|
|
|
|
Con queste
premesse è un percorso che va preso con
calma e con una buona bici ammortizzata giusto per
salvare schiena, polsi e fondoschiena, quindi
è caldamente consigliabile una
MTB.
|
|
L'inizio
della ciclabile (ciclabile, si fa per dire!) in
località Spino d'adda, Bocchi dall'altra
parte della sponda del fiume Adda, sotto la
frazione di Marzano. Dal
Parcheggio sulla Paullese a qui son
2,95km Il Canale
Vacchelli è altresì chiamato Marzano
dal luogo in cui prende le acque La traversa
in cemento che si vede sull'altra sponda , oltre al
"traversino di scolmo" ha la funzione di
convogliare le aque nel Canale
Vacchelli. La vista
della traversa mi ha riportato indietro nel tempo,
a circa 40 anni fa quando con gli amici si veniva a
fare il bagno. Per questo
motivo i sentieri che c'erano allora per
raggiungere questo posto sono stati spazzati via, e
per nostra fortuna due persone del posto ci hanno
gentilmente accompagnato per raggiungere il
luogo. Occorre
portarsi sulla strada statale 415 meglio nota come
SS Paullese, raggiungendo la località Spino
d'adda nei pressi del ponte sull'adda. Se si
proviene da Milano, superato il ponte la strada
discende e sulla sx troverete le prime case,
davanti ad alcuni esercizi commerciali troverete
qualche posto per parcheggiare. Uno sguardo
verso l'altra sponda dove c'è Bocchi, due
persone si trovano sul traversino di scolmo,
posizione non tanto sicura , alle loro spalle il
vuoto della cascata, davanti a loro l'acqua che
tracima. Dal
"Traversino di scolmo" parte il canale di presa, in
fondo si vede la struttura che regola l'afflusso
delle acque al canale Vacchelli L'edificio
di presa, il Canale fu progettato dall'Ing. Pietro
Vacchelli e costruito fra il 1887 e 1892
dall'allora costituente Consorzio Irrigazioni
Cremonesi. Il canale
ha una portata d'acqua di 38,5m cubi al secondo e
termina dopo 34km a Genivolta in località
Tombe Morte, il dislivello è di circa
40m. Il vialetto
alberato che porta all'edificio di
presa.
Il suo
busto è stato inserito al centro
dell'edificio di presa, mentre ai suoi lati sono
state disposte le lapidi
Il canale
è costellato di ponti, e in particolare sono
differenti l'uno dall'altro, questo in particolare
sembra dotato di chiuse per eventualmente chiudere
il corso del canale in caso di manutenzione o
altro. Alcune
indicazioni per la pista, a parte che basta seguire
il corso del canale, il problema che può
nascere è quale sponda scegliere se non ci
sono cartelli, nel dubbio quella più
bella! Qui abbiamo
attraversato la strada SP91 da Nosadello a Spino
d'Adda. Dall'inizio
del Canale sono 5,16km
Un
susseguirsi di ponti e filari di pioppi lungo gli
argini, come avrete potuto osservare tutto il
percorso è privo di qualsiasi parapetto
lungo l'argine, per cui conviene sempre mantenersi
distante dall'argine, visto le frequenti buche e
sassi che potrebbero crearvi qualche
problema. A maggior
ragione se portate bambini piccoli con le loro
biciclette, vanno assolutamente sorvegliati e fatti
andare lontano dalla sponda.
l'ambiente
lungo un canale non può variare enormemente,
ma comunque ha il suo fascino con continui cambi di
luce a seconda della presenza più o meno di
filari di piante e di come è posizionato il
sole nel cielo. Il verde
comunque non manca e già questo non è
poca cosa, se poi sono 40km ... Sentendo qualche
pescatore nelle acque si trovano anche Trote,
Temoli, Cavedani, in fondo è una derivazione
del fiume Adda. Si cambia
argine e fra le piante si scorge in lontananza una
chiesa, si tratta della chiesa della Madonna delle
Asse che si trova sulla strada che da Monte
Cremasco va a Palazzo Pignano. Dall'ultimo
rilevamento kilometrico ( la strada SP91 da
Nosadello a Spino d'Adda.) sono 4,77km Nella zona
fra Monte Cremasco e Vaiano Cremasco il canale si
infossa rispetto agli argini
Il canale
passa sotto questo massiccio ponte in mattoni , la
strada che passa sopra va in direzione Vaiano
Cremasco. Sono 1,77Km
dal precedente rilevamento. Qui si può
apprezzare come è incassato il canale.
Sul ponte
il cartello che dà l'indicazione con la
descrizione della ciclabile.
Sosta
tattica, in lontananza abbiamo visto l'alzarsi di
un polverone sulla strada, era un mezzo che stava
procedendo nella nostra direzione, giusto per non
essere investiti direttamente dal polverone , ci
siamo messi di lato e sopravento, è
l'inconveniente delle piste "bianche" non per
niente le chiamano bianche, ed è
perché se siete vestiti di nero poi cambiate
colore.
molto
semplice... aspettano l'arrivo del trattore che
falcia l'erba, l'avvicinarsi del trattore con il
suo rumore fa scappare insetti , rane o altri
piccoli animaletti di cui gli Aironi bianchi sono
ghiotti. Quindi si tratta di una interazione fra
animali e uomo di cui non sono per nulla
intimiditi. Questo non
è il canale Vacchelli che si è
ristretto, ma si tratta di uno dei tanti canali che
si incrocia con il Vacchelli. Per
mantenere il corso di questi canali , vengono fatti
passare con dei ponti, questa è la roggia
Acquarossa nei pressi del Moso. C'è
da notare che non tutte le rogge vengono fatte
passare in sopraelevata come in questo caso, ma con
molte rogge si adotta il sistema del sifone
sotterraneo, ovvero un passaggio al di sotto del
Canale Vacchelli, per risorgere poi dalla parte
opposta della sponda. In primo
piano il canale che scavalca, sotto il Vacchelli
continua il suo corso. Quindi non
tutti i ponti servono per i passaggi
interpoderali. Spunta la
sagoma della Chiesa di Santa Caterina o detta:
degli Alpini, nei Mosi di Bagnolo La chiesa
in mezzo alle campagne aveva una sua precisa
funzione con la scuola elementare nelle vicinanze.
