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Si parte
sempre dal mare per poi salire sulle montagne
dell'entroterra, alla scoperta di interessanti
borghi medievali. Il Sito di
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del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile
convertire le miglia in km e viceversa, nelle
preferenze. Inoltre è anche possibile
scaricare la traccia per il
GPS. Occorre
mettere in conto che ci sono da affrontare 25km di
salita, partendo dal mare, per arrivare ad aggirare
il Monte Bignone a quota 1052 m s.l.m. con pendenze
medie del 4%. Poi i rimanenti 46km sono una bella
passeggiata Fontanelle
a San Romolo , Baiardo , Apricale , lungo la pista
Ciclopedonale a Ospedaletti,. Bici che
abbiano un buon cambio e freni in ordine Da
Vallecrosia a Ospedaletti si percorre la S.S. 1
Aurelia ed in funzione degli orari o dei giorni
può risultare anche trafficata, per cui fare
attenzione. |
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collegati da una strada fantastica fatta per le bici Come al
solito si parte da Sanremo, seguendo dalla S.S. 1
Aurelia l'indicazione per San
Bartolomeo. La strada
sale subito, fra abitazioni e serre con fiori e
piante. Volendo,
per il tratto fino a San Romolo, potete dare uno
sguardo a questo report
dove troverete qualche informazione
supplementare. La strada
che sale verso San Romolo è molto bella, con
molti tratti nel bosco e scarsi
rettilinei. La chiesa
dedicata a San Romolo, il santo di
Sanremo Breve
sosta. Sino a qui sono 20km e 785m di dislivello
superati, a quota 757m s.l.m. Il cartello
in fondo indica il bivio e la direzione per
Baiardo, nostra prossima meta Roberta
è interessata alla lettura delle scritte
sulla frontale della chiesa di San
Romolo. La strada
che sale verso il Monte Bignone è fortemente
panoramica per cui ci si vorrebbe fermare ad ogni
curva ad ammirare il paesaggio sottostante.
Purtroppo una leggera foschia non permetteva una
visuale netta. E pensare che la sera prima c'era
vento, invece della bonaccia di quel
momento. Con lo zoom
ho individuato il laghetto all'interno del campo da
Golf che avevamo visto più da vicino durante
la salita. Se cercate bene, lo troverete anche
nella foto precedente, basta prendere come
riferimento i rami della pianta che si vedono in
basso a sx in questa foto. Un po' di
zoom e anche il porto di Sanremo è a
tiro Ogni scusa
è buona per sbirciare sotto, non appena la
vegetazione lo permette. Infatti le piante coprono
buona parte del percorso e per vedere bene occorre
fermarsi, tanto quassù vi transita poca
gente, almeno è quanto noi abbiamo potuto
verificare. Siamo
incappati in una settimana alquanto strana per il
meteo, dove continui addensamenti di nubi portavano
poi a precipitazioni all'interno, dove del resto
erano le nostre mete. Ogni mattina prima di partire
è stato sempre un chiedersi se il tempo
avrebbe retto! Anche per
lei, che questi posti li ha visti da piccola,
soffermarsi a vedere certi particolari non
può che farle piacere Mentre si
sale, la vegetazione cambia, ecco una distesa di
felci Compaiono
anche dei pini che allungano il loro fusto,
sovrastando la vegetazione sottostante per far si
che la loro chioma riceva meglio la
luce. Qui mi
stava chiedendo quanta salita ci fosse ancora da
fare. In pratica mancavano circa 2 km allo
scollinamento che suddivideva il percorso in due.
Non in termini chilometrici, ma la parte in salita
da quella poi tutta in discesa. Direi che
il vantaggio di questo percorso ad anello, come si
può vedere dal profilo altimetrico è
che superato lo scoglio iniziale poi tutto il resto
è molto facile. Di fatti
arriviamo al sospirato bivio per il Monte Bignone,
che ovviamente non scaleremo, lo aggireremo
proseguendo diritti verso Baiardo. Da questo
punto manca ancora circa un chilometro allo
scollinamento, ma con soli 9m di dislivello, si
è praticamente in falsopiano. Dopo lo
scollinamento, sull'altro versante ci attendeva un
bel bosco, alquanto fresco e se nel salire eravamo
in maglietta, lì l'asfalto bagnato di
recente e la zona all'ombra ci ha imposto di
indossare il giubbino antivento. Infatti dai
20° C della salita siamo passati ai 15°C
della discesa!
Sono 6km di
discesa nei boschi e 200m di dislivello che si
perdono sino a Baiardo, per cui mi sono goduto la
discesa in un bosco che cambiava in continuazione
aspetto, presentando piante di tutti i
tipi. Terminato
il bosco si arriva a questo incrocio. A sx Baiardo
è a 1 km, mentre volendo accorciare di molto
la strada del rientro a Sanremo si potrebbe optare
per Ceriana. Naturalmente si perderanno tutte le
mete proposte in questo percorso. Per
praticità,sotto, vi ho duplicato e
ingrandito i cartelli stradali. Ancora una
curva e appare Baiardo in cima al monte Non si
direbbe che il borgo sia così anzianotto! Si
parla di 1.000 anni prima della venuta di Cristo,
con la sua fondazione ad opera dei Celti come
importante luogo di culto dei Sacerdoti Druidi.
Sono presenti tutt'oggi degli obelischi in pietra
risalenti a quell'epoca. Il Comune
di Baiardo o Bajardo, si trova nelle Alpi Marittime
a 910m di quota, all'apice della Val
Nervia. Purtroppo
nel 1887 un forte terremoto lo distrusse in gran
parte, mietendo oltre 200 vittime. Nella parte
sommitale è visibile ciò che resta
della rocca e della chiesa di San
Nicolò. All'ingresso
del borgo, sulla dx, si trova questa piccola chiesa
in pietra dedicata a San Rocco Una unica
strada porta in centro al borgo con alcuni
ristoranti che vi si affacciano. In breve si
arriva alla piazza principale, con a sx l'oratorio
di San Salvatore risalente al 1552 e varie
indicazioni turistiche. Noi abbiamo preso per una
stradina panoramica a sx. La strada
affianca la parte bassa del borgo e termina in un
piccolo slargo che ospita due panchine in posizione
"belvedere" Dal
belvedere sulla dx si scorge il serpentone della
bellissima strada che scende ad Apricale, solo
questa vale il fatto di arrivare quassù. In
centro alla foto si vede un altro
borgo... ... si
tratta del borgo medievale di Perinaldo oggetto di
questo precedente report C Poi
guardando a nord ci sarebbe la vista sulle Alpi,
solo che come potete vedere la giornata era
abbastanza nuvolosa, pazienza, spero che abbia
più fortuna chi deciderà di salire
quassù in un altro momento. A ritroso
siamo ritornati verso la piazza e saliti verso la
parte alta del borgo, il centro storico. Come era
ormai tradizione da alcuni giorni, guardando verso
l'entroterra, grigie nubi sovrastavano le montagne
attorno. Abbiamo
lasciato le bici nella piazzetta antistante
l'ingresso al borgo antico. Il cartello giallo a sx
invitava alla visita del borgo antico. Riporto lo
scritto ingrandito in basso a dx. Gradinate
lastricate con pietre salgono irte fra le case,
dove alcune sono state ristrutturate ed altre
conservate. Quassù
il materiale largamente impiegato sono le pietre,
non certo i mattoni. Salendo alcuni gatti mi hanno
"squadrato" attentamente. Ben presto
mi sono accorto che ce n'erano ovunque ed in numero
considerevole Si sale
ancora verso il castello, fra archi, passaggi e
stretti vicoli Ad un certo
punto si esce allo scoperto con un piccolo prato,
una panchina con tavolo e un cartello che indica un
percorso con i fiori di Bach, fiori che servono per
la "floriterapia" Girato
l'angolo e fatti alcuni gradini è apparsa
anche la facciata della chiesa di San
Nicolò, ma prima occorreva vedere se i
quattro gatti mi avrebbero concesso il
passaggio! E' evidente
che se ce n'erano così tanti è
perché qualcuno li accudiva o per lo meno
dà a loro da mangiare, a meno che non vi
siano topi in abbondanza fra le mille pietre
millenarie. Dietro ai
gatti il vecchio portale che dà l'accesso
alla vecchia chiesa.
