La
Mappa di Google Earth a/r
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L'Altimetria
In totale
sono 16,6 km, di cui 12,39km per raggiungere
Madonna di Campiglio con 672 m D+ al 5,2% e altri
3,16 km per arrivare al passo Carlo Magno con 181 m
D+ al 5,7%
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Trentino
Premessa
Mattina
fresca, ottima per pedalare in salita, verso
Madonna di Campiglio
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Nella foto
la Chiesa di S. Nicolò patrono di Carisolo,
paese da cui sono partito.
Dalla
piazza si raggiunge il ponte sul sarca in direzione
Pinzolo.
Subito dopo
il ponte, svoltare a sinistra in via Ronch
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Dalla
ciclabile si può vedere la chiesa di
Carisolo e a ridosso del fiume Sarca i parcheggi
anche per camper che si possono utilizzare come
punto di partenza. Alle spalle di Carisolo la
Val
Genova
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La
ciclabile in direzione S. Antonio di Mavignola
è in realtà la vecchia strada che
collegava Pinzolo a Madonna di Campiglio prima che
costruissero l'attuale strada. A lato della strada
si possono incontrare frequenti ammassi di tronchi
pronti per essere ridotti a legna da ardere per
l'inverno.
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Poco
più avanti un piccolissimo campeggio
composto da unità abitative prefabbricate
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Sullo
sfondo il Monte Dos Dai Fo coperto dalle nuvole. I
massi delimitano il prato ed evitano che qualcuno
si diverta con le auto a rovinare il
prato.
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Le dighe
dell'Enel convogliano l'acqua per la produzione di
energia elettrica riducendo la portata del Sarca
già scarsa a causa delle pochissime
precipitazioni. Sulla destra il sentiero di
ispezione per dipendenti Enel.
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Due alveari
operativi già all'alba su una parete di
roccia. Da qui la ciclabile inizia a salire.
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Dopo due
tornanti la vista sul percorso appena effettuato.
Si intravedono le infrastrutture dell'ENEL.
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Dopo circa
300 metri di dislivello effettuati arrivo a S.
Antonio di Mavignola
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l'abitato
di S. Antonio di Mavignola e sullo sfondo la Val
Nambrone da cui scaturisce l'omonimo Sarca.
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Dalla
partenza sono passati pochi km, ma la fatica di una
salita, anche se al fresco della mattina mi ha
portato a bere a sufficienza. Rabbocco la borraccia
prima di entrare in paese.
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Foto della
valle Nambrone, sullo sfondo, coperta da un
nuvolone, la cima Lancia che svetta sopra Carisolo.
Il profilo
più vicino è il versante sud-est del
monte ....
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L'interno
della chiesetta.
Dopo la
visita alla chiesetta, vicino alla quale c'è
un'altra fontanella, salgo 50 m e mi ritrovo sulla
statale che attraversa Sant'Antonio di Mavignola.
Il percorso è ben indicato.
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Proseguo
per circa un chilometro lungo la statale. Verso la
fine dell'abitato, svolto a destra seguendo la
direzione per Val Brenta Valagola. Un po' di falso
piano fa rifiatare le gambe.
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"Welcome to
Val Brenta". Dopo che ho superato il punto di
controllo per le auto che
entrano nel
parco, trovo questa meravigliosa terrazza sulla Val
Brenta.
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Una piccola
aiuola di fiori curata dal comune di Sant'Antonio
con tanto di filo elettrico a protezione
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A destra si
va in Val Brenta Valagola, da cui partono tre
percorsi per MTB; a sinistra proseguo su sterrato
verso Madonna di Campiglio
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Ad ogni
curva cambia il punto prospettico e l'appagamento
dato dal paesaggio allevia la fatica delle
pedalate, sebbene la pendenza vari dai 6 agli 8/10%
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È
ora di fare una pausa ...
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.. con le
dolomiti del Brenta come cornice. Sulla destra il
monte Grual, la Cima Tosa svetta al centro della
foto, tagliata dal cavo della funivia che collega
Pinzolo a Campiglio.
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Poco
più avanti una piccola parete di roccia
prepara novelli scalatori
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Come detto
prima, dopo una curva, un'altra prospettiva del
gruppo del Brenta.
Sulla dx il
pilone di sostegno della funivia
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Eccomi alle
porte di Madonna di Campiglio. Tutte le indicazioni
che riguardano la bici riportano distanza e i metri
di dislivello che attendono chi intraprende questi
percorsi.
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Proseguendo
su strade secondarie, al di sotto della statale, mi
imbatto in questo tronco di abete rosso che ha
attraversato due guerre e chissà cosa
potrebbe raccontare se parlasse
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il laghetto
di Madonna di Campiglio e il centro, oggi
affollato, ed è difficile anche solo passare
a piedi. questo d'inverno quando ghiaccia diventa
una pista da pattinaggio.
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Uno dei
tanti residence che affittano camere e sulla destra
si intravede il campanile della chiesa di Santa
Maria Antica, mentre il fabbricato in giallo
è il Salone Hofer
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Fatto 30,
faccio 31! Salgo al passo Carlo Magno. La ciclabile
fa pena! Piena di avvallamenti, buche e asfalto
rotto. Nella foto la cima Pancugolo. Giorni prima
abbiamo fatto una camminata fino al lago Ritorto,
oltre quella cima. Lungo la strada i cartelli
segnalano ai viaggiatori le direzioni per strutture
alberghiere e per le varie valli del circondario.
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Poco dopo
qualche chilometro arrivo a passo Campo Carlo
Magno
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Il tempo di
bermi un caffè con la vista mozzafiato,
nonostante la velatura nuvolosa.
Mentre bevo
il caffè noto che c'è a due tavoli di
distanza Francesco Moser con amici e famiglia.
Proprio su
queste montagne, circa 20 anni fa lo abbiamo
incontrato io e mio papà durante una
passeggiata in montagna.
Lascio il
passo e decido di scendere sulla statale. Ho
aspettato un po' per asciugarmi bene, e dato che
l'aria è fredda mi assicuro di chiudere bene
l'antivento sia sui polsi che in vita. Via! Con i
freni pinzati causa traffico esco all'uscita per il
centro di Madonna di Campiglio, seguendo l'obbligo
per i ciclisti. Evito la zona pedonale e riprendo
la statale a valle del centro abitato.
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Il simbolo
di Madonna di Campiglio
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Conclusioni
Il percorso
di oggi è discretamente impegnativo,
soprattutto perché buona parte della salita
si svolge su sterrato. La vista è appagante
soprattutto quando ci si avvicina a Madonna di
Campiglio.
Serve
comunque un buon allenamento, vestiario per
proteggersi dall'aria fresca in discesa. Una buona
scorta d'acqua, qualche barretta energetica per la
salita.
dr. Alberto
Massetti
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