Lombardia in bici
Val Brembilla e Valle Imagna

Catremerio e Sant'Antonio Abbandonato

Home


 

 

 

Un giro culturale sportivo che porta alla scoperta di un minuscolo abitato del 500' a 1.000 metri di quota. Esempio di borgo rimasto intatto nel corso degli anni come se fosse un museo all'aperto

 

Catremer di qua, di Sgarbui. L'antico borgo è suddiviso in due frazioni al di qua e al di là della Chiesa.

Il mio amico Dino che mi ha fatto compagnia in questo report.




Catremerio, Sant'Antonio Abbandonato, La Roncola


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
66km
1950m
asfalto
stradale
5% - 23%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 



Nella mappa sopra, partendo da Almenno San Salvatore, il giro si sviluppa su un anello con una digressione a Brembilla per salire a Catremerio e Sant'Antonio Abbandonato.

A dire la verità si doveva salire solo a Catremerio, una semplice uscita per visionare questo piccolo e antico borgo montano, ma poi una pedalata tira l'altra e l'escursione si è trasformata in un giro sportivo di tutto rispetto. Alla fine mancavano solo 50m per arrivare a un dislivello superato di 2000m con 66km percorsi su e giù per le valli Bergamasche.

Di fatto si passa dalla Valle Brembana, alla valle laterale Val Brembilla, per poi scollinare verso Berbenno in Valle Imagna, risalire sino al bivio di Costa valle Imagna deviare verso La Roncola per poi scendere giù e fare ritorno al punto di partenza di Almenno San Salvatore.

In pratica ci si trova a scalare le prime montagne che si trovano ai confini con la Pianura Padana e trovandoci a pochi km da Bergamo e da Lecco, ne fanno un giro facilmente raggiungibile da chi abita in queste zone.


La sorpresa

Ormai di salite posso dire di averne fatte parecchie, il fatto di aver trovato una salita impegnativa che nessuno ha mai nominato mi ha lasciato sorpreso. Molti affrontano la salita della Roncola che è un po' la palestra per chi vi abita in zona, e di bici sulla Roncola ne potete incontrare a tutte le ore nel corso di tutta la settimana, ma sulla salita che porta a Catremerio siamo stati praticamente i soli a salire.

Già dai primi tornanti ci siamo resi conto che era una salita per nulla facile, e strada facendo il fatto che non mollasse mai ed a un certo punto ho sentito anche alleggerirsi la ruota anteriore, fa pensare ad un tratto con pendenza compresa fra i 22-25%, mi potrò sbagliare ma la sensazione era quella.

In sostanza c'è da mettere in conto che sulla salita di 7,3km da Brembilla a Catremerio, c'è un tratto di 3,85km di salita con pendenza media del 12%.

Del resto il grafico rilevato con il GPS non mente e se si mette a confronto con la salita della Roncola come ho fatto io, è lampante che la salita a Catremerio è più impegnativa.

Per cui per gli sportivi che non la conoscono, forse è il caso di provarla, oltre al fatto che poi potete vedere Catremerio, e se vi vien fame poco prima c'è una trattoria con dell'ottimo vino e formaggio locale, tanto dopo c'è la discesa e la leggera salita a Berbenno per cui fate in tempo a smaltire per l'ultimo sforzo della terza salita.


 


Come arrivarci

All'uscita dell'Autostrada Mi-Ve a Bergamo, prendere per la Valle Brembana, sono circa 16km

Dove parcheggiare

Giunti ad Almenno San Salvatore, vi consiglio di andare a parcheggiare sulla piazza del mercato del Sabato, ovviamente Sabato escluso! Il parcheggio lo trovate sulla strada che sale alla Roncola, a circa 500m dopo aver svoltato dalla strada principale che porta in valle Imagna.

Una volta parcheggiato si riprende la strada che conduce in Valle Imagna, svoltando a dx. per Via Clanezzo.

Quale bici usare

C'è libertà di scelta, ovvio meglio una bici leggera e ben rapportata per le salite, ma soprattutto buone gomme e freni in ordine, i nostri dischi sono diventati blù al termine delle discese!




Invece di fare il solito tragitto sulla sponda sx. del Fiume Brembo, dopo 40 anni di buoni propositi ho colto l'occasione per percorrere la strada sulla sponda dx. del fiume Brembo passando da Ubiale Clanezzo un comune intriso di storia che affonda le sue radici a circa 12.000 anni fa. Osservando il territorio cosa voler di meglio all'uomo preistorico? un territorio posto al confine con la pianura, alla confluenza di due fiumi, attorniato da boschi, montagne alle spalle, con alcune grotte, un luogo ideale dove poter vivere.

A fianco l'ingresso a Clanezzo attraversando il ponte sul torrente Imagna.

Ecco ciò che Dino stava indicando, il ponte in pietra sottostante risalente all'incirca all'anno 1000, che, con un tracciato lungo il fiume metteva in collegamento il territorio di Almenno San Salvatore con Zogno, la Val Brembana e la Val Brembilla

Un tuffo nel passato, un percorso suggestivo da poter fare a piedi

Passato il ponte sulla dx. si trova il Castello di Clanezzo, ora trasformato in un ristorante

Nel piazzale di fianco al Castello, si vede la chiesa e la canonica accanto

Uno sbarramento sul fiume Brembo, una cosa è certa da questo lato del fiume l'ambiente assume un aspetto più bello

Alzando lo sguardo sui monti è possibile scorgere qualche vecchia abitazione

Lasciato Clanezzo, si prosegue verso Ubiale Clanezzo, qui la strada segue le anse del fiume, in lontananza Dino sta facendo da battistrada

Chissà se 12.000 anni fà i preistorici avevano il fiume così incassato nella gola, oppure se si era ancora in presenza della lingua del ghiacciaio, visto che il periodo di interglaciazione era cominciato già 2000 anni prima della datazione dei resti fossili dei nostri antenati che sono stati ritrovati in zona

Si è in prossimità di Ubiale Clanezzo, sull'altra sponda Sedrina.

Passato Ubiale Clanezzo la strada scende sino a Ponti, all'imbocco della Val Brembilla, svoltare a sx e prendere la direzione per Brembilla

Appena entrati in Val Brembilla non disdegnate uno sguardo su questo bellissimo ponte medioevale che oltrepassa il torrente Brembilla ed è il proseguo del percorso già segnalato all'inizio a Clanezzo.

Da qui il vecchio tracciato (Via Priula) portava a Zogno rimanendo sulla sponda dx. del fiume Brembo.

Dalla località Ponti a Brembilla sono 3,86km al 2%

Poco dopo la strada passa attraverso questo masso roccioso

La strada prosegue attraversando un ponte ed ora il torrente Brembilla rimane sulla dx

Arrivati a Brembilla prendete la prima deviazione a dx. seguendo le indicazioni Catremerio, sono 7,3km di salita, e che salita!

Salendo la visuale spazia sulla Valle Brembilla ed oltre in Valle Imagna. Nella foto, si vede l'abitato di Laxolo - San Gottordo che sarà la prossima scalata , mentre sullo sfondo si puo' vedere Costa Valle Imagna, ovvero la terza salita. Sulla cresta del monte sono visibili anche i ripetitori del passo Valcava

a 800m slm si incontra il piccolo borgo antico di Malentrata Bassa, un agglomerato di poche case restaurate di recente

In una mattinata dove il blù del cielo lascia lo spazio alle candide nuvole bianche,continuiamo la salita verso il cielo

Sempre con lo sguardo rivolto al cielo ora si scorge in controluce la sagoma della chiesa della frazione di Sant'Antonio Abbandonato

Il tratto più duro della salita è terminato ed ora si apre lo sguardo sui prati

A sx. ora sono visibili, in lontananza, le due frazione di Catremerio. Sempre a sx. si vede il Pizzo Cerro

Catremerio "di qua"

Catremerio "dei balos"

Arrivati a Catremerio, dopo la sudata si ha la visione in un sol colpo di tutto il percorso, perlomeno delle tre cime del percorso.

Una è questa a 20km dalla partenza con 744m di dislivello, a metà foto si vede il colle di Laxolo da qui sono 12km e 373m di dislivello da superare, poi a 32km da qui e 1023m di dislivello si arriva alla Roncola, diciamo che arrivati sin qui il pezzo più impegnativo è fatto, rimangono solo 43km di montagne per tornare al punto di partenza

Per esplicare meglio cosa rimane da fare vi riporto il tracciato su Google Earth

Il borgo di Catremerio detto "dei Balos" (furbi)

Posso dire che quello che non va sono la moltitudine di cavi elettrici che disturbano il borgo, e visto che stiamo parlando di un borgo antico , proprio quei cavi elettrici nulla hanno a che vedere!

I bellissimi cavi elettrici, che altro dire...

Questa è la vista dalla chiesa, in mezzo alla foto fra il V delle due montagne si vede la pianura padana, mentre sulla montagna a sx. si vede la chiesa di Sant'Antonio Abbandonato

Si scende a perlustrare il borgo di Catremerio "dei Balos"

Il mio amico Dino rimane affascinato dal piccolo borgo, alcune case sono state restaurate, alcune sono più recenti, ma quelle vecchie si trovano dietro

Questo è l'ingresso al cortile dove sono disposte attorno le antiche case del 500'

Varcata la soglia del cortile appaiono le case, a sx. quelle più vecchie e non rimaneggiate, a dx, alcune porzioni sono state rifatte.

E' stato rifatto il selciato in pietra del cortile, e ripristinato il canaletto di scolo per le acque che si vede in centro alla foto


Queste sono le parti meglio conservate, anche se alcuni particolari tradiscono epoche più recenti.

Il fatto che vi siano delle sedie di plastica, significa che questo luogo resta comunque in parte abitato, ovviamente nelle parti ristrutturate, è comunque un segnale che non è stato del tutto abbandonato come spesso succede in piccole frazioni montane

L'integrazione fra vecchio e ristrutturato

Quanti anni possano avere alcune parti di legno, non lo posso sapere, indubbiamente tanti!

Un tuffo dentro il passato

Lasciamo questo luogo sospeso fra il presente e il passato e ci dirigiamo sulla montagna di fronte, alla frazione di Sant'Antonio Abbandonato

In breve si arriva con un bel percorso nel bosco alla frazione di Sant'Antonio Abbandonato

La chiesa di Sant'Antonio Abbandonato, posta in una posizione panoramica.

Da qui in poi il giro come ho spiegato all'inizio è stata una variante non programmata, per cui non l'ho documentato, anche perchè il meteo è variato e temavamo di incappare in un acquazzone, visti i 40km ancora da fare e le due salite.

Che dire, la discesa da Catremerio, ha impegnato a fondo i nostri freni a disco, che al termine della discesa sono diventati viola!

La successiva salita a Laxolo è stata abbastanza bella, anche se accusavamo il pieno fatto da poco in trattoria, ma dopo aver scollinato a Berbenno ci siamo gustati la bella e lunga discesa sino a Ponte Giunino.

Da li un breve trasferimento a Capizzone, per poi salire sino al bivio di Costa Valle Imagna, una bella salita che nella parte finale è affiancata dal bosco.
(Non perdetivi un ottima acqua che sgorga da una fontana qualche km prima del bivio. La trovate sulla vostra dx.)

Si scollina poi verso Roncola Alta e poi giù sino a Roncola, dove sotto ci siamo ritratti davanti alla fontana.

Per finire la bella discesa della Roncola verso Almenno San Salvatore, non prima di esserci fermati ad osservare il panorama sulla pianura padana. Per fortuna il tempo ha retto senza mettersi a piovere.


CONCLUSIONI


un giro che ha riservato molte sorprese sia agonistiche che di paesaggi panoramici e di storia dell'ambiente.

Un giro nato in un modo e finito in tutt'altra maniera, cose che capitano pedalando!

Lo consiglio caldamente ovviamente a chi è in condizioni per farlo.
Tempo impiegato 3h 53' media 17km/h.

Totale di strada in salita: 35,37km


 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2011
pagina creata: 15-06-2011
ultimo aggiornamento: 13-08-2015
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »