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Dal Lago di Ledro al Passo Tremalzo e Dos Marogna |
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Da Pieve di
Ledro su Ciclopedonale Si risale la Valle di Ledro,
si passa il Lago di Ampola e si inizia la salita al
Passo Tremalzo dove termina l'asfalto e inizia lo
sterrato che porta al Dos Marogna a 1840m
s.l.m.
Da
Pieve di Ledro si parte su Ciclopedonale e la si
prende dirigendosi verso il Campeggio Al Lago
partendo dalla rotonda principale di Pieve di
Ledro. L'inizio è sulla dx segnalato dal
cartello. Fino alle vicinanze del lago di Ampola si
è su asfalto e su tratti promiscui a
viabilità locale e ridotta, poi un tratto di
sterrato nei pressi del lago sino all'intersezione
della strada che sale al passo Tremalzo. Dal passo
sino al Dos Marogna è sterrata. Ci
si trova in montagna in zone ricche di acque per
cui le fontane sono molto diffuse. Di norma si
impiegano MTB front o meglio ancora biammortizzate
e dotate di buon impianto frenante. Se ci si limita
all'asfalto anche le bici da corsa possono andare
bene. |
Dal Lago di Ledro
al Passo Tremalzo A Pieve di
Ledro sul lago ha piovuto tutto il pomeriggio fino
a sera, poi la pioggia è cessata e il cielo
si è aperto mostrando le stelle. Eravamo col
dubbio che il mattino dopo facesse bel tempo, visto
che dovevamo salire oltre i 1800m Il mattino
si è presentato con il sole e qualche
innocua nube. Noi pronti all'appello, indossato il
giubbino antivento ci siamo diretti all'inizio
della Ciclopedonale che dista un centinaio di metri
dall'uscita del campeggio "Al Lago" a Pieve di
Ledro. Roby si ferma a leggere i cartelli che
indicano la distanza per il Tremalzo che alla fine
saranno 23,50 km sino al culmine del Dos
Marogna. La
Ciclopedonale sta a ridosso della montagna, sul
versante sud della valle di Ledro e la risale con
lieve pendenza. Si attraversano campi con a fianco
aziende agricole. Qui i
cartelli indicano la fine della Ciclopedonale, si
passa su un tratto di strada locale secondaria con
scarsissimo traffico veicolare. Lasciata la
periferia di Pieve di Ledro la strada prosegue
verso il comune di Bezzecca, famoso per la
battaglia che si tenne il 21 Luglio 1866 a cui
partecipò il Corpo Volontari Italiani di
Garibaldi e venne vinta contro gli Austriaci
durante la Terza Guerra di Indipendenza Italiana.
Dietro Bezzecca si apre la Valle di Concei
Il percorso
è molto bello, immersi nel verde e con i
monti attorno Nel bosco
si aprono suggestivi passaggi in cui i rami delle
piante formano dei tunnel di
vegetazione. A questo
bivio, alla periferia di Bezzecca, incrociamo la
Chiesa di Santa Lucia (in pratis) risalente al XIV
sec. con pregevoli affreschi scoperti di recente
durante i restauri nel 1998 Subito dopo
una deviazione sulla dx ci fa scavalcare questo
ponte che ci fa transitare a monte dell'Area
Produttiva di Tiarno di Sotto. Qui la
strada è in discesa e Roby nel tempo che
scatto la foto prende il "largo". Sullo sfondo il
campanile di Tiarno di Sotto. Il cielo inizia a
mostrare qualche nube bianca proveniente da nord,
si spera che il tempo regga. Siamo alla
periferia di Tiarno di Sotto Fra Tiarno
di Sotto e di Sopra, la Ciclopedonale in sede
protetta si affianca alla strada statale per un
breve tratto per poi subito dopo farci deviare
verso la campagna a ridosso della montagna. Sulla
montagna di fronte si vede una chiesa. Il
campanile mostra la classica forma a cipolla,
caratteristica delle zone in cui gli Austriaci
avevano dominato, non scordiamoci che questo
territorio un tempo faceva parte del Tirolo.
Roby si
ferma, a sx aveva trovato un cartello messo su un
pino indicante il passo Tremalzo e il lago di
Ampola, mentre più avanti scorgiamo un palo
con una targa, troppo piccola per essere letta a
distanza Mi fermo a
leggere, siamo al 7° km da Pieve di Ledro.
