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Valtellina Val Gerola (SO) |
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Siamo in
Valtellina e nel cuore delle Orobie si aprono due
valli, le Valli del Bitto di Albaredo e di Gerola e
proprio quest'ultima è oggetto di questo
report. Come
si vede a sx c'è anche un altro tracciato in
azzurro, si tratta della salita al Passo San Marco
nella valle di Albaredo anch'essa oggetto in
passato di un report Il
percorso é indicato solo a chi è
molto allenato e abituato alle salite, si va da un
minimo 6% ad un 10% continui salvo spianare un po'
nei paesi attraversati. Poi
raggiunto il termine dell'asfalto a Pescegallo, se
si vuole, si può tentare di salire in
sterrato su una carrabile che termina dove
c'è la stazione di arrivo della
seggiovia. Di
fontanelle qui in montagna ne trovate ovunque,
basta guardarsi in giro Bici da
corsa oppure MTB se si vuole fare il tratto
sterrato, cosa essenziale freni in ordine, ci sono
20km di discesa. Si
sale da Morbegno che è raggiungibile dalla
strada della Valtellina. In questi giorni è
stato aperto un troncone di superstrada a 4 corsie
che collega l'uscita della superstrada Lecco-Colico
sino nei pressi di Cosio Valtellino. Di fatto
questo non è che migliori la
viabilità in ingresso alla valle
perché poi tutto il traffico in entrata in
Valtellina si mette in lunghe code a Cosio
Valtellino,dovendosi immettere sulla vecchia strada
che porta a Morbegno, uno dei colli di bottiglia
della Valle. Se possibile consiglio di parcheggiare
prima di Morbegno e poi proseguire in bici
attraverso le frazioni a dx della statale dello
Stevio (vedi mio tracciato GPS), evitando code e
traffico. Se invece volete parcheggiare a Morbegno
seguite l'indicazione per la Stazione Ferroviaria,
dotata di ampio parcheggio.
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Arrivando a
Morbegno, sia dalla statale dello Stelvio che dalla
strada che attraversa le varie frazioni, seguendo i
cartelli per la Val Gerola, si arriva in questo
incrocio dove a dx inizia la salita Subito la
strada sale senza complimenti e in breve si lascia
alle spalle Morbegno con lo sfondo delle montagne
della Val Masino Fra
Morbegno e i paesi adiacenti c'è
continuità negli abitati, questo è
Regoledo frazione di Cosio Valtellino. In primo
piano la chiesa parrocchiale. Poco
più su si apre una veduta sulla Valtellina
verso il lago di Como. Sullo sfondo le cime delle
montagne ai confini con la Svizzera. Fino alla
frazione di Sacco, la strada sale in modo regolare
con pendenze fra il 6-8% e affiancata dai boschi,
si sale quindi al fresco e all'ombra. Gruppo di
baite in pietra, vicino alla deviazione per la
frazione di Piantina Altra baita
ristrutturata con bellavista sul Monte
Disgrazia Una serie
di tornanti per arrivare a casa! Sullo sfondo la
cima innevata del Disgrazia La strada
seguendo la montagna lascia alle spalle la
Valtellina e si inoltra in Val Gerola, sul versante
di fronte c'è invece la strada che sale al
Passo San Marco. In pratica fino all'altezza della
frazione di Sacco l'ingresso alle due Valli del
Bitto, Albaredo e Gerola è comune, poi in
mezzo alla valle si trova un'altra montagna, il
Pizzo Berro, che divide le due Valli del
Bitto. Sullo
sfondo le cime vicine al valico del Passo San
Marco. La strada
ha una carreggiata molto ampia e con il fondo
abbastanza regolare, salvo qualche buca, ma se devo
dirla tutta, molto di meno di quelle che si trovano
sulle strade nella pianura padana! In alto a
sx il Pizzo Berro (1847 m) che divide le due valli
del Bitto, Albaredo e Gerola. Sotto di esso fra le
radure si trova l'abitato di Bema. Sullo sfondo le
cime delle Orobie. Sulla dx si intravede l'abitato
di Rasura. Questo
è Sacco, con una nuova piazzetta belvedere
verso Bema e il Pizzo Berro, oltre il quale si
intravede parte della Valle di Albaredo. Dalla
frazione di Sacco una vista sull'abitato di Rasura
e la Val Gerola In primo
piano il paese di Rasura con il campanile della
chiesa di San Giacomo. Rasura era già nota
attorno al 1250. Sullo sfondo della Val Gerola da
sx, il pizzo e il Torrione della Mezzaluna, il
Pizzo Tronella e il Pizzo di Trona. Proseguendo
verso Rasura e guardando indietro si apre questa
bella vista su Sacco. Sullo sfondo a dx la cima con
i nevai del Monte Disgrazia, mentre davanti ad esso
si trova la Val Masino. In centro alla foto altre
creste innevate di cui non conosco il
nome
La frazione
di Pedesina 950m s.l.m. si trova a 11,5km da
Morbegno Se avete
sete, a Pedesina trovate questa fontana, rifatta
nel 2013 ma che in origine è del
1933 Da Pedesina
uno sguardo sulla frazione di Nasoncio, che
appartiene al Comune di Gerola Alta ed è
posta sull'altro versante della valle Una baita
lungo la strada nei pressi della frazione di
Valle
La strada
prosegue passando accanto ai tetti della frazione,
si scorge anche la piccola chiesa. Molte baite
sono ristrutturate e rimodernate ne ho viste poche
diroccate o abbandonate
Il torrente
Bitto è sfruttato per produrre energia
elettrica per cui il suo corso ha il flusso
controllato A sx fra la
"V" formata dai due monti si intravede una cima
è in quella direzione che si trova
Pescegallo, l'ultima meta.
Breve sosta
in questo parchetto a fianco dell'ufficio
informazioni, ne approfitto per riempire la
borraccia Superato il
centro del paese la strada affianca di nuovo il
torrente Bitto. Se avete fame in paese si trovano
diversi ristoranti o trattorie.
Alcune
lapidi poste sulla facciata accanto alla chiesa,
alcune ricordano persone del luogo emigrate e
decedute all'estero e ivi sepolte.
Naturalmente
si trovano anche case di recente costruzione con
tanto di ponte in legno sul Bitto Lo
smistamento dei vari torrenti che provengono dai
laghi a monte, dopo aver passato le loro acque
nelle centrali elettriche. Con questo
sistema però le acque non fluiscono in modo
naturale nei torrenti. Un classico
esempio sono le cascate di Valbondione che sono
visibili solo per 1/2h in 5 aperture annuali
Altre baite
affiancate da una antica mulattiera che scende a
valle e che prosegue a monte oltre la
strada Ecco la
mulattiera proseguire verso monte, in pratica
è stata interrotta dalla strada che sale a
Pescegallo Quello che
appare in centro alla foto è un enorme
masso, appiccicato al quale è stata
costruita una casa, se ne scorge la falda del
tetto. Costruita tanto vicina che il canale di
scolo delle acque del tetto è stato scavato
di traverso nella roccia!
Dal ponte sul Bitto un
cartello indica un percorso della salute che si
inoltra lungo la valle.
