Lombardia in bici

Da Melzo a Crema
lungo il fiume Adda
e il canale Vacchelli

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Dopo 12 anni un ritorno sul canale Vacchelli questa volta partendo da Melzo destinazione Crema, passando prima sulla riva sx del fiume Adda e poi sul canale Vacchelli.

 
Canale Muzza nei pressi di Truccazzano



Località Bocchi - Monte Cremasco - Località Moso


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
80,5 km
50m
asf/sterr
Cicl/strad
0,1% - 5%
✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩

 

 

 

 

   

 


Giro naturalistico per la maggior parte in fuoristrada




IL PERCORSO

Da Melzo a Rivolta d'Adda circa 7 km sono su asfalto i restanti 24 km sono su sterrato

Perchè la partenza da Melzo

Ci sono varie motivazioni:


1) Ho previsto l'eventuale possibilità che la partenza fosse raggiungibile anche in treno, di fatto Melzo si trova sulle tratte del Passante Ferroviario di Milano
con terminali delle linee poste a Novara,Varese,Bergamo,Treviglio.

2) Inoltre Melzo é servita da strade come: Bre.Be.Mi, Tangenziale TEEM, strade Cassanese e Rivoltana.

3) Si parte e si arriva a Melzo sfruttando parecchi tratti di ciclopedonali


Ovviamente nulla vieta che ognuno si gestisca come meglio crede e fissare il punto di partenza e arrivo dove é più comodo o escludere anche Melzo.


 

Questa mappa è riferita alla porzione fra i territori dei Comuni di Melzo e Pozzuolo Martesana dove ha inizio il percorso

La partenza da Melzo l'ho fissata in fondo a Viale Olanda (1). Ho scelto questo punto perchè una comoda ciclabile di cui si vedono i cartelli è per alcuni tratti parallela alla via Aldo Moro, dove si trovano numerosi parcheggi per chi dovesse arrivare in auto. Quindi se arrivate dalla ciclabile la stessa prosegue dopo la rotatoria fra le piante dietro il palo.

Prestate un attimo di attenzione (anche se qui il traffico è quasi assente) mantenendovi sul bordo a sx, visto che si andrebbe comunque contromano!

Alla fine della successiva ciclabile svoltate a dx e a un centinaio di metri prendete lo scivolo a sx che porta al sottopasso ferroviario.

(2) Una volta risaliti dalla parte opposta della ferrovia, a sx troverete questa ciclopedonale.
Proseguite fino a poca distanza dal palazzo, dove a dx, attraversata la strada, troverete un'altra ciclopedonale

Non potete sbagliare, proseguite sino ad un bivio dove svolterete a sx.

Finita la ciclopedonale s'imbocca la vecchia strada vicinale Galanta che passando davanti alla Cascina Rosa, anni fa conduceva sino alla Cascina Galanta.

Oggi con le nuove infrastrutture per raggiungerla occorre fare tutto un giro differente.

A parte questo, seguendo la traccia del percorso si proseguirà diritti svoltando a sx alla prima deviazione che si incontra in corrispondenza delle piante a sx.

In pratica uscendo da Melzo a sud dell'asse ferroviario, il percorso va ad usufruire delle viabilità che hanno messo in atto i cantieri per il quadruplicamento della rete ferroviaria per l'Alta Velocità.

Anche le successive costruzioni delle nuove opere viarie come: la BRE.BE.MI A35 e la TEEM A58 ne hanno di fatto usufruito.

Proseguendo dal punto (3) si arriverà svoltando a dx ad affiancare la linea ferroviaria

Ora questa strada di servizio di R.F.I., un rettilineo di circa 1 km, da poco tempo è stata piantumata e dei giovani salici piangenti stanno già crescendo in fretta mostrando una folta chioma che regala dell'ombra.

In fondo si vedono i viadotti della TEEM A58.

In primo piano i viadotti della TEEM A58, mentre quello sullo sfondo appartiene alla BRE.BE.MI A35 che poco oltre va a raccordarsi a Pozzuolo Martesana con la TEEM A58, terminando il suo tracciato proprio qui fra i Comuni di Pozzuolo Martesana e quello di Melzo.

Questo è uno dei motivi della scelta di Melzo come partenza. Dall'uscita del casello il punto di partenza in linea d'area dista circa 1 km.

Le strade per i cantieri di queste opere ora sono utilizzate dagli agricoltori per l'accesso ai campi limitrofi e dai Melzesi che vogliono fare un po' di moto in bici o a piedi. Per inciso da qui in avanti si passa sul territorio Comunale di Pozzuolo Martesana.

Fra le infrastrutture viarie: A sx sul tracciato dell'alta velocità sfreccia il Freccia Rossa, a dx la BRE.BE.MI A35 termina qui il suo tracciato.

Proseguendo l'asfalto ad un certo punto termina lasciando posto allo sterrato e non se ne capisce il motivo.

Si prosegue sino alla vista sulla dx di un sottopasso della BRE.BE.MI A35.

Sbucati dal sottopasso ci si trova in una nuova area dal futuro da definirsi.

Sempre per realizzare le nuove infrastrutture viarie è stata fatta una "Cava di Prestito" ora divenuta per i cultori del Bird-Watching un Oasi per l'avvistamento dell'Avifauna, tanto che sono state avvistate 70 differenti specie di uccelli, alcuni dei quali molto rari.

Per raggiungerla basta proseguire diritti all'uscita dal sottopasso.

Di fatto una piccola porzione di questa cava e l'adiacente Cascina Galanta fanno parte del territorio di Melzo mentre la maggior parte, compresa questa da cui è stata scattata la foto, appartiene al territorio del Comune di Pozzuolo Martesana.

A parte il dettaglio scritto sopra, il mio tracciato svolta subito a sx passando molto vicino ad un'altra cava, presente sul territorio da più di cinquant'anni. Si tratta della cava "Rocca" sul territorio di Bisentrate frazione di Pozzuolo Martesana.

(5) Il tracciato su fondo sterrato passa a fianco della cava a dx e a sx della BRE.BE.MI A35

 

(6) Il tracciato si innesta sulla strada proveniente da Pozzuolo Martesana a sx e che a dx porta a Bisentrate


Bisentrate; un tempo una frazione dedicata alla agricoltura con le case e le cascine destinate a chi lavorava nei campi.

Dopo l'avvento della meccanizzazione portata nelle campagne, la forza lavoro é sempre diminuita e poi il richiamo dell'industria nel vicino territorio di Melzo ha poi dato il colpo di grazia, con i risultati che i centri agricoli si sono lentamente spopolati.


Dopo un paio di curve fra i campi, si passa accanto ad Incugnate, un'altra frazione agricola. Proseguendo in fondo al rettilineo su una curva si trova il santuario della Madonna di Rezzano.

Se vi serve dell'acqua prima della curva a sx si trova una fontanella in una nicchia.

Dopo la successiva curva a sx inizia una ciclopedonale che collega il Santuario a Truccazzano.

Essendo un percorso abbastanza movimentato consiglio di seguire la traccia per il GPS, anche per l'attraversamento di Truccazzano.

Da Truccazzano ci si immette sulla strada Rivoltana e dopo 2,5 km si arriva ad un bivio a dx per Rivolta d'Adda, in fondo alla strada si svolta a dx e dopo 30m a sx dove inizia la sterrata che porta al fiume Adda


Giunti al fiume si segue il corso della corrente.

Sono 7,7 km di sentiero sterrato più o meno largo anche con single track con brevi sali scendi e curve che attraversa boscaglie e radure restando più o meno vicino alla riva del fiume.

Si tratta di un percorso per nulla monotono e se avete fortuna potrete avvistare anche dell'avifauna come le Garzelle o gli Aironi Cinerini e perchè no, anche Fagiani, conigli selvatici, naturalmente dipende dalle stagioni.

Dopo 7,7 km si arriva di fronte all'inizio del Canale Vacchelli dove lo si seguirà in direzione della corrente sino a Crema.

Come dicevo da qui inizia "ufficialmente" il Canale Pietro Vacchelli. Come scritto all'inizio già 12 anni fa per la prima volta abbiamo messo le nostre ruote su questo tracciato e ne è seguito questo report a cui fare riferimento per le varie descrizioni e con alcune mie considerazioni sul fatto di averlo definito percorso ciclabile.

Se avete bisogno di rifornirvi d'acqua, attraversate il canale e dopo una decina di metri sulla dx troverete una pompa dell'acqua di tipo antico da azionarsi a mano.

Dopo essere partiti se ci si volta indietro questa è la vista verso la struttura che regola il regime delle acque.

Si prosegue lungo la sponda del canale

Accanto ad un ponte a Spino d'Adda ho trovato questo cartello che parla del lago Invisibile ovvero lo storico "Lago Gerundo" e guarda caso un po' di tempo prima ne avevo percorso le sue rive durante un report che ho ancora nel cassetto, ma per i più curiosi se andate nella home page di bellitaliainbici e nella casella di ricerca dedicata scrivete : Lago Gerundo qualche informazione e descrizione l'avevo già fatta!

Giunto nei pressi di Nosadello un deposito di balle di fieno pare avesse preso fuoco ed un denso fumo spostato dal vento invadeva il percorso che dovevo fare. E' stato sufficiente il cambio di direzione del vento che mi ha permesso di proseguire senza affumicarmi come un salmone!

Giunto qui a Monte Cremasco mi sono accorto di aver sbagliato sponda nel tratto precedente.

Ovvero se osservate il tracciato GPX o anche la traccia sulla mappa nel report, facendo riferimento a dove inizia il Canale Vacchelli dopo 8 km troverete un ponte ebbene li vi consiglio di proseguire sulla sponda dx del canale. alla fine si arriva in questo punto solo al di là del ponte.

Se proseguite senza cambiare sponda si arriva come nella foto ma il fondo é più smosso e si farà più fatica per nulla.

Quindi anche al ritorno ricordatevi del Santuario Madonna delle Assi e cambiate sponda per 1,3 km dopo di che ritornerete sulla sponda sx.

Nei pressi di Moso occorre perdere qualche minuto e dedicarsi alla lettura dei cartelli

In fondo si vedono i cartelli

Santa Caterina Chiesetta degli Alpini al Moso edificata a partire dal 1941 , a fianco una scuola sorta nel 1930.

In fonde si scorge il ponte con i cartelli

 

Arrivati in questo punto ci si trova in località San Benedetto.

Mentre 12 anni fa questo cartello della Strada del Gusto non l'avevamo trovato noi abbiamo proseguito seguendo fedelmente il canale ed attraversando anche dei binari della ferrovia.

Oggi questo non si fa più e si prende questo nuovo tracciato che su comoda ciclabile conduce a Crema. Da qui in poi seguite la traccia GPX che ho fornito.

 

Sempre in ciclopedonale si passa davanti a Santa Maria dei Mosi

Come scritto sopra seguite il tracciato che vi condurrà nel centro storico di Crema, qui davanti al Duomo

E di fronte al Duomo il palazzo del Comune col balcone in cui si affaccio Giuseppe Garibaldi in una visita fatta il 10 Aprile 1862 per inaugurare un Tiro a Segno. Sotto il balcone la targa che lo ricorda.

Naturalmente a Crema gestitevi voi il giro turistico che volete.

Nel rientro ricordatevi il cambio riva del canale a Monte Cremasco.

Il cartello marrone riporta la chiusa del Canale Vacchelli con il simbolo della bici. A dx invece una bici dipinta di bianco con due vasi appesi sulla canna.

Non rimane che fare rientro al punto di partenza.

TRACCIA GPX


CONCLUSIONE

Un tracciato un po' polveroso dove una comoda bici vi farà stare meglio, del resto sono pur sempre 80 km da fare. Il tracciato offre i panorami della campagna affiancata da corsi d'acqua e anche tratti boschivi per poi arrivare nel centro storico di Crema che sa offrire diversi spunti anche gastronomici.

  

  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2021
pagina creata: 05-01-2021
ultimo aggiornamento: 06-01-2021
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