La
Mappa di Google Earth
La mappa
illustra il tracciato integrale fatto da noi a
partire da Morbegno e già ampiamente
illustrato nel precedente
report.
Di fatto con questo report è interessato
solo l'ultimo tratto di tre chilometri su fondo
sterrato/cementato.
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L'altimetria
del percorso: In questo report viene illustrato il
tratto da quota 1426 m. sino a 1858 m.
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Come
arrivarci
Arrivando
dalla superstrada da Lecco, Morbegno è
facilmente raggiungibile, salvo l'intensità
del traffico a Morbegno e dintorni, traffico che
quando apriranno il nuovo tratto in galleria
dovrebbe scemare.
Il
percorso
Da Morbegno
si prende la direzione per la Val Gerola, la strada
è ampia e con un buon fondo. Si sale per 20
km su asfalto sino alla località Pescegallo
dove l'asfalto termina dopo un paio di tornanti
sulla carrabile che sale sotto i piloni della
seggiovia. Dopo alterna tratti su sterrato a tratti
su cemento. A quota 1592 m si arriva al bivio Lago
di Pescegallo-Rif. Salmurano. Si continua a salire
per 1,8 km sino a raggiungere il rifugio Salmurano
a quota 1848 m s.l.m.
Fondo
stradale
Si divide
fra la prima parte su asfalto, poi su sterrato
alternato da tratti in cemento.
Bici
consigliata
O una MTB
front di buona qualità o una biammortizzata
(consigliata) tutte dotate di generosi freni e
buoni pneumatici con discreto grip e buona sezione.
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Alta Val
Gerola
Come ho
accennato sopra, il punto di partenza fissato a
Morbegno sino all'arrivo alla località
Pescegallo è stato già trattato in un
precedente report, quindi inutile da
ripetere.
Qui siamo
arrivati a Pescegallo a quota 1425 m
s.l.m.
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Chi volesse
risparmiarsi la salita da Morbegno e volesse
cimentarsi solo per questo tratto successivo, a
Pescegallo troverà ampi
parcheggi.
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Arrivati a
questo punto si proseguirà diritti sulla
carrabile in salita. Mi facevano compagnia Giordano
il primo nella foto e Sergio qui
accanto.
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Di fatto si
sale sulla strada di servizio che sale sotto gli
impianti di risalita che portano davanti al Rifugio
Salmurano.
Il tratto
iniziale è asfaltato
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Per tratti
alterni la carrabile passa accanto ai piloni della
seggiovia che termina davanti al Rifugio
Salmurano.
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Il rifugio
Salmurano si trova ai piedi della montagna a dx
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Dopo il
secondo tornante l'asfalto finisce e incomincia lo
sterrato. A dx iil tetto verde è quello
della stazione di partenza della
seggiovia.
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Il fondo
della carrabile e abbastanza smosso e va da se che
servono pneumatici con un buon grip. Nel report
precedente avevo dovuto rinunciare per mancanza di
grip.
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Foto
avveniristica, se non si vedesse il cavo che
sostiene i sedili della seggiovia!
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Frequenti
ruscelli trasbordano sulla carrabile
attraversandola. Posso solo immaginare che durante
la primavera allo sciogliersi delle nevi questi
flussi d'acqua possano essere maggiori.
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Nelle zone
più smosse occorre salire con la massima
concentrazione cercando di evitare i sassi o le
pietre più grosse e instabili. Questo tipo
di fondo è più adatto a pneumatici di
generosa sezione come ad esempio quelli che
adottano le Fat Bike che qui si troverebbero a loro
agio.
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Se lo
smosso da fastidio in salita a maggior ragione poi
lo darà in discesa!
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Alla
ricerca di traiettorie meno
impegnative
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subito dopo
l'inizio di un tratto in cemento
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Eravamo
arrivati ad un bivio
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Bivio di
cui è obbligo spendere due
parole:
Già
nel precedente report l'intenzione era quella di
raggiungere il Lago Pescegallo a cui vi avevo
rinunciato. Per questa volta l'intento era quello
di riuscire finalmente a raggiungerlo...
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Le baite a
sx sono la Casera di Pescegallo, a dx la carrabile
che sale al lago omonimo
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Sergio si
era fermato davanti ad alcuni cartelli e
leggendo....
