Lombardia in bici

Giro nell'Oltrepo Pavese
da Oramala a Varzi e Zavattarello
(Seconda Parte)
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Un giro articolato nell' Oltrepo Pavese che da Zavattarello compie un ampio anello sui crinali dei colli Pavesi passando in vista di numerosi castelli sino ad arrivare a Varzi con un tour nella cittadina medievale, per poi chiudere l'anello risalendo a Zavattarello. Giro ampiamente panoramico che passa in zone anche poco conosciute.

 
Varzi, portico medievale


Castello di Montesegale - Comune di Varzi - Zavattarello

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
60km
1557m
Asfalto
Stradale
5%- 18%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩

  

 

 

 


La traccia ingloba un territorio di 66 km quadrati con una infinità di colli da attraversare e lo si può evincere dal profilo dell'altimetria sottostante


Il profilo del tracciato, 60 km molto movimentati con continue salite e discese.

  

IL PERCORSO

Percorso ad anello caratterizzato da continui sali e scendi anche molto impegnativi passando per le Valli: Tidone, Ardivestra, Di Nizza, Staffora.

Non occorre farsi trarre in inganno dalle colline a confronto con le vere montagne. Spesso nelle colline le pendenze sono ben superiori.

Il percorso l'ho ideato in senso antiorario in modo da arrivare a Varzi e dedicarvi la pausa pranzo e relativa visita all'interessante centro storico di origine medievale di cui ne conserva ancora alcune tracce. Visto che si tratta di un giro molto articolato è consigliabile fare uso della traccia GPS. Per l'impegno richiesto è riservato a chi è abituato a giri simili.

Rifornimenti idrici

A Varzi nel centro storico

Quale bici usare

Una bici scorrevole e comoda in vista dei tanti km compresi di frequenti salite e discese che talvolta richiedono anche dei buoni freni in ordine.

 

La traccia GPX

 



Seconda Parte
Da Oramala a Varzi e ritorno a Zavattarello

 


Dallo scollinamento si è in vista del Castello di Oramala

 
 

Ancora una picchiata in discesa e successiva salita fino sotto il castello

 

Scendendo da Oramala si apre la visione sulla Valle Staffora e alla estrema dx la cima del Monte Penice.


Altra bella discesa che conduce a Varzi con visuale su tutte le colline e monti attorno

 

Ecco finalmente Varzi, adagiata nella Valle Staffora


Il centro medievale di Varzi punteggiato da torri e campanili.


Varzi era la nostra meta sia per il pranzo, che abbiamo trovato in uno dei tanti esercizi presenti sulla piazza del mercato, che per la visita al borgo antico posto alle spalle delle case di questa piazza.


Assolta l'incombenza del pranzo, ci siamo recati nella piazza del Municipio che ha sede nell'ex Palazzo Tamburelli fatto costruire nel 1724


Dal Municipio, a dx si eleva la torre delle Streghe


La Torre è facente parte del Castello dei Malaspina risalente al XIII sec. Il bene ora è di proprietà del comune ed è visitabile salendo i suoi 130 scalini in parte situati anche all'esterno.

Stavo chiedendo ad una signora informazioni sull'ubicazione del centro storico, quando lei girandosi mi indicò il primo cittadino alle sue spalle, dicendomi: Chi meglio di lui potrebbe aiutarla?

 

E' stato così che il Sindaco mi ha gentilmente fornito di opuscoli sul comune di Varzi e mi ha accompagnato in una breve visita illustrandomi il borgo storico.

A sx il Sindaco in carica Gianfranco Alberti. Qui ci si trova in Via di Dentro, parallela a quella della piazza del Comune e posta sotto di essa come livello.

Questa via si può considerare la principale del vecchio borgo. Alle due estremità di essa vi sono due torri che governavano l'accesso al vecchio borgo.

Nella foto, a dx si trova la Chiesa detta dei Bianchi per via delle bianche vesti che indossavano La Compagnia dei Battuti di Varzi e quelli della Arciconfraternita del Gonfalone di Roma.