Come si vede anche qui non si trova una
uniformità dei cartelli posti lungo le
Ciclopedonali del Trentino, come del resto avrete
potuto vedere nei precedenti report
Ponale
e Sarca.
A mio avviso sarebbe ora di adottare una unica ed
univoca tipologia di cartelli indicatori come
già suggerito nei report
menzionati. Il cartello
posto sul pino dà il Tremalzo a 15km. Non
vorrei sbagliarmi ma se si prosegue diritti sulla
strada in salita si arriva egualmente sulla strada
che sale al passo, ma forse con maggiore impegno di
salita e non passando accanto al Lago di
Ampola Nei pressi
del Lago di Ampola si procede nel bosco su fondo
sterrato e con qualche sali scendi Rimanendo
sulla Ciclopedonale è possibile dare uno
sguardo al lago, se invece ci si avvicina a piedi
al lago (vietato in bici), è possibile avere
una vista differente da un apposito pontile in
legno. Lasciamo il
lago e proseguiamo oltre sino ad arrivare a questa
intersezione. Dalla sterrata si incontra la strada
che sale al passo Tremalzo, ora è asfalto
sino in cima al Passo. La strada
sale in modo regolare con pendenza media del 7% e
tratti anche al 9-10%. La salita risulta abbastanza
faticosa in quanto ha pochi tratti in cui si
può respirare Attorno ai
1000m si apre una veduta sulla Valle di
Ledro La strada
sale su un versante esposto a nord per cui è
all'ombra, noi stavamo salendo con 11°C alle
10.30 e l'asfalto era ancora bagnato dalla pioggia
della sera prima. Finiti i
tornanti arriviamo alla Chiesetta di Santa Croce
che si trova a 1135m s.l.m. dopo 13,7km dalla
partenza. Finalmente un po' di sole! Da
quassù è possibile osservare il Lago
di Ampola è la macchia verde, in centro, in
fondo nella valle. Dalla
chiesetta dotata anche di un'area di sosta e
parcheggio, mancano ancora 7,9km e 563m di
dislivello ad arrivare al passo Tremalzo Da qui in
avanti la strada si espone al sole, salvo in
presenza di alberi nei passaggi nel bosco. La
montagna a dx dovrebbe essere la Cima del Dil 1808m
s.l.m. Noi arriveremo a 1850m s.l.m Sotto di
noi ora si apre una vallata con le località:
La Costa e Prati del Monte Sopra si
intravede una lunga malga, mentre alcune nuvole
salgono da nord verso sud Arriviamo
nei pressi del Rifugio Garibaldi con lo sfondo del
monte Tremalzo. Sono 5,5km dalla chiesa e 19,76
dalla partenza. Ora la
temperatura è salita a 22ºC ma si sente
ancora l'aria fresca per cui ci teniamo ancora i
giubbini antivento.
Certo, non
siamo ancora in vetta, ma come prima meta raggiunta
si può anche far sventolare la bandiera di
bellitaliainbici! Guardando
più in su si scorge la località
Tremalzo Si riparte
per completare gli ultimi km di salita, Roby
è in piena azione e affronta il tornante, la
mia Alpina III carica come un mulo attende docile
di essere cavalcata. Giungiamo
nei pressi della località Tremalzo dove si
trova un altro bar-Ristorante e alcune seconde
case Non sembra
ma la salita pare non finire mai, forse lo pensano
anche gli altri che incontriamo lungo il percorso.
