Lombardia in bici

Valtellina
Salita Morbegno
Passo San Marco

Home


 

 

Valtellina, una valle senza bisogno di presentazioni, che al suo interno racchiude molti luoghi da visitare, e soprattutto salite indimenticabili da scalare.

 
Una vista verso i monti a nord della Valtellina



La salita è lunga 26Km con 1740m di dislivello e pendenza media 6.7% max 10%

Luogo

Km
Altitudine m.

Morbegno

0
252

Arzo

7
718

Valle

9
831

Albaredo

10
946

Ponte

16
1428

Rif. Alpe di Lago

19
1506

Casera

20
1518

Passo San Marco

26
1992

 Queste mappe sono tratte da
Google Maps e Google Earth
e da me rielaborate.

 

 

 

 

   

 

 

Alla scoperta del territorio

Alla solita mappa ricavata da Google, ho aggiunto il percorso e altre indicazioni utili.

La Valtellina, questa immagine è rivolta verso nord-est, si può vedere la Valle che va verso Sondrio, mentre a sx della Valtellina, si vedono i rilievi del Monte Disgrazia e del gruppo del Bernina, di fatto a nord della Valtellina si va verso il confine Italo-Svizzero.

Infine il tracciato che sale al Passo San Marco attraverso la Valle del Bitto di Albaredo



Il profilo altimetrico (tratto da www.salite.ch)

La prima volta che ho varcato questo passo provenivo dalla Valle Brembana, era il lontano 1985, in quegli anni la strada asfaltata terminava al Passo San Marco, poi uno sterrato di alcuni km portava di nuovo alla strada asfaltata della Valle del Bitto che scendeva a Morbegno. Mi rimase molto impressa la discesa verso Morbegno per il magnifico paesaggio, ora a distanza di 25 anni sono risalito in senso inverso, ma questa volta in bici, allora ero in moto.

Il punto di partenza a Morbegno l'ho fissato nel parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria, in particolare quello posto a ovest della stazione. E' sterrato, con un accesso nel piazzale con molte buche, in compenso è ampio ed anche ombreggiato in alcuni punti verso sud.

Vista la carenza di parcheggi a Morbegno, questo è l'unico che consiglio anche perchè non vi sono limitazioni orarie.

Per raggiungerlo, proveniendo da Lecco si va alla stazione ferroviaria che si trova a sx. al secondo semaforo all'ingresso a Morbegno.




Lasciata la stazione alle spalle, mi sono avviato al semaforo della provinciale dello Stelvio SS38, ho attraversato l'incrocio e sono andato diritto verso il centro di Morbegno, giunto alla piazza 3 Novembre, mi sono imbattuto in questo vecchio negozio, e visto che avevo desiderio di un paio di panini con bresaola e bitto, ne ho approfittato...

... e varcata la soglia, mi si è presentato davanti un mondo antico in cui il tempo si è fermato...

...che fosse antico lo si percepiva, e di fatti il proprietario mi ha poi mostrato la data incisa all'ingresso delle cantine sottostanti che riporta un bel 1692!


La sala di stagionatura del bitto, quello che poi io ho ribattezzato:
"il Sancta Sanctorum" ovvero il luogo più sacro del negozio posto nel retrobottega. In pratica in questo locale vengono poste a stagionare le forme, dove quotidianamente vengono raspate per evitare il propagarsi delle muffe fino ad una stagionatura ottimale che non da più luogo a questa proliferazione.

Le forme poi a stagionatura inoltrata vengono trasferite per periodi in Val Gerola, per fare di nuovo ritorno nelle cantine.

In questo negozio è possibile trovare del Bitto dai 70giorni di maturazione fino ai 10anni di stagionatura!

Di fatto il formaggio denominato Bitto è esclusivo del territorio compreso fra la Valle del Bitto e della Val Gerola.

Il Bitto vine prodotto esclusivamente con latte prodotto da vacche che si nutrono sui pascoli, il latte viene trasformato a caldo sul posto appena munto e addizionato con 10-20% di latte di capra di razza Orobica o della Val Gerola.

Ovviamente vi dico solo che è molto buono!


Concludo qui la mia visita al negozio, e lascio a voi scoprire le altre zone riservate ai vini le grappe e salumi, miele, farine, e altri prodotti tipici della Valtellina.

Io i miei panini me li sono gustati sul Passo San Marco al vertice della zona di appartenenza del Bitto, con la valle ai miei piedi, penso che meglio di così non si sarebbe potuto gustare il formaggio, avendolo riportato nella sua zona di origine naturale !




Uscito dal negozio si prende la via a dx. attraversando la parte antica di Morbegno...




... con scorci caratteristici, giunti in questa piazzetta si prende la strada a sx della fontana.




Terminata la zona ciclo-pedonale, si sbuca in questa piazza, occorrerà svoltare a dx. di fronte alla chiesa.



Dopo qualche centinaia di metri ci si ritrova davanti a questi cartelli, da qui inizia la salita al Passo San Marco, il cartello indica 25km al Passo San Marco e 10Km ad Albaredo.




La strada sale all'ombra del bosco con viste verso le cime ancora imbiancate dell'alta Valtellina



La vista su Morbegno, la strada come ho già scritto all'inizio non è molto pendente per cui si sale con regolarità senza strappi duri da affrontare.




Guardando verso l'inizio della Valtellina si inizia a scorgere la parte finale del lago di Como, con lo sfondo delle montagne Svizzere


L'ambiente circostate è ben curato, i prati sono tenuti in ordine ed il verde trionfa in ogni luogo.




La via PRIULA

Primo incontro ravvicinato con la via PRIULA.

Sul finire del 1500 il nord Italia era suddiviso fra La Serenissima Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano allora sotto il dominio Spagnolo.

Per i Veneziani poter commerciare con il Cantone dei Grigioni che era un alleato significava dover passare lungo il Lago di Como controllato dagli Spagnoli,oppure affrontare e superare le impervie vie delle Orobie.

Fu scelta la via della Valle Brembana e venne costruita la via che partendo da Bergamo portava a Morbegno scavalcando il Passo San Marco, venne anche costruito il rifugio Cà San Marco (ancora esistente) per dare ricovero ai viandanti.

Dopo un'abbandono di questa via, ora c'è in atto una rivalutazione delle comunità montane interessate, e alcuni tratti sono ancora percorribili.




Si prosegue ancora all'ombra del bosco


La strada ora esce dal bosco e subito si spalanca una finestra sulle catene di monti a nord est della Valtellina. A dx. la cima innevata del monte Disgrazia




La strada dopo l'ampio tornante precedente, prosegue verso ovest, a fianco tre cavalli intenti a brucare l'erba.

Breve sosta per rifornimento idrico prima di giungere a Arzo. Vi consiglio di approfittarne visto che dopo Albaredo non ci sono fontane e la strada è ancora lunga, se poi la si fa nelle ore calde...

Come ho già scritto, tutto attorno alla strada è ben curato, e questo è un rappresentativo quadretto idilliaco.

Giunti alla frazione di Arzo, il panorama verso l'inizio della Valtellina e il lago di Como si fa più nitido. Si riesce anche a vedere parte del corso del fiume Adda. Sullo sfondo le montagne della Svizzera




Entrando ad Arzo nuova apertura verso le cime innevate a nord-est




Alcune case ad Arzo



Dietro la curva, villetta con panorama sul monte Disgrazia, cima innevata a dx.




