Un giro di
quasi 46km che esplora la parte est del Monte
Baldo, sino a Ferrara di Monte Baldo con una
escursione a Spiazzi al Santuario Madonna della
Corona. La traccia che va verso San Zeno é
riferita all'altro
report
: Baldo ovest
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Si parte da
Rivoli Veronese il punto più elevato del
tratto ciclabile della Vallagarina ed anche il
più suggestivo. Da Rivoli si esce in
direzione Caprino Veronese e da lì prendendo
la SP8 si sale verso Spiazzi. Lì vale la
pena fare una deviazione per scendere al Santuario
della Corona. Terminata la visita si riprende il
percorso sino al grazioso abitato di Ferrara del
Monte Baldo, per poi concludere facendo ritorno a
Rivoli Veronese.
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Quote e
dislivelli dei vari tratti
Sono 6km ad
arrivare a Caprino Veronese, da lì si sale
per 10,8km al 6% sino a Spiazzi, poi una visita al
Santuario della Corona, 1km al 9%. In fine da
Spiazzi, con 4,7km di su e giù si arriva a
Ferrara del Monte Baldo. Al ritorno si fanno 2,38km
al 4% , e poi, e poi a coronamento del giro 20 km
di bellissima discesa!
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Il
percorso
Sono
rimasto alquanto sorpreso per la bellezza di questi
percorsi panoramici, il massimo lo si avrebbe con
condizioni meteo ottimali con cielo terso, allora
si che si spazierebbe per km sulla pianura, le
montagne e colline circostanti.
Condizioni
del percorso
Il fondo
sulla viabilità ordinaria é tutto
asfaltato ed in ordine, la sezione stradale
é abbastanza ampia in relazione ad un
percorso montano. Il traffico veicolare é
basso ma non quello delle bici che qui sono di
casa!
A
chi é indicato
Come avrete
visto dai dati e dal profilo altimetrico é
un percorso adatto a chi é allenato, per la
tipologia del tracciato con lunghe salite e
ovviamente lunghe discese, occorre avere una buona
bici possibilmente leggera e soprattutto con un
buon impianto frenante. In discesa i 50 km/h si
superano agevolmente per cui....
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Parte
seconda: il Monte Baldo dal lato est
Da Rivoli
fino a Caprino Veronese, vedere quello che é
pubblicato qui
Nella foto
si vedono sull'estrema sx due ciclisti impegnati a
tutta nella discesa. Il cartello indica Madonna
della Corona, mia prossima meta.
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Anche
questa salita é catalogata ed é nota
per gare di Granfondo, sono 12km al 5% con 610m di
dislivello da superare. Poco dopo incontrerò
in discesa la squadra dell'Astana con tanto di
Ammiraglia a seguito!
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Una
vecchia villa di una tenuta
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A fianco
della villa i vitigni della tenuta
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Nonostante
il caldo e le ore centrali della giornata, non sono
l'unico ciclista in giro!
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Qui siamo a
Pazzon, ci troviamo nella valle che si incunea alle
falde del monte Baldo che é alle mie spalle,
mentre di fronte oltre la collina si trova la
Vallagarina, se osservate l'immagine all'inizio di
Google Earth capirete meglio
l'ubicazione.
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Il
paesaggio collinare rispetta ciò che si vede
nel Veronese/Gardesano che oltre ai vitigni e agli
ulivi mostra le cime dei cipressi e di tutte le
altre essenze
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Devo dire
che nel mio tour Veronese ho notato numerose aree
di sosta o per picnic dotati di panche tavoli ed
altro, con tanto di cartelli ad esortare di avere
cura di questi luoghi. Quasi sempre se ne trovano
di ombreggiate, anche meglio di questa.
Questa é una attenzione positiva verso il
turista itinerante che é più
invogliato a soffermarsi nel territorio senza dover
cercare con il lumicino aree di sosta adeguate come
accade in altre regioni o Province Italiane, aree
spesso molto distanti le une dalle altre e prive di
interesse naturalistico circostante.
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Un bel
cavallo bianco mi osserva interessato
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Sono
praticamente arrivato a Spiazzi, la salita é
abbastanza regolare per cui basta tenere il proprio
passo, salvo in qualche breve strappo.
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Sosta nella
piazza giusto il tempo per chiedere dove si trova
la strada per scendere al Santuario, guarda caso
era a sx ad un passo dietro la mia bici!
Prima
però mi sono accertato che non fosse una
scalinata ma una strada!
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La strada
stretta presenta all'inizio pendenze anche del 15%
ma dopo si assesta sul 9%
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Di fatto
questa strada é interdetta al normale
traffico, sono ammesse solo le poche auto degli
addetti al Santuario e a un piccolo BUS navetta che
fa la spola portando i fedeli da Spiazzi. Chi
invece decidesse di scendere a piedi troverà
anche delle ripide scalinate .
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Lungo il km
che porta al Santuario si trovano le "Stazioni
della Via Crucis" rappresentate da varie statue di
bronzo.
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Ci si trova
presto in un ambiente surreale, a picco sulla
Vallagarina dove scorre l'Adige e con la strada
scavata nella roccia e a fianco scoscese pareti
verticali di roccia.
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sotto
scorre l'Adige e l'autostrada del
Brennero
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Il
contrasto della X stazione con alle spalle la
roccia a strapiombo
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Alcune di
queste stazioni sono ricavate nel cuore della
roccia come del resto la strada.