Questo era un punto di riferimento alle grandi
cascine del circondario come la Cascina Grande, La
Cascina Santi Benedetti e la Santa Maria dei
Mosi a sx fra
gli alberi la scuola elementare, ovviamente tutto
ciò non è più in
uso. Sosta
pranzo, manca poco a Crema, ne approfittiamo di una
zona ombrosa con pioppeto a fianco. Da qui in
poi arrivati al ponte vicino alla Cascina Colombara
troverete una indicazione per una ciclabile dei
Mosi, (freccia Blu) che dovrebbe arrivare a Crema.
Noi tenendo fede al tracciato abbiamo proseguito
diritti (frecce rosse) arrivando alla ferrovia
Cremona - Treviglio , che abbiamo dovuto
oltrepassare abbassandoci sotto le sbarre,
ovvio
attenzione ai treni!
Il tracciato che prosegue verso Crema è un
pò "country" Visto che
poi il canale si incrocia con il fiume Serio,
abbiamo preferito proseguire con il percorso
indicato dalle frecce riprendendo il corso del
canale presso San Bernardino. Dal
precedente rilevamento sono 4,77km Da Crema
alla Tombe Morte di Genivolta abbiamo abbassato la
testa e pedalato , qui a Salvirola il canale ha una
diramazione, occorre svoltare a dx Sono 6,4 Km
da Crema in località San Bernardino dove si
riprende l'argine del canale. Da
Salvirola dopo 7km siamo arrivati alle "Tombe
Morte", il canale termina. Dall'inizio
del canale abbiamo percorso 37,66km in 3:24:47 alla
media di 11km/h con dislivello di 38m alle "Tombe
Morte", sull'altra sponda del canale la casa del
Consorzio irrigazioni Cremonesi di
Genivolta
Un
emissario dalla "Tombe Morte" se non sbaglio si
tratta del Naviglio Pallavicino
La
località Tombe Morte non è un luogo
qualsiasi sperso nella campagna ma bensì un
luogo strategico importante sia per i corsi d'acqua
che per le ciclabili. Per quanto
riguarda le ciclabili in questo nodo confluiscono:
la ciclabile del Canale Vacchelli, la Ciclabile
delle Città Murate e la Ciclabile del Civico
Naviglio di Cremona (vi rammento la
mappa
all'inizio) Per quanto
rigurada la parte idraulica Le Tombe Morte
rappresentano un nodo importante di raccolta e
smistamento delle acque dei canali. In pratica
il canale Vacchelli in questo punto alimenta il
Civico Naviglio Cremonese e in parte il Naviglio
Pallavicino che proviene da Nord, non solo ma il
Civico Naviglio Cremonese scavalca il Naviglio
Pallavicino con una " Navazza" ovvero un ponte in
mattoni usato per lo scavalco dei corsi d'acqua, ma
non è finita , da questo nodo idraulico
oltre a partire due Navigli dipartono anche 11
rogge che poco più in là la strada
che da Soresina porta a Genivolta li scavalca con
13 ponti, da qui è nato il nome della
località "13 ponti" Giordano
è in contemplazione della forza delle acque
in questa ammirabile opera di ingegneria idraulica.
Forse un paio di turbine avrebbero trovato una
giusta collocazione per ricavare un po' di corrente
elettrica! Certamente
gli ingegneri idraulici hanno avuto il loro da fare
per far convivere tutti questi corsi
d'acqua! Qui si vede
meglio la "Navazza" sarebbe il ponte della foto
sopra, che scavalca con le acque provenienti dal
Canale Vacchelli, il Naviglio
Pallavicino. Il Canale
Vacchelli è quello in centro alla foto che
si vede sotto la pianta e la passerella. Come
già scritto, in questo punto a 360°
arrivano e dipartono rogge e canali, tutti con
diverse tonalità di colore delle acque a
seconda della loro provenienza
Finisce qui
il nostro giro fuoristrada di 40km. Questa strada
posta fra il Naviglio Civico Cremonese a sx, e a dx
una roggia e poi ancora il Naviglio Pallavicino, ci
condurrà sulla strada Soresina - Genivolta,
in località 13 ponti. Dati del
ritorno: 41,95km 2:27:48 media
17km/h
Le ore
effettive di moto a/r sono state 4:27 alla media di
18,4Km/h. Dal mio
punto di vista questo percorso è una risorsa
già pronta e potenzialmente di grande pregio
per l'afflusso turistico e per l'ultilizzo
quotidiano e che si va ad integrare in altri
percorsi, vedi mappa all'inizio, creando di fatto
un anello nella bassa padana ed un collegamento
portante fra Milano e Cremona, solo che il fondo va
asfaltato. Lo si è fatto per le più
importanti ciclabili sia Italiane che Europee e qui
cosa si sta aspettando? |
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 20-06-2009 ultimo aggiornamento:12-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|