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La Maremma Tatti (GR) |
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Il borgo
medioevale di Tatti pur essendo defilato
all'interno (sono circa 40km dal mare), offre in
compenso un'ampia visuale, sia sulla terra che sul
mare, a patto ovviamente di trovarsi in una
giornata molto limpida. Ho alzato la vista dal
suolo giusto per fare comprendere meglio l'area
circostante. Si parte
dal Campeggio Baia Verde in località Capanna
Civinini nei pressi di Punta Ala, si percorrono
3,5km sino al bivio di Pian d'Alma con la SP 158.
Si svolta a sx. direzione Follonica, si supera il
belvedere di Puntone e dopo la discesa al semaforo
si svolta a dx. Quote e dislivelli dei vari tratti Negli 80km
complessivi sono 750m di dislivello da affrontare
più il solito vento contro che é ben
difficile da evitare, prima o poi te lo trovi
contro! Le salite non sono ripide, max
6-7% Questo
percorso risale verso il Pian d'Alma partendo dalla
pineta vicino al mare, si prosegue fra le colline
sino al belvedere di Puntone per poi fare lunghi
tratti fra le campagne. Dopo bagni di Gavorrano un
po' di colline ed in fine la salita a Tatti in
parte ombreggiata. Il fondo
sulla viabilità ordinaria é tutto
asfaltato. Occorre ovviamente prestare attenzione
anche se il traffico non é molto sostenuto
ma come sempre dipende dai periodi dell'anno e dai
giorni. Consiglio l'uso di una paletta rossa con
catarifrangente che aiuta a tenere distanti le auto
e i camion durante i sorpassi che
subirete.
Io e la mia
gregaria cerchiamo di partire presto, ma il nostro
presto é sempre tardi rispetto all'alzata
del sole! Poi c'é da portarsi dietro un po'
di cose in più, sono pur sempre da fare 80km
sotto il sole a picco o quasi, e rimanere senza
bere non é affatto bello! 1) prendere
la vecchia strada verso il Pian d'Alma, ma direi
negativo, perché ci sono i maledetti 800m di
strada sterrata bianca, quando scrivo bianca
é di nome e di fatto perché se passi
con un abito nero puoi star certo che poi
diventerà bianco! Purtroppo
é una situazione chi si trascina da anni,
é un pezzo di strada di proprietà
privata che porta al Campeggio Punta Ala, su cui
regolarmente tutti gli anni vengono versati
giornalmente metri cubi di acqua per abbassare le
polveri, quando appunto si potrebbe asfaltare. Dove si
vede il palo della luce si prende lì la
terza variante svoltando a sx e seguendo l'unica
strada che porta ancora alla SP158 Volutamente
tralascio il tratto di strada successivo sino oltre
Bagno di Gavorrano perché già
illustrato più volte in precedenza in altri
report. Comunque dopo aver svoltato a dx al
semaforo di Puntone Scarlino si prosegue sempre
diritti in direzione di Bagno di Gavorrano, lo si
attraversa raggiungendo la vecchia SS1 Aurelia dove
si svolterà a dx direzione Grosseto, sono
11,62km dal semaforo di puntone Scarlino. Nella
foto sopra la mia gregaria si sta avvicinando alla
svolta. Questa
é la visuale che si ha verso la prossima
direzione, siamo in piena campagna. Dopo un
rettilineo di 2,1Km si arriva a questo ponte che
passa sopra la ferrovia, bene ci si sale sopra
prendendo come direzione Ribolla. Ancora 600m
e si arriva ad una rotonda, occorre passare sotto
il ponte sempre in direzione Ribolla, dopo il
ponte troverete una salita di 800m al 4% Questa
é una zona a vocazione vitivinicola, e
attorno le colline sono costellate di filari di
viti. Si scollina
poi per circa 2 km con pendenza al 2% con un po' di
curve e un po' di bosco. Restano
ancora da fare 6 km in leggera pendenza prima di
arrivare al bivio per la salita di Tatti Una mandria
di mucche Maremmane se ne sta beatamente al sole,
come se non facesse abbastanza caldo! Che il
paesaggio Toscano sia unico e distinguibile
é vero, basta guardare questo
