Veneto e Trentino in bici
Tour dolomitico

In Ciclabile
da Trento a Bolzano

(TN-BZ)
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Continua il percorso in ciclabile iniziato con il tratto:
Verona - Rivoli Veronese

Seconda tappa del nostro tour, ci aspetta la Trento-Bolzano, saremo sempre in ciclabile, la tappa é di circa 85km ed é in piano.



LE TAPPE

1- Rivoli-Trento

   

Pur trovandoci al nord fa caldo e Debora si appresta a prendere la borraccia




Salorno - Bolzano - Collalto


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
89,5km
100m
asfalto
Cicl/strad
0,1% - 10%
✩✩
✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩

 

 

 

 



Si parte da Povo affrontando la discesa sino a Trento per poi proseguire in ciclabile sino a Bolzano. Come abbiamo raccomandato nella precedente tappa, evitate di scegliervi una camera dove dovrete affrontare una salita importante, visto che avtrete i bagagli con voi!



Questa volta una sola deviazione verso il lago di Caldaro, ma poi dopo aver attraversato Balzano, ahi noi, ci è toccata ancora una ripida salita per raggiungere la camera.



La mappa del percorso



L'altimetria questa volta non presenta difficoltà, in partenza la ripida discesa verso Trento e poi quasi tutta in piano tranne l'ultimo ripido tratto per raggiungere il B&B



IL PERCORSO

Come abbiamo scritto sono 89,5km ma escludendo la deviazione per il lago di Caldaro di 8,5 km a/r , il tratto di circa 7km da Povo a Trento, e 2km per raggiungere il B&B a Bolzano, il tutto si ridurrebbe a 79km.



SECONDA TAPPA


Sveglia all'alba, si fa per dire! Fra una cosa e l'altra prima di metterci in marcia ne passa del tempo! I galli si sono stancati già da un bel pezzo a fare chicchirichì! Inforcate le bici da Povo fiondiamo giù per la discesa di 5km sino a Trento .

Attraversiamo la città, ci siamo detti di vederla meglio al termine del tour, giunti nei pressi del Ponte di San Lorenzo sul fiume Adige si ha l'occasione di vedere la caratteristica chiesa di Sant'Apollinare.


Una chiesa del XIV sec con il caratteristico tetto spiovente ricoperto da scandole (rivestimento di legno utilizzato spesso in questi territori alpini)




Prima di lasciare Trento una foto ricordo in riva all'Adige e poi via! Dietro di me i monti della Paganella

Lasciata alle spalle la città affianchiamo il corso dell'Adige e le campagne attorno, tranne per un piccolo tratto in cui costeggiamo il torrente Avisio fino a Lavis, lo attraversiamo e costeggiandolo dall'altra sponda ci ricongiungiamo all'Adige.




Stavo fotografando il paesaggio quando all'improvviso uno stormo di grossi corvi si levato in cielo.

Si fa mezzodì e decidiamo di arrivare a San Michele all'Adige per riempire i serbatoi oramai a secco. Il paese non offre molti punti di ristoro se non piccoli bar, così ci spostiamo verso Mezzocorona e una delle prime aziende che incontriamo è la Rotari, produttrice di spumanti provenienti proprio da Mezzocorona.

Il sole è alto, il caldo è torrido e la tentazione di un bel bicchiere di spumante...meglio andare a mangiare! Chiedendo informazioni ci indicano un ristorante vicino all'entrata della ciclabile. Questa scelta, obbligata visto l'orario tardo, ci costringe a rinunciare alla visita di Mezzocorona e Mezzolombardo.

Dopo pranzo proseguiamo sulla ciclabile e notiamo che l'ambiente intorno non cambia, le montagne fanno da contorno a distese di meleti e vigneti.



A circa 38km da Trento si incontra Salorno. In paese riempiamo le borracce, ormai vuote, con acqua fresca.

Le fontanelle lungo la ciclabile sono rare, ma presenti in ogni paese. Mentre riposiamo all'ombra di un albero, in centro fotografiamo la chiesa di S. Andrea Apostolo.

Vale la pena fare una deviazione per dare uno sguardo da vicino al castello arroccato sulla roccia.



La candida facciata del Municipio


Volgendo lo sguardo a sud-ovest dal paese di Salorno Castel Haderburg. Già che ci siete potreste andare a vedere la bella cascata nelle vicinanze, si trova a 300 metri dal centro di Salorno.




Durante il percorso incontriamo paesi alle cui spalle molto spesso spuntano castelli, segni della storia.



Il castello d'Enna sopra il paese di Montagna, BZ. risale al XII sec costruito dai nobili d'Egna.




Il sole cocente e il caldo intenso di questa giornata non danno tregua. Decidiamo di fare una deviazione al lago di Caldaro nella speranza di rinfrescarci, magari con un piccolo tuffo. Sotto questo aspetto la deviazione si rivela inutile perché le spiagge sono poche e private, ma il lago offre un profilo paesaggistico notevole.



Le colline attorno al lago sono famose per i loro rinomati vitigni.





Mele, mele, mele e non poterle prendere! Però la fortuna ci assiste: troviamo sulla ciclabile un chiosco che vende frutta, fra la quale delle splendide mele! finalmente il nostro desiderio è stato esaudito!