Stavo per
varcare la soglia e .... ohibò! un pavimento
in erba e per tetto un cielo di nubi? Eh
già! Era il 27 febbraio del 1887, il
mercoledì delle ceneri e qui erano presenti
più di 200 persone per la funzione
religiosa. Un forte terremoto fece crollare il
tetto della chiesa, vi furono 226 morti. Questo
edificio era costruito su un tempio pagano e fu in
seguito al crollo che apparvero alcune colonne
dell'antico tempio. Chissà
che effetto farebbe venirci di notte con il cielo
stellato! Una nicchia
dedicata a San Nicolò è stata
trasformata in tempi più recenti e si
discosta dal resto del manufatto nei canoni
stilistici. A giudicare
dai resti della parete frontale, il suo apice
farebbe pensare ad una classica forma a navata
unica con tetto a capanna, ma la traccia bianca a
forma di arco potrebbe farmi pensare ad una volta
curva che tra l'altro si "sposerebbe" con le
molteplici nicchie ad arco lungo le pareti.
Oramai il
tempo e le intemperie avranno la loro meglio su
questi resti e se si lasceranno crescere anche le
piante spontanee, i danni saranno ancora più
evidenti nel corso degli anni a venire. Fuori dal
tempio un ampio spazio con tanto di panchine offre
una visione sulle Alpi Marittime. In assenza di
nubi dicono sia il più bel panorama visibile
nella provincia di Imperia.
Direi un
peccato per il terremoto, altrimenti avremmo avuto
un altro bel monumento da ammirare nella sua
interezza. Ritornando alla mia ipotesi del tetto,
con tutte queste curve ce lo vedete un tetto a
capanna?
Ci vorrebbe
una macchina del tempo per rivedere come fosse in
passato questo luogo. Anche da
questo luogo è visibile la strada che scende
ad Apricale e l'abitato di Perinaldo. Sullo sfondo
ci sarebbe il mare, non so però se sia
visibile in condizioni meteo differenti. In questo
vecchio borgo montano le pietre sono proprio di
"casa" ed è praticamente l'unico materiale
che è stato utilizzato in passato nella
costruzione delle abitazioni A sx tracce
del Castello. Il posto è affascinante e se i
Sacerdoti Druidi tremila anni fa lo avevano scelto
per i loro riti, a ben vedere avevano scelto un bel
posto! I soliti
"quattro gatti" si sono consultati per vedere se mi
dovevano lasciare passare o meno!
Ci
attendeva una delle strade più belle delle
Alpi Marittime; va bene, un poco esagero! Ma vi
assicuro che è molto bella e senza nemmeno
toccare i pedali si scende fino ad
Apricale Lei intanto
si è avvantaggiata mentre io scattavo le
ultime foto a Bajardo Volevamo
fermarci a pranzo ma le nubi ci hanno fatto
desistere spingendoci a valle Strada
facendo è spuntato il campanile di una
minuscola chiesetta isolata Dopo aver
gustato tutta la discesa lunga 11km, e persi 623m
di dislivello, arriviamo in vista di Apricale, dopo
aver percorso 44km dalla partenza. E vista
l'ora, lei si diretta subito in cerca di un posto
in cui pranzare. Rifocillati abbiamo lasciato le
bici in sosta al locale che ci ha accolto e ci
siamo diretti a piedi nel centro
storico. Anche qui
le strutture dell'impianto del borgo medievale non
cambiano di molto dal precedente, case in pietra, e
stretti carruggi con selciato in pietra.
Ovunque
passaggi che scendono, salgono , archi, corridoi.
