|
Giro nell'Oltrepo Pavese da Oramala a Varzi e Zavattarello (Seconda Parte) |
|
|
|
|
|
La traccia
ingloba un territorio di 66 km quadrati con una
infinità di colli da attraversare e lo si
può evincere dal profilo dell'altimetria
sottostante Il profilo
del tracciato, 60 km molto movimentati con continue
salite e discese.
Percorso
ad anello caratterizzato da continui sali e scendi
anche molto impegnativi passando per le Valli:
Tidone, Ardivestra, Di Nizza, Staffora. A
Varzi nel centro storico Una bici
scorrevole e comoda in vista dei tanti km compresi
di frequenti salite e discese che talvolta
richiedono anche dei buoni freni in
ordine. |
Da Oramala a Varzi e ritorno a Zavattarello
Dallo
scollinamento si è in vista del Castello di
Oramala Ancora una
picchiata in discesa e successiva salita fino sotto
il castello
Scendendo
da Oramala si apre la visione sulla Valle Staffora
e alla estrema dx la cima del Monte Penice.
Altra bella
discesa che conduce a Varzi con visuale su tutte le
colline e monti attorno Ecco
finalmente Varzi, adagiata nella Valle
Staffora Il centro
medievale di Varzi punteggiato da torri e
campanili. Varzi era
la nostra meta sia per il pranzo, che abbiamo
trovato in uno dei tanti esercizi presenti sulla
piazza del mercato, che per la visita al borgo
antico posto alle spalle delle case di questa
piazza. Assolta
l'incombenza del pranzo, ci siamo recati nella
piazza del Municipio
che ha sede nell'ex Palazzo Tamburelli fatto
costruire nel 1724 Dal
Municipio, a dx si eleva la torre delle
Streghe La Torre
è facente parte del Castello dei Malaspina
risalente al XIII sec. Il bene ora è di
proprietà del comune ed è visitabile
salendo i suoi 130 scalini in parte situati anche
all'esterno. Stavo
chiedendo ad una signora informazioni
sull'ubicazione del centro storico, quando lei
girandosi mi indicò il primo cittadino alle
sue spalle, dicendomi: Chi meglio di lui potrebbe
aiutarla? E' stato
così che il Sindaco mi ha gentilmente
fornito di opuscoli sul comune di Varzi e mi ha
accompagnato in una breve visita illustrandomi il
borgo storico. A sx il
Sindaco in carica Gianfranco Alberti. Qui ci si
trova in Via di Dentro, parallela a quella della
piazza del Comune e posta sotto di essa come
livello. Questa via
si può considerare la principale del vecchio
borgo. Alle due estremità di essa vi sono
due torri che governavano l'accesso al vecchio
borgo. Nella foto,
a dx si trova la Chiesa detta dei Bianchi per via
delle bianche vesti che indossavano La Compagnia
dei Battuti di Varzi e quelli della
Arciconfraternita del Gonfalone di Roma. Poco
più avanti sulla sx invece si trova la
Chiesa detta dei Rossi per analogo
motivo. In fondo si
intravede la torre di Porta Sottana
L'interno
della Chiesa dei Bianchi Alle nostre
spalle dalla foto sopra della Via di Dentro si
trova la Torre dell'orologio o Soprana. Dal
passaggio sottostante si intravede in fondo la
facciata della chiesa parrocchiale La chiesa
parrocchiale dedicata a San Germano. A sx della
chiesa si prosegue in Via Porta Nuova, mentre a dx
si scende in via del Mercato. Dalla Via
Porta Nuova si scende di un altro livello per Via
del Mercato
Al termine
della discesa sulla sx ampi portici che un tempo
servivano per farne dei mercati al coperto riparati
dalle intemperie. Vi rammento
che Varzi era situata sul cammino della "Via del
Sale" quindi su una via di comunicazione importante
fra il mare, gli Appennini e l'entroterra verso la
pianura Padana A dx della
discesa invece si prosegue verso altri portici che
vedremo più avanti. Nel
frattempo avevamo preso la strada di ritorno verso
il Municipio Giunti al
Municipio il Sindaco mi ha voluto mostrare la bella
sala consigliare. Mi ha fornito anche di altri
opuscoli e mappe che ho molto gradito,
ringraziandolo e congedandomi da lui. Così
abbiamo ripercorso il centro storico consapevoli di
quanto stessimo vedendo. Questa
è la vista sulla Chiesa dei Rossi situata
poco distante dalla Chiesa dei Bianchi in Via di
Dentro. La Via di
Dentro prosegue a fianco della facciata della
Chiesa dei Rossi terminando sotto la porta della
Torre di Porta Sottana Gli angusti
spazi di fronte alla Chiesa dei Rossi non hanno
permesso un agevole scatto sulla facciata. La
chiesa era chiusa e pare apra solo in occasioni di
funzioni religiose. Tutto
risulta essere pulito e ben ordinato La Torre di
Porta Sottana risulta essere affiancata a dx da un
ex edificio destinato al Corpo di Guardia e a sx
dal Palazzo Leveratto-Mancini risalente al
Settecento Passati
sotto l'arco della Torre si sbuca qui dove le
abitazioni sembrano di più recente
costruzione. Abbiamo
percorso in senso inverso la Via di Dentro passando
di nuovo sotto l'arco a sesto acuto della Torre in
pietra di Porta Sottana In senso
inverso si poteva vedere la Torre dell'Orologio o
Soprana. A me sono sempre piaciuti i borghi con
numerosi portici in quanto anche con cattivo tempo
ti permettono di passeggiare tranquillamente
Varzi si
dimostra una bella cittadina pulita, ordinata ed
interessante, solo che per chi passa
frettolosamente sulle strade principali, se non
informato adeguatamente, difficilmente farà
una capatina nel suo centro storico dove
potrà trovare anche caratteristici negozi di
prodotti locali o di artigianato. Vi ricordo
che Varzi è famosa anche per il suo salme
che ne prende il nome o per i ravioli, il miele, i
funghi ed altre prelibatezze culinarie. I nostri
"cavalli d'acciaio" accanto alla Chiesa dei Bianchi
Non
rimaneva che continuare il percorso passando sotto
la Torre dell'Orologio Oltre la
torre si incontra di nuovo la chiesa parrocchiale
L'interno
della Chiesa Parrocchiale con in primo piano due
altari inseriti in nicchie con riquadri
affrescati.