Dopo esserci deliziati con le mele queste distese immature non ci fanno più invidia!

Poco fa dicevo che la fortuna ci assiste...ma che dico mai! Alberto buca proprio a pochi km da Bolzano! Un sassolino piccolissimo con una punta microscopica, ma affilata affloscia la sua ruota anteriore.

Il cambio della camera d'aria è rapido, ma quello che fa perdere tempo è rintracciare l'infame incastrato nel copertone.

A questo proposito è bene ricordarsi di cercare per bene la causa della foratura per non forare anche la nuova camera d'aria.

Fatto tutto siamo pronti per ripartire, arriviamo a Bolzano quando il sole è ormai dietro alle montagne. Attraversiamo il paese senza problemi data la fitta rete di piste ciclabili, d'altronde è la capitale della bicicletta!





Dice un vecchio detto: chi è causa del suo mal, pianga se stesso!

Con nostra amara sorpresa scopriamo che è successo un'altra volta: per raggiungere il B&B ci aspetta una salita ripidissima da affrontare con una bici di quasi 35kg! direi impossibile per i miei muscoletti, anche se Alberto piano piano c'è l'ha fatta a salire sino in cima in sella alla bici!

A magra consolazione, ho visto che anche un signore dietro di me saliva a piedi!


Una volta giunti al B&B la fatica viene ripagata dalla duplice vista mozzafiato: a est vista su Bolzano e a ovest il Catinaccio.



Il giorno successivo stop a Bolzano per visitare i dintorni, rifacciamo la famosa salita questa volta in discesa ed a piedi. Bolzano è sotto di noi e si vedono i cavi della funivia che porta sull'altopiano del Renon.

 


Fra un po' saliremo anche noi lassù


E di fatti qua siamo a bordo della cabinovia. Il viaggio dura circa un quarto d'ora. Partendo da Bolzano il paesaggio cambia passando dalla città all'onnipresente verde che caratterizza l'altopiano. Arrivati quasi a Soprabolzano si apre un ampia radura nel bosco con case isolate e gli immancabili fiori sui balconi che le decorano.


Usciti dalla funivia troviamo il trenino che fa il giro turistico da Soprabolzano a Collalbo.


Passeggiando per Soprabolzano i fiori la fanno da padrone con i loro colori sgargianti!




L'immancabile crocifisso col vasetto di Gerani e in questo caso con delle pannocchie di mais essiccate.




I binari del trenino...



Ancora fiori ed un passaggio a livello per il trenino



L'ambiente bucolico con le classiche fattorie e i campi curati falciati di fresco



Sull'altopiano a Soprabolzano si possono vedere anche le famose piramidi di terra. Sono fenomeni di erosione diffusi sul nostro territorio come a Pisogne (BS) Segonzano (TN) Monte di Mezzo (BZ) ecc.



Le guglie che svettano sulle pendici del monte



L'interno della chiesa Santa Maria Assunta sul Renon

L'altopiano del Renon offre molti percorsi escursionistici di lunghezze differenti. Noi abbiamo fatto quelli più brevi dato il poco tempo, ma ne é valsa la pena. Se vi capita di potervi fermare approfittatene!



Piazza Walther, il Salotto di Bolzano


La statua è dedicata al poeta Walther von der Vogelweide vissuto a cavallo fra il XII e il XIII sec.



Il Duomo di Bolzano dedicato a Santa Maria Assunta




Il Duomo visto da Piazza Walther.
Purtroppo la foto non rende giustizia al meraviglioso tetto del Duomo che sotto la luce del sole é di un verde brillante!



Castel Mareccio a pochi passi dal centro di Bolzano.

Alle nostre spalle si trova un viale che costeggia il Torrente Talvera.


Una casa fortificata in periferia e a fianco la chiesetta di San Giovanni, questo é il torrente Talvera



Un ponte coperto ciclopedonale, Bolzano è all'avanguardia con le piste ciclabili



Sulla ciclabile c'è anche il contatore del transito delle bici!




Una passeggiata per le via dei Portici con i suoi innumerevoli negozi





Una via nel centro storico


Le caratteristiche abitazioni con angoli panoramici in Piazza delle Erbe



Lampioni addobbati con fiori posti sul ponte Talvera, sullo sfondo il Catinaccio



Direi che una cena con dessert ce la possiamo permettere dopo tutte queste sfacchinate, non penso proprio che ci siano problemi per smaltire le calorie in eccesso, anzi...

Nonostante io sorrida si nota benissimo la stanchezza sul mio volto e questo denota che non é stata una giornata di riposo, ma in fin dei conti ne é valsa la pena visitare Bolzano!


Alla fine della giornata ci ritiriamo nella stanza del B&B e dal balcone ci contempliamo la vista su Bolzano By Night


CONCLUSIONE

Un altro tratto lo abbiamo fatto, una giornata di riposo senza il contatto del sellino direi che ci ha fatto bene, non ci mancherà di certo nei prossimi giorni!

Non perdetevi la prossima tappa!

Bolzano-Bressanone

Un foto racconto di Cadore designer © 2012
pagina creata: 13-09-2012
ultimo aggiornamento: 08-06-2015
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