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Qui la
pista ciclabile sfrutta il sedime della vecchia
ferrovia che andava da Cardano a Colma |
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La tappa da
Bolzano a Bressanone passa in mezzo alla stretta
Valle Isarco Qui il
tracciato del percorso e come si può vedere
oggi non abbiamo fatto deviazioni. Il
dislivello di questo percorso é irrisorio,
circa 300 m. Il tratto che va da Bolzano a poco
prima di Chiusa rimane per la maggior parte in
piano, se non qualche salitella quasi
impercettibile, mentre il tratto successivo per un
po' offre qualche sali scendi, dolci e
divertenti! Questa
tappa prevede circa 45 km dai quali non si
può sgarrare con eventuali deviazioni dato
che la valle non offre molte vie di fuga! Beh forse
ho esagerato un pochino...in realtà solo
metà del percorso si svolge in una gola
abbastanza stretta con le montagne a strapiombo. In
questo tratto c'è giusto lo spazio per far
passare il fiume Isarco, la strada statale del
Brennero, l'Autostrada e la pista ciclabile che,
come ho detto prima, ha preso il posto del vecchio
percorso ferroviario. Invece, il resto del tragitto
rimane un po' più aperto. |
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Dopo la
giornata di riposo, ripartiamo verso Bressanone
quando scoccano le 10. Il sole é un po'
pallido e a tratti nascosto da qualche nuvola. Il
tempo variabile del giorno prima ha lasciato la
temperatura calda e un livello di umidità
abbastanza alto. Superata la
zona industriale di Bolzano ci dirigiamo verso est
risalendo il corso del fiume Isarco. In questa
foto la Chiesa di San Martino a Campiglio, una
piccola chiesa in tardo stile romanico consacrata
nel XII sec. La valle
scavata dal corso del fiume Isarco, essendo
stretta, non regala panorami degni di nota. Nella foto
si può vedere come la ciclabile affianca
strade ad alto scorrimento. Il monotono
paesaggio della bassa Valle Isarco e il cielo
all'orizzonte non promette nulla di
buono... Abbiamo
percorso circa 13 km e Alberto pedala davanti a me.
Io riprendo il paesaggio con la videocamera mentre
affrontiamo una leggera discesa. Poco dopo
l'incidente incomincia a piovere. La ciclabile
é costellata di numerose gallerie che
servivano al passaggio del treno. Sotto una di
queste ci fermiamo, ci attrezziamo con i giubbetti
antipioggia e con un cellophane ricopriamo i
bagagli per proseguire dato che la pioggia non
è forte. La pioggia
si fa più insistente e l'ora di pranzo si
avvicina. In questo tratto i centri abitati sono
pochi e non offrono molti servizi, inoltre sono
distanti fra loro. Finalmente
troviamo un luogo di ristoro dedicato ai ciclisti a
Campodazzo, a ridosso della ciclabile che offre
anche assistenza tecnica. Per tutta
la durata del pranzo la pioggia non dà
tregua e sembra aumentare
d'intensità. Lasciato il
ristorante la pioggia smette e il cielo inizia ad
aprirsi. Nonostante le precipitazioni, quando il
sole fa capolino dalle nuvole ci fermiamo per
toglierci le giacche antipioggia. Un
affluente dell'Isarco che forma piccole
cascate Mentre
faccio la foto al ponte di legno Alberto vede una
biscia attraversare la strada in direzione del
fiume. Questo
ponte porta all'inizio di alcuni sentieri che
attraversano i boschi di queste
montagne. Ponti della
vecchia linea ferroviaria del Brennero. Alberto non
sentendomi, si gira indietro per controllare se non
mi sono schiantata contro il ponte! L'altro
ponte conserva ancora i binari della vecchia
ferrovia, a ricordo del passato. Da questo
punto in poi la valle finalmente inizia ad aprirsi
ed attraversiamo il fiume Isarco per passare
sull'altra sponda. Alle nostre
spalle ci lasciamo la stretta gola della Valle
Isarco per arrivare a... ...Ponte
Gardena che é il sito di confluenza tra i
fiumi Isarco e Rio Gardena. Ad est del paese in
alto si trova Castel Forte. Castel
Forte fu eretto nel XII sec. e successivamente
espanso nel XVI sec. Il
paesaggio si apre sempre di più e i ripidi
pendii hanno lasciato il posto alle dolci curve
delle colline... ...in
questo tratto i divertenti saliscendi smorzano la
monotonia della strada sempre piana. La
ciclabile passa proprio sotto alla
statale Ci fermiamo
in centro a Chiusa a mangiare due belle coppe di
gelato visto il misero pranzo che abbiamo fatto!