Dal
piazzale della Chiesa a sx si prosegue in Via di
Porta Nuova. Qui si trovano altri portici
medievali. L'arco che si vede è quello che
conduce al livello sottostante in via del
Mercato Accattivante
questa veduta dei portici con a fianco una bottega
di prodotti tipici. Proseguiamo
in stretti vicoli fra vecchie mura Si sbuca in
via Roma con un'altra serie di portici di datazione
più recente. In fondo alla via svolteremo a
dx risalendo la via del Mercato La via del
Mercato non poteva non presentare altri portici,
portici che appunto servivano ai mercanti e al
ricovero delle loro mercanzie mettendole al sicuro
dalle intemperie. Mercati che
dovevano essere ben fiorenti a giudicare dai
numerosi portici ancora presenti. Nella foto
un vecchio torchio per la spremitura dei grappoli
d'uva Probabile
che un tempo questi portici servissero anche al
ricovero dei muli, cavalli o somari da
soma. Lei
osservava minuziosamente i dettagli del borgo e di
fronte a lei ... ... una
nicchia posta sotto la Chiesa
Parrocchiale Lasciata la
nicchia si risale la Via del Mercato per arrivare
di nuovo alle nostre spalle alla piazzetta della
Chiesa Parrocchiale. Ci
sarebbero state ancora altre cose da vedere ma il
tempo tiranno ci chiamava a lasciare Varzi
riservando a voi una visita più
prolungata. Lasciato
Varzi abbiamo preso la strada in direzione Bobbio
per poi deviare poco dopo a sx verso Zavattarello.
La strada sale di nuovo offrendo una vista da Varzi
dal lato opposto da cui eravamo scesi dal Castello
di Oramala. Salendo e
guardando a sx si può ancora scorgere il
Castello di Oramala con il caratteristico torrione
arrotondato dal lato esposto a sud Varzi
è posta nella vallata aperta dello Staffora
e penso possa avvantaggiarsi di un clima
particolare che l'ha resa adatta alla stagionatura
del suo famoso salame di Varzi. Salendo
verso Pietragavina si aprono altri panorami sulla
dx verso altre numerose frazioni come Bognassi,
Colle della Crocetta, Costa, Casa Praglasso ecc. in
un susseguirsi di prati e boschi. Si arriva
in vista del Castello di Pietragavina, scollinando
ai 711 m s.l.m. A
Pietragavina dopo aver scollinato si scende verso
Zavatterello. In alto a sx il castello, risalente
al XII sec. Strada
facendo si passerà anche dal borgo di
Rossone ... ... sino ad
arrivare in vista dell'inconfondibile sagoma del
Castello Dal Verme di Zavattarello Come detto
all'inizio la sua posizione invidiabile lo fa
scorgere anche da lontano rendendolo ben
riconoscibile. Dopo
centinaia e centinaia di curve, probabilmente
saranno più di cinquecento, ci stavamo
avvicinando di nuovo al punto di
partenza. Siamo
partiti da un castello per trovarne altri sul
nostro percorso che si potrebbe definire quasi un
percorso fra i castelli dell'Oltrepo Pavese, tra
l'altro tutti ben conservati. Piaciuto il
giro? Dall'espressione si direbbe di sì!
Finito qui? E se andassimo su al
castello? Detto
fatto, abbiamo imboccato la ripida ed impegnativa
salita che poi si tramuta in acciottolato e
sterrato per finire alle porte del castello. Qui
penso che gli eventuali assalitori sarebbero
già stati sfiniti! Un portone
a sesto acuto ed una galleria danno l'accesso
all'interno del castello. Immagino
che se si sarebbe dovuto superare anche questo
ostacolo, la cosa non sarebbe stata affatto
semplice L'interno
del parco del castello attorniato dalle
mura. Ed ecco
l'arcigna rocca come è visibile dall'interno
del suo cortile. Il castello, sede di eventi,
è anche visitabile. Come si
suol dire di carne al fuoco in questo giro ne
abbiamo messa molta, con infinite
possibilità di scelta per cosa approfondire
meglio. Certo per questo occorre molto tempo per
poter vedere tutto al meglio, sta a voi
eventualmente voler frazionare il giro oppure farlo
tutto d'un fiato!
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
buone
pedalate a tutti, Outside
|
pagina creata:24-08-2016 ultimo aggiornamento: 25-08-2016 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|