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... ci
ha chiamato a raccolta
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Purtroppo
la strada era interrotta per lavori in corso per la
messa in sicurezza!
Per la
seconda volta dovevo rinunciare a raggiungere il
Lago Pescegallo!
Sergio
aveva estratto una delle sue mappe che porta sempre
con se
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Ne segue
anche una consultazione informatica, in pratica
dovevamo scegliere se proseguire egualmente sino
all'interruzione oppure cambiare meta salendo al
Rifugio Salmurano.
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Alla fine
delle consultazioni abbiamo deciso di proseguire
verso il Rifugio Salmurano
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Si riparte sulla ripida
salita cementata. Vi ricordo che quando dei tratti
sono cementati in genere lo fanno sia per le
pendenze importanti o per la presenza di un fondo
instabile soggetto a veloce usura.
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Di certo la
pendenza importante qui non manca!
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peccato, il
cemento finisce poco dopo.
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...la diga
che sbarra il lago Pescegallo
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Di nuovo in
marcia, sono solo tre chilometri ma abbastanza
tosti.
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Altro
piccolo guado e di nuovo un altro breve
strappo
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Intanto fra
i piloni della seggiovia e il ruscello eravamo
riusciti a scorgere il rifugio
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Sotto la
falda del tetto la scritta:Rifugio
Salmurano
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Giordano si
era soffermato a inquadrare e fotografare verso la
direzione del Lago Pescegallo
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Il rifugio
si faceva sempre più vicino
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Ancora
alcuni brevi guadi da superare
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Sotto il
serpentone che scende a valle
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In arrivo
alla meta anche Giordano e Sergio
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Meta
raggiunta, alle nostre spalle il Rifugio
Salmurano.
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Certo non
era la nostra meta che ci eravamo prefissi di
raggiungere, ma occorre essere elastici e di fronte
agli imprevisti adattarsi a trovare altre
soluzioni.
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Non restava
che salire al rifugio
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Dovevamo
completare il nostro pranzo al sacco per poi
prenderci un meritato caffè e un dolce al
bar del rifugio. Sergio era alle prese col cane del
rifugio che insistentemente lo invitava a
lanciargli un sasso da riportare e gli impediva di
pranzare.
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Giordano
che aveva finito il suo pranzo si era offerto a
lanciare il sasso al cane per permettere a Sergio
di pranzare.
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Curiosità,
a monte del rifugio c'è un ruscello e il
cane dopo aver recuperato il sasso se lo andava a
risciacquare in quelle fresche acque, prima di
riportarlo.
Questa
è la vista a monte del rifugio dove sale un
altro tratto di impianto di risalita
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La
discesa
Ho voluto
aggiungere ancora qualche foto del percorso questa
volta con la prospettiva inversa che dà a
mio avviso un senso differente del
percorso.
Giordano ha
una sezione del pneumatico da 3" e andava
senz'altro meglio dei nostri offrendo più
tenuta in discesa.
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I tornanti
ci stavano aspettando e io di certo non esultavo
con il mio pneumatico anteriore poco adatto a
questo fondo smosso!
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Se nelle
foto durante la salita le pendenze sembravano poca
cosa, cambiando prospettiva ora si che si rende
meglio l'idea, non vi pare? Osservate anche dopo il
tornante come scende bella ripida la
cementata.
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Nei tratti
dove scende il ruscello hanno messo delle pietre
cementate, così che l'eventuale acqua in
eccesso scorra via senza erodere il fondo della
carrabile
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Mi pare che
in questo modo abbia reso meglio su dove andrete a
pedalare.
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Sergio si
era fermato per fotografare la diga del Lago
Pescegallo, nostra meta mancata e che ci siamo
riproposti di raggiungere in futuro
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Ci
aspettava una serie di curve
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E ripidi
tratti cementati
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Inutile
mettere altre foto, penso siano abbastanza
sufficienti per illustrare il breve
percorso.
Poi una
volta raggiunto l'asfalto vi aspetta una lunga e
veloce discesa sino a Morbegno.
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Traccia
GPX
Conclusioni
Una bella
meta da raggiungere anche se come sappiamo
c'è sempre da mettere in conto la fatica per
raggiungerla e come avete visto un po' d'impegno
occorrerà metterlo!
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