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Valtellina |
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La Valmalenco Stando a
Sondrio e guardando a nord, si vede l'apertura
della valle fra i vigneti posti sui terrazzamenti
sui monti dietro Sondrio. La valle si
sviluppa per circa 30km partendo da Sondrio e
arrivando a Chiareggio. Si parte dai 300m di
Sondrio ai 1000m di Chiesa Valmalenco , si sale poi
ai 1400m di San Giuseppe per arrivare in fine ai
1612m di Chiareggio. La strada
salendo costeggia in gran parte il torrente Mallero
con una buona vegetazione ai lati della strada,
salvo la zona delle cave sopra a Chiesa
Valmalenco. Mi ci sono
volute 3h per arrivare a Chiareggio utilizzando la
MTB. Però c'è da dire che dopo San
Giuseppe ascoltando delle persone mi hanno
consigliato di fare la pista per lo sci di fondo
che sullo sterrato mi avrebbe portato al primo
parcheggio di Chiareggio, per cui 5Km li ho fatti
in fuoristrada con pendenze in alcuni tratti fra il
20 e il 27% Chi
ovviamente volesse salire anche con una bici da
corsa lo può fare basta che prosegua sulla
normale strada asfaltata che arriva sino alla
località Pian del Lupo poco oltre
Chiareggio. Detto
questo, 30km tutti di salita continua non sono
certo riservati a chi è senza allenamento,
anche perchè c'è comunque un
dislivello di 1350m da superare. Per chi si
fosse perso la prima parte del tour in Valtellina:
"Sentiero Valtellina" da Colico a Sondrio, lo trova
qui.
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Alla scoperta del territorio
Il profilo
altimetrico della salita, i soliti tratti
"vertiginosi" sono dovuti alle imprecisioni dei
dati rilevati dal GPS della Garmin, come al solito
non preccupatevi, non servono la picozza e nemmeno
i ramponi! A Sondrio
avendo parcheggiato nella zona sportiva adiacente a
via Vanoni, è molto semplice arrivare in
centro in Piazza Garibaldi, usciti sulla Via Vanoni
si svolta a dx e si va sempre diritti. Si
attraversa la piazza, e si prende in fondo a sx
verso il ponte sul torrente Mallero. La statua di
garibaldi è proprio rivolta verso la
Valmalenco. Piazza
Garibaldi guardando verso sud Il ponte
sul Mallero presenta una bella infiorata di gerani
sulla spalletta Dal ponte
uno sguardo a nord verso la Valmalenco Il Mallero
verso sud, il torrente è affiancato da
strade sulle due sponde, il tutto è ben
ordinato con la presenza degli eleganti lampioni a
bocce bianche. Attraversato
il ponte la strada curva a sx e dopo un 200m si
prende la seconda via a dx "Via Valmalenco", ve lo
dico subito mettete subito la prima marcia, sono un
300m al 18%. Questa
è una ripida scorciatoia che vi evita un po'
di strada e che vi porta a sbucare in
località Campoledro, quindi svoltate a dx
per Chiesa Valmalenco Dalla
frazione Campoledro alla frazione Cagnoletti sono
4,5km al 5%, intanto potete dare un'occhiata verso
est sulla Valtellina, il controluce del primo
mattino fa luccicare i tetti, mentre le montagne
sono ancora avvolte dalla foschia La chiesa e
il convento di San lorenzo nei pressi di
Sant'Anna Una
frazione immersa fra le piante Uno sguardo
verso sud sul torrente Mallero che si fa strada
attraverso grossi massi, in fondo le montagne della
Valtellina A 11km
dalla partenza e dopo 1h, arrivo a Torre di Santa
Maria 712 m. Due
frazioni sopra Torre di Santa Maria In arrivo a
Chiesa Valmalenco dopo 16km Una veduta
verso sud e sul torrente Mallero Ora lo
sguardo è rivolto verso nord fra le gole
della Valmalenco e le sue cave di
serpentino Da Chiesa
parte la funivia che porta agli impianti sciistici
sopra il monte Palù. Nella foto
sul picco della montagna è situato l'arrivo
della funivia in quota poco sotto
il torrente fra i massi assume un colore
azzurro Sopra
Chiesa Valmalenco in direzione di San Giuseppe la
strada sale rapidamente fra le gole delle montagne
passando per le cave di serpentino, questa è
la cava sul lato dx della montagna Questa
è invece la ferita nella montagna sul lato
sx, da dove vengono estratti enormi blocchi che
vengono trasportati allo stabilimento posto in
mezzo alle due montagne e li ridotti con grandi
macchinari nei formati richiesti dal
mercato. Tutt'attorno
a questa zona ci sono tante altre piccole imprese
che lavorano la pietra, ad esempio ricavandone le
pietre ollari da porre sulla brace per cucinare le
bistecche, costine o salamelle Il
passaggio fra le cave non è terminato, ora
la strada attraversa con un ponte il torrente
Mallero e si inerpica in numerosi tornanti a
ridosso della cava sino alla sommità in
mezzo alla foto, dove si intravede una
casa Dal ponte
potrete vedere il torrente Mallero che si getta a
valle con gorghi spumeggianti fra la stretta
gola La strada
sale con i tornanti e presto vi porta in quota, ora
i due lati della gola mostrano le cave, in mezzo
alla gola il ponte sul torrente. Lasciate
alle spalle le cave ci si inerpica per 1,5km sino
ai 1.288m della frazione di Val Rosera La
Valtellina è ormai lontana sino a qui sono
già 20km di salita e già 1000m di
dislivello superati Sentinelle
ai lati della strada Dopo 2h e
10' e 22km percorsi arrivo ai 1483m di San
Giuseppe E' arrivata
l'ora di pranzo, lascio la bici nel piazzale e
salgo nella pineta a fianco della chiesetta, un
pò d'ombra ci voleva! Dalla
pinetina scatto una foto su San Giuseppe,
praticamente un pugno di case. Sempre
dalla pinetina si può dare un'occhiata
sotto, verso la valle, una piccola diga che
raccoglie le acque di color turchese del torrente
Mallero Lascio la
chiesetta di San Giuseppe e proseguo per Chiareggio
Alle volte
uno se le cerca da se, avete presente la foto sopra
della piccola diga con il color turchese dell'acqua
? ebbene parlando con delle persone mi hanno
consigliato di proseguire non sulla strada
asfaltata, come nella foto dove si vedono tre
ciclisti, ma bensì sulla pista per lo sci di
fondo che è posta sotto nella valle a fianco
del torrente. Ora
capirete che occorre scendere di livello ed
immancabilmente risalire per arrivare a
Chiareggio. Complice il
fatto che da poco pratico lo sci da fondo, ero
curioso di vedere la pista, per cui giú per
lo sterrato. Esistono
vari tipi di sterrati, ma in montagna accanto ad un
torrente che fondo volete trovare? bello liscio ?
assolutamente no! 5km di saliscendi con bei ciotoli
fra cui fare slalom e pendenze in alcuni tratti fra
il 20 e 27%, non sono sceso a misurare, ma ormai so
perfettamente che quando inizia a sollevarsi la
ruota anteriore siamo su quelle percentuali e se
poi aggiungiamo i sassi il gioco è fatto,
per cui nei tratti più ripidi e
sdrucciolevoli è stato gioco forza scendere
e spingere! No, non
è un fungo gigante e nemmeno quello che
pensate voi. In questa zona non mi risulta che vi
siano simili fenomeni come a Pisogne o a Segonzano,
ma dalla cava poco distante e con l'aiuto delle
pale meccaniche questo lo si può
fare! Una
passerella sul letto di un torrente in
secca Sino a qui
il percorso è quasi pianeggiante e con il
fondo compatto Il sentiero
si è trasformato in acciotolato, ma subito
dopo la curva il sentiero si impenna Il sentiero
sale , ora accanto ad una frazione che lascia
intravedere in fondo valle le altre case Poco sotto
nel fondovalle scorre il torrente Per chi ama
la tranquillità posti cosi sono
d'oro Fra
continui saliscendi adesso mi trovo ancora vicino
al torrente Una
caratteristica malga in pietra Dal fondo
valle adesso il sentiero sale ed incomincia a
riportarsi al livello della strada asfaltata che da
li a poco dovrà intersecare. Il
paesaggio è ovviamente selvaggio fra boschi
torrenti e vallate Chi pratica
lo sci avrà visto in certi punti critici
delle piste le reti di protezione , qui ci sono, mi
immagino chi deve scendere con gli sci da fondo da
qui se sbaglia la curva, è senz'altro un
tratto di pista tecnica. Sullo
sfondo le " ferite" sulla montagna sono le piste di
sci di San Giuseppe Finalmente
la valle si apre e all'orizzonte appare il gruppo
del Monte Disgrazia Nonostante
sia pieno Agosto le cime conservano ancora della
neve Alle mie
spalle Chiareggio, obiettivo raggiunto nonostante
il fuoristrada non in programma! L'ingresso
a Chiareggio piccola frazione montana con lo sfondo
del Disgrazia
Proseguo
oltre e mi dirigo verso la frazione Pian del
Lupo Era ora,
dopo 3h e 30km di salita e un dislivello
complessivo fra sali scendi di oltre 1.400m sono
arrivato al cospetto del ghiacciaio del Monte
Disgrazia, sulla sx nella foto. Qui sono a quota
1.623m, Sondrio è ormai un ricordo
lontano. Curiosità,
ci sono volute circa 11.000 pedalate per arrivare
qui Il panorama
completo in testa alla Valmalenco, il Monte
Disgrazia si trova a sx, poi è tutto un
susseguirsi di cime come le cime di Chiareggio, il
Sissone, le cime di Rosso e di Vazzeda, la
Bocchetta del Forno, il passo del Muretto
ecc. ...ma come
direbbero in Tv: non è finita qui, rimanete
con noi, a tra poco... Già!
La terza tappa in Valtellina, la più dura,
la "Sondrio - Croce di Poverzone sul Monte Rolla.
La strada è quella che porta all'Alpe
Colina" 20km di salita con 10km di sterrato, salite
sino al 27% che vi portano a quota 1908m, sul
balcone della Valtellina
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buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 17-08-2009 ultimo aggiornamento:13-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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