La chiesa all'ingresso di Arzo

Finalmente una vista sulla Valle del Bitto, al centro Albaredo per San Marco.
Per darvi un'idea di quanto dista l'obbiettivo da raggiungere, guardate a dx. dove i pendii delle montagne confluiscono a valle, bene da li risalite perpendicolarmente sino alla cresta dei monti superiori, lì si trova il Passo San Marco. I cavi della rete elettrica che vedete in primo piano sulla Sx. provengono proprio dal Passo San Marco.
Quindi mettetevi il cuore in pace e pedalate, vi mancano solo 16km



Superato Albaredo, ci troviamo nel mezzo della Valle del Bitto




Ad Albaredo, ho raggiunto un ciclista che poi diventerà mio compagno di scalata




Posso scrivere che questa valle, questa salita, conservano il suo fascino immutato nel tempo che non può non lasciare un segno a chi la percorre.



Ogni tanto il ciclista incontrato si dava in alcuni brevi fuorisella, ho scoperto poi che era di nazionalità Olandese.

Uno sguardo indietro verso il punto di partenza.

Una radura fra i boschi


Un breve piano



Le vacche del Bitto



C'è chi scende e chi sale, mancano ancora 7km



Mancano 5km, lo scenario è bellissimo con ancora un po di neve in cima.

Da tener presente che mentre ero nel negozio a Morbegno per farmi fare i panini, i proprietari mi dissero che la sera precedente aveva fatto circa un 20cm di neve sul Passo San Marco, tanto che non erano sicuri che fosse percorribile.

Per questo motivo ero ritornato al mezzo e mi sono preso un windstopper a maniche lunghe in caso di freddo.




Il cartello dei - 5km


ecco da dove si forma e scende il torrente



località "Casera"


Al cartello dei - 5km, il torrente che scende a valle nel contesto del tipico paesaggio alpino, in uno scenario di incomparabile bellezza.




mancano ancora 474m di dislivello da superare in poco meno di 5km




Alcune abitazioni o baite attorno ai 1500m di altitudine




Le ultime malghe, da qui sino al passo non si troveranno più altre costruzioni




Negli ultimi km la strada sale fra alcuni tornanti raddoppiando la pendenza e in breve si sale in quota,





La sotto a sx si intravede la Casera. In mezzo alla conca delle montagne è visibile il rivolo che forma poi il torrente che scende a valle a convogliarsi nel Bitto. A questa quota è ancora presente una folta foresta di pini, e lo scenario è suggestivo.




Si sale sempre di più, ora la strada va in costa mantenendosi esposta a nord aprendosi con i panorami verso le catene di monti dell'alta Valtellina e della vicina Svizzera.

Il versante esposto a nord è il più brullo, e ci sono ancora tracce di neve nonostante sia il 23 Giugno, ma teniamo presente che la sera prima hanno detto che c'era una spanna di neve sulla strada!

del resto dando uno sguardo alle montagne di fronte il fatto che vi sia anche là neve a queste quote, testimonia che il tempo ha fatto brutto anche li.

anche il mio occasionale compagno di viaggio sta per arrivare in cima, manca poco ormai.

Siamo ormai in vista del traguardo, là in mezzo ai tralicci c'è la meta.

Finalmente è fatta, anche l'Olandese è arrivato al traguardo.


Ed ecco cosa si vede dal Passo San Marco guardando verso la Valtellina.



Questo invece è lo scenario del lato Bergamasco del Passo San Marco, con il laghetto e l'ultima neve in primo piano





Il cippo posto dalla Serenissima Repubblica di Venezia durante la costruzione della Via PRIULA



In testa al palo il cartello della Via PRIULA con a fianco lo stemma del leone di San Marco




Che dire, la salita è lunga e questo si sa, si sale quasi a 2000m nella Valle del Bitto, a dire il vero poco antropizzata, ben curata e con tutte le variazioni che la natura sa offrire salendo dal fondovalle sino in vetta.


 

 


 

CONCLUSIONI

Penso di avere offerto un quadro abbastanza ampio di questa valle e che meriti una scalata in bici, gustandosela metro dopo metro.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2010
pagina creata:23-06-2010
ultimo aggiornamento:31-05-2015
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »