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Da Melzo al Sentiero dei Giganti |
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Questo giro
con anello finale con partenza e arrivo a Melzo
sfrutta dove possibile tratti di ciclopedonali e
ciclabili o strade a basso traffico con molte parti
di percorsi sterrati di campagna anche in single
track. Quindi per la maggio parte immersi nella
natura Ci sono
varie motivazioni: 3) Si parte
e si arriva a Melzo sfruttando parecchi tratti di
ciclopedonali |
Questa
mappa è riferita alla porzione fra i
territori dei Comuni di Melzo e Pozzuolo Martesana
dove ha inizio il percorso La partenza
da Melzo l'ho fissata in fondo a Viale Olanda (1).
Ho scelto questo punto perchè una comoda
ciclabile di cui si vedono i cartelli è per
alcuni tratti parallela alla via Aldo Moro, dove si
trovano numerosi parcheggi per chi dovesse arrivare
in auto. Quindi se arrivate dalla ciclabile la
stessa prosegue dopo la rotatoria fra le piante
dietro il palo. Prestate un
attimo di attenzione (anche se qui il traffico
è quasi assente) mantenendovi sul bordo a
sx, visto che si andrebbe comunque
contromano! Alla fine
della successiva ciclabile svoltate a dx e a un
centinaio di metri prendete lo scivolo a sx che
porta al sottopasso ferroviario. (2) Una
volta risaliti dalla parte opposta della ferrovia,
a sx troverete questa ciclopedonale. Non potete
sbagliare, proseguite sino ad un bivio dove
svolterete a sx. Finita la
ciclopedonale s'imbocca la vecchia strada vicinale
Galanta che passando davanti alla Cascina Rosa,
anni fa, conduceva sino alla Cascina
Galanta. Oggi con le
nuove infrastrutture per raggiungerla occorre fare
tutto un giro differente. A parte
questo, seguendo la traccia del percorso si
proseguirà diritti svoltando a sx alla prima
deviazione che si incontra in corrispondenza delle
piante a sx. In pratica
uscendo da Melzo a sud dell'asse ferroviario, il
percorso va ad usufruire delle viabilità che
hanno messo in atto i cantieri per il
quadruplicamento della rete ferroviaria per l'Alta
Velocità. Anche le
successive costruzioni delle nuove opere viarie
come: la BRE.BE.MI A35 e la TEEM A58 ne hanno di
fatto usufruito. Proseguendo
dal punto (3) si arriverà svoltando a dx ad
affiancare la linea ferroviaria Ora questa
strada di servizio di R.F.I., un rettilineo di
circa 1 km, da poco tempo è stata piantumata
e dei giovani salici piangenti stanno già
crescendo in fretta mostrando una folta chioma che
regala dell'ombra. In fondo si
vedono i viadotti della TEEM A58. In primo
piano i viadotti della TEEM A58, mentre quello
sullo sfondo appartiene alla BRE.BE.MI A35 che poco
oltre va a raccordarsi a Pozzuolo Martesana con la
TEEM A58, terminando il suo tracciato proprio qui
fra i Comuni di Pozzuolo Martesana e quello di
Melzo. Questo
è uno dei motivi della scelta di Melzo come
partenza. Dall'uscita del casello il punto di
partenza in linea d'area dista circa 1
km. Le strade
per i cantieri di queste opere ora sono utilizzate
dagli agricoltori per l'accesso ai campi limitrofi
e dai Melzesi che vogliono fare un po' di moto in
bici o a piedi. Per inciso da qui in avanti si
passa sul territorio Comunale di Pozzuolo
Martesana.
Fra le
infrastrutture viarie: A sx sfreccia il Freccia
Rossa, a dx la BRE.BE.MI A35 termina qui il suo
tracciato. Proseguendo
l'asfalto ad un certo punto termina lasciando posto
allo sterrato e non se ne capisce il
motivo.
Si prosegue
sino alla vista sulla dx di un sottopasso della
BRE.BE.MI A35. Sbucati dal
sottopasso ci si trova in una nuova area dal futuro
da definirsi. Sempre per
realizzare le nuove infrastrutture viarie è
stata fatta una "Cava di Prestito" ora divenuta per
i cultori del Bird-Watching un Oasi per
l'avvistamento dell'Avifauna, tanto che sono state
avvistate 70 differenti specie di uccelli, alcuni
dei quali molto rari. Per
raggiungerla basta proseguire diritti all'uscita
dal sottopasso. Di fatto
una piccola porzione di questa cava e l'adiacente
Cascina Galanta fanno parte del territorio di Melzo
mentre la maggior parte, compresa questa da cui
è stata scattata la foto, appartiene al
territorio del Comune di Pozzuolo
Martesana. A parte il
dettaglio scritto sopra, il mio tracciato svolta
subito a sx passando molto vicino ad un'altra cava,
presente sul territorio da più di
cinquant'anni. Si tratta della cava "Rocca" sul
territorio di Bisentrate frazione di Pozzuolo
Martesana. (5) Il
tracciato su fondo sterrato passa a fianco della
cava a dx e a sx della BRE.BE.MI A35 (6) Il
tracciato si innesta sulla strada proveniente da
Pozzuolo Martesana a sx e che a dx porta a
Bisentrate Bisentrate,
un tempo una frazione dedicata alla agricoltura con
le case destinate a chi lavorava nei
campi. Dopo
l'avvento della meccanizzazione portata nelle
campagne, la forza lavoro é sempre diminuita
e poi il richiamo dell'industria nel vicino
territorio di Melzo ha poi dato il colpo di grazia,
con i risultati che i centri agricoli si sono
lentamente spopolati. Dopo un
paio di curve fra i campi, si passa accanto ad
Incugnate, un'altra frazione agricola. Proseguendo
in fondo al rettilineo su una curva si trova il
santuario della Madonna di Rezzano. Se vi serve
dell'acqua prima della curva a sx si trova una
fontanella in una nicchia. Dopo la
successiva curva a sx inizia una ciclopedonale che
collega il Santuario a Truccazzano. Essendo un
percorso abbastanza movimentato consiglio di
seguire la traccia per il GPS, anche per
l'attraversamento di Truccazzano. Usciti da
Truccazzano si attraversa il provinciale e si
prende la ciclopedonale che conduce al cimitero,
gli si passa a fianco e ci si infila nel sottopasso
della strada Rivoltana....risaliti si prosegue
sulla ciclopedonale che porta alla frazione di
Corneliano Bertario.
Giunti in
vista del canale si abbandona la ciclopedonale e si
prosegue diritti sullo sterrato dell'alzaia del
canale Muzza
Imboccando
l'alzaia se si guarda indietro verso il canale si
possono vedere alcune abitazioni di
Truccazzano. Truccazzano
non è molto distante ma già si
è immersi in piena campagna, prossima meta
il ponte di Lavagna.
Sullo
sfondo l'abitato di Truccazzano, come si vede non
si è così distanti Lungo il
tracciato si incontrano alcune cascine, le uniche a
cui è permesso transitare con i loro mezzi
agricoli sull'alzaia per raggiungere gli attigui
campi coltivati. Il canale
artificiale Muzza non è navigabile è
stato concepito per irrigare i campi. Quindi lungo
il suo corso diverse prese captano l'acqua
dirigendole in rogge e fossi che si spandono per le
campagne. Dal ponte
di Truccazzano il canale compie diversi cambi di
direzione rendendo il percorso per nulla
monotono. In genere
sono contrario alle ciclabili sterrate se sono
etichettate come ciclabili di collegamento
importante, come per fare un esempio la Peschiera -
Mantova che anch'essa un decennio fa presentava
tratti ancora sterrati successivamente
asfaltati. Qui di
fatto il percorso che ho ideato va ad inserirsi in
un contesto differente perché è vero
che ad esempio può collegare Milano o Lecco
a Lodi ma è anche vero che esiste una
alternativa di ciclabile e percorsi ciclabili su
asfalto che già permettono questo. Quindi in
questo caso questa è una alternativa
naturalistica. Se non ci
fosse stata presente l'alternativa asfaltata e
questa fosse l'unica possibilità per
raggiungere in sicurezza le località
menzionate allora le cose sarebbero cambiate
perché mantenendo il percorso sterrato si
sarebbero precluse altre categorie di ciclisti o
cicloturisti con bici non adatte per lo
sterrato. Per i
più curiosi sotto la struttura che si vede a
dx scorre il torrente Molgora che in questo punto
finisce il suo corso dopo 38 km, divenendo un
affluente del canale Muzza. Il torrente
Molgora nasce in due rami fra Colle Brianza e Santa
Maria Hoè attraversando tutta la Brianza e
parte dell'est Milanese. Uno dei
numerosi salti che il canale affronta durante il
suo corso, lungo 60 km. In questi salti la portata
di 40 m3/sec dimostra tutta la sua energia, tanto
che più a valle hanno inserito nel suo corso
un paio di centrali idroelettriche. La strada
passa fra una roggia a sx e il canale, quando piove
l'acqua per qualche giorno evidenzia la presenza di
buche. Un tempo le alzaie venivano manutenute ora
un po' meno resta il fatto che non sono di certo le
bici a rovinare l'alzaia ma i pesanti mezzi
agricoli che se passano quando c'è
dell'acqua, l'enorme pressione esercitata dalle
ampie gomme non fa altro che allargare
ulteriormente le buche ad ogni
passaggio. E' anche
per questo che non è possibile far convivere
l'attività cicloturistica con
l'attività agricole perchè questo
è il risultato e se ciò può
essere indifferente per un trattore, per uno che va
in bici questo può fare una certa
differenza. Per cui se
devono convivere i due aspetti il fondo a mio
avviso andrebbe pavimentato con del Biostrasse,
totalmente riciclabile e privo di derivati
petroliferi, altamente drenante viene prescritto
per aree protette e anche S.I.C. Z.P.S. e Z.S.C.
oltre a questa ha un'alta resistenza alla
compressione e quindi anche adatto al transito di
mezzi agricoli. Poco
distante da qui per chi volesse fare una
digressione sul percorso, potrebbe andare a vedere
l'oratorio di Rossate raggiungibile da Lavagna che
si vede sullo sfondo della foto.
La breve
storia è questa: Era in corso il restauro
conservativo dell'Oratorio di Rossate ed ebbi
l'occasione di poter vedere gli interni in
anteprima a restauro ultimato per gentile
concessione del direttore dei lavori. Il tutto
faceva parte delle opere di compensazione a causa
della costruzione della T.E.E.M. A58 che passa poco
distante da questa zona e raggiungibile da una
strada campestre che collega Lavagna alla
località Cascina Gardino. Ho chiesto
se avessero intenzione di asfaltare questo tratto
che in parte sarebbe divenuto una ciclopedonale. La
risposta è stata che la scelta di progetto
prevedeva la risistemazione della strada campestre
con fondo sterrato. Io ho dato
subito il mio parere negativo per la presenza di
traffico sia locale anche se scarso ma maggiormente
per quello dei mezzi agricoli pesanti. A distanza
di qualche mese ho visto l'opera finita con la
strada resa piana colmando le buche, ma sono
bastati i pochi mesi invernali e ripassando a
primavera inoltrata i lavori eseguiti si sono
rivelati vani! Ora permangono le solite numerose
buche, risultato: Soldi spesi per nulla! Arrivati ad
incrociare la strada che collega a sx Comazzo e a
dx la frazione di Lavagna, il percorso prosegue
diritto in direzione Vaiano, solo che a un
centinaio di metri si svolterà a dx
prendendo di nuovo l'alzaia lungo il canale
Muzza. Non
aspettatevi di trovare questo cartello è
solo virtuale!
Basta
attraversare la strada per scorgere a dx una roggia
e il canale Muzza, dove proprio nella curva si
riprenderà ad affiancarlo. L'ingresso
alla alzaia di Lavagna verso Merlino Raggiunto
il ponticello che porta all'alzaia basta guardare a
dx per vedere il ponte di Lavagna
Ripresa
l'alzaia subito dopo un'altra "levata" che crea una
piccola cascata.
A sx,
più avanti oltre i campi è possibile
scorgere la frazione di Vaiano Sulla sx
fra gli alberi si intravede una cascina e
proseguendo ad un certo punto noterete una
deviazione con un cartello in legno posto su un
palo con la scritta: Mulino bike point, un Bed
& Breackfast che offre camere e la
possibilità di un ristoro durante
l'escursione.
Visto che
ci si trova in un ambiente naturalistico ben ci sta
l'incontro con un gregge Quasi tutti
i capi sembrano apprezzare questo luogo tanto da
essere tranquillamente sdraiati in relax.
In primo
piano un paio d'Asini di razza, si tratta della
razza detta della Croce di Sant'Andrea per le
striature nere sopra il garrese. Razza rara
derivante dall'Equus asinus africanus
Non
mancavano i capi caprini che anche ad occhi chiusi
si potrebbe avvertire la loro presenza, questo
anche se ci si dovesse trovare ad una certa
distanza a causa del loro pungente odore che io
particolarmente avverto anche a distanze
rilevanti
Sullo
sfondo il ponte della TEEM A58 scavalca il canale.
Oltre il
ponte un nuovo cambio di direzione del canale dove
sull'altra sponda si trova un lungo pioppeto
disposto sulla riva e facente parte, penso, della
Cascina del Gardino che si intravede dietro
esso.
I recenti
forti temporali con vento della settimana scorsa
hanno abbattuto lungo il canale Muzza dei pioppi
che ora giacciono stesi sull'acqua. L'arrivo a
Conterico, una frazione di Paullo, determina la
fine dell'alzaia che riprenderà una volta
giunti a Paullo.
Finito lo
sterrato, si prosegue svoltando a sx in direzione
Paullo. Arrivati
all'incrocio della Strada Paullese troverete il
semaforo. Si attraverserà l'incrocio
entrando in Paullo, seguite il tracciato per
arrivare di nuovo nei pressi dell'alzaia del canale
Muzza. Questo
è il punto in cui riprende l'alzaia sul
canale Muzza, ma per questo report si segue
un'altra direzione: Ovvero si attraversa il ponte
sul canale e al bivio si svolta a sx, direzione
Tribiano.
Andando in
direzione Tribiano sulla vs. dx un gruppo di
variopinti edifici industriali Entrati in
Tribiano proseguite sino al ponte sulla Muzza,
seguendo il tracciato vi dirigerete verso il bivio
per S.Barbaziano. Sono circa 1,3 km da farsi su
ciclopedonali L'ambiente
è bello poco trafficato e tranquillo con a
fianco le campagne e a dx il canale Muzza e oltre
il parco con i campi da Golf fra Zoate e
Tribiano Qui al
bivio si lascia la ciclopedonale per svoltare a sx
su strada secondaria a basso traffico. La
ciclopedonale che prosegue verso Zoate sarà
invece utilizzata in senso contrario quando si
finirà il giro ad anello che inizia
qui. Ci si trova
immersi nelle campagne Fra campi
di mais spunta la chiesa di S.Barbaziano sotto il
Comune di Tribiano e risalente all'anno
1090. A poca
distanza dalla chiesa si trova la frazione di
Lanzano Giunti a
Lanzano sull'unica strada in fondo si svolta a sx
direzione Mulazzano e subito dopo a dx prendendo
una sterrata che conduce a Balbiano Anche qui
bell'ambiente campestre affiancato dal Cavo
Marocco Giunti nei
pressi di Balbiano prima di entrare in paese una
cappella campestre, una panca e se volete "pucciare
i piedi" accomodatevi! Si
attraversa il piccolo centro di Balbiano raccolto
attorno alla piazza della chiesa, si prosegue
scavalcando il ponte sull'Addetta, una diramazione
del cnale Muzza posta a a Paullo e che nei pressi
di Sarmazzano poi confluirà nel fiume
Lambro. Come ho
già scritto, in giri come questo con molti
cambi di direzione è consigliabile fare uso
della traccia GPX che ho fornito. Infatti per
giungere qui sempre in ciclopedonale occorre fare
un po' di svolte. Qui ci si trova dietro la chiesa
di Colturano e a sx si vede l'inizio della
ciclabile che porta a Melegnano Per un
tratto la ciclabile affianca la strada della Cerca
per poi avvicinarsi al lambro passando sotto la
nuova tangenziale nord di Melegnano e poi di nuovo
a fianco della SP Cerca nei pressi di Sarmazzano
dove al termine della ciclabile si svolterà
verso il cimitero di Melegnano in Via Cesare
Battisti. Dal
Cimitero si attraversa il ponte sul Fiume Lambro
per svoltare subito a dx in via Giuseppe Verdi e
sempre seguendo il tracciato si passerà a
fianco della Cascina Cappuccina e su sterrato si
proseguirà verso La
Rocca di Brivio Rocca di
Brivio, per saperne di più basta leggere il
relativo report Sulla curva
che porta alla Rocca a fianco di questo cancello
parte il sentiero che conduce verso il Sentiero dei
Giganti Tempo fa
per caso mi ero imbattuto in questo documento del
WWF ed essendomi incuriosito, questa è stata
l'occasione per toccare con mano di cosa si
trattasse. Lo sterrato
dapprima in single track e poi su carrabile
raggiunge la Cascina Santa Brera, fin qui nulla di
eclatante. Nella foto
precedente potete notare che all'altezza della
cascina sulla dx c'è la presenza di un folto
bosco, ebbene è in questo tratto che il
tracciato si fa interessante Infatti
sulla dx è presente il fitto bosco che
però nel sottobosco pare sia stato pulito e
quindi reso accessibile. In effetti
il tracciato nel bosco non è molto lungo si
tratta di 650m dopo si esce allo scoperto sempre
fra i campi. Da qui in
poi sono stato impegnato con la traccia che avevo
programmato in quanto giunto al termine di questo
sentiero un bel cancello di ferro chiuso da catena
non mi ha permesso di proseguire su quanto avevo
pianificato facendomi cambiare percorso. A parte
questo deplorevole particolare, basta seguire il
tracciato per riacquistare la libertà ed
"evadere" dai campi e far ritorno al punto di
partenza. TRACCIA
GPX Un percorso
che fra campagne e frazioni e piccoli borghi, porta
a vedere un piccolo angolo del sud Milanese, fra
Melegnano e San Giuliano Milanese, che a suo tempo
ha avuto una piccola parte nella storia. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 27-07-2020 ultimo aggiornamento: 28-08-2020 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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