Piccole baite e grossi
massi accanto. Ormai le cime della testata della
Val Gerola si stanno avvicinando
La meta è qui, la
targa sul muro mostra la scritta:
Pescegallo A Pescegallo finisce la
strada asfaltata e se si vuole proseguire
più in alto, occorre prendere la sterrata
che sale vicino ai pali della seggiovia. Se ne
intravede un pezzo proprio vicino al palo della
seggiovia a dx. A dx. la stazione di
partenza della seggiovia e sotto il palo della
seggiovia la strada sterrata che porta alla
stazione a monte della seggiovia. Provo a salire sulla
carrabile, la sezione è ampia ma abbastanza
ripida e con sassi smossi sul fondo
La stazione di partenza
è la sotto e da quassù si vede
praticamente quasi tutto l'abitato di
Pescegallo Sono arrivato sino a dove
si vede la carrabile scomparire, a quota 1525m, poi
visto il fondo instabile con troppi sassi smossi,
ho deciso di fare dietro front, anche perchè
la sella non è possibile abbassarla e la
discesa poi risulta problematica per il baricentro
troppo spostato in avanti, meglio non
rischiare. Qui sono 1319m di
dislivello superati e mi possono
bastare! Archiviata la salita
ritorno a Gerola Alta. Ma non penserete che vi
abbia portato sin quassù, seppur
virtualmente, solo per il paesaggio! E che cosa c'è di
interessante a Gerola Alta? Semplice: una bella
Casera, ma non una Casera qualunque. Il Bitto è
veramente un formaggio storico, vecchio di secoli
conosciuto sino dai Celti e tramandato come
tradizione sino ai giorni nostri. Per essere però un
"Bitto Storico" deve essere prodotto negli alpeggi
delle Orobie ma non solo, il latte utilizzato deve
essere prodotto da mucche che pascolano sugli
alpeggi stessi e il formaggio deve essere prodotto
direttamente in luogo senza utilizzo di mangimi o
fermenti. Nel locale della Casera
è esposta la mappa degli alpeggi dove viene
prodotto il Bitto. Non tutti gli alpeggi
però producono il "Bitto Storico" che
è prodotto solo negli alpeggi con il bollino
Rosso Ed ora una visita guidata
alle cantine dove vengono conservate in modo
ordinato le forme di Bitto Cosa ha di speciale il
Bitto rispetto agli altri formaggi? Direi una cosa
unica al mondo: la sua stagionatura può
arrivare sino a 10 anni! Qui le forme provenienti
dai vari alpeggi vengono acquistate dalla Casera e
vengono certificate come data di produzione, chi
l'ha prodotto, in quale alpeggio e l'eventuale
proprietario. Si, perché solo se
è stagionato in questi luoghi può
essere chiamato "Bitto Storico". Chi lo acquista
può decidere il tempo di stagionatura e ogni
anno che passa ovviamente ne fa salire il prezzo
sino a 100 Euro/kg e siccome una forma pesa dai 10
ai 25 anche 30kg alla fine se lo si tiene 10 anni
occorrerà sborsare sino a 3.000
Euro! Nella foto ci sono forme
acquistate da Ristoranti, Pizzerie,
Osterie,Agriturismo o semplici privati, ogni forma
con il nome ben in vista! Nella foto a sx una forma
del 2000, in pratica ha 13 anni e non è in
vendita a meno che qualche estimatore facoltoso non
voglia fare una offerta irrinunciabile! Un po' come i vini
d'annata questo formaggio ha la sua fama che dura
ormai da secoli, sarà per la sua
conservazione fuori dal comune che di fatto
è resa possibile dalla assoluta
qualità delle materie prime impiegate, dal
seguire scrupolosamente il modo per farlo e non
ultimo la fase di stagionatura in questi ambienti,
il risultato è un prodotto da un gusto unico
e ovviamente inimitabile. Come anche per i vini
famosi, ogni alpeggio, ogni mucca le stagioni che
cambiano possono produrre alla fine formaggi che
possono differenziarsi molto gli uni dagli altri,
ma la costante è che alla fine la
stagionatura può essere protratta negli
anni. Poi ci sono anche gli
ispirati che applicano qualche dipinto o disegno
sulla forma! Descrivere il gusto del
Bitto è abbastanza inappropriato nel senso
che non essendo un prodotto industriale ma soggetto
a moltissime variabili il suo sapore può
variare di molto. E per finire c'è
anche chi acquista una forma intera per poi farne
dei preziosi regali per Natale, dividendola in
tante porzioni quanti sono i fortunati destinatari.
Un'idea come un'altra, solo che qui si regala
qualche cosa di molto raro e
particolare. Cosa aspettate a farci un
giro in questa Casera del Bitto Storico? E' ora di scendere e la
luce del tardo pomeriggio illumina in modo
particolare le guglie e i picchi delle montagne
sullo sfondo attorno alla Val Masino, mentre la
vista dell'abitato di Bema determina la fine della
Val Gerola
La
mia visita in Val Gerola è terminata e vi ho
proposto uno spaccato di questa valle ancora
vivibile e dall'aspetto quasi selvaggio per la
vegetazione presente ovunque. Oltre a questo vi ho
portato a conoscenza del formaggio più
prezioso al mondo, cosa volere di
più?
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:23-08-2013 ultimo aggiornamento: 26-09-2021 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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