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Vi assicuro
che lo scenario é molto suggestivo e la
fotografia non può far comprendere il
contesto in cui il tutto é collocato.
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Ed ecco
finalmente l'apparizione del Santuario Madonna
della Corona, ora forse vi é più
chiaro il concetto di "scavato nella roccia",
immaginatevi solo le difficoltà che hanno
avuto nel realizzare questa opera, pensando che
agli inizi l'unica via d'accesso era dal fondovalle
su per erti sentieri e con passaggi da brivido! Per
dirla in breve, per chi soffre di vertigini non
é proprio il posto adatto!
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In cima
alla foto si può vedere da dove scende la
strada, qui mi trovo nella zona in cui il Bus
navetta fa capolinea e scarica e carica i fedeli
per il Santuario. Da qui il resto del percorso lo
debbono fare a piedi attraverso una galleria
scavata nella roccia.
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C'é
da dire che la natura spesso ci mette del suo a
creare e plasmare paesaggi stravaganti, ma anche
l'uomo non é da meno come in questo
caso!
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Fino a qui
in bici sono arrivato, ora però la ripida
scalinata é da farsi a piedi, anche se
é suggerito da farsi in ginocchio, ma poi
chi pedala più?
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Per farvi
comprendere meglio quanto é ripida la
scalinata guardate la mia bici parcheggiata sotto e
le due persone che stanno iniziando a
salire.
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Dal sagrato
si vede proprio che la chiesa é incastonata
nella roccia
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La facciata
é finemente lavorata e la chiesa non
é così piccola come potrebbe sembrare
da lontano
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Il
santuario é composto da una navata centrale
e due laterali, questa é quella dx verso la
valle con vetrate policrome e l'esposizione degli
ex voto
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La navata
centrale con transetto e cupola centrale, l'abside
termina sulla parete della roccia viva
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infine la
navata sx che va ad inglobarsi nella roccia viva,
come pure il fondo della navata. Ritengo inutile
descrivervi la storia del Santuario quando in rete
trovate l'apposito sito
dedicato
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Terminata
la visita a questa ardita costruzione, riprendo la
galleria e la strada per risalire a Spiazzi,
piccozza, ramponi, funi chiodi e imbracatura l'ho
con me per cui non ci saranno problemi per
affrontare il 6° della risalita, scherzo
naturalmente!
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Per
terminare il mio giro attorno al monte Baldo, mi
dirigo verso Ferrara di Monte Baldo, incontrando
diverse piccole frazioni
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Il
paesaggio si fa più montano anche se non si
superano i 900m
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Il cartello
indica che sono arrivato ai confini di Ferrara di
Monte Baldo
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Decisamente
bello questo paesaggio bucolico alle pendici del
Monte Baldo
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Nel
grazioso paesino tutto é in
ordine
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Le tinte
fresche delle case di delicato color pastello si
intonano con l'azzurro del cielo
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Come si
può vedere tutto é ben
curato
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Proprio un
tranquillo borgo di montagna
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Anche
l'unica via che sale nel centro del paese mostra lo
stesso ordine per le cose, termina qui la mia
visita e faccio ritorno alla base di Rivoli non
prima di essermi goduto la lunghissima discesa,
dopo tutto se si fa fatica a salire... poi a
scendere é solo un piacere!
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Arrivato a
Rivoli mi soffermo però ad osservare il
tracciato che ho pianificato per il successivo
report. Nella foto si può vedere il Forte di
Rivoli o "Wohlgemuth" che faceva parte di un
sistema difensivo della valle dell'Adige composto
da altri forti tutti messi nei dintorni e a vista
fra loro. A nord del forte di Rivoli si trova il
forte San Marco mentre sulla sponda est dell'Adige
si trovano con il bollino giallo il forte Ceraino
mentre col bollino rosso il forte di Monte. Bene, i
due forti saranno oggetto di parte del prossimo
report!
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Rivoli
sarà la mia base per la notte. Sempre a
Rivoli c'é un museo Napoleonico che si trova
nella prima casa a sx nella foto.
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Visto il
caldo che non da tregua, lascio la bici e scendo a
piedi verso l'Adige in cerca di fresco. Prendo le
scale che scendono di fronte al Municipio dietro la
chiesa
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Trovo
queste vecchie fontane/lavatoi/abbeveratoi proprio
sotto la piazza del Comune
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Un'antica
strada acciottolata porta verso l'Adige, una mucca
sta all'erta e mi osserva
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Dietro la
mucca sull'altra sponda dell'Adige la frazione di
Ceraino, punto di partenza per la scalata ai forti
di Ceraino e del Monte
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Dovevo
essere proprio interessante visto che non mi
perdeva di vista!
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Il sole sta
tramontando sul forte di Rivoli
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Più
in basso si trova ancora un altro insieme di vasche
e fontana, dai piani inclinati evidenti lavatoi di
un tempo che fu.
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Termino la
mia discesa dopo aver scorto l'Adige da lontano
attraverso i vigneti.
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CONCLUSIONE
Due mete
che fanno scoprire altri due angoli della nostra
bell'Italia e dove le bici inaspettatamente sono di
casa e non solo cavalcate dai soli uomini, ma anche
da molte donne.
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