Liguria in bici

Da Sanremo a Perinaldo

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Un percorso molto panoramico sia sul mare che poi sui monti interni a Sanremo. Una lunga salita nei boschi, un valico, una bella discesa nei boschi la visita all'interessante antico borgo di Perinaldo e poi ancora discesa fino al mare. Un giro ad anello decisamente bello.


Perinaldo con lo sfondo delle alpi Francesi


San Romolo - Perinaldo - Perinaldo dipinti nel borgo antico

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
54km
1018m
Asfalto
Cicla/Strad
3% - 10%
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Il tracciato parte dal mare a Sanremo per salire a San Romolo e poi scollinare verso Perinaldo con lunga discesa al mare. In effetti la meta sarebbe stata il monte Bignone, sopra San Romolo, (è la macchia bianca sopra la scritta: Google earth) ma strada facendo....


La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile convertire le miglia in km e viceversa, nelle preferenze. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per il GPS.




IL PERCORSO

Metà del percorso è in salita e poi è tutta discesa fino all'inizio del percorso. Da Sanremo si prende la direzione per il colle di San Bartolomeo e a seguire direzione San Romolo. Si prosegue poi scendendo a ritroso verso il bivio a dx per Perinaldo. Conclusa la visita al borgo antico si scende a Vallecrosia e si fa ritorno a Sanremo passando dalla Ciclopedonale di Ospedaletti.

Rifornimenti idrici

Fontanelle lungo la pista Ciclopedonale a Ospedaletti, a San Romolo e a Perinaldo.

Quale bici usare

Bici che abbiano un buon cambio e freni in ordine

AVVERTENZE

La S.S. 1 Aurelia in funzione degli orari o dei giorni può risultare anche trafficata, per cui fare attenzione.


Perinaldo, un borgo antico con galleria di dipinti

Si parte da Sanremo seguendo dalla S.S. 1 Aurelia l'indicazione per San Bartolomeo.

La strada sale subito fra le abitazioni e state attenti a questa deviazione dove c'è il cartello ma è poco leggibile e nascosto, per cui memorizzate la casa a sx, oppure il cartello posto sul palo dei lampioni e che indica l'impianto sportivo per il "Golf"

Salendo, sulla vostra sinistra vedrete sulla collina opposta il borgo di Coldirodi


Coldirodi si trova nella collina opposta a quella di San Bartolomeo dove si sta salendo

 

Un varco lascia vedere una panoramica verso il porto di Sanremo e la città vecchia. A sx il "Santuario della Costa" situato su un altro versante di collina che scende verso Sanremo.

Salendo sulla costa della collina, ora ci si trova di nuovo con lo sguardo verso Coldirodi e Sanremo ovest. In primo piano una infilata di serre che da queste parti fanno parte dell'arredamento urbano essendo ovunque.

Dopo San Bartolomeo la strada spiana e a mezza costa si fa tutto il giro della valle andando sul versante opposto dove si troverà la strada che sale verso San Romolo, ma anche che scende verso Sanremo, passando per il Santuario della Costa che vi ho indicato prima.

Le cima più alta della montagna di fronte sarebbe la nostra meta ma strada facendo...

Nella foto precedente si era proprio sulla costa della collina che si vede in questa foto, per cui si è fatto tutto il giro della valle. Quello che si vede giù nella valle non è altro che il campo da Golf dove all'inizio vi ho accennato per il cartello indicatore, ricordate?
A dx il viadotto dell'Autostrada dei Fiori.


E al campo di Golf non manca nulla, nemmeno un bel laghetto!



Giunti sulla costa della collina si arriva al bivio già menzionato in precedenza, dove si seguiranno le indicazioni per San Romolo e Monte Bignone


Se ricordate, tre foto fa si vedeva l'autostrada dal basso verso l'alto, ora s'inverte la situazione e la si vede dall'alto. In fondo alla valle sul mare c'è ovviamente Sanremo, il punto di partenza.