Visto che
sono solo le 14:30 e a Bressanone mancano circa 15
km ci concediamo una lunga pausa passeggiando per
la via principale del paese Passeggiando
lungo la via se si volge lo sguardo a est si
incontra un ponte che passa sul fiume Isarco e in
alto l'autostrada del Brennero... Mentre se
si volge lo sguardo a ovest e si butta il naso
all'insù si può vedere il Castello
Branzollo, di cui rimane solo la torre del
Capitano. I gerani in
primo piano completano questo bel quadretto con la
Chiesa Parrocchiale di S. Andrea. Chiusa
è considerato uno dei borghi più
belli d'Italia e per quel poco che abbiamo potuto
vedere ve lo possiamo confermare! Peccato non
poterlo visitare meglio, dato che abbiamo le nostre
preziose bici al seguito. Lungo il
percorso da Chiusa a Bressanone non c'é
nulla in particolare da segnalare. Il paesaggio di
controno rimane sempre abbastanza omogeneo con
colline, campi coltivati e qualche
bosco. La pista
ciclabile arriva proprio davanti al centro pedonale
di Bressanone!
Sullo
sfondo Il campanile della Parrocchia San
Michele Il Duomo di
Santa Maria Assunta e San Cassiano A sx la
Parrocchia di San Michele e a dx il chiostro del
Duomo. Una veduta
verso nord-ovest della Piazza del Duomo e del
municipio. Il
campanile della Chiesa San Michele risalente al XV
sec. Viene anche chiamata "Torre Bianca" per il
colore del tetto. In origine veniva chiamata "Torre
nera" per il colore del suo tetto. Il nostro
alloggio per questa notte si trova ad Albes un
paesino che si trova a 6 km prima di
Bressanone. Oggi siamo
arrivati presto all'alloggio. Il paese in cui ci
troviamo non offre molti servizi. Fortunatamente da
esso, facendo circa 2 km in strada, si può
accedere alla pista ciclabile che porta a
Bressanone, quindi decidiamo di raggiungerlo in
bicicletta per trascorrere la serata! Il pezzo di
ciclabile che c'è prima di arrivare al
centro del paese é contornato da piante che
fanno molta ombra. Proprio in questo tratto vediamo
molti ragazzi in monociclo e ci chiediamo il
perché di questo continuo via vai...poi
scopriamo che in quei giorni si stavano tenendo i
Campionati Mondiali di Monociclo! La maggior
parte dei ristoranti si concentrano in una via e
sono quasi tutti pieni, dato l'imbarazzo della
scelta decidiamo di andare dove c'é
posto! Nota: Non
sono il capitano della squadra di calcio di
bellitaliainbici e la fasciatura al braccio
è il risultato della caduta di
oggi. Dopo un
buon piatto di Goulash facciamo due passi per il
paese ma volgendo lo sguardo al cielo lungo Via
Portici vediamo che inizia a farsi grigio... poco
dopo inizia a piovere! Non abbiamo con noi i
giubbetti antipioggia, ma che sarà mai un
po' di acqua!?
Una
giornata che ci ha fatto sperimentare per la prima
volta il pedalare sotto la pioggia e questo ci ha
fatto testare le soluzioni antipioggia che abbiamo
adottato con ottimi risultati! Certo non ci voleva
il "tamponamento" con relativa sbucciatura, ma
anche questo fa parte del bagaglio delle
esperienze. Non
perdetevi
la
prossima tappa! |
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pagina creata: 30-09-2012 ultimo aggiornamento: 08-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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