Mi immagino un portalettere o un corriere che deve
consegnare un pacco come può sapere dove si
trova l'indirizzo! Intanto da
un varco fra una casa e un'altra guardando in alto
ho scorto Perinaldo
Non mancano
Alberghi, Hotel, Bar o altri esercizi commerciali
nel borgo antico, anche se ricavati nelle vecchie
abitazioni. Anche qui
si continua a salire fra pietre e pietre e ancora
pietre, una montagna di pietre a formare questo
antico paese. Però
se ci pensate bene, farebbe un altro effetto
prendere una camera in un borgo medievale, o no?
Però mi raccomando, viaggiate leggeri,
altrimenti trascinarvi le valigie quassù
può risultare faticoso!
Questa
scritta mi stava mancando! Cosa volete, qui li
chiamano così gli "Alimentari" Fra tutte
ste gallerie ed archi e passaggi c'era da perdersi
e in effetti ci pare di avere fatto un giro un po'
lunghetto! Ancora
qualche affresco. Una curiosità, la vedete
la porta in fondo che ha una semi porta in basso?
Non ho chiesto a cosa servisse visto che molte
porte le adottavano e non so se servano ad impedire
l'ingresso a cani, gatti o topi, boh! se qualcuno
lo sa... comunichi pure che pubblico! Anche qui,
vedete che anche questa porta ha in basso un altro
pezzo separato dalla porta principale. Praticamente
stavamo percorrendo tutto il borgo in lungo ed in
largo... ...
finalmente arriviamo in piazza. Solo dopo scopriamo
che svoltando semplicemente a dx e seguendo le
indicazioni per il castello, in due passi saremmo
arrivati qua. Tra l'altro era appena finita una
festa in piazza per i ragazzi delle scuole e
stavano rimuovendo le balle di paglia. Di fronte
alla facciata della chiesa più in alto si
trova un'altra chiesa. Deve essere una mania dei
Liguri quella di avere due chiese sulla stessa
piazza questa è la quarta analoga situazione
che troviamo, come del resto a Santo Stefano al
Mare, a Coldirodi, a Cipressa Ed ecco
l'altra chiesa che si trova a fianco del Castello
della Lucertola Questa
è una parte del Castello della
lucertola Dalla
piazza superiore, dove è posta l'altra
chiesa, questa è la visuale sulla piazza
sottostante con il Municipio a fianco della
chiesa. Visto che
eravamo vicini al castello ne cerchiamo l'entrata
Questo
è il retro del castello e l'ingresso
è all'inizio della scala
Ci
avviciniamo all'ingresso quando qualche goccia
d'acqua incomincia a cadere
Lasciamo il
Castello della Lucertola e scendiamo in piazza,
dove un gruppo numeroso di bikers hanno posteggiato
le loro bici, le nostre invece sono giù al
ristorante, meno male che sono poche gocce, i
giubbini li abbiamo sulle bici. Nella
parete del Municipio, accanto a dove ho scattato la
foto della piazza, trovo questa composizione di
maioliche dipinte, riproducenti la piazza di
fronte Ora
sappiamo della scorciatoia, per cui scesi i gradini
e svoltati a sx ce ne torniamo alle bici senza
dover fare tutto il giro precedente che abbiamo
fatto per arrivare alla piazza. Lasciato
Apricale la pioggia è diventata più
sostenuta e ci ha accompagnato fino a
Dolceacqua Dolceacqua
è un altro borgo che meriterebbe una visita,
ma visto il meteo, abbiamo evitato. Nella foto
il ponte medievale a schiena d'asino del 1400 lungo
33m e posto sul torrente Nervia. Sopra l'abitato
antico il Castello. Visto che
pioveva abbastanza, per precauzione avevo messo la
copertura sulla borsa anteriore, Roberta premeva
per andare verso il sole e lasciarci le nuvole alle
spalle. Abbiamo
lasciato così Dolceacqua e ci siamo diretti
verso il sole e a Sanremo, nostro punto d'inizio
del percorso che concluderemo dopo 71km
.
buone pedalate a
tutti, Outside |
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pagina creata:10-06-2014 ultimo aggiornamento: 10 -06 -2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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