Quindi già fin qui di cose da vedere ne avrete, ma ora si deve salire fra i boschi sino al belvedere di San Romolo. La strada è bella, tutta curve, si passano alcune località e frazioni fra un bosco e l'altro sino a San Romolo

Qualche centinaio di metri prima di San Romolo, fra gli alberi si apre un pertugio per una panoramica su Sanremo, si vede bene il porto

Questo è il bivio, diritti in un centinaio di metri si è a San Romolo, non aspettatevi chissà ché, troverete un ristorante, qualche casa, una chiesa, un bel prato e dei bei boschi.

A dx invece come vedete c'è la scritta per il Monte Bignone, nostra meta finale.



Salite davanti al ristorante e sulla dx vedrete la chiesa. Fino a qui avrete percorso 20km e superati 797m di dislivello.

Di fronte alla facciata della chiesa si apre un balcone panoramico sulla valle sottostante sino a vedere Sanremo in lontananza ed il mare.

La facciata sembra ridipinta da poco. Ora da qui si sarebbe dovuti proseguire verso il monte Bignone ma giunti davanti al ristorante, incontriamo delle persone del posto che per farla breve ci convincono di desistere a fare la salita al Monte Bignone. A loro dire perchè l'ultimo tratto è molto ripido ma anche sassoso e maltenuto.

Ci consigliano invece di scendere qualche centinaio di metri e prendere il bivio per Perinaldo, che a parer loro merita una visita più che il Monte Bignone.

In verità Perinaldo era già nel mio carnet come meta, per cui semplicemente si anticipa la visita.

Per cui dietro front prendendo il bivio per Perinaldo.

Salendo a San Romolo non me ne ero accorto, mi era sfuggita questa chiesetta che si trova poco prima del bivio fra San Romolo e Monte Bignone

E giusto per non fare una inutile descrizione del ruolo e l'importanza che ha questa chiesetta per Sanremo leggetevi questo scritto che ho fotografato accanto al chiesetta.

Al bivio per Perinaldo incontriamo di nuovo tre biker con bici da Enduro che avevamo superato durante la salita.

Siccome prima di salutarli gli avevamo detto che la nostra meta era il Monte Bignone, quando ci hanno visti ci hanno subito chiesto: Ma siete già saliti in cima e già discesi?

Li abbiamo subito rassicurati dicendogli che semplicemente avevamo cambiato meta!

Visto che dovevamo fare parte dello stesso percorso, fino al prossimo bivio gli abbiamo fatto compagnia.



Questo è il successivo bivio. Qui in effetti ci sarebbe per chi volesse rinunciare a fare il giro passando per Perinaldo, la possibilità di scendere a Sanremo passando per Coldirodi

Una considerazione; da questo bivio allo scollinamento per Perinaldo sono 1,5km e 62m di dislivello, poi è tutta discesa sino al rientro al punto di partenza, per cui..... proseguire direi che ne vale senz'altro la pena!


Galleria Brunego, non oltrepassate la galleria!
Scherzo! Questo è il punto del scollinamento, si lascia il versante "marino" per addentrarsi in quello "montano" In effetti se si guarda la mappa di Google earth all'inizio si vede che il tratto che prosegue verso Perinaldo si trova al di là del crinale "marino" che di fatto ha un clima totalmente differente. Ce se ne accorge subito affrontando la discesa, con un bosco totalmente differente come essenze rispetto a quello appena fatto nel versante "marino" a parità di quota. Come dire ... un altro mondo!



Intanto prima di varcare la soglia della galleria ne approfittiamo dell'area di sosta attigua alla galleria per rifocillarci mettendoci comodi sulle panche, usufruendo anche del tavolo.

Ci sarebbe accanto ai tavoli anche un barbeque... ma non avevamo di che cucinarci sopra!


Se sull'altro versante non ha piovuto qui l'asfalto era bagnato, da notare che saranno qualche centinaio di metri di distanza dal crinale, ma a quanto pare di qua l'ambiente è differente .

Questa è una discesa molto bella, il bosco cambia in continuazione il suo aspetto mano a mano che si scende


Quando il bosco smette di coprire la visuale appare un borgo sull'altro versante della valle, azionando lo zoom questo è il profilo. Si tratta di Baiardo, altra luogo nell'elenco delle prossime mete da raggiungere.