Sulla sx alcune mucche stanno pascolando mentre i
pastori stanno iniziando a farle spostare da quel
luogo Forse le
mucche stavano pensando: ma come! C'è l'erba
così saporita e ci fate spostare? La scena
è stata bella perché il manzo fermo
in mezzo alla strada ha aspettato che il vitello
arrivasse ed attraversasse la strada prima di
spostarsi Nel
frattempo che le mucche sgomberavano la strada, uno
sguardo verso valle. Una coltre di nubi sta
arrivando veloce da nord, le ultime mucche sono
intente ancora a pascolare mentre i pastori con
l'aiuto dei cani cercano di farle incamminare verso
l'alto. Roby
andando avanti è quasi prossima al passo. A
sx, dietro la pianta, il monte Tremalzo, mentre a
dx con la cima coperta in parte dalle nubi è
il Corno della Marogna 1953m. La fenditura sulla
sua sx è dove si trova sotto di essa la
galleria del Dos Marogna a 1850m s.l.m Una
panoramica della strada che sale al Passo e la
località di Tremalzo, sotto a sx. Seppur
arrivati fra le nuvole, la prima meta è
stata raggiunta. Siamo al Passo Tremalzo e in
centro alla foto il Rifugio Garda a 1700m
s.l.m. Purtroppo
siamo attorniati dalle nuvole e il panorama verso
sud, nella zona di Tremosine è poco
visibile. Una edicola
segna con la freccia la direzione verso Alpe del
Garda - Malga Ciapa, ma un foglio bianco riporta la
scritta:CHIUSO Prima di
rifocillarci, abbiamo intenzione di raggiungere la
galleria del Dos Marogna. Ora la spaccatura sulla
costa del monte si vede meglio. Si sale
più che altro prestando attenzione a dove si
mettono le ruote e non certo al paesaggio attorno
se non con sguardi fuggevoli. Qui sotto si trova la
Malga Ciapa. Giunti in
questo punto Roby è stanca e rinuncia a
salire ancora anche se manca poco, ma ha anche
ragione perché l'ultimo tratto è
pendente e molto dissestato Devo
raggiungere la zona dove si vede la
spaccatura Occorre
metterci un certo impegno per salire, le pietre
sotto le ruote si muovono in continuazione e si fa
fatica. Trovando
punti dove si sale anche a meno di 5km/h e si fa
una fatica anche solo per stare in equilibrio
è conveniente scendere e proseguire a piedi
si fa meno fatica e si sale alla stessa
velocità! La buia galleria è ormai
raggiunta! Da qua uno
sguardo da dove sono salito. Lo spiazzo sotto a dx
è dove ho lasciato Roby, mentre la strada in
costa è quella che scende al rifugio Garda
posto sul Passo Tremalzo che più o meno
è in centro alla foto. Non rimane
che inoltrarmi nel buio tunnel, che la mia macchina
digitale trasforma in una galleria illuminata a
giorno, rilevando anche come hanno fatto a
realizzare la volta. Di pipistrelli nemmeno
l'ombra, del resto quassù avrebbero vita
difficile con il freddo. Il fondo è bello
compatto per cui non abbiate timore. Uscito
dalla galleria un turista a piedi sta pranzando al
sacco mentre sulla dx due ciclisti che si sono
bardati stanno iniziando la discesa verso il
Garda Davanti a
me si apre uno spettacolo magnifico, con uno
squarcio fra le nubi che mi fanno intravedere
creste di altre montagne. Si intravede una tortuosa
strada che scende fra i pini per poi affiancare la
roccia della montagna, sulla dx e sparire in
un'altra buia galleria Questa
è una strada militare che il genio militare
durante la Grande Guerra ha costruito per difendere
i confini. Vi rammento che l'alto Garda confinava
con il Tirolo. Ora lo
squarcio fra le nubi si amplia e si vede il profilo
del Monte Baldo posto sulla sponda orientale del
Lago di Garda. Come ho
scritto all'inizio, scendere da qui è
consigliabile farlo con una bici
biammortizzata. Certo anche
con una buona bici Front si può scendere, a
patto che non pesi 25kg come la mia! L'intenzione
iniziale era quella di fare il giro scollinando
dalla galleria uscendo di qui e proseguendo verso i
vari passi per ritornare al punto di partenza
chiudendo un anello. - Dos
Marogna 1850m In
alternativa con un percorso più panoramico
sul lago di Garda al Passo Guil si scende
verso: - Passo
Rocchetta 1159m Come si
vede non è certo un percorso da farsi in
solitaria, meglio in due o tre persone. Per me
è stato un peccato non avere avuto la
visuale libera, pazienza, vi resterà il
gusto della scoperta, anche se volendo in rete si
trova di tutto e di più Chi soffre
il fascino del selvaggio quassù sarà
di casa e se non volete perdervi la visione che si
ha verso il Garda proseguendo su questo tracciato
come suggerito sopra, vi consiglio caldamente di
non perdervi un prossimo report. A
malincuore faccio dietro front e risalgo verso la
galleria, Roby mi sta aspettando, i telefonini non
funzionano e di certo si starà
preoccupando. mmm...
all'uscita della galleria sull'altro versante nulla
di buono all'orizzonte Scendiamo
al Passo Tremalzo, il tempo di mangiare qualche
cosa e scendere subito da dove siamo saliti. Non
avevamo di certo in programma di prendere acqua e
soprattutto in discesa.
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buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:25-09-2013 ultimo aggiornamento: 26-09-2021 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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