Trentino in bici

Percorso ciclabile da Carisolo a Passo Campo Carlo Magno
passando da Madonna di Campiglio
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Il report di oggi parte dal Carisolo verso Madonna di Campiglio per poi arrivare al Passo Campo Carlo Magno.

Laghetto a Madonna di Campiglio

 
Ciclab. S. Antonio Mavignola - Val Brenta - Passo Campo Carlo Magno

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
15,6 km
1029 m D+
Asfalto
Ciclabile
5% / 10%
✩✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩



 


La Mappa di Google Earth a/r


L'Altimetria

In totale sono 16,6 km, di cui 12,39km per raggiungere Madonna di Campiglio con 672 m D+ al 5,2% e altri 3,16 km per arrivare al passo Carlo Magno con 181 m D+ al 5,7%





Trentino

Premessa

Mattina fresca, ottima per pedalare in salita, verso Madonna di Campiglio


 

Nella foto la Chiesa di S. Nicolò patrono di Carisolo, paese da cui sono partito.

Dalla piazza si raggiunge il ponte sul sarca in direzione Pinzolo.

Subito dopo il ponte, svoltare a sinistra in via Ronch

Dalla ciclabile si può vedere la chiesa di Carisolo e a ridosso del fiume Sarca i parcheggi anche per camper che si possono utilizzare come punto di partenza. Alle spalle di Carisolo la Val Genova


La ciclabile in direzione S. Antonio di Mavignola è in realtà la vecchia strada che collegava Pinzolo a Madonna di Campiglio prima che costruissero l'attuale strada. A lato della strada si possono incontrare frequenti ammassi di tronchi pronti per essere ridotti a legna da ardere per l'inverno.


Poco più avanti un piccolissimo campeggio composto da unità abitative prefabbricate

Sullo sfondo il Monte Dos Dai Fo coperto dalle nuvole. I massi delimitano il prato ed evitano che qualcuno si diverta con le auto a rovinare il prato.

Le dighe dell'Enel convogliano l'acqua per la produzione di energia elettrica riducendo la portata del Sarca già scarsa a causa delle pochissime precipitazioni. Sulla destra il sentiero di ispezione per dipendenti Enel.


Due alveari operativi già all'alba su una parete di roccia. Da qui la ciclabile inizia a salire.


Dopo due tornanti la vista sul percorso appena effettuato. Si intravedono le infrastrutture dell'ENEL.


Dopo circa 300 metri di dislivello effettuati arrivo a S. Antonio di Mavignola

l'abitato di S. Antonio di Mavignola e sullo sfondo la Val Nambrone da cui scaturisce l'omonimo Sarca.

Dalla partenza sono passati pochi km, ma la fatica di una salita, anche se al fresco della mattina mi ha portato a bere a sufficienza. Rabbocco la borraccia prima di entrare in paese.

Foto della valle Nambrone, sullo sfondo, coperta da un nuvolone, la cima Lancia che svetta sopra Carisolo.

Il profilo più vicino è il versante sud-est del monte ....

 

L'interno della chiesetta.

Dopo la visita alla chiesetta, vicino alla quale c'è un'altra fontanella, salgo 50 m e mi ritrovo sulla statale che attraversa Sant'Antonio di Mavignola. Il percorso è ben indicato.


Proseguo per circa un chilometro lungo la statale. Verso la fine dell'abitato, svolto a destra seguendo la direzione per Val Brenta Valagola. Un po' di falso piano fa rifiatare le gambe.

"Welcome to Val Brenta". Dopo che ho superato il punto di controllo per le auto che

entrano nel parco, trovo questa meravigliosa terrazza sulla Val Brenta.


Una piccola aiuola di fiori curata dal comune di Sant'Antonio con tanto di filo elettrico a protezione

A destra si va in Val Brenta Valagola, da cui partono tre percorsi per MTB; a sinistra proseguo su sterrato verso Madonna di Campiglio

Ad ogni curva cambia il punto prospettico e l'appagamento dato dal paesaggio allevia la fatica delle pedalate, sebbene la pendenza vari dai 6 agli 8/10%


È ora di fare una pausa ...


.. con le dolomiti del Brenta come cornice. Sulla destra il monte Grual, la Cima Tosa svetta al centro della foto, tagliata dal cavo della funivia che collega Pinzolo a Campiglio.


Poco più avanti una piccola parete di roccia prepara novelli scalatori

Come detto prima, dopo una curva, un'altra prospettiva del gruppo del Brenta.

Sulla dx il pilone di sostegno della funivia

Eccomi alle porte di Madonna di Campiglio. Tutte le indicazioni che riguardano la bici riportano distanza e i metri di dislivello che attendono chi intraprende questi percorsi.


Proseguendo su strade secondarie, al di sotto della statale, mi imbatto in questo tronco di abete rosso che ha attraversato due guerre e chissà cosa potrebbe raccontare se parlasse


il laghetto di Madonna di Campiglio e il centro, oggi affollato, ed è difficile anche solo passare a piedi. questo d'inverno quando ghiaccia diventa una pista da pattinaggio.


Uno dei tanti residence che affittano camere e sulla destra si intravede il campanile della chiesa di Santa Maria Antica, mentre il fabbricato in giallo è il Salone Hofer

Fatto 30, faccio 31! Salgo al passo Carlo Magno. La ciclabile fa pena! Piena di avvallamenti, buche e asfalto rotto. Nella foto la cima Pancugolo. Giorni prima abbiamo fatto una camminata fino al lago Ritorto, oltre quella cima. Lungo la strada i cartelli segnalano ai viaggiatori le direzioni per strutture alberghiere e per le varie valli del circondario.

Poco dopo qualche chilometro arrivo a passo Campo Carlo Magno

Il tempo di bermi un caffè con la vista mozzafiato, nonostante la velatura nuvolosa.

Mentre bevo il caffè noto che c'è a due tavoli di distanza Francesco Moser con amici e famiglia.

Proprio su queste montagne, circa 20 anni fa lo abbiamo incontrato io e mio papà durante una passeggiata in montagna.

Lascio il passo e decido di scendere sulla statale. Ho aspettato un po' per asciugarmi bene, e dato che l'aria è fredda mi assicuro di chiudere bene l'antivento sia sui polsi che in vita. Via! Con i freni pinzati causa traffico esco all'uscita per il centro di Madonna di Campiglio, seguendo l'obbligo per i ciclisti. Evito la zona pedonale e riprendo la statale a valle del centro abitato.

Il simbolo di Madonna di Campiglio

 


Traccia GPX


Conclusioni

Il percorso di oggi è discretamente impegnativo, soprattutto perché buona parte della salita si svolge su sterrato. La vista è appagante soprattutto quando ci si avvicina a Madonna di Campiglio.

Serve comunque un buon allenamento, vestiario per proteggersi dall'aria fresca in discesa. Una buona scorta d'acqua, qualche barretta energetica per la salita.

dr. Alberto Massetti





buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2022
pagina creata: 5-10-2022
ultimo aggiornamento: 18-10-2022
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