Trentino in bici

Dal Lago di Ledro
a Pregasina
e Bocca Larici
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Ci sono luoghi panoramici dove almeno una volta, se possibile, occorre mettere in conto di andarci, questo è uno dei posti dove ti fermeresti ad ammirare il paesaggio ad ogni pedalata.


Carrabile per Bocca Larici - Sotto si vede il Lago di Garda verso Torbole


Lago di Ledro - Pregasina - Bocca Larici

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
30km a/r
968
Asfa/Sterr
Cicl/Strad
7% - 20%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Da Pieve di Ledro su Ciclopedonale si scende la Valle di Ledro fino a Biacesa, si prende la direzione per Pregasina e poi si sale al punto panoramico di Bocca Larici


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Nota: Il profilo altimetrico mostrato dal sito Garmin non è corretta, qui sotto è come dovrebbe essere in realtà.


IL PERCORSO

Da Pieve di Ledro si parte su Ciclopedonale e si scende in direzione Garda. Giunti nei pressi di Biacesa ci sono due opzioni: Scendere sulla ex Ponale e poi risalire verso Pregasina, oppure rimane la scelta del tunnel di poco meno di 1km, solo che è vietato il transito alle bici.
Più avanti spiegherò il mio punto di vista.

Rifornimenti idrici

Ci si trova in montagna in zone ricche di acque per cui le fontane sono molto diffuse.

Quale bici usare

Di norma si impiegano MTB front o meglio ancora biammortizzate e dotate di buon impianto frenante. L'importante è disporre di un buon cambio con rapporti molto corti per affrontare le ripide salite con tratti anche oltre il 20% su sterrato e cemento.



 

Dal Lago di Ledro a Pregasina e Bocca Larici


Per noi è l'ultimo giorno in Trentino e a parte un giorno d'acqua questa mattina il sole è a picco, come si suol dire. Prendiamo la solita Ciclopedonale a sud del lago, in direzione Riva del Garda.
Pieve di Ledro si specchia nel lago mentre alle sue spalle sullo sfondo è il Monte Cadria


Si scollina dopo aver attraversato il bosco per arrivare alla frazione di Pur dotata di un bel parco pubblico in riva al lago.


Roby sta aspettando che finisca di fare le foto, è sorridente ma non sa a cosa andrà in contro, a dire il vero nemmeno io lo sapevo, lo potevo solo immaginare avendo visto qualche cosa su internet.

In pratica il piano era quello di arrivare a Pregasina e poi proseguire fin dove ce l'avremmo fatta o per lo meno l'obiettivo era quello di raggiungere un luogo panoramico sul lago di Garda.

Questa zona al mattino presto e al pomeriggio rimane in ombra e fa abbastanza fresco da tenere il giubbino antivento.




Ora la strada segue fedelmente il fianco della montagna e del lago con una serie di curve sino a Molina di Ledro che si vede sullo sfondo.

E' presto e siamo un po' fuori stagione, oltre che fare fresco, per vedere qualcuno in giro con il pedalò

Superiamo la zona delle Palafitte tiriamo diritti verso Legos e giunti a questo cartello di percorso pedonale ci dirigiamo verso il centro di Molina di Ledro.

Visto che il percorso all'inizio è identico a quello fatto nel
report che portava al lago di Cavedine, per avere più informazioni potete consultare quello.

Giunti nella piazza di Molina di Ledro, ci infiliamo nella stradina in mezzo alle due case.


Si prosegue su sterrato a fianco del bosco, più avanti incontreremo il sole.


Ci prepariamo ad affrontare la solita ripida discesa al 20% che ci porterà alla frazione di PRE per poi proseguire nella valle del Ponale. Come si può vedere hanno cementato la salita creando dei solchi per permettere più presa alle gomme in caso di percorso bagnato.



In un attimo Roby è già scesa e sta andando verso Pre. Dopo Pre non ci sono più frazioni lungo il percorso, salvo Biacesa che però si trova distante dalla Ciclopedonale.

