Alla scoperta del
territorio
Alla solita
mappa ricavata da Google Earth, ho aggiunto il
percorso e altre indicazioni utili. Questa immagine
è rivolta verso sud, e da un'idea della
conformazione della valle.
Il tratto interessato dalle gallerie è
quello da Campodolcino a poco prima di
Teggiate.
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Il profilo
altimetrico ricavato dal GPS ed elaborato con
TrailRunner.
Le improvvise impennate del tracciato sono dovute
allo sgancio del segnale in presenza delle numerose
gallerie del percorso.
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La
salita al Passo dello Spluga
Si tratta
di una lunga salita, con numerosi tornanti,
gallerie buie e presenza di vento in quota verso
Boffalora (il nome penso spieghi bene!), ma tutto
ciò ha il rovescio della medaglia ed i
panorami sono incantevoli, tanto da essere una
delle strade preferite dai motociclisti e dalle
auto sportive scoperte.
Durante la salita ho incontrato innumerevoli
blasonate auto e altrettante motociclette, e
suppongo che un motivo ci sia, nella strada e nei
panorami che la rendono unica nel suo
genere.
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Il punto di
partenza a Chiavenna l'ho fissato nel parcheggio
adiacente alla stazione ferroviaria, in particolare
quello posto a est della stazione. E' sterrato, in
compenso è ampio e in parte anche
ombreggiato e non c'è limitazione
d'orario.
Per
raggiungerlo, proveniendo da Lecco alla prima
rotonda di Chiavenna prendete la prima a dx.
c'è comunque il cartello che indica stazione
F.S.
Giunti alla stazione proseguite diritti sulla
strada che poi svolta a dx. passate sui vecchi
binari e svoltate alla prima a dx. dopo 100m
troverete di fronte a voi il parcheggio, ci sono
comunque i cartelli ad indicarlo
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Usciti dal
parcheggio ci si trova vicini al centro, per cui
vale la pena attraversarlo in bici prima di
prendere la strada che sale allo spluga.
Nella foto accanto si intravede uno spuntone di
roccia sulla dx. a metà foto, si tratta
della rocca di Chiavenna
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dopo poche
decine di metri si è già nel centro
storico
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...svoltato
l'angolo giungo in questa piazzetta, e sulla dx in
fondo vedo l'insegna di un minimarket, ne ho
aprofittato subito per fare
rifornimento.
Salita
lunga ... fame lunga! per cui uno sfilatino con
bresaola affumicata e un'altro panino con del Bitto
del 2005.
Ormai
questi prodotti locali della zona fanno parte delle
mie conoscenze culinarie come del resto i
pizzocheri ed altri prodotti tipici.
Alla fine
lo sfilatino non mi faceva chiudere la zip dello
zainetto, ma sempre "melius abundare quam
deficere"
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Proseguo
oltrepassando un ponte sul fiume Mera
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Dal ponte
sul fiume Mera, uno sguardo verso la piazza da dove
sono venuto
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Usciti dal
centro di Chiavenna ci si ritrova su una rotonda su
cui si diramano tre strade la prima a dx. per Saint
Moritz, la seconda a dx. per lo Spluga, la terza a
dx. per Lecco.
Quindi non
resta che prendere la seconda a dx. per lo Spluga,
dopo alcuni km si incontra questo cartello che da
le indicazioni inerenti i limiti per i veicoli che
debbono transitare in Svizzera.
e sono: max
18t. max. larghezza 2,30m, divieto rimorchi, bus
max. larghezza 2,55m lunghezza max. 10m e solo con
permesso.
Mezzi da
3,5t solo con permesso.
Più
avanti il cartello che indica l'apertura del
passo
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Dopo circa
3km una serie di tornanti e si arriva a San Giacomo
Filippo un piccolo comune di circa 470 abitanti. E'
il comune che da il nome alla valle di San Giacomo
o Spluga.
La valle di
origine glaciale è solcata dal torrente
Lirio che poi diventa affluente del fiume Mera a
Chiavenna
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Una delle
tante soste per i rifornimenti idrici, visto il
caldo ne approfittavo per cambiare di sovente
l'acqua, in questo caso una fontana d'epoca, risale
al 1600
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Il
Santuario della Madonna Misericordiosa di
Gallivaggio
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Dopo 8km si
arriva a Lirone, 836m.
Sulla dx. si trova un'area ombreggiata con panchine
e parchetto
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Una scritta
sbiadita dal tempo: TRATTORIA con
ALLOGGIO
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Un'altra
fontana a Lirone sorvegliata dall'affresco di una
Madonna
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La
valle per i Ciclisti
Altra sosta
rifornimento idrico, debbo dire che nel mio
peregrinare fra le valli, ce ne sono alcune dove
cercare una fotanella può essere un'impresa,
in questa valle invece ce n'è in abbondanza,
e questo per i ciclisti è una
manna
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La strada
passa attraverso Prestone 1053m s.l.m.
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Il lago a
Prestone in direzione sud
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Il lago a
Prestone con sguardo verso nord
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l'affluente
scende con irruenza nel lago con sbarramento
artificiale, sullo sfondo una chiesetta del 1737 di
San Gregorio Taumaturgo nella frazione
Portarezza.
Pare vi sia
una storia su questa chiesa, fu chiamato un pittore
ad affrescarla, ma l'offerta fatta dai committenti
non fu gradita dal pittore che accettò
comunque malvolentieri.
Si fece
allora pagare in anticipo con la scusa di dover
acquistare il materiale, ed in fretta
terminò il lavoro senza far mai entrare
nessuno a visionre l'avanzamento
dell'opera.
A lavoro
ultimato chiamò i committenti e
mostrò loro l'opera, si levò un coro
di proteste perché il lavoro era inferiore
di qualità a quelli che normalmente il
pittore era solito eseguire, e lui rispose in
latino:
Qualis
pagatio talis lavoratio !
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Campodolcino,
a fianco della chiesa c'è la strada che
porta alla frazione di Fraciscio
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Uscendo da
Campodolcino, si arriva a questo bivio.
In pratica i mezzi più lunghi di 5m sono
obbligati a prendere la strada a sx. per
raggiungere Madesimo o lo Spluga.
Se si va a
sx. Madesimo dista 8Km mentre lo Spluga 19,5.
Se si prosogue diritti Madesimo è a 5Km e lo
spluga a 16,5Km.
Questo
percorso alternativo c'è perchè la
strada diretta, con molte gallerie e tornanti
sarebbe impraticabile per mezzi
ingombranti.
Ovviamente
la bici non ingombra, ma visto che le gallerie sono
buie è tassativo avere delle luci per farsi
vedere! O il giubbino riflettente come prevede il
nuovo C.d.S.
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Una foto di
Campodolcino presa da un'apertura dopo aver
imboccata la galleria.
Il parcheggio che si vede in primo piano è
quello della funicolare che sale a Motta ove
c'è il comprensorio sciistico di
Madesimo.
In pratica
è un'alternativa per chi volendo andare a
sciare a Madesimo non si voglia sorbire il resto
dell'arrampicata che specie d'inverno in presenza
di neve sulle strade...
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La strada
ovviamente sale, e questo è il tratto
più suggestivo, il cartello indica 10
tornanti da qui
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Per dare
un'idea ecco la strada come si arrampica attorno
alla montagana
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Mentre la
strada con i tornanti porta rapidamente in quota,
sotto il fondovalle si fa sempre più
distante e si intravede il percorso
alternativo
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Uno dei 10
tornanti, qui si sale a 10-11km/h
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Forse
questa immagine rende meglio come si arrampica la
strada
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L'imbocco
di una delle numerose gallerie
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Fra una
galleria e l'altra c'è tempo per osservare
il panorama, ecco una vista verso ovest, la
frazione di Starleggia 1565m
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Uno sguardo
verso nord e le due strade alternative, o quella
lunga in fondovalle o questa breve e
arrampicatrice, a voi la scelta.
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Galleria
con vista panoramica
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Lì
sotto Pianezza a quota 1370m , alle porte di
Madesimo
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La galleria
che da accesso a Madesimo, e a sx. la strada che
sale allo Spluga, fin qui sono 18km a 1458m,
mancano ancora 15km di salita
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Chi ben
comincia è a metà dell'opera, mancano
655m di dislivello da superare e se si è
fortunati si può incontrare poco
vento!
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Ora la
strada acquista più "respiro" da qui in poi
si esce dalla stretta valle
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Si
incominciano a vedere i pascoli d'alta
quota
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Ora
guardando verso sud, in fondo, in fondo, in fondo
alle montagne, il punto da cui sono
salito
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Verso ovest
il panorama si fa grande, con frazioni sperse sulla
costa della montagna fra prati e boschi. Questa
é la Val Febbrero
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Dopo 20km
Arrivo ai 1623m di Teggiate
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A sx. un
torrente che scende ripido fra cascatelle in mezzo
al bosco, il cui fragore si sente sin
quassù
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Uno degli
spettacoli che sa offrire la natura e per cui vale
la pena fare qualche km in salita per poterlo
ammirare
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Ora si sale
fra prati in fiore con un panorama che si fa sempre
piú ampio
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Boffalora,
di nome e di fatto, arrivato qui a 1791m un vento
contrario abbastanza intenso accresce la difficolta
in salita, mancano ancora 10km!
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A queste
mucche il vento non può che far piacere
visto che tiene lontani gli insetti!
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Stuetta
quota 1885m, in fondo la diga del lago di Monte
Spluga
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Il
paesaggio si fa sempre più d'alta quota con
i contorni di monti ancora innevati anche se si
è ufficialmente in estate
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Osservate
l'ombra sotto la bici, sole a picco, così
direbbe Dino, e in effetti se non mi fossi messo
una crema solare protezione 40, sarei stato
già ben cotto, quindi mi raccomando
proteggetevi per bene con una buona crema ad alto
fattore di protezione.
Tenete
conto che si sale da sud a nord e poi discesa in
viceversa, quindi sole dietro e davanti continuo,
sempre che ci sia naturalmente!
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Monte
Spluga sullo sfondo
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La strada
dei bikers, lungo la strada molti cartelli di
ristoranti e alberghi danno il benvenuto ai bikers
, che su questa strada sono numerosi e di
casa
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Non mi sono
trasferito in USA, anche se l'ampia strada con moto
parcheggiate da ambo i lati potrebbe fare supporre,
no, sono solo arrivato dopo 27km a Monte Spluga e
raggiunta quota 1902m
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Germania,
Italia, Svizzera, Austria, tutte nazioni che qui
sono di casa a giudicare dalle targhe delle auto e
moto che ho incontrato
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da 6 a 12
ciclindri, questi sono i rombi dei motori che vanno
per la maggiore su questo passo!
A questo
punto ci sono due alternative: o si fa un giretto
perlustrativo peraltro assai breve qui intorno,
oppure si sale al passo altri 110m di dislivello da
superare
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Ho optato
per un breve giretto
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A chi non
piacerebbe una casetta così, con vista
lago?
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Molti
escursionisti ne fanno un campo base da cui partire
per escursioni nei dintorni
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Riparto
alla volta del passo per completare il
viaggio.
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Nel
frattempo sono arrivate altre moto, e molte di
queste appartengono al mio passato di ex
motociclista, come ad esempio quella in primo
piano.
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Riparto
alla volta del passo per completare il
viaggio.
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lascio alle
spalle Monte Spluga
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Si sale
ancora ma in modo regolare
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Riguardando
i miei archivi fotografici ho scovato questa foto
storica risalente al 1979, più o meno lo
stesso punto, sempre due ruote, e sempre io
:-).
Il
paesaggio non è cambiato, io .... direi di
sì, ah! Ricordo un'altra cosa buffa:
La frontiera all'epoca funzionava, al contrario di
ora che è deserta! Me lo ricordo
perchè l'efficiente doganiere mi chiese i
documenti, gli diedi il passaporto, (io provenivo
dalla Jugoslavia e sotto Tito il passaporto
serviva, e dopo un giro in Austria e a Monaco di
Baviera stavo facendo ritorno a casa passando dalla
Svizzera), mi chiese in Tedesco cosa contenesse la
valigetta in pelle e alluminio che avevo legato sul
portapacchi, gli dissi in Italiano: macchina
fotografica, mi rispose stupito: parla bene
l'Italiano!
Avrei voluto rispondergli: perchè secondo
Lei il passaporto che ha in mano di che
nazionalità è ?
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la strada
che sale da Monte Spluga verso il passo
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fermarsi e
voltarsi indietro e vedere che il paesaggio cambia
in continuazione, questo è il bello delle
lunghe salite in montagna, panorami a iosa ovunque
svolgi lo sguardo
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Un cartello
che fa ben sperare , il passo è
vicino!
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Finalmente
sul passo dello Spluga a 2113m dopo una scalata di
1896m di dislivello, a un metro dal confine e "10m
sotto il cielo".
Approfittando di una gentile ragazza in moto mi
sono fatto fare lo scatto di rito, lei e il suo
ragazzo erano Tedeschi di Francoforte sul
Meno
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I dati del
percorso al netto delle soste, ovviamente se non vi
fermate come me ogni 3x2 per scattare foto, la
media potrebbe essere più elevata
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Saluto i
due motociclisti e lascio il suolo Italiano, sono
in Svizzera
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Ritrovo sul
suolo Svizzero il cartello che avevo fotografato
all'inizio della scalata, che espone ancora i
limiti per percorrere questa strada
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Qui la
strada incomincia a scendere, e non mi sembra il
caso, sia perchè la conosco, ma anche
perchè per tornare indietro c'è
ancora da fare la salita e per oggi penso sia
abbastanza
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Rientro in
Italia osservando ancora una volta il paesaggio di
Monte Spluga e il suo lago
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È
ora di scendere a valle non prima di soffermarmi a
guardare questa splendida valle di San Giacomo o
dello Spluga ed ammirarne la bellezza che a tratti
richiama i più blasonati paesaggi
dolomitici.
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Conclusioni
Come sempre
lascio a voi sulla base di quanto ho fotografato,
decidere se valga la pena di essere
visitata
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