Poco più avanti sulla sx invece si trova la Chiesa detta dei Rossi per analogo motivo.

In fondo si intravede la torre di Porta Sottana

L'interno della Chiesa dei Bianchi

Alle nostre spalle dalla foto sopra della Via di Dentro si trova la Torre dell'orologio o Soprana. Dal passaggio sottostante si intravede in fondo la facciata della chiesa parrocchiale


La chiesa parrocchiale dedicata a San Germano. A sx della chiesa si prosegue in Via Porta Nuova, mentre a dx si scende in via del Mercato.

 

Dalla Via Porta Nuova si scende di un altro livello per Via del Mercato

 


Al termine della discesa sulla sx ampi portici che un tempo servivano per farne dei mercati al coperto riparati dalle intemperie.

Vi rammento che Varzi era situata sul cammino della "Via del Sale" quindi su una via di comunicazione importante fra il mare, gli Appennini e l'entroterra verso la pianura Padana



A dx della discesa invece si prosegue verso altri portici che vedremo più avanti.

Nel frattempo avevamo preso la strada di ritorno verso il Municipio

Giunti al Municipio il Sindaco mi ha voluto mostrare la bella sala consigliare. Mi ha fornito anche di altri opuscoli e mappe che ho molto gradito, ringraziandolo e congedandomi da lui.
Con le indicazioni e i documenti alla mano potevo con calma rivedermi il centro storico.


Così abbiamo ripercorso il centro storico consapevoli di quanto stessimo vedendo.

Questa è la vista sulla Chiesa dei Rossi situata poco distante dalla Chiesa dei Bianchi in Via di Dentro.

Anche il campanile con le sue facciate dipinte richiama il colore rosso.

Allo stesso modo della Chiesa dei Bianchi anche questa chiesa dei Rossi ha preso il nome per il fatto che gli aderenti alla confraternita indossavano vesti di colore Rosso



La Via di Dentro prosegue a fianco della facciata della Chiesa dei Rossi terminando sotto la porta della Torre di Porta Sottana


Gli angusti spazi di fronte alla Chiesa dei Rossi non hanno permesso un agevole scatto sulla facciata. La chiesa era chiusa e pare apra solo in occasioni di funzioni religiose.

 


Tutto risulta essere pulito e ben ordinato


La Torre di Porta Sottana risulta essere affiancata a dx da un ex edificio destinato al Corpo di Guardia e a sx dal Palazzo Leveratto-Mancini risalente al Settecento


Passati sotto l'arco della Torre si sbuca qui dove le abitazioni sembrano di più recente costruzione.


Abbiamo percorso in senso inverso la Via di Dentro passando di nuovo sotto l'arco a sesto acuto della Torre in pietra di Porta Sottana



In senso inverso si poteva vedere la Torre dell'Orologio o Soprana. A me sono sempre piaciuti i borghi con numerosi portici in quanto anche con cattivo tempo ti permettono di passeggiare tranquillamente



Varzi si dimostra una bella cittadina pulita, ordinata ed interessante, solo che per chi passa frettolosamente sulle strade principali, se non informato adeguatamente, difficilmente farà una capatina nel suo centro storico dove potrà trovare anche caratteristici negozi di prodotti locali o di artigianato.

Vi ricordo che Varzi è famosa anche per il suo salme che ne prende il nome o per i ravioli, il miele, i funghi ed altre prelibatezze culinarie.



I nostri "cavalli d'acciaio" accanto alla Chiesa dei Bianchi


Non rimaneva che continuare il percorso passando sotto la Torre dell'Orologio

 

Oltre la torre si incontra di nuovo la chiesa parrocchiale

 

 

L'interno della Chiesa Parrocchiale con in primo piano due altari inseriti in nicchie con riquadri affrescati.

 

Dal piazzale della Chiesa a sx si prosegue in Via di Porta Nuova. Qui si trovano altri portici medievali. L'arco che si vede è quello che conduce al livello sottostante in via del Mercato

 

Accattivante questa veduta dei portici con a fianco una bottega di prodotti tipici.


Proseguiamo in stretti vicoli fra vecchie mura


Si sbuca in via Roma con un'altra serie di portici di datazione più recente. In fondo alla via svolteremo a dx risalendo la via del Mercato

La via del Mercato non poteva non presentare altri portici, portici che appunto servivano ai mercanti e al ricovero delle loro mercanzie mettendole al sicuro dalle intemperie.



Mercati che dovevano essere ben fiorenti a giudicare dai numerosi portici ancora presenti.

Nella foto un vecchio torchio per la spremitura dei grappoli d'uva



Probabile che un tempo questi portici servissero anche al ricovero dei muli, cavalli o somari da soma.


Lei osservava minuziosamente i dettagli del borgo e di fronte a lei ...

... una nicchia posta sotto la Chiesa Parrocchiale

Lasciata la nicchia si risale la Via del Mercato per arrivare di nuovo alle nostre spalle alla piazzetta della Chiesa Parrocchiale.

Ci sarebbero state ancora altre cose da vedere ma il tempo tiranno ci chiamava a lasciare Varzi riservando a voi una visita più prolungata.

 

 

Lasciato Varzi abbiamo preso la strada in direzione Bobbio per poi deviare poco dopo a sx verso Zavattarello. La strada sale di nuovo offrendo una vista da Varzi dal lato opposto da cui eravamo scesi dal Castello di Oramala.


Salendo e guardando a sx si può ancora scorgere il Castello di Oramala con il caratteristico torrione arrotondato dal lato esposto a sud

Varzi è posta nella vallata aperta dello Staffora e penso possa avvantaggiarsi di un clima particolare che l'ha resa adatta alla stagionatura del suo famoso salame di Varzi.



Salendo verso Pietragavina si aprono altri panorami sulla dx verso altre numerose frazioni come Bognassi, Colle della Crocetta, Costa, Casa Praglasso ecc. in un susseguirsi di prati e boschi.


Si arriva in vista del Castello di Pietragavina, scollinando ai 711 m s.l.m.
C'è da dire che il fondo di questo tratto di strada che porta da Varzi a Zavattarello non è dei migliori ed abbiamo trovato frequenti buche o crepe nell'asfalto per cui fate attenzione!

 


A Pietragavina dopo aver scollinato si scende verso Zavatterello. In alto a sx il castello, risalente al XII sec.


Strada facendo si passerà anche dal borgo di Rossone ...

... sino ad arrivare in vista dell'inconfondibile sagoma del Castello Dal Verme di Zavattarello

Come detto all'inizio la sua posizione invidiabile lo fa scorgere anche da lontano rendendolo ben riconoscibile.

Dopo centinaia e centinaia di curve, probabilmente saranno più di cinquecento, ci stavamo avvicinando di nuovo al punto di partenza.

 


Siamo partiti da un castello per trovarne altri sul nostro percorso che si potrebbe definire quasi un percorso fra i castelli dell'Oltrepo Pavese, tra l'altro tutti ben conservati.

Piaciuto il giro? Dall'espressione si direbbe di sì! Finito qui? E se andassimo su al castello?

Detto fatto, abbiamo imboccato la ripida ed impegnativa salita che poi si tramuta in acciottolato e sterrato per finire alle porte del castello. Qui penso che gli eventuali assalitori sarebbero già stati sfiniti!

Un portone a sesto acuto ed una galleria danno l'accesso all'interno del castello.

Immagino che se si sarebbe dovuto superare anche questo ostacolo, la cosa non sarebbe stata affatto semplice

L'interno del parco del castello attorniato dalle mura.


Ed ecco l'arcigna rocca come è visibile dall'interno del suo cortile. Il castello, sede di eventi, è anche visitabile.

Prima Parte

Conclusioni

Come si suol dire di carne al fuoco in questo giro ne abbiamo messa molta, con infinite possibilità di scelta per cosa approfondire meglio. Certo per questo occorre molto tempo per poter vedere tutto al meglio, sta a voi eventualmente voler frazionare il giro oppure farlo tutto d'un fiato!


 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata:24-08-2016
ultimo aggiornamento: 25-08-2016
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