Si procede diritti e a metà paese, sulla dx, troverete un cartello ad indicare la Ciclopedonale


Usciti da Pre si trova un'altra ripida discesa da prendere con cautela, tanto che un cartello consiglia di scendere a piedi. Anche qui c'è il fondo in cemento.

Ora è bello lasciare scorrere la bici, poi però al ritorno la salita presenterà il conto!

Finito il cemento delle rampe si ritorna sullo sterrato. Di nuvole non se ne vedono, meglio di così.

Qui finisce la Ciclopedonale. Da qui per raggiungere Pregasina c'è una sola via ovvero scendere lungo la strada e imboccare il tunnel di poco meno di un km.
Si perché non esiste uno "straccio" di cartello che indichi un altro percorso.

Quindi giunti davanti al tunnel illuminato un bel cartello, anzi due, indicano il divieto di transito ai pedoni e ai ciclisti. E allora che si fa? a sx un cartello indica una mulattiera in discesa verso il Garda, di Pregasina nemmeno l'ombra!

Che si fa? Guardiamo nel portafoglio e i soldi necessari a chiamare un elicottero non li abbiamo, per cui .... apro una parentesi:

Non conosco quale sia la decisione per cui si abbia vietato il transito alle bici, la galleria presenta caratteristiche a mio avviso idonee anche al transito delle bici.

Per quanto visto è ben illuminata, è in pendenza in modo da favorire il non ristagno dei fumi di scarico delle auto.

Di auto non ne abbiamo visto transitare del resto Pregasina non è Portofino per richiamare migliaia di visitatori giornalieri.

In altri posti vi sono gallerie molto più lunghe e meno illuminate, addirittura anche senza illuminazioni, dove è permesso il transito alle bici.

Se i responsabili possono fornirmi qualche spiegazione e soprattutto mettere dei cartelli indicatori per chi scendendo dalla Valle di Ledro voglia raggiungere Pregasina e non solo, anche Riva di Trento, farebbe una cortesia non solo a me, ma a tutti i lettori e a chi frequenterà la Valle di Ledro.


Un provvidenziale passaggio ci ha fatto superare l'ostacolo della galleria e alla sua uscita questo è il panorama che si apre sul lago di Garda.

Scopriamo poi che subito all'uscita della galleria sulla sx una strada che scende verso il lago e porta a Riva del Garda riallacciandosi alla strada del Ponale.

Rimane il fatto che dalla Valle di Ledro, se non posizionano i cartelli, uno non potrà mai sognarsi di fare il giro "dell'oca" per arrivare quassù.

Altra cosa, scendere dalla Valle di Ledro sulla vecchia Ponale e risalire poi quassù e viceversa per il ritorno, comporta comunque fatiche in più, cosa che la galleria eviterebbe, presentando una sola salita solo all'andata.

Nella foto la parte superiore del lago di Garda, a sx Riva del Garda e a dx del monte Brione (con forma ad arco), Torbole.

Dalla galleria, ad una cinquantina di metri a sx, un parchetto con vista panoramica


Il parchetto ospita anche la statua Regina Mundi, posta sul punto panoramico


La statua è un'opera dell'artista Silvio Bottes

Dal punto panoramico questa è la visuale verso nord, con a sx la ex strada del Ponale, che intagliata nella roccia sale a tornanti verso la Valle di Ledro. Sullo sfondo il solito paesaggio inconfondibile fra Riva del Garda e Torbole

Dopo un breve relax ad ammirare il panorama, facciamo come i turisti con relativa foto ricordo.

Direi che già ad arrivare qui ci si potrebbe accontentare per la visuale offerta sul Garda, ma se volete fare più fatica con una maggiore soddisfazione visiva, allora proseguite con noi che vi portiamo in un posto fantastico.


Saliamo verso Pregasina che è la nostra prima meta di oggi, poi si vedrà strada facendo per la successiva


Salendo si presentano altri scorci sul lago, penso proprio che abbiamo indovinato la giornata giusta per fare questa escursione in bici.


Strada in salita con una serie di curve e dietro una di queste appare il campanile della chiesa di Pregasina

Debbo riconoscere che questi abitanti hanno in origine scelto una posizione amena e panoramica sul lago di Garda, salvo, in tempi lontani, la difficoltà per raggiungere questo luogo.

Facciamo l'ingresso a Pregasina con case dai balconi infiorati di gerani

 

Un ultimo tornante e si è arrivati. In cima al tornante un bar ristorante con terrazza panoramica.

Nell'unica piazza del minuscolo borgo la solita ed immancabile fontana che si trova in ogni paese di montagna.

 

La minuscola piazza fa anche da crocevia per le poche strade che si diramano attorno, fra cui la principale che sale sopra e va verso il cimitero.
Lasciamo le nostre bici e facciamo una breve perlustrazione attorno.

Imbocchiamo una strada verso nord ed in breve termina con una apertura che fa intravedere il lago.
Senza dubbio le case affacciate sul lago godono di una vista meravigliosa.

Purtroppo non tutte le case godono di vista a lago, ma bastano pochi passi per poterlo vedere!

Al ristorante vediamo che un po' di ciclisti si sono fermati. Noi invece si continua a pedalare, per noi è ancora presto pranzare, anche perché a pancia piena è assai difficile e sconsigliabile affrontare ripide salite in bici.


Finisce qui la nostra brevissima visita a Pregasina

Prima di ripartire scorgiamo dei cartelli indicatori che danno le seguenti mete:

Bocca Larici
Malga Palaer
P.sso Rocchetta
P.sso Nota
P.sso Tremalzo

Secondo il mio intento si trattava di intraprendere la strada verso il Passo Tremalzo.

Salendo sulla strada che indica verso le mete elencate sopra, incontriamo la chiesa posta sopra il cimitero.

Dalla chiesa una vista su Pregasina e il lago di Garda

Attorno alla chiesa c'è un passaggio pedonale panoramico, vale la pena farci un giro.

Sotto la chiesa si trova il piccolo cimitero e a fianco la strada che sale verso le mete montane indicate dai segnali.

E a proposito dei segnali questi due indicano i sentieri 422B e 422.

Da questi segnali scompaiono le indicazioni trovate a Pregasina e che indicavano il Passo Nota e il Passo Tremalzo, oltre a questo manca un riferimento del logo della bici associato a questi percorsi, mentre mi pare ci fossero i riferimenti alle bici a Pregasina.

Ora dal mio punto di vista senza avere una cartina dettagliata e affidandosi solo ai segnali, ci si potrebbe chiedere: ma sono sul percorso giusto per il Passo Nota e il Passo Tremalzo?

Altra domanda da porsi è: ma potrò proseguire in bici, o me la dovrò portare in spalla?

A parer mio occorrerebbe essere più precisi su queste informazioni.

Se mi fornisci una meta all'inizio del percorso, a maggior ragione più si procede le stesse indicazioni le debbo poter ritrovare.

Dopo il cimitero la strada diventa sterrata.

Proprio in questo punto incontrando un escursionista Italiano, proprio così e ribadisco Italiano, visto che il 90% si trovano solo stranieri, chiediamo se sa che questo percorso porta al Passo Tremalzo, risposta negativa, non ha mai visto cartelli che lo segnalino!

Chiedo allora se più avanti si riesce ad arrivare ad un punto panoramico da cui vedere bene il lago di Garda. Questa volta mi dice di si e mi indica una località. Subito dopo però aggiunge: Mi sa che farete un po' di fatica ad arrivarci, ci sono salite ripide anche cementate dove si fa fatica a salire a piedi.

Bene, ora avevamo una meta certa da raggiungere.

 

L'escursionista non aveva tutti i torti, ed i primi tornanti cementati ci hanno fatto capire a cosa saremmo andati in contro.

Il paesaggio però era talmente bello da farci indurre a proseguire.

Mentre stavo inquadrando per lo scatto di questa foto, mi sbuca dalla curva un ciclista impegnato al massimo a superare l'erta salita.

Come potete vedere è tutto proteso in avanti ed il semplice motivo era quello che qui se non stai in avanti c'è il rischio di vederti alzare da terra la ruota anteriore.

 

Più si sale e maggiore è la porzione di lago che si può vedere

Roby tiene duro, però è costretta a fermarsi più di frequente a riprendere il fiato

Roby ne approfitta per guardarsi il panorama.
Ci sono persone che salgono anche con bici da trekking, salvo poi trovarli più avanti scesi dalla sella e a spingere la bici.

Finita la zona panoramica, inizia il bosco e chi non ce la fa, spinge la bici.

Il tracciato nel bosco è molto bello e si è all'ombra

Il bosco incomincia a diradarsi segno che si dovrebbe arrivare al punto panoramico

 

Infatti l'intuizione era corretta, siamo arrivati alla Bocca Larici a quota 902m e Roby posa felice accanto alla meta raggiunta

Anche in questo caso di Passo Nota e Passo Tremalzo nemmeno l'ombra!

Parcheggiamo le bici sulla piattaforma per l'elicottero, giusto per scattare delle foto.

Questa è la vista verso nord.

Il posto è veramente bello, a dx si vede il Monte Baldo, mentre a sx c'è la punta Larici dove si trova il punto panoramico da cui si domina tutto il lago

Quindi è lassù dove dovremo andare

C'è il sole ma l'aria è fresca e Roby preferisce mettere il giubbino. Il cartello in mezzo indica il sentiero 102, direzione Limone del Garda

Sotto, con un salto nel vuoto di 800m si trova Limone del Garda

A punta Larici è l'apoteosi della visibilità sul lago di Garda, verso sud si arriva a scorgere la penisola di Sirmione.

A sx sotto il Monte Baldo si vede la penisola nei pressi di Malcesine.

In foto non si riesce a restituire ciò che si vede in realtà, per cui se volete accomodarvi... il posto è tutto vostro, mi raccomando solo di scegliere una giornata come questa.

Questa invece è la visuale verso Nord, si vede Torbole e a dx il resto del Monte Baldo


E' veramente un posto per noi inaspettato, con una posizione panoramica invidiabile e ne vale veramente la pena di fare un po' di fatica per arrivare quassù

L'ambiente è unico, con rocce a strapiombo che scendono per 800m verso il lago sottostante

Questa meta a quanto pare è più conosciuta dagli stranieri che da noi Italiani ed è una continua processione di biker che salgono quassù.

La sorpresa più grande l'abbiamo avuta quando una ragazza appena arrivata in cima e vista la mia bici con le borse, come del resto anche la sua le aveva è venuta da noi a chiedere informazioni sulle nostre bici. Parlando, scopriamo poi che proveniva da Calgary in Canada, quando probabilmente molti di noi Italiani me compreso non sapeva dell'esistenza di questo posto.

La cosa però più sorprendente è che raggiunta dal suo ragazzo, con bici con borse, tenda e sacco a pelo, dal peso superiore alla mia che già è pesante, oltre ad avere affrontato la dura salita per arrivare quassù, apprendiamo che la loro prossima meta è raggiungere il Lago d'Idro, passando però per il Passo Nota e il Passo Tremalzo!

A quel punto mi sono detto:
dopo tutto i pazzi esistono!

Già è difficile fare il percorso con una semplice bici non carica, figuriamoci con tenda, sacchi a pelo, viveri e vestiario, non solo, su per quei sentieri e quelle pendenze.


Noi ci possiamo ritenere soddisfatti e ritorniamo sui nostri passi inoltrandoci di nuovo nel bosco con la sua ripida discesa su cemento.

Ultima foto sullo scenario dell'alto Garda e via a raggiungere la Valle di Ledro e il nostro campo base.

Se si clicca sull'immagine sottostante potete vedere la panoramica ingrandita

 

 

 

 

CONCLUSIONE


Una meta che consigliamo è un posto che come avete visto merita una visita, non penso di dover aggiungere altro.

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata:27-09-2013
ultimo aggiornamento: 11-06-2015
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