quadretto! ... o
quest'altro! Forse pedalare sotto il sole cocente
almeno da un lato dà queste visioni
realistiche e non fatte di miraggi. A 2 km da
Ribolla e 67km da Siena troviamo il cartello che a
sx indica la salita di 7km per Tatti, ci inoltriamo
nel bosco su per la salita, finalmente qualche
sprazzo d'ombra! Sin qui di
ombra ne abbiamo vista ben poca in 35km La gregaria
ora mi sta per affiancare... ... e
superare, sta giocando con le leggi della fisica, e
fa valere i quasi 17kg in meno fra bici e Lei
rispetto a me, pazienza! Applico la
prima regola fondamentale del ciclista in
montagna: Sotto
l'ombra di questo vecchio albero si intravede il
borgo di Tatti Siamo quasi
arrivati ma questi ultimi km si sono fatti sentire
sia come caldo sia come fastidio di
sella. L'agglomerato
di case, all'esterno le più recenti mentre
il nucleo medioevale non é visibile da
qui Ci sono
ancora due o tre tornanti da fare prima di arrivare
sotto il castello Arrivati
alla prima piazzetta con vista ci fermiamo un
attimo a bere e dare uno sguardo al panorama, la
gregaria si mette in posa Riprendiamo
a salire e subito si apre uno squarcio in uno dei
tanti passaggi che incontreremo in questo
caratteristico borgo Siamo quasi
sotto il Castello o lo si intravede fra la
vegetazione del parco assieme al campanile
Il corpo
del castello visto dal lato sud Dopo la
breve visita in bici vicino al castello decidiamo
di scendere poco sotto per fermarci a pranzo
nell'unico esercizio che si trova a Tatti: "Il
Barrino" Mettiamo le
bici all'ombra e ci mettiamo all'aperto sotto il
grande portico con vista panoramica, per ora siamo
i primi clienti di mezzogiorno, dopo ne arriveranno
altri. Verso la
strada si ha la vista sul campanile e a dx verso il
castello, tra l'altro era mezzogiorno e il
campanile ha incominciato a dare i sui rintocchi,
non é la prima volta che ci capita, anche a
Massa marittima quando ci siamo seduti al
ristorante la torre accanto ha dato i rintocchi di
mezzogiorno mentre
verso la terrazza si aveva vista a mare a 40km di
distanza E' stato un
peccato che essendo mezzogiorno la calura alzasse
un po' di foschia all'orizzonte per cui la visione
non era perfetta. i Proprietari del ristorante ci
hanno riferito che con visibilità buona e un
cannocchiale sono riusciti a vedere la Costa
Concordia all'isola del Giglio! Bando alle
ciance bellitaliainbici ha fame e ci mettiamo a
spulciare il vasto menù tanto da essere
indecisi su cosa ordinare! Terminata
la sosta gastronomica riprendiamo la visita che
avevamo interrotto, se volete leggere la locandina,
cliccate qui
o sopra la foto Dal
ristorante attraversata la strada si sale verso il
parco adiacente il Castello Decidiamo
di aggirare il Castello entrando dal lato sud per
una via che porta nella piazza della chiesa; Più
sotto un ripido viottolo, dovrebbe portare
all'ingresso del borgo Il borgo
essendo costruito su una collina, ha tutte le case
suddivise da viottoli e scalinate in
pendenza Naturalmente
un borgo così meglio visitarlo a
piedi Arriviamo
in prossimità della piazza della chiesa, per
la calura ci siamo portati dell'acqua dal
ristorante che finirà ben presto. Ci
infiliamo sotto un arco che porta verso l'interno
Prima di
infilarci sotto il portone uno sguardo a dx verso
la chiesa e il campanile mentre
verso nord lo sguardo volge verso la piazza della
cisterna, di cui si vede il coperchio in centro
alla foto sopra il vaso di fiori A dx della
piazzetta discende invece un ripido
viottolo Ovunque ci
si gira ci sono dei bei scorci da fotografare, in
basso a dx la cisterna dell'acqua Ci troviamo
ora sotto il corpo del Castello all'ingresso Ovest,
lato ristorante per intenderci La vista
una volta usciti dal portone Le mura del
corpo del Castello verso sud ovest Uno sguardo
