La
Mappa di Google Earth
Il giro si
svolge in quello che un tempo era quasi tutta
campagna ora attraversata dalla A58 TEEM e dalla
BRE.BE.MI
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Traccia
GPX
La
Mappa
In colore
rosso è la traccia trattata in questo
report, in colore blu la traccia che permette un
collegamento con Vignate e la sua stazione
ferroviaria.
In colore
grigio sono la TEEM A58 e la BRE.BE.MI. e il loro
impatto sul territorio.
Funzioni
della mappa
Se si passa
con il cursore del mouse sui tracciati è
possibile visualizzare il titolo. Dalla legenda
è possibile attivare o disattivare i
tracciati e si può anche selezionare il tipo
di mappa che interessa. inoltre, è possibile
cercare una località che vi interessa dalla
finestra di ricerca.
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Come
arrivarci
Melzo
è oramai diventato un crocevia di strade e
autostrade, vedi termine della BRE.BE.MI. o la
Tangenziale Est Esterna di Milano A58 oltre alle
connessioni veloci a Milano attraverso le strade
Cassanese e Rivoltana ed in fine con la linea
ferroviaria servita dal Passante Ferroviario
Treviglio-Novara-Varese
Il
percorso
Si tratta
di un tracciato ad anello che va a verificare la
realizzazione delle nuove ciclabili-ciclopedonali
costruite a compensazione dei nuovi tracciati della
BRE.BE.MI. e TEEM A58.
Una
rilevante parte del percorso è fatto su
Ciclabili e Ciclopedonali, sia Comunali che
infra-Comunali e su strade a basso
traffico.
Come punto
di partenza l'ho fissato sulla Ciclopedonale di
Melzo in Via Aldo Moro, ma essendo un percorso ad
anello ognuno può partire dove è
più comodo, ad esempio anche dalla stazione
FS di Melzo.
Variante
al percorso
In
alternativa al percorso soprastante, sotto trovate
una ulteriore mappa con un tracciato leggermente
differente che da Melzo passa per Gorgonzola -
Cassina dé Pecchi - Vignate - Premenugo -
Settala andandosi poi ad inserire nel percorso
soprastante.
Questa
variante permette a chi proviene dalla
Ciclopedonale del Naviglio Martesana di inserirsi
in questo anello. In questo caso il tracciato si
allunga ed arriva a 46 km.
Condizioni
del percorso
Il percorso
è misto fra asfalto e sterrato
Bici
consigliata
Qualsiasi
bici, escludendo le bici da corsa, purché
con adeguato cambio per i brevi strappi da
affrontare.
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Traccia
GPX
Le nuove
Ciclopedonali del sud-est di Milano
Premessa
Essendo un
percorso che in alcuni tratti ripercorre altri
tracciati fatti in vecchi report, ho voluto
inserire le informazioni solo dei nuovi tratti.
Inoltre, gli attraversamenti di Melzo sono
abbastanza complessi per le continue svolte, quindi
è giocoforza dover impiegare un
GPS!
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Dopo
essersi destreggiati nelle ciclopedonali di Melzo e
aver attraversato la zona industriale a sud ovest,
dopo circa 5km dal punto di partenza, si entra
senza soluzione di continuità nell'adiacente
comparto industriale del Comune di Liscate
attraversandolo in Ciclopedonale.
Anche qui l'uso del GPS direi che sia
indispensabile!
Nella foto una infiorata accanto alla ciclopedonale
rallegra il percorso della zona industriale.
Più avanti attenzione ad una increspatura
dell'asfalto che vi potrebbe prendere di
sorpresa!
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superata la
zona industriale e a seguire la zona commerciale di
Liscate, un sottopasso permette l'attraversamento
della strada Rivoltana portandovi all'imbocco della
strada principale di Liscate. Basta seguirla e allo
stop proseguire diritti, poi curva a sx e alla
rotonda svoltare a dx e sempre diritti in Via 4
Novembre sino ad imboccare questa ciclopedonale
alberata con tanto di fontanili accanto. Dalla
partenza sono 6,5 km.
Di fatto
molti anni fa questa era la strada che uscendo a
sud di Liscate, si immetteva sulla strada della
CERCA. Strada che partendo da Melzo prosegue verso
sud in direzione Melegnano.
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La
Ciclopedonale dopo circa 1 km prosegue sul primo
tratto dell'opera di compensazione che permette
più avanti di attraversare la strada della
CERCA con un passaggio pedonale ed un semaforo a
chiamata.
Questo
breve tratto di soli 100 m. l'hanno lasciato
sterrato, non so se poi lo asfalteranno.
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Essendo una
ciclopedonale mi sarei aspettato un passaggio come
l'ho rappresentato io, nella realtà
troverete delle semplici strisce a zebra senza
riquadri laterali.
Comunque
sia, questo attraversamento è alquanto
problematico, in quanto da questo lato la
vegetazione copre la visuale a sx e quindi non si
riesce a vedere se sta arrivando qualche mezzo, ed
attraversare alla cieca non è mai bello! Non
si sa mai se qualche pazzo al volante, non vedendo
nemmeno lui voi, decida di passare egualmente con
il semaforo rosso!
Nella foto
si può anche notare il cavalcavia posto
dietro il semaforo che permette l'attraversamento
sul collegamento che dà l'ingresso e
l'uscita dal casello di Liscate della TEEM
A58
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Questa
è la rampa che conduce al cavalcavia e qui
ci si trova sempre su una ciclabile, ovvio che
qualche anno fa qui era tutta campagna.
Dal
semaforo sino a qui è tutto asfaltato,
questo tratto è considerato
ciclabile.
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Oltrepassato
il cavalcavia la ciclabile dà l'accesso
diretto in corsia preferenziale all'autostrada
senza pagare alcun pedaggio a patto che si superino
gli 80 km/h! Naturalmente scherzo! E' solo una
strada che ripristina un collegamento ad una
cascina e ai campi.
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Se non
altro da quassù si ha una visuale a
360° tutt'intorno. Del resto come già
scritto sopra, qui era piena campagna, oramai tanti
ettari se ne sono andati per sempre!
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Scesi dal
cavalcavia la ciclabile si immette sulla vecchia
strada che porta alle località Cascina di
Mezzo e Gardino. Strada che un tempo era
accessibile direttamente dalla strada della CERCA,
poco distante dall'incrocio con l'attuale
ciclopedonale di Liscate, ma che ora con i raccordi
autostradali hanno spostato molto più a sud
il suo ingresso, in direzione di Settala. A parte
questi stravolgimenti la campagna accanto è
rimasta uguale.
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Forse molti
vecchi alberi sono scomparsi ed alcuni nuovi sono
stati piantati, almeno per quanto possa ricordarmi
visto che è passato molto tempo da un mio
passaggio su questa strada.
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Qui l'unico
traffico, quasi assente, è quello per le due
cascine. In questo punto hanno creato un
attraversamento della ciclabile, dove a sx si
prosegue verso Rossate-Lavagna mentre a dx si
arriva sulla strada della CERCA nei pressi di
Settala.
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Questa ,
dopo aver svoltato a dx, è la vista verso
nord da dove si è arrivati da
Liscate
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Il
malcostume Italiano è sempre onnipresente! I
cartelli che ci si trova su una ciclabile sono
eloquenti, ma evidentemente con le auto qualcuno
avrà pensato bene di entrarci ! Nel mio
precedente sopralluogo questo manufatto in cemento
non c'era!
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Che dire...
già odio i dissuasori ad archetto posti
sulle ciclabili che ti costringono a pericolosi
slalom. Tutto ciò per evitare che i motorini
vi transitino. Queste cose di certo non fanno bella
figura e mostrano solo la nostra male
educazione.
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A sx alcune
opere di mitigazione, con messa a dimora di nuovi
alberi ed un'area di sosta con panca e stallo per
le bici.
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Naturalmente
si è in mezzo ai campi e non possono mancare
le cascine, questa è la Baialupa
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Arrivati a
questo bivio a sx un cartello indica che si
è su strada privata della cascina Baialupa
mentre la ciclabile prosegue a dx e qui apro una
parentesi GAS.
A dx
è visibile un impianto in mezzo ai campi,
ebbene fra gli anni 60-70' un certo Enrico Mattei a
capo dell'ENI fece trivellare alcuni luoghi in
Italia alla ricerca del Gas Naturale come ad
esempio: a Cortemaggiore, a Brugherio o qui a
Settala. Come si sa i giacimenti non sono eterni e
quando si esauriscono che si fa? A qualcuno
è venuto in mente di usarli per lo
stoccaggio di altro GAS, come se fosse una enorme
bombola da svuotare e riempire a piacere.
Gli scopi
sono quelli di creare una riserva strategica in
caso di inverni rigidi, difficoltà di
approvvigionamento (vedi recenti chiusure dei
rubinetti da parte della Russia, oppure causa
guerre in corso o in situazioni più
favorevoli nel prezzo di acquisto).
C'è
da chiedersi.... non lo estraevano, lo lasciavano
al suo posto e la riserva c'era, non vi pare?
Però non è finito tutto qui; quando
si riutilizza un vecchio sito di estrazione del GAS
non lo si può riempire a pressioni di
esercizio superiori a quella originale di quando si
è iniziato ad estrarlo, questo per motivi
logici. Se la natura ci ha messo milioni di anni
per creare un giacimento in equilibrio avrà
avuto tutte le sue buone ragioni, non vi
pare?
Ma l'uomo
si sa vuole essere sempre un passo avanti alla
natura per cui che fa? Semplice, sperimenta la
sovrapressione dello stoccaggio di nuovo GAS,
maggiore è la pressione e maggiore è
la quantità stoccabile di GAS. In Italia
sono presenti diversi siti per lo stoccaggio del
GAS e Settala è uno di questi gestito dalla
STOGIT nata da rami d'azienda di ENI e
SNAM
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A sx avrete
il sito di stoccaggio del GAS e alla vostra dx un
recinto che delimita una vecchia presa di
estrazione o sondaggio del GAS, (almeno
sembra).
Sullo
sfondo un vecchio e nuovo bosco
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Queste sono
le nuove piante messe a dimora a compensazione
delle migliaia che hanno tagliato per fare passare
la TEEM A58
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La
ciclabile ha una breve deviazione a dx , verso il
margine del vecchio bosco. Lì termina in
un'area di sosta con panchine e stallo per le bici.
Se osservate la mappa è la breve deviazione
del tracciato in rosso che poi si connette con
quello di colore blu
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Si prosegue
su strada verso Settala
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Il percorso
termina dopo 2 km sulla strada della CERCA nei
pressi di Settala. Qui sulla mappa il tracciato
diventa di colore blu.
Quindi si hanno due alternative come punti di
partenza: chi volesse partire da Vignate
seguirà il tratto in blu e da Melzo il
tratto in rosso.
I due
cartelli indicano: lo STOGIT: Stoccaggi Gas Italia
e la cascina Baialupa menzionata in precedenza.
Da qui non
resta che fare il percorso a ritroso sino
all'incrocio con la strada per la località
Gardino.
ALTERNATIVA
AL PERCORSO
Se avete
scelto il secondo tracciato questo è il
punto in cui vi immetterete nel primo
tracciato.
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Alcune foto
dei punti dove transiterete scegliendo il secondo
tracciato.
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Nulla da
dire, un breve tratto ma bello e riqualificato con
aree di sosta in attesa che le piante
crescano.
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Raggiunto
l'incrocio con la strada per il Gardino la si
attraversa prendendo la ciclabile accanto con fondo
sterrato...
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Non vi pare
che si é in un controsenso ? La strada per
le auto asfaltata, la ciclabile accanto ad un metro
di distanza sterrata! A me che ho la MTB sta anche
bene e chi ha una bici da corsa?
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...sterrato
che termina sulla strada che collega il Gardino con
Rossate sempre su sterrato e qui a mio parere si
doveva proseguire allo stesso modo, almeno con la
ciclabile separata dalla viabilità normale e
qui apro una parentesi:
Quando si
tratta di ciclabili io ho sempre la mia opinione in
merito, dettata dall'esperienza di decine di
migliaia di km effettuati in sopralluoghi spalmati
su un decennio, tali da darmi la consapevolezza che
"toccando con mano" o meglio; con le ruote della
bici, posso affermare questo:
Se volete
realizzare una ciclabile campestre come quella
appena percorsa mi sta bene! Ma se volete far
transitare le bici su una strada sterrata come
quella di dx dove vi possono transitare trattori,
mezzi agricoli, camion e auto.... allora non mi
trovate assolutamente d'accordo e l'esempio
è nelle foto, ovvero i crateri che vi si
aprono ad opera dei mezzi pesanti che vi
transitano, subito dopo averla ben creata e
livellata. Crateri che poi si allargano sempre
più allagandosi durante i
temporali.
E ne sono
testimone perchè ci sono passato quando era
in stato pietoso, piena di grandi buche allagate,
sono ripassato quando l'avevano ripianata e
livellata in perfetto stato prima della sua
inaugurazione a Luglio 2016 e sono ripassato ora a
distanza di un paio di mesi con già la
formazione delle prime buche allagate!
In sostanza
una strada campestre con del traffico non limitato
alle sole bici va asfaltato; sempre che non si
vogliano spendere risorse per ripianare le buche
per poi essere di nuovo a capo nel giro di poco
tempo! Una battaglia impari e della serie: chi meno
spende poi più spende!
E poi che
senso avrebbe? A qualche metro c'è la strada
asfaltata del Gardino in fondo a 600 metri
c'è il cavalcavia asfaltato.... e di mezzo
il "pantanal "quando piove??
Qui sotto
il sopralluogo fatto a Novembre 2016 dopo soli 4
mesi dalla inaugurazione, sono bastati pochi mesi
per vanificare il lavoro fatto! Allora chi ha avuto
ragione?
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E giunti in
cima al cavalcavia della TEEM A58.... Sotto, 6
corsie tutte belle asfaltate a seppellire i campi
di grano, tanto chi volete che coltivi la terra ai
giorni nostri, i contadini sono una razza in via
d'estinzione!
Terminata la discesa del cavalcavia in mezzo al
nulla ma largo tanto da farci passare due TIR e
avanzando ancora spazio per corsie di emergenza,
naturalmente finisce l'asfalto e ricomincia lo
sterrato!
Certo che a ben pensare se avessero fatto
l'autostrada in terra battuta avremmo risparmiato
tanti soldini e l'ambiente sarebbe stato
preservato, possibile che nessuno ci abbia pensato?
Nemmeno chi ha voluto le ciclabili
sterrate?
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Siamo in
campagna e le cose stanno così, giusto o
sbagliato che sia. Si va verso Rossate
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E questa
è la situazione a Novembre 2016, ovviamente
anche qui la presenza di buche come nel tratto
precedente prima del cavalcavia.
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Chissà
quanta storia hanno visto questi ruderi per molti
anni dimenticati
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Ed ecco
l'Oratorio di San Biagio a Rossate. Come si vede
tutta l'area attorno è stata riqualificata
ed i lavori sono terminati da qualche
mese.
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Anche
l'Oratorio Bramantesco del XII sec è stato
restaurato da il consorzio A58-TEEM per 1,5 milioni
di euro con le piste ciclabili annesse.
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Poste
davanti alla facciata dell'ingresso dell'oratorio
tre croci lignee a richiamo della
crocifissione.
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Si dice che
i mattoni utilizzati per questa costruzione
provengano anche da altri vecchi edifici, cosa che
era di consuetudine in quei tempi antichi, e
all'interno cosa troverete?
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Questa
è un'anteprima, il tutto sarà
visibile dal 2 Luglio 2016.
La cupola
ottagonale Bramantesca con le aperture a dar luce
all'ambiente sottostante
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Sotto la
cupola si apre la volta affrescata dell'abside, con
ciò che si è conservato.
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A dx
dell'ingresso si trova questa cappella con altri
affreschi. Purtroppo l'abbandono per molto tempo di
quest'opera ha lasciato le tracce sugli intonaci
interni a causa di infiltrazioni d'acque
meteoriche. Si è comunque preferito un
restauro per lo più conservativo ad uno
più invadente.
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Restauro
che naturalmente ha coinvolto maggiormente la parte
esteriore a scongiurare nuove infiltrazioni
d'acqua.
Se volete
vedere come era qualche anno fa andate a rivedere
questo vecchio
report
un report essenziale perché va ad integrare
con le foto alcune parti mancanti di questo
percorso.
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Lasciando
Rossate verso Lavagna riprende la Ciclabile su
sterrato con a fianco la strada riservata agli
altri mezzi motorizzati.
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La
ciclabile prosegue su propria sede rialzata
rispetto alla strada accanto. Pare che questo sia
stato voluto per arginare eventuali esondazioni od
inondazioni dovute ai corsi d'acqua limitrofi a
Lavagna, quali il torrente Molgora a Nord e il
canale Muzza ad est
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Dall'alto
della ciclabile una vista verso Lavagna. Io resto
comunque della mia idea che questo tipo di
ciclabili andrebbero asfaltate per permetterne
l'uso in ogni condizione di tempo e a tutte le
categorie di utenti che potrebbero accedervi e che
per queste condizioni di fondo ne saranno
esclusi.
Penso agli intenti delle persone che hanno
sottoscritto e voluto questo progetto pensando di
fare in Rossate un punto focale di attrazione di
questa bassa pianura attraverso il collegamento
delle nuove ciclabili.
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Polemiche
mie personali a parte, attraversata Lavagna in
direzione Comazzo, si attraversa in questo punto il
ponte sul canale della Muzza e all'incrocio si
presentano tre scelte:
1) svoltare
a sx e prendere la ciclabile sterrata che costeggia
la Muzza verso Truccazzano
2) Svoltare
sempre a sx e dopo 50m svoltare a dx prendendo la
ciclabile asfaltata per Comazzo
3) Svoltare
a dx su ciclabile misto asfalto -sterrato direzione
Vaiano-Merlino
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Quindi con
l'opzione 1) proseguirete diritti lungo il canale
Muzza, con l'opzione 2) svolterete a dx prendendo
la nuova ciclabile che vi condurrà a
Comazzo
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Dopo un
paio di ponti sarete pronti a seguire il percorso
in buona parte protetto dagli steccati in legno e
tutto asfaltato sino a Comazzo, percorso che segue
fedelmente la strada a fianco, ma questo
sarà visto in futuro per un altro
giro.
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Ritornando
all'incrocio scelta dell'opzione 3) direzione
Vaiano-Merlino. Notare che trattasi di percorso
ciclabile e non ciclopedonale, e i pedoni? Mai
visto un pedone su queste strade a dire il vero! Al
massimo vanno sulla ciclopedonale del canale Muzza
che si trova sulla dx.
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Poco avanti
la ciclabile attraversa la strada ed aggiungo: in
modo corretto. Poco oltre, un'area di sosta con
panchine e stallo per le bici.
Vi
ricordate il primo attraversamento pedonale
semaforico sulla CERCA a Liscate? Ecco a quello
mancano questi quadrotti bianchi
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E qui? E
qui siamo alle solite, finisce l'asfalto ed obbliga
i ciclisti con le bici da corsa a prendere la
vecchia pericolosa stretta strada a
fianco!
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Sono
d'accordo che siamo in mezzo alla natura, ma anche
le auto accanto lo sono ed inoltre questo tratto
andrà in condivisione con i pesanti mezzi
agricoli che rovineranno in breve tempo il lavoro
di spianatura del percorso su sterrato!
Per caso avete mai visto una strada sterrata priva
di buche e ovviamente ripiene d'acqua alle prime
piogge?
Non ci vuole uno scienziato per capirlo! Del resto
anche fare in modo alterno piste ciclabili
asfaltate poi sterrate poi di nuovo asfaltate per
poche centinaia di metri e di nuovo sterrate che
senso ha? Non sono né carne né pesce
come si suol dire! E non mi si venga a parlare che
è a protezione dell'ambiente quando chi le
ha realizzate ad opera compensativa ha asfaltato 6
corsie autostradali!
A lavoro
consegnato pensate che gli enti locali poi avranno
i fondi per farvi manutenzione? Ma nemmeno per
sogno! Se avessero asfaltato tutte queste opere di
compensazione almeno avrebbero dato un manufatto
duraturo nel tempo adatto ad essere fruito da tutte
le categorie di utenti previste, non un lavoro che
sarà effimero e solo un debito per le casse
Comunali!
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Al termine
di questo sterrato ci si riconnette sulla vecchia
strada all'ingresso della frazione di Vaiano che si
vede a dx
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In questa
vecchia frazione di Vaiano un luogo che un tempo
era noto per le rane fritte, lumache o altre
cibarie simili, oggi mi pare che tutto ciò
sia stato sostituito da altri piatti e forse da
altri gestori.
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Usciti da
Vaiano in corrispondenza della cabina di
trasformazione della corrente elettrica, sulla dx
un'altra nuova ciclabile vi toglierà dalla
stretta strada
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Tratto di
nuovo asfaltato con accanto una roggia
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Poco avanti
un cascinale che ospita anche un B&B con tanto
di tabelle per i gelati
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Il B&B
Il Mulino è anche un Bike Point
attrezzato
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Per chi
volesse fare un pit stop nella bella stagione
troverete bibite fresche, gelati e panini
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Se invece
avete prenotato è possibile anche sostare
per un pranzo o una cena.
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L'interno
del Mulino ora divenuto la reception del
B&B
.
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Dopo il
mulino si interseca di nuovo la strada che porta a
Merlino, sempre con attraversamento ciclabile
corretto
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La
ciclabile prosegue poi sino alle porte di Merlino
dove si interrompe in paese per poi riprendere alla
sua periferia sin verso il cimitero.
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Arrivati
alla rotonda nei pressi del cimitero un
attraversamento stradale a sx immette su
quest'altra ciclopedonale che prosegue sino alla
periferia di Marzano.
Se seguite
il report che vi ho messo nella località di
Rossate potrete visualizzare il resto del percorso
che chiude l'anello.
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Conclusioni
Come avrete
letto e visto, il territorio merita un'attenzione
particolare per il fatto che è stato
martoriato dalle nuove infrastrutture stradali che
hanno tolto molti ettari di terreno e di verde.
Il fatto di aver realizzato queste opere di
compensazione senza un criterio uniforme, vedi
tratti sterrati, a mio avviso hanno ulteriormente
penalizzato la fruizione del territorio rimasto,
escludendo di fatto alcune categorie di
ciclisti.
Non è sufficiente mettere un cartello su una
strada campestre per farla divenire una
ciclabile!
A conti
fatti i tratti sterrati sono: 2,88 km dal Gardino a
Lavagna e 900 m. da Lavagna a Vaiano. Totale: 3,78
Km
Della serie: Chi più spende, meno spende!
Solo che in questo caso qualcuno ha voluto
risparmiare lasciando le spese ai
posteri!
Questo
è il mio pensiero, ai lettori le loro
considerazioni in merito.
N.d.r.
In data 2 Nov 2016 dopo nemmeno 5 mesi dal
rifacimento della strada sterrata Gardino-Lavagna
la strada risulta già con numerose e
profonde buche provocate dal transito dei veicoli
pesanti.
Come volevo
dimostrare sono bastati pochi mesi per annullare il
lavoro fatto.
Su un fondo sterrato un conto è farvi
passare delle leggere bici ed un conto sono pesanti
mezzi agricoli, camion e auto.
Come ho
già suggerito questi tratti vanno
asfaltati!
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buone pedalate a
tutti, Outside
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