugio è vicino, fra la "V" formata dalle
due montagne sull'estrema dx c'è la pianura
lombarda verso Bergamo. Questo forse è il
tratto più sconnesso della carrabile per cui
vale la pena stare a fianco della stessa sul
prato. I cavalli e
cavalieri mi hanno preceduto e tolte le selle
ricoprono i cavalli che hanno sudato. Fino a poco
prima c'era il sole, ma ora che un nuvolone copre i
raggi del sole la temperatura scende a
12°C La meta
è stata raggiunta, il Rifugio L.Magnolini fa
segnare 30km dal punto di partenza e 1275m di
dislivello superati Dal rifugio
guardando indietro si vede la traccia di parte del
percorso fatto, a sx il gruppo della Presolana che
è sempre visibile E guardando
verso Ponte Nossa, il punto di partenza, il
panorama è questo. Niente male
la posizione del rifugio da cui si può
godere di un'ampia visuale da ogni parte Loro hanno
sgroppato per salire quassù e ora si godono
un meritato riposo Ritorno
verso valle, una pozza e sullo sfondo alpe
Palù Dove si
vedono i due escursionisti conviene salire sui
prati a sx invece di affrontare la carrabile
pittosto sconnessa. A sx la
Presolana, a dx il Monte Pora Ritorno
sulla pista da sci, sulla sx c'era un tappeto di
Crocus bianchi, volevo fotografarli, ma poi
l'attenzione per la discesa me li ha fatti
scordare. Discesa dal
Monte Pora, devo dire che è molto bella
questa discesa e del resto alla fine saranno 30km
di discesa fino a Ponte Nossa. Quello che si
è speso prima in salita ora lo si
riguadagna. A Clusone
faccio il solito giro in centro, passando davanti a
questa vecchia villa che non avevo mai
notato. Passo
davanti al Palazzo del Comune con i suoi
affreschi La piazza a
fianco al palazzo e dotata di portici sui due
lati La piazza
è una delle più belle, a mio parere,
in un luogo di montagna. All'inizio
della Piazza la torre dell'Orologio con il celebre
Orologio Astronomico di Fanzago del 1583 La piazza
che poco prima era vuota, in un attimo si riempie
di rombanti motociclette, sembra un raduno di moto
Harley-Davidson. In primo piano invece alcuni
componenti del gruppo AMIBICI di Milano Le moto si
schierano sulla piazza ed un cameraman si posiziona
per riprenderle Faccio
conoscenza con i componenti del Gruppo di AMIBICI
facendogli un breve filmato di commiato che potete
visionare sul canale bellitaliainbici di
Youtube
Un giro
impegnativo ma che sa regalare belle visioni una
volta raggiunta la meta. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:27-05-2014 ultimo aggiornamento: 30-07-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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