grossomodo da dove siamo partiti Ritorniamo
sui nostri passi verso l'interno Siamo di
nuovo nella piazza della cisterna. Un tempo
rifornirsi d'acqua da queste parti mi sa che non
era poi così semplice. Qui troverete
dell'acqua ma da bere ci é parsa un po'
additivata con cloro, cosa di cui noi ormai ne
abbiamo perso il gusto, per cui lo abbiamo sentito
subito. Ci
inoltriamo nei meandri del piccolo borgo fatto di
sottopassi, vicoli, antri, portoni archi, mura
antiche, dove il tempo in alcuni punti pare si sia
fermato... ... mentre
in altri, l'uomo ci ha messo le modernità,
come fili elettrici, tubi, cartelli indicatori ed
altro che non appartengono al passato Ovunque ti
giri vorresti portare con te il ricordo e allora
scatti su scatti si susseguono Un esempio
di arco di volta in mattoni, e poco sotto il
messaggio del grafico di turno con il pennarello
indelebile che é andato a scrivere sulla
trave che già di per se come pianta
avrà avuto minimo il quadruplo degli anni di
chi ha fatto la scritta e molto probabilmente
nemmeno il trisavolo del trisavolo suo sarà
stato in vita al momento della messa a dimora del
trave. Ora non so
se codesta persona avrebbe il coraggio di ripetere
la stessa scritta nel soggiorno di casa sua o sulla
fiancata dell'auto di suo padre! Oggi
esistono i computer, internet i blog, c'é
tanto di quel spazio virtuale in rete per poter
fare tutte le scritte e i disegni che si vogliono,
milioni di persone potrebbero vederli, almeno le
cose antiche lasciatele stare! Un vicolo
con selciato, qui se nevica e ghiaccia la vedo dura
percorrere questi ripidi vicoli, ma se son vissuti
sino ad ora penso che si saranno
abituati. Portoni,
archi , passaggi, ormai ne abbiamo perso il conto
fra queste antiche mura che ancor prima della
scoperta dell'America erano già stanche di
veder passare gente! Rimane
intatto in questi borghi l'amore per la natura e
dove c'é posto i vasi non mancano e nemmeno
gli orticelli Ogni angolo
sembra uscire dal dipinto di un pittore realista
che ha immortalato sulla tela un tempo andato,
invece siamo nella realtà Usciamo dal
vecchio borgo passando sotto quello che era la
porta d'ingresso, sopra l'arco lo stemma di chi
l'ha governato bellitaliainbici
conclude qui la sua visita a questo interessante
borgo medioevale di Tatti, un esempio portato
intatto fino ai giorni nostri di come era
organizzato un borgo fortificato. E' ora del
rientro non prima di rimetterci uno strato di crema
a protezione solare 30, qui sotto questo sole non
si scherza e le scottature sono in agguato. Luci
accese, palette fuori e ci fiondiamo giù
dalla discesa per refrigerarci un po'. Prima di
partire siamo ripassati dal ristorante prendendo un
altro litro di acqua ben fresca, e durante il
ritorno é evaporata nei nostri stomachi
oltre a un succo e a una bevanda. Ormai Tatti
é rimasto lassù sulla collina, ora ci
attende il mare Dalla
vecchia Aurelia deviamo verso Bagno di Gavorrano al
primo bivio facendo una variante rispetto
all'andata e passando più vicino sotto il
borgo di Gavorrano Siamo ormai
arrivati sul belvedere di Puntone Scarlino sulla
SP158 e una sosta é d'obbligo sia per finire
le scorte d'acqua e anche per goderci il panorama
sull'Isola d'Elba, Piombino e Follonica oltre al
porto di Puntone Scarlino. Tatti si
é rivelato un borgo come uno piccolo scrigno
da scoprire lentamente, passo dopo passo, e
nonostante il caldo nel complesso ne é valsa
la pena, oltretutto al ristorante dopo aver
mangiato in abbondanza ci é avanzata pure la
cena, per cui ci siamo portati via il doggy bag,
nemmeno la fatica di cucinare! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 14-07-2012 ultimo aggiornamento:10-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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