Il panorama è molto bello nonostante il meteo all'interno mostri segni di accumuli di grigie nubi. In primo piano piante da frutto nane.



Proseguendo e scendendo di quota cambiano ancora le piante, compaiono dei cipressi.


C

I cartelli sono eloquenti stiamo entrando nel territorio di Perinaldo "città dell'olio" che compare fra i due cartelli



Ed ecco dove è collocato il borgo che andremo a visitare, una posizione come sempre posta in cima ad un promontorio. I rilievi sullo sfondo sono quelli Francesi. In basso, nella valle a dx, si trova Apricale


Un po' di zoom ed ecco Perinaldo, senza dubbio si trova in una bella posizione dominante.




E guardando giù appare un borgo, si tratta di Apricale, un altro borgo già in agenda per un prossimo giro.


Ecco l'offerta di Perinaldo



Questa è la vista verso il mare, in fondo c'è Vallecrosia, mentre a dx sul promontorio una vecchia chiesa




Questa è la vecchia chiesa sul promontorio, con la bella strada che porta al mare




Arriviamo sin dove la strada lo permette, inoltrandoci verso il Comune



Questa è la mappa, in pratica si è nel punto rosso "Siete Qui"




La chiesa di Sant'Antonio del 1600 e a fianco il municipio.



Essendo Perinaldo nota per avere dato i natali a Gian Domenico Cassini famoso astronomo, siamo andati a vedere l'impianto astronomico solare dedicato ai suoi studi.

Nella foto, in centro, si trova la meridiana solare e a fianco le due tavole che spiegano il tutto e che riporto sotto.

Cliccare sulle immagini per vederle ingrandite




 

Alle spalle dell'impianto solare il profilo di Perinaldo

Alcune delle vecchie abitazioni

tutte costruite con pietre

Per gironzolare meglio nel centro storico viste le ripide scalinate d'accesso, ritorniamo in via Gramsci ci fermiamo in un bar con annessa terrazza panoramica per una sosta caffè. Lasciamo lì le bici e saliamo a piedi, incontrando questo passaggio centrale in galleria dove si trovano diversi dipinti che illustrano la storia dell'illustre cittadino Gian Domenico Cassini.

I dipinti rappresentano la storia del Celebre concittadino Cassini. Nel dipinto la presentazione di Cassini a Parigi nel 1669, al cospetto di Luigi XIV, e della Accademia Reale e delle Scienze. Nella galleria si vedono altri dipinti esposti

Fa specie che siano stati dedicati questi riconoscimenti plateali ad un loro grande concittadino vissuto nel 1600 è evidente che la "statura" di questo scienziato che fu matematico,astronomo,ingegnere, medico e biologo è stata molto rilevante nel corso della sua lunga vita, si spense a 87 anni.

Del resto a distanza di oltre 300 anni le comunità scientifiche di tutto il mondo hanno dedicato a lui diverse scoperte o imprese, come la sonda Cassini, non vi ricorda nulla?

Nel dipinto è raffigurato Cesare Francesco Cassini III. Cassini lasciò la sua impronta anche sui suoi discendenti che si dedicarono sui suoi studi, ad esempio questo discendente fu Astronomo, Geologo e Cartografo.

 

L'Astronomo Giacomo Filippo Maraldi 1665-1729

Direi che è affascinante passeggiare fra queste vecchie mura di pietre

GIAN DOMENICO CASSINI
"un cervello in fuga dall'Italia"

 

Gian Domenico Cassini a Bologna dove ebbe la cattedra di insegnamento universitario di Astronomia.

Pare che il fenomeno attuale dei "cervelli in fuga dall'Italia" è una cosa che si perde nei secoli.

Nel 1600 la Chiesa aveva i suoi dogmi da far rispettare e se ricordate un certo Galileo Galilei ricevette una scomunica perchè contestava il sistema aristotelico dove la Terra era il centro dell'universo.

Siccome anche Cassini era dello stesso avviso di Galileo, fece come si suol dire "buon viso a cattivo gioco" visto che ricevette un incarico dallo Stato della Chiesa.

Nel frattempo, diventando uno dei più famosi Astronomi del suo tempo, fu invitato a Parigi alla corte del "Re Sole" Luigi XIV,
dove largamente apprezzato anche dalla Accademia delle Scienze alla fine rimase in Francia chiedendo ed ottenendo anche la cittadinanza.

E pensare che a Bologna gli riservarono la cattedra di docente in Astronomia fino al giorno della sua morte sperando in un suo riotrno in patria.

Purtroppo la storia ci insegna quanti cervelli di primordine siano migrati all'estero per dar sfogo alla loro inventiva "tarpata" in patria!
E' mai possibile che nel corso dei secoli la storia non abbia insegnato nulla e si continui su questa strada di ostruzionismo nei confronti di persone che porterebbero l'Italia a ben altri livelli di sviluppo creando anche più occupazione?

Se non si cambia rotta e ci si assimila agli altri stati più lungimiranti ed aperti in questi ambiti, c'è poco da stare allegri! Occorre investire sulla ricerca è il nostro futuro!

 

 
Un suggestivo colpo d'occhio della galleria

 
Cassini e l'Astronomia
 

 
Cassini studente di Astronomia

 

Penso che sia una galleria che non abbia eguali

 

Terminata la galleria, una visita al resto del centro storico



La chiesa parrocchiale di San Nicolò 1489

A fianco della chiesa il vecchio Municipio...

... dove da sotto i suoi portici si ha la vista verso la piazza antistante. In fondo alla piazza, dal muretto è possibile ammirare il panorama sino al mare

Anche a Perinaldo si trovano i Carruggi, gli stretti passaggi fra le case

Anche le insegne di locali si adeguano allo stile della pinacoteca in galleria

Via Fontana di nome e di fatto
 

Architettura Ligure di un borgo antico.

Se ci si pensa bene tutto ciò lo dobbiamo alle invasioni dei Saraceni, se non vi fossero state probabilmente non si avrebbe avuta una architettura simile!

Il tutto si spiega in questo; durante le invasioni, si abbandonarono le posizioni costiere cercando di ritirarsi all'interno della costa, generalmente su promontori facilmente difendibili.


Non solo, in caso di un possibile attacco se gli invasori fossero arrivati comunque ed anche a cavallo, avrebbero incontrato delle difficoltà nell'addentrarsi negli stretti Carruggi. Infatti sarebbero dovuti entrare in fila indiana senza possibilità di manovra o arretramento, un vantaggio per gli abitanti che avrebbero potuto difendersi meglio dovendo fronteggiare solo un soldato alla volta.

Decorazioni sulle mura delle case

Un Carruggio passa dietro al Castello dove ebbe i natali Gian Domenico Cassini

Si è ovviamente alle strette ed è impossibile fare una foto della casa intera

La targa però sono riuscito a fotografarla

Concludo la mia visita in via della Visitazione!


Ritorniamo al bar dove avevamo lasciato le bici con tanto di terrazza vista mare che appare in lontananza oltre le colline



Anche questa volta ce l'abbiamo fatta a non bagnarci e le solite nubi pomeridiane si preparano sui monti a scaricare un po' di pioggia. Un ultima veduta su Perinaldo


Ora ci attende una bella discesa fino al mare



E' una cosa certa; se prima si sale e si fatica poi si scende senza alcuna fatica!



Una breve sosta a Biagio della Cima




Qui nella piazza dietro di me potete trovare un distributore di acqua fresca

A seguire si incontra Vallecrosia Alta

E poi un treno a vapore presso un noto ristorante della zona, per chi non avesse provato un viaggio con le locomotive a vapore, su alcune tratte ci sono ancora delle associazioni che vi possono fare provare questa ebbrezza!

Arrivati a Ospedaletti il giro è praticamente quasi concluso, manca la galleria che separa Ospedaletti da Sanremo, ora il meritato riposo di bellitaliainbici!


CONCLUSIONE

Un giro ad anello che vale veramente la pena di affrontare per le bellezze panoramiche ed ambientali che sa offrire senza contare poi la visita a Perinaldo!

 


 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:10-06-2014
ultimo aggiornamento: